Cerca

Caratteristiche

  • Difficile vista la presenza di un paio di singoli passaggi nel primo tratto sicuramente più impegnativi poi la Via risulta complessivamente meno impegnativa anche se la notevole e diffusa esposizione può elevare per qualcuno il grado di difficoltà.
  • - avvicinamento 2.00h 
    - ferrata 50' 
  • - complessivamente in salita 1000mt
    - la sola Via ferrata 200mt ca.
  • - abitato di Zone-Bs
    - rifugio Almici in caso di proseguimento alla vetta del Guglielmo
    - malga Palmarusso di Sotto
  • STAMPA
  • GOOGLE MAPS
  • Seguici su Facebook

Media valutazioni

Difficoltà tecniche 3
Esposizione 5
Varietà passaggi 3
Impegno fisico 3
Interesse paesaggistico 3
Numero votazioni 45
VALUTAZIONE FERRATA

Via Ferrata al CORNO del BENE

MONTE GUGLIELMO

BY - VIEFERRATE.it - 2025

Breve ma intensa Via ferrata che risale il costone roccioso lungo la mole del Corno del Bene nel massiccio del Monte Guglielmo. Dopo alcuni anni dalla sua costruzione il tracciato è stato in parte spostato poco più a sinistra a causa di un importante franamento della parete nella zona del vecchio attacco ed ancora ben visibile.

PERCORSO STRADALE

Una volta raggiunto Marone-Bs, sulla sponda orientale del Lago d'Iseo, salire al sovrastante paese di Zone -685mt- in pochi chilometri di automobile. Si entra in paese in direzione Via Monte Guglielmo ed alcune indicazioni relative al "Bosco degli Gnomi". Procedendo lungo queste indicazioni si arriva rapidamente in una zona di parcheggio poco prima di un ponte con varia segnaletica escursionistica.  Attenzione al parcheggio che richiede l'acquisto in paese del "gratta-sosta".

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio si attraversa il ponte della zona picnic e ci si trova immediatamente ad un bivio dove a sinistra per strada in parte asfaltata si segue l'indicazione per la ferrata mentre a destra inizialmente per mulattiera si entra e attraversa completamente il "Bosco degli Gnomi" con numerosissime e caratteristiche sculture in legno. Entrambi i percorsi sono validi in quanto si ricongiungono poi al termine del bosco stesso. Dalla ricongiunzione dei 2 precedenti percorsi si prosegue su strada sterrata con possibilità di tagliare alcuni tornanti seguendo sempre l'indicazione "malga Palmarusso" fino ad un bivio dove si segue la sola indicazione per la ferrata. Successivamente un nuovo bivio porta a destra, attraverso il 225, all'attacco della Via . Qualora si prosegua in direzione della malga Palmarusso ignorando la deviazione per la ferrata nessun problema in quanto una volta giunti attraverso il 227 alla malga, con una veloce traccia nel prato si scende comunque rapidamente all'attacco della ferrata .

PERCORSO ATTREZZATO

Si parte con breve traverso a destra   su roccia solida anche se in ambiente tendenzialmente umido poi rapidamente si svolta con sviluppo verticale, che caratterizzerà gran parte della Via, . In questo lungo tratto verticale sono presenti parecchi "maniglioni" metallici ed anche discreti appigli rocciosi ma comunque la salita richiede una certa trazione sul cavo  , si entra in un diedro  e ci si porta su una cengetta erbosa panoramica e riposante  . Si riparte con un passaggio verticale non banale  che porta, dopo un breve traversino, ad un pulpito  dal quale, nuovamente in verticale ed in leggero strapiombio , si "tira" discretamente sul cavo per raggiungere un terrazzino di sosta . Siamo costantemente in forte esposizione e quando possibile è consigliabile far riposare le braccia. Prossimo passaggio è rappresentato da un camino sempre opportunamente attrezzato  uscendone con un traverso a destra che inizialmente richiede un certo sforzo in quanto un pò strapiombante poi invece su placca levigata ma ben servita da staffe  conduce ad una nuova ripartenza in verticale   che richiede però meno impegno fisico dei passaggi verticali fin qua incontrati al punto che nei suoi metri finali son presenti anche larghe cambre metalliche . Un nuovo terrazzino erboso  permette nuovamente di rifiatare ed apprezzare la visuale non solo del lago d'Iseo, costante un pò di tutta la Via, ma anche del versante monte zona malga Palmarusso . A livello di verticalità ed esposizione ora le cose cambiano in quanto ci si ritrova a superare facili roccette molto piu appigliate ed appoggiate     fino ad una vicina zona erbosa che comunque rimane opportunamente assicurata con cavo   in quanto una scivolata su questo fondo insidioso, in particolare se umido, potrebbe essere fatale. Il cartello di fine Via ferrata è ormai raggiunto 

DISCESA

Tolto imbrago e kit di sicurezza si continua in direzione nord guadagnando la parte sommitale erbosa del Corno -1695- senza trovare la presenza di croce o simboli di vetta e seguendo una traccia si giunge rapidamente ad un bivio dove si innesta il sentiero CAI 227 che arriva dalla Palmarusso ed a questo punto potremo valutare se andare a destra verso il monte Guglielmo incontrando da prima il rifugio Almici (25') e successivamente la vetta con il monumento al Cristo Redentore -1957m- altri 15' oppure se ridiscendere immediatamente a valle ripercorrendo il sentiero di salita con possibilità comunque di fare sosta all'ottima malga Palmarusso.

CONSIDERAZIONI

La Via ferrata, nonostante la brevità in particolare rispetto all'avvicinamento, risulta ben attrezzata seguendo una linea di salita piuttosto logica e cercando, tramite varie deviazioni su brevi cengette e terrazzini, passaggi più arrampicabili dando così la possibilità di non utilizzare costantemente il cavo a 2 mani per la progressione, ciò nonostante nella prima metà si trovano passaggi che talvolta necessitano di "tirare" sul cavo. Particolarmente sostenuta l'esposizione. 

 

Commenti   

+1 #15 Andrew K. 2022-06-14 19:24
Percorsa il 12/06/2022, ferrata stupenda, molto arrampicabile anche in qualche punto dove son presenti i pioli, tanti diedri, e con i fittoni un pò distanziati in diversi punti.
Sicuramente non è una ferrata per principianti, direi che è D'OBBLIGO AVER NOZIONI BASE (E ANCHE QUALCHE COSA IN PIÙ) D'ARRAMPICATA, intendo come movimenti visto la verticalità, diedri, strapiombi, e traversi.
Consigliata ad un pubblico che arrampica, sicuramente non vi annoierete e sarà un ottimo allenamento.
Citazione
0 #14 Alberto Martinenghi 2020-06-02 16:38
Percorsa il 02/06/2020 Ferrata davvero per esperti. Difficoltà sempre sostenuta, soprattutto nella prima metà. Esposizione costante su ottima roccia, molto fisica ma anche tecnica. Attrezzata molto bene. Ambiente e panorama stupendi.
Bella e di grande soddisfazione. Da ripetere.
Citazione
+1 #13 Roy 2019-10-09 11:42
Percorsa il 09/10/2019 La mia impressione, anche se è da parecchio che non faccio ferrate (né vado più in falesia da anni), una delle ferrate più difficili che ricordi. Ci sono molte paretine a leggero strapiombo (al massimo per un paio di metri), e anche se ci sono le maniglie (che rispetto ai pioli sono cmq più faticose), se non ci si muove bene con un po' di equilibrio, le braccia si scaldano parecchio in questi tratti quando si è appesi o da tirare a forza bruta. La parte finale della ferrata è invece più facile.
Citazione
+5 #12 Francesco Romanenghi 2019-07-22 12:00
22/07/2019 Segnalo che la ferrata è stata ripristinata ed è ora nuovamente percorribile
Citazione
+1 #11 Anna Pessi 2019-01-23 12:30
23/01/2019 Ferrata chiusa per evento franoso del 28 novembre 2018
Citazione
0 #10 Marco B. 2018-10-01 07:47
Percorsa il 29/09/2018. Bella ferrata. Cavo nuovo e ben teso. Tutto il percorso è molto esposto con panorama mozzafiato.Ci sono un buon numero di cengette per potersi riposare con i piedi ben piantati. In alcuni passaggi bisogna tirarsi di braccia. A differenza della precedente recensione ho trovato solo una staffetta ad anello che si muoveva leggermente (è segnata con un nastrino viola annodato). Nota "curiosa": sia io che la mia compagna abbiamo avuto l'impressione che la fune fosse messa per "mancini", sicuramente è solo una sensazione, ma abbiamo trovato la sua posizione all'opposto di dove ci veniva più naturale immaginarcela. Comunque ferrata che merita. Consiglio poi di salire fino in vetta al monte Guglielmo (1957 m.), tappa al rifugio Almici (30' passo lento) per uno piatto di Casunsei e poi in vetta al Redentore (20') coni suoi bei dipinti sulle pareti e vista a 360 gradi sulle valli circostanti.
Citazione
0 #9 Danilo 2018-07-31 14:53
Percorsa il 27/07/2018 percorsa la ferrata attenzione. 3/4 fissaci della ferrata si stanno staccando.ATTENZIONE
Citazione
+1 #8 Vincenzo 2018-05-18 16:10
Percorsa il 18/04/2018 Era la mia seconda ferrata dopo la Picasass, l'ho trovata molto impegnativa ed una notevole esposizione con coraggio e pazienza sono arrivato in alto stanco ma felicissimo.
Citazione
+2 #7 Mauro 2017-08-16 12:47
Percorsa il 14/08/2017 , cavo ben teso attrezzata bene(forse troppi pioli e staffe)abbastanza esposta ,fare attenzione perchè resta in ombra.... parcheggiato la macchina a Zone , 2 ore di avvicinamento senza correre e 45 minuti per la ferrata, un'altra ora per arrivare alla cima.
Citazione
+1 #6 Andrea Argenti 2017-04-01 22:14
Percorsa il 01/04/2017; avvicinamento importante, ma con pendenza costante (un'ora e mezza di buon passo). Via bella verticale, ricca di staffe e con cavo bello teso. In alcuni passaggi è necessario tirarsi su di peso. Volendo si possono riposare le braccia in più punti. Esposizione costante dall'attacco all'uscita, più accentuata nella prima parte della ferrata. Molto divertente, ma sconsigliata a chi è alle esperienze. Molto panoramica. In 45 minuti circa si esce dalla parete. Da rifare!
Citazione

Aggiungi commento