alverspir ha scritto:Lascia perdere Stef, non per niente Bliss è conosciuto anche come Lord of the Screes.
Sai come organizza lui un giro dei suoi?
1 - apre la cartina di una zona
2 - cancella con mola abrasiva tutti i rifugi ed i sentieri rossi o appena tratteggiati (lasciando solo eventualmente quelli punteggiati... ma neanche tutti)
3 - cancella le cime
4 - cerchia tutti i ghiaioni e le forcelle (meglio quelle poco evidenti)
5 - con la matita unisce ghiaioni e forcelle da ravanare all'interno di qualche chilometro quadrato (come i puntini della settimana enigmistica)
6 - et voilà! il giro l'è bel e fat!
Poi se dovesse unirsi a qualcuno in qualche rifugio o bivacco, parte dalla valle opposta, sforcella 4-5 volte, risale 7-8 ghiaioni, fa 12.345 foto, e cala al rifugio/bivacco incontrandosi con gli altri.
per onorarlo, in particolar modo per sforcellare non le 4-5 volte elencate da lui, ma ben 7-8 volte (

Era da un po' che questo giro mi frullava per la testa (avevo fatto il ramo occidentale 5 anni fa con mio padre) e visto che questa estate bislacca mi ha buttato all' aria tutti i programmi, gioco questo fotonico jolly, che mi ero tenuto apposta come giro ricarica-morale per evenienze come questa... perché giro ricarica-morale? perché dopo 5 giorni in montagna a far niente causa maltempo, un giro cosí ti fa rinascere, ti rigenera...
Ma veniamo al dunque, finalmente domenica arriva la sospirata giornata di bel tempo, cosí mi sveglio, carico la macchina e parto per Misurina.
Quando arrivo mi accoglie la torrida temperatura di ben TRE gradi


Mi infilo in bar a bere un cappuccino caldo, dopodiché mi faccio forza e mi avvio lungo il sentiero 118 ( già il numero è un programma


dopo essersi infilato subito nel bosco, dove il fondo è ovviamente una melma assurda a causa delle piogge che lasciano pochi giorni di tregua, il sentiero si immette sul tracciato della vecchia sciovia, per poi abbandonarlo e prendere una mulattiera attraversata da un piacevole ruscelletto


rientra poi nel bosco, questa volta ben più rado

e quando ne esce lo spettacolo è assicurato

Croda Rossa d' Ampezzo

Cristallino di Misurina

Rondoi e Torre Scarperi

e le immancabili Tre Cime

adesso gira su misto ghiaia tranquillo, e il Sole fa capolino da dietro

alle mie spalle vedo un bel (finalmente!!!!!) cielo blu

davanti inizia a manifestarsi lo spettacolo dei Cadini

e comincio a risalire il vallone del Ciadin de la Neve

raggiungendo in breve il bivio col Sentiero Bonacossa, altro spettacolare sentiero attrezzato che attraversa questo meraviglioso gruppo (arrivando poi fino al Rifugio Auronzo ai piedi delle Tre Cime) e che ho percorso con enorme soddisfazione 3 anni fa

quanto belle sono queste geometrie

questa volta resto sotto Forcella del Diavolo e proseguo lungo il canalone, dove trovo un piccolo nevaio

lo attraverso... ostrega si sente che ha fatto freddo, è una crosta dura come il cemento e anche se pianeggiante bisogna fare attenzione

La traccia adesso prosegue a fianco del nevaio su piacevole (per me ovviamente


davanti a questi bizzarri pinnacoli

e poi aggira la testata

qua la neve ha lavorato per bene, scavandosi pure un bel solco

I Cadini hanno forme cosí bizzarre che... vabbé commentatelo voi sto coso


do un ultimo sguardo dietro prima di giungere in forcella

e finalmente eccomi su a Forcella de la Neve, e... e... niente, non dico elamadonna come al solito... non dico proprio niente, resto un misto tra il pietrificato e l' estasiato a trovarmi davanti l' imponente spettacolo delle Marmarole innevate




dopo essermi circa ripreso da cotanta mistica visione, comincio a discendere il piú prosaico sbudellamento del canale, che manco a dirsi è tutto franato



e arrivo in breve al bivio di Ciadín de le Père

anche qua le visioni sulle Marmarole sono grandiose


Qua lascio il sentiero 118 (


non so per quale motivo qua i sentieri abbiano tutti i numeri dei servizi d'emergenza/polizia!! Durissini 112, dal Fonda Savio a Misurina 115, Bonacossa 117, quello di Forcella de la Neve 118... mmm che gioia


il sentiero comincia rimontando le ghiaie a tornanti

per poi andarsi ad infilare su per questo bel canale

e qua che ti combina il Blitz? combina che i canali sono due, paralleli, si tiene troppo a destra e imbocca il canale sbagliato



mi accorgo di aver sbagliato, sono ancora basso quindi scendere e prendere quello giusto non mi costerebbe nulla... però... parte l' embolo selvadego...



dietro è cosí


ravana e ravana, raggiungo un "tappo" di neve che supero passando di lato

dopodiché sbuco su una forcelletta praticamente sopra la Forcella Verzi e di fronte alla Forcella del Nevaio che raggiungo in un attimo.

da qua il panorama è spettacolo puro

Tre Cime

Corno del Doge e Torre Sabbioni

Tofane

Cristallino

Croda Rossa

il tutto corredato dalle magiche architetture dei Cadíni


comincio a scendere lungo le attrezzature: qualche cavo e qualche scaletta


il nevaio è ormai a due passi, ma inizialmente si aggira sulla traccia a sinistra

per poi abbassarsi ed attraversarlo nel verso della sua lunghezza


poi lo si abbandona, sempre verso sinistra


si attraversa un' ultima lingua, con la Torre Wundt che inizia a farsi vedere

adesso, voltato l' angolo ho già in vista il rifugio, ai piedi della torre

e dopo qualche minuto eccomi arrivato al Rifugio Fonda Savio, con questo panorama su Croda Rossa e Monte Piana


Il rifugio è praticamente pieno, sia dentro che fuori, e continua ad arrivare gente (è il primo giorno di bel tempo dopo quasi 1 settimana di pioggia e quindi la gente è tutta sui sentieri) eppure sono velocissimi. Prendo canederli in brodo seguiti da salsiccia e polenta, buonissimi!
Dopo caffè, grappa e sigaretta d' ordinanza sono pronto a ripartire, sempre sentiero 112 Durissini, questa volta però è il ramo orientale

inizio a scendere verso il fondo del vallone in un tratto con corde fisse

di la si andrebbe al Rifugio Auronzo col Sentiero Bonacossa

io invece prendo a destra e attraverso il nevaio


il sentiero inizialmente attraversa dei tratti franati ma non faticosi



alle mie spalle il nevaio ed il sentiero che ho sceso da Passo dei Tocci dove c'è il rifugio

un ultimo sguardo indietro

e rimonto per tornanti, per poi scendere alla Forcella della Torre



adesso c'è da ravanare questo discesone

e poi dovrò risalire quella roba la


dopo il ravanamento inizio ad aggirare la testata del vallone



e inizia il ravanamento dall' altro lato


quando ho bisogno di rifiatare mi ricarico contemplando queste magiche geometrie


adesso devo pure stare attento: davanti, a monte, ho un terzetto che procede piano, usando i bastoncini ovunque ed incasinandoseli sulle scalette, ed usandoli pure per scaricare sassi con nonchalance


gli lascio distanza e poi vado a salire le scalette


arrivo cosí sulla cengetta attrezzata che porta alla bizzarra Forcella Sabbiosa

il magico trio in discesa

Mi fermo a fumare una sigaretta e lascio che loro scendano e se ne vadano dall' altra parte in modo da evitare ulteriori piogge di sassi di sti dementi, intanto mi godo il panorama sulle mie amate Marmaròle



ora che son fuori dalle balle inizio a scendere anch' io

portandomi sulla testata del Ciadín Deserto dove c'è da attraversare anche un breve ma ripido nevaietto


per poi risalire a Forcella Ciadín Deserto

dove vengo accolto dalla visione di Corno del Doge e Torre dei Sabbioni

breve sguardo verso Forcella Sabbiosa

e riparto, questa volta in costa

in basso si intravvede il Rifugio Città di Carpi

di fianco il monte mi fa le corna!


io proseguo




e assieme a loro spunta anche il Sorapíss

Arrivo a Forcella Cristina, anche lei corredata da un mix di forme bizzarre e stupende visioni


ormai la parte impegnativa del Durissíni è finita, il sentiero diventa piacevole passeggiata e permette di riposarsi godendosi l' ambiente e il panorama


ah ecco, già che mancavano si aggiungono il complesso di Croda dei Tòni e Popèra



La passeggiata prosegue rilassante...

ma inizia a non tornarmi qualche conto... non doveva esserci un' altra forcella?



effettivamente si, sono già tornato a Ciadín de le Père!!!
a sto punto me la prendo comoda, riposo un po' e poi riparto, facendo a ritroso il sentiero 118 ( a ri



Sarà che ormai ho sbudellato lo sbudellabile, ma la salita non è cosí disagevole come temevo


in compenso incrocio un allegro gruppetto di due famiglie che sta smadonnando lo smadonnabile per scendere lo sbudellamento... effettivamente usare scarpe basse, per quanto con suola vibram-carrarmato, non è proprio il massimo per scendere di qua

mi sposto "fuori sentiero" -per quanto si possa parlare di fuori sentiero su per sto canale- per non essere sotto la loro caduta sassi, li incrocio, mi salutano sofferenti, rispondo al saluto e faccio loro notare che forse con gli scarponi alti sarebbero andati meglio...
al che una tipa, che scendeva "seduta" quasi sbrocca, "ecco loro mi avevano detto che era un' oretta e mezza che era facile e guarda qua ho anche le stimmate alle mani" io sorridendo mi congedo mostrando i guantini da ferrata



ri-raggiungo Forcella de la Neve, da qua sarà tutta discesa percorrendo a ritroso l' itinerario di stamattina...
ghiaiette


nevaio, che adesso è bello morbido


piacevole pietraia


per poi rientrare nel misto bosco


Questo giro è stato qualcosa di assurdo, caso raro ho fatto un' ora di anticipo sulle mie previsioni (il freddo mi ha aiutato a salire più spedito?) e non sento neanche tanto l' affaticamento, al punto che quando mi rendo conto di aver fatto quasi 1700 di dislivello quasi non ci credo

potere dei Cadíni!
