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Caratteristiche

  • Difficile considerando i molti passaggi non attrezzati presenti in cresta. Dal punto di vista della pura ferrata,i primi metri dell'attacco lato Antermoia hanno una leggera difficoltà in più rispetto al resto della Via che risulta invece piuttosto arrampicabile.
  • La sola Via ferrata 2.30h ca.
  • Dalle 2 estremità della ferrata al
    punto alto (Molignon di Fuori) 250m da aggiungere vari
    saliscendi e l'eventuale dislivello del percorso
    prescelto per giungere all'attacco.
  • - rifugio Alpe di Tires
    - rifugio Antermoia
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 3.4
Esposizione 4
Varietà passaggi 3.5
Impegno fisico 4
Interesse paesaggistico 4
Numero votazioni 44
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata LAURENZI

MOLIGNON

BY - VIEFERRATE.IT - 2013

La via ferrata Laurenzi si trova all'interno del massiccio del Molignon e collega  idealmente la parte più a nord del Catinaccio con l'Alpe di Tires. Questo posizionamento la rende generalmente percorribile come singola tappa  di un più ampio tour Dolomitico e quindi percorribile in entrambi i sensi. Nella seguente relazione,la via è stata percorsa nel verso Antermoia - Tires in quanto cosi facendo si percorre la Via ferrata prevalentemente in salita ed in particolare i 3 tratti verticali.

AVVICINAMENTO

Si raggiunge il laghetto d'Antermoia  cosi come da indicazioni nel sito dell'omonimo rifugio -sito- e ci si dirige all'estremità sud del laghetto in direzione del passo Antermoia. Qualche centinaia di metri dopo il termine del lago,nel vallone dall'aspetto lunare,si vede a fatica, sulla destra, una traccia risalente il ghiaione  che porta, in ripida salita, all'attacco della Via. Superato il ghiaione detritico, si entra in un canale che da subito si biforca. Seguire il ramo di sinistra  seguendo alcuni vecchi e sbiaditi segnavia rossi. Nella parte alta del canale,sulla destra,si trova l'attacco.

LA FERRATA

Ci si imbraga e si "attacca" la Via  superando una prima paretina verticale  e con roccia meno appigliata nei primi metri che non nel resto del percorso. Per questo bisogna esercitare una certa trazione sul cavo. Si traversa leggermente a sinistra  e si superano questi primi metri verticali. Da notare che nel luglio 2013, il quarto chiodo di fissaggio del cavo risulta fuorisede quindi ,il cavo più lasco ,aumenta il grado di difficoltà del passaggio. Gli ultimi metri di questo primo salto attrezzato sono ricchi di appigli e più divertenti nella progressione  . Il cavo si interrompe brevemente , lasciando posto a roccette da risalire in libera (1°-2°grado)  e si ritrovano alcuni salti verticali attrezzati che invitano ad utilizzare il cavo solamente come autoassicurazione   . Ancora qualche passaggio in divertente arrampicata   e si raggiunge un sentiero che "taglia" a sinistra la parete rocciosa  che conduce ad una lunga serie di roccette non attrezzate    fino a raggiungere la parte sommitale di questo primo avamposto roccioso (Molignon di Dentro-2850m) . La prima parte di ferrata è terminata ed ora inizia un lungo trasferimento su cresta caratterizzato da roccette molto più esposte delle precedenti e talvolta da superare disarrampicando. Il fondo risulta spesso sdrucciolevole e quindi questa serie di fattori fanno sì che la parte più impegnativa della ferrata laurenzi risulti proprio quella non attrezzata    . Perdendo quota in un canalino franoso si trova, lungo la destra di quest'ultimo, il libro delle firme ed un cavetto malconcio  che agevola il raggiungimento di alcuni fittoni metallici ad anello ai quali è possibile assicurarsi con le longe dell'imbrago . Si entra in una caratteristica fessura, con l'ausilio del cavo si supera un grosso masso incastonato in essa e si arriva alla forcellina superiore   da dove parte il secondo tratto verticale della Via ferrata. La roccia,appigliata, ancora una volta agevola la risalita rendendo la progressione davvero divertente    ed in breve si ritorna in cresta dove inizia un'alternanza di brevi e continui saliscendi che stavolta risultano generalmente protetti con cavo e con esposizione piuttosto sostenuta     . In particolare si giunge alla base di uno spigolo    che rappresenta la terza sezione verticale della Via e che mantiene le stesse caratteristiche di arrampicabilità delle precedenti. In uscita dalla sommità dello spigolo inizia nuovamente una lunga progressione in cresta con discreta varietà di passaggi per cui si alternano tratti in cresta     a traversi esposti      ed alcuni semplici gradoni attrezzati  . Questa è una parte della cresta sicuramente stancante ma molto remunerativa dal punto di vista del paesaggio e panorama. Lentamente si raggiunge la vetta  del Molignon di Fuori,che con i suoi 2780mt offre una magnifica visuale sul Catinaccio e le Torri del Vajolet, sul Sassopiatto, Denti di Terrarossa  e sui vari gruppi Dolomitici che lo circondano. Lasciamo alle nostre spalle parte della cresta percorsa  ed iniziamo la discesa seguendo inizialmente i vari ometti di pietra  poi traccia di sentiero peraltro ben segnalata  ed infine in discesa lungo facili roccette  in direzione del passo Molignon incontrando solamente negli ultimissimi metri della discesa ancora alcuni metri di cavo  . Da qui, una traccia di sentiero a mezzacosta porta rapidamente alla vicina segnaletica presso la quale è possibile togliere imbrago e decidere il proseguo dell'escursione a seconda della destinazione prescelta. Dalla segnaletica  è possibile proseguire per il vicinissimo passo Molignon -2598mt- e, dopo la discesa nel sottostante vallone, risalire  al passo Principe -2600mt- oppure proseguire in direzione del vicino rifugio Alpe di Tires-2440m.

CONSIDERAZIONI

La Laurenzi è sì una Via ferrata con tratti molto arrampicabili e divertenti ma che rappresenta solo una breve parte di una Via alpinistica nella quale la fanno da padrone i passaggi in cresta esposti e non attrezzati. I motivi suddetti e  la collocazione "scomoda" ne fanno un percorso poco frequentato se paragonato a molte altre Vie ferrate Dolomitiche. Le caratteristiche della parte attrezzata la rendono consigliabile nel senso Antermoia - Tires in quanto, se percorsa al contrario, vi si trovano i  tratti attrezzati verticali costantemente in discesa. Da sottolineare che a luglio 2013, nel Vallone d'Antermoia non si trova  una chiara indicazione del percorso lungo il ghiaione detritico per l'attacco.

Commenti   

+1 #27 Vanni Tomasi 2020-07-13 06:46
Percorsa il 12/07/2020. Ferrata splendida, decisamente da percorrere dall'Antermoia a ll'Alpe di Tires in quanto il tratto iniziale è abbastanza difficile e il canalone sopra il lago è molto ripido perciò meglio affrontarli in salita. Ferrata molto bella e suggestiva, con vari tratti su creste non larghe non attrezzati, alcuni pezzi di cavo non critici laschi e un chiodo non più piantato nel terreno in un passaggio sul piccolo avvallamento tra due creste. Particolarmente apprezzata la pace che si gode dal Molignon di fuori nonostante la ressa sul Catinaccio. Fatta in giornata con giro ad anello Campitello - Micheluzzi - Antermoia - Ferrata - Alpi di Tires - Micheluzzi ma consiglio pernottamento all'Antermoia.
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+2 #26 Tazio 2018-10-01 06:40
Percorsa il 29.09.2018. Problema di orientamento risolto dal gestore dell'Antermoia. L'attacco al sentiero attrezzato è evidente e ben segnalato con bolli rossi. Percorso panoramico e di grande soddisfazione.
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+5 #25 Dino 2018-07-29 12:35
Percorsa mil 23/07/2018
Tutta assicurata a parte un pezzo in discesa (se si attacca da sopra lago Antermoia..) di circa 70-80 mt su terreno sdrucciolevole (attenzione!)...
Incomprensibile il perché nella salita dalla freccia dopo il lago d'Antermoia che indica la direzione x attacco ferrata,giunti ad un doppio canalino dove ci sono evidenti tracce di sentiero sia verso il canalino di dx che in quello di sx, NON CI SIA NEMMENO UN SEMPLICE BOLLO o una piccola FRECCIA in ROSSO che indicasse il canale giusto da fare, cioè quello di SINISTRA!..basterebbe solo che il gestore del rifugio o chi per esso faccia 20 minuti di passeggiata dal rifugio con una bomboletta spray x segnalarlo!!...risolverebbe a molti, con un gesto di 2 secondi,tanti dubbi e forse anche qualche rischio in meno...
Sono un po' polemico è vero,ma propio non riesco a capirlo....
Per il resto tutto ok!
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+1 #24 Marcello Ercole 2017-08-25 23:19
Fatta in data 8-9 Agosto.
Molto bella e soprattutto completamente rimessa a nuovo. Panorami spettacolari.
Solo in cresta qualche breve tratto non assicurato, ma abbastanza facile.
Unico punto difficile è individuare l'attacco della ferrata. noi eravamo in tre e abbiamo dovuto rimandare al giorno successivo in quanto non siamo riusciti a trovare l'attacco e si faceva tardi. Abbiamo quindi pernottato al rifugio Antermoia, molto ospitali.
Incredibilmente non c'è alcuna segnalazione di dove sia l'inizio della ferrata. Per il resto, la consiglio a tutti, soprattutto a quelli che non soffrono di vertigini.
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+3 #23 Maurizio 2017-08-14 13:58
Percorsa il 12/08/2017. La ferrata ora è assicurata lungo tutto il percorso. La via ha perso il carattere prettamente alpinistico che aveva prima ed è diventata una ferrata a tutti gli effetti. Adesso è perfettamente percorribile in entrambi i sensi. Il punto più ostico è il canalone finale (o iniziale) che bisogna affrontare al termine (o all'inizio) della ferrata lato Antermoia. Ripidissimo e per nulla battuto. Comunque bellissima via ferrata.
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+2 #22 Riccardo Carbone 2017-08-02 20:34
Percorsa il 01/08/2017 Segnalo che la ferrata è stata rimessa a nuovo. E' perfettamente attrezzata da cima fondo, percorribile assicurati in ogni tratto della cresta. Consigliabile!
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+3 #21 Silvano 2017-07-28 14:34
Percorsa il 27/07/2017 : bella ferrata rimessa e attrezzata tutta a nuovo da pochi giorni,la roccia lungo tutto il percorso è piena di appigli e appoggi per i piedi, percorsa in solitaria dal rif.Antermoia al rif. Tires. attraversamento lungo con alcuni saliscendi e passaggi in cresta,i panorami sono stupendi e non ci sono passaggi particolarmente difficili. Se posso fare una critica direi che bisognerebbe mettere almeno una tabella o una indicazione dopo il lago di Antermoia per capire quale è il canalone da salire per arrivare all'attacco.
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0 #20 Stefania 2016-08-22 10:28
Al 15 agosto 2016 confermo la "chiusura" per mancata manutenzione. Detto ciò, una guida alpina "vecchia scuola" ci ha detto che attualmente lo stato della ferrata è lo stesso degli anni scorsi e che le vie "non si chiudono". Noi comunque abbiamo preferito non percorrerla se non altro perché già avevamo dubbi sui tratti di cresta non assicurati...
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+1 #19 Endri Boscolo 2016-07-28 11:28
07/2016 La ferrata è chiusa x manuntenzione con ordinanaza sindaco di TIRES.
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+1 #18 Emanuel 2015-08-29 19:45
Percorsa il 08/2015 Ferrata molto bella, sia per la varietà di passaggi, ma soprattutto per il paesaggio. Saliti al Gardeccia col pulmino, partiti alle 7:20 e arrivati al passo Mulignon alle 9:30 (attraversi Vajolet e Principe). Ferrata totale 2:30 ore, con qualche passaggio un po' esposto, ma niente di troppo difficoltoso, occorre un passo abbastanza sicuro.
Scesi all'Antermoia e bagno nel lago, uno spettacolo.
Ritorno a Pera per la val Udai in circa 2:20.
Totale cammino, senza correre 7 ore.
Occorre una giornata di bel tempo sia per l'intera escursione, sia per godere al massimo del paesaggio (e del bagno nel laghetto).
Veramente consigliata.
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