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Caratteristiche

  • Difficile.
  • - da 1.30h a 2.30h per la salita (a seconda dell’allenamento)
    - circa 45' per la discesa lungo il sentiero.
  • Il dislivello in altezza,dal piazzale di parcheggio dell’auto -1624mt- alla cima del pilastro dove termina la ferrata -1934mt- è di 310 metri.
  • villaggio di Tache
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 3.3
Esposizione 3.6
Varietà passaggi 3
Impegno fisico 3.3
Interesse paesaggistico 2.8
Numero votazioni 27
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata delle GUIDE

GRESSONEY LA TRINITE'

segnalata da ENEA FIORENTINI - 2003 

PERCORSO STRADALE

Da Aosta,si segue la S.S. n.26 oppure l’autostrada A5 fino a Pont Saint Martin, all’imbocco della Valle d’Aosta provenendo dal Piemonte. Si arriva a Pont Saint Martin da altre località italiane percorrendo l’autostrada A5 oppure la S.S. 26. Da questa località si prende la S.S. 505 che risale la valle di Gressoney lungo il torrente Lys, e che tocca tutte le località famose per il turismo estivo ed invernale (Lillianes, Fontainemore, Issime, Gaby, Gressoney Saint Jean e Gressoney La Trinité). Raggiunta quest’ultima località-1624mt, si parcheggia l’auto sull’ampio piazzale che si trova alle spalle della chiesa principale del paese (duomo) in località Tache.

AVVICINAMENTO

Dal piazzale, alzando gli occhi verso la montagna, si notano subito (sulla destra,nella vicinanza di uno spigolo) i cavi ed i gradini della ferrata, che terminano in cima ad un contrafforte -1934mt- che sorregge alcune antenne ripetitrici dei segnali radio dei cellulari. Sulla sinistra del piazzale, guardando le pareti rocciose, inizia un sentiero erboso che, in poco più di 5 minuti, porta all’evidente attacco della ferrata, sulla sinistra di un piccolo zoccolo basale roccioso. Il sentiero prosegue nel bosco e verrà percorso in discesa. Dalla zona del piazzale di parcheggio delle auto, si va verso sinistra in direzione delle pareti, per imboccare il sentiero e si transita davanti a basse costruzioni adibite a toilettes pubbliche. Si imbocca il sentiero e lo si segue,in salita, verso destra fino a raggiungere un piccola cava di pietra in disuso. In poco più di 5 minuti dalla partenza, si raggiunge l’attacco della ferrata .

LA FERRATA

La ferrata si può suddividere in tre sezioni:
SEZ. A- La prima parte della ferrata sale le rocce sulla destra, nelle vicinanze del filo di uno spigolo. Si inizia subito con il superamento di due strapiombi che impegnano molto l’escursionista. Si prosegue diritti con difficoltà inferiori,fino a raggiungere un ripiano di terra ed erba. Qui c’è la possibilità di abbandonare la ferrata e uscire verso destra, entrando nel bosco e raggiungendo il sentiero di discesa. 
SEZ. B- Dal ripiano erboso,si prosegue verso sinistra,seguendo il cavo della ferrata che transita in falso-piano sotto pareti verticali per una cinquantina di metri. Si riprende a salire in verticale , superando cenge successive  fino ad arrivare,oltre uno spigolo, alla base di un bel camino. Lo si deve superare in spaccata, sfruttando i gradini presenti sui due lati della parete . Superato il camino, si risalgono facili roccette, si piega leggermente verso sinistra e si raggiunge la base di una lunga scala ancorata alla roccia , che supera un grande strapiombo. Nei pressi c’è uno spiazzo che permette di effettuare una sosta.
SEZ. C- Si inizia l’ultima parte della ferrata, superando lo strapiombo grazie alla scala poi, oltre questa, la ferrata entra sotto una serie di piccoli tetti e si esce a sinistra. 
 In questo punto, occorre fare molta attenzione a non sbattere la testa e la spalla destra contro spuntoni sporgenti di roccia. Si prosegue ancora,per alcuni risalti facili, fino a raggiungere l’ultima fascia rocciosa  che sostiene il traliccio dei ripetitori. Prima della cima, occorre ancora superare una parete strapiombante, seguita da una parte rocciosa più appoggiata e facile e, finalmente, si raggiunge l’antenna alla sommità dell’ultimo roccione. A fianco dell’antenna c’è uno spiazzo erboso, con una piccola cabina contenente gli alimentatori degli apparati presenti sull’antenna stessa. Su questo spiazzo si può fare una sosta per il pranzo a sacco e si può godere un vasto panorama  verso le cime visibili di fronte: Punta dell’Uomo Storto-3014mt, Punta di Netscio-3280mt, Corno Bianco-3320mt, Punta di Ciampono-3233mt e la Cresta di Rissuolo-3104mt. Molto a sinistra è possibile vedere una parte delle cime del gruppo del Monte Rosa. 

DISCESA

Si segue il sentiero erboso che inizia proprio alle spalle della piccola cabina di alimentazione dell’antenna e che sale leggermente verso destra inoltrandosi nel bosco. Il piccolo sentiero (aperto in occasione dell’inaugurazione della ferrata), risale una costa con alcuni tornanti e confluisce nel sentiero n.11 (segnali ben visibili) che taglia la zona boschiva a mezza costa. Questo tratto di sentiero n.11 collega il sentiero n.10B (che va salendo verso sinistra) con il sentiero n.10 (che procede a destra in discesa). Si cammina in leggera discesa (verso destra) sul sentiero n.11, fino a quando questo confluisce nel sentiero n.10. Si segue quindi il sentiero n.10 in discesa, verso destra, mantenendosi sempre nel bosco,percorrendo un bel tratto con diversi tornanti, fino ad incontrare una deviazione a destra, poco evidente, dove inizia, in forte discesa, un sentierino di recente apertura. Occorre prendere questa deviazione ed inoltrarsi sul piccolo sentiero scosceso. Lo si segue in discesa percorrendo innumerevoli tornanti e traversi nel bosco, passando a poca distanza da alcuni paravalanghe metallici (pitturati in verde) sistemati in più punti nel bosco. Il sentiero scende sempre ripidamente, transita vicino ad una antica cava di pietra e raggiunge la base della ferrata, nella zona d’attacco a quota di circa 1670mt. Proseguendo in discesa sullo stesso sentiero,che diventa qui una piccola sterrata, si raggiunge nuovamente il piazzale di parcheggio delle auto alle spalle della chiesa.

CONSIDERAZIONI

Questa difficile ferrata è stata inaugurata il 15 agosto 2001 dalle Guide della: "Società Guide Alpine di Gressoney Monte Rosa" in occasione della Festa delle Guide, dopo un lungo lavoro di preparazione. Infatti, lungo la "Via" sono stati posizionati circa 500 scalini (incastrati e saldati alla roccia) ed un’alta scala per superare uno strapiombo.
La ferrata è considerata di difficoltà:"Difficile +" e, se fosse percorsa in libera, presenterebbe dei passaggi di 6° grado superiore. Occorre affrontare questo percorso essendo ben allenati ed equipaggiati; la lunghezza della ferrata è di soli 300 metri ma questi sono tutti molto faticosi.
E' stato aggiunto al termine della ferrata un tratto successivo che prevede il superamento di un ponte sospeso di una trentina di metri, quindi 2 possibili varianti:
1- quella di destra, più impegnativa dell'itinerario percorso fino a questo punto e che, pur essendo breve (50mt circa) richiede un notevole sforzo alle braccia,in quanto verticale e con gradini tra loro distanziati.
2- quella di sinistra, che dopo un ponte tibetano di alcuni metri attacca una parete leggermente strapiombante molto faticosa, consigliabile solo a persone allenate e con esperienza.

Commenti   

+20 #4 Alessandro Borello 2019-07-20 12:10
Percorsa il 20/07/2019 prima parte (tratto rosso) non eccessivamente tecnica, qualche tratto strapiombante ma di facile superamento. seconda parte si può scegliere tratto giallo (serve buon allenamento e forza di braccia per parte in strapiombo non banale) o tratto nero (notevole impegno fisico, tratto super atletico e da non sottovalutare anche per persone ben allenate). Come da cartello di inizio ferrata sono indispensabili i rinvii per sosta in parete, a mio avviso ferrata impossibile da eseguire senza soste nei tratti strapiombanti più lunghi (tratto nero). Tutta la ferrata si presenta in ottime condizioni di manutenzione.
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+27 #3 Carla Barbanti 2017-08-30 16:26
Percorsa il 30/08/2017 Ho percorso oggi la via ferrata delle guide di Gressoney: la prima parte, detta percorso rosso,poi le due varianti che si dipartono dall'arrivo del rosso. Si percorre prima un ponte tibetano con pioli per i piedi. Terminato questo, proprio di fronte inizia la variante gialla. Terminatala, si ridiscende per sentiero sino all'arrivo della rossa, si ripercorre il ponte tibetano con pioli, si scende un poco a sinistra e si percorre un altro breve ponte tibetano solo con un cavo per i piedi. Terminatolo, inizia la variante nera. NO COMMENT su quest'ultimo percorso, breve, ma TUTTO STRAPIOMBANTE. PROVARE PER CREDERE....(ho già percorso ferrate classificate difficili :Gamma2, Pisetta, I magnifici 4, Tabaretta all'Ortles....ecc. bene... niente in confronto.....!!
Carla Barbanti, Carpi, Modena.
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-13 #2 Filippo Mauri 2016-10-31 00:04
Percosa il 29/10/2016, in questa stagione ottimale nella tarda mattinata per le temperature miti e l'esposizione al sole. Ferrata abbastanza impegnativa ma piacevole. Deciso di non fare le "varianti finali" attenzione nell'approcciare il Ponte tibetano in quanto, con cordini di sicurezza non particolarmente lunghi (io sono alto 1,72) si tende a rimanere "appesi" !
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+14 #1 Claudio Regis 2015-01-23 00:00
Percorsa il 10/2013. Fatta 18° volte in due anni per me le varianti gialla e nera si mette al primo posto rispetto a tutte le altre ma proprio tutte.
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