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Caratteristiche

  • Estremamente difficile.
  • - 30' solo ferrata
    - 3.30h fino al Dos d'Abramo e ritorno
    - 5.00h fino al Cornetto e ritorno.
  • - 120m la ferrata
    - 600m ca. fino al Dos d'Abramo
    - altri 200m per il Cornetto.
  • rifugio Viotte
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 5
Esposizione 4
Varietà passaggi 1
Impegno fisico 4.5
Interesse paesaggistico 2
Numero votazioni 54
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata  G. SEGATA

DOS d'ABRAMO

BY - VIEFERRATE.IT - 2003

PERCORSO STRADALE

Il giro delle "Tre Cime del Bondone" è probabilmente l'escursione più affascinante che si possa intraprendere nella zona di Trento senza peraltro esagerare con l'impegno fisico. All'interno di tale giro è possibile intraprendere la salita al Dos d'Abramo tramite la ferrata Giulio Segata che sorprende per la sua difficoltà e bellezza di sviluppo anche se molto breve. Proveniendo da sud lasciare l'autostrada A22 al casello di Rovereto nord e da qui a destra per Aldeno superato il quale a sinistra si trova l'indicazione per le Viote del Bondone. La strada sale ripida con molte curve, attraversa varie piccole contrade ed in alcuni tratti è veramente molto stretta. Dopo circa 20km da Aldeno si raggiungono i prati di Viote -1560m- e ad un bivio con strada pianeggiante si nota a sinistra una serie di tabelle e l'indicazione per il vicino centro Botanico; si tralascia tale bivio per proseguire dritti alcune centinaia di metri dove ad un secondo bivio si devia a sinistra per una strada sterrata, la si percorre per circa 1 Km fino a trovare sul lato destro un segnavia indicante il Cornetto del Bondone (qua e là varie possibilità di parcheggio). Proveniendo invece da nord uscire a Trento in direzione poi Bondone attraversando località come Vaneze, Norge, Vason incrociando poi la strada che sale da Rovereto.

AVVICINAMENTO

Il sentiero n.636 conduce pianeggiano all'interno della valle fino a raggiungere la base di un bosco -20'- dove un cartello indicante il giro delle Tre Cime conduce a sinistra. Inizia la salita su sentiero a tratti molto ripido e dopo circa 45' si esce dalla boscaglia per arrivare alla base di Cima Verde. E' necessario superare ancora un ripido pendio erboso per arrivare ad un bivio -2080m- segnalato con cartelli indicanti a sinistra la possibilità di ritorno all'auto raggiungendo in fondo valle uno slargo punto finale della strada sterrata lungo la quale si ha lasciato l'auto, a destra. Si prosegue per il Dos d'Abramo mentre proseguendo per una decina di metri in salita si raggiunge cima Verde a quota 2102m. Proseguendo a destra per il Dos d'Abramo ci si trova a superare un primo tratto di verde sentiero pianeggiante ed un secondo tratto di costone detritico chiaro collegamento tra la Cima Verde ed il Dos d'Abramo  mentre oltre quest'ultimo già si intravede Cima Cornetto. In 30' da Cima Verde si arriva, con lieve salita finale,alla base del Dos e tenendo la sinistra lungo una comoda cengia in pochi minuti si arriva all'attacco della ferrata (2000m ca.).

LA FERRATA

La partenza è particolarmente verticale ma la roccia ben gradinata facilita la progressione  rendendo sicuro l'appoggio sui piedi,da notare la caratteristica principale di tale via rappresentata dal fatto che il cavo passa attraverso un grosso foro nella roccia di notevole impatto. Si esce dopo alcuni metri da tale camino (foro) , si aggira un esposto spigolo e si sale con eccezionale verticalità  ancora su roccia gradinata che obbliga comunque ad un notevole sforzo fisico ed utilizzo del cavo. La roccia diventa più levigata e povera di appigli, ci si trova a dover prender fiato sostando sui pioli di fissaggio del cavo  fino all'arrivo di una comoda cengia . Prima di affrontare la seconda metà della ferrata è necessario valutare la possibilità, in caso di eccessivo affaticamento, di abbandonare la via proseguendo per la cengia e raggiungendo ugualmente la cima del Dos d'Abramo grazie ad un breve canale attrezzato con cordino e situato a sinistra in fondo alla cengia stessa. La ferrata prosegue verticalmente fino alla fine, risultano molto utili i vari pioli metallici di fissaggio del cavo  e qui più che mai si è "costretti" ad utilizzare il cavo metallico come mezzo di progressione . Il percorso ripiega leggermente a destra. sempre su parete esposta ed il grado di difficoltà nel caso si trattasse di arrampicata libera senza attrezzature potrebbe tranquillamente essere giudicato di poco inferiore al VI° . Difficile trovare punti di sosta "tranquilli" fino alla base di un secondo foro nella roccia simile all'attacco dove un comodo pulpito permette di riposare prima dei pochi metri finali. Il caminone è attrezzato sul lato destro con cavo e su quello sinistro con pioli metallici . Dopo alcuni passaggi difficoltosi il "foro"prende luce, concede respiro dal punto di vista tecnico ma è spesso reso scivoloso dall'umidità in quanto scarica eventuali residui di nevischio od acqua piovana presenti sulla cima . L'uscita dal foro coincide anche con la fine di questa temeraria ferrata, a destra si raggiunge in pochi metri un pianoro mentre la cima con la croce (2140mt) è spostata in salita su uno sperone roccioso verso nord. Grandioso il panorama sull'intero gruppo del Brenta e parte dell'Adamello .

DISCESA

Se lo scopo dell'escursione era la sola via ferrata allora non resta che scendere dal Dos calandosi lungo l’inclinato camino aiutati dalla corda fissa. Più in basso questo si stringe a lato di un torrione mentre la corda si sdoppia. Superato un facile tratto verticale si ultima la discesa e si arriva sulla cengia che aggira la parete est, da destra proviene la precedente uscita d’emergenza della "Segata"; il raggiungimento della cengia comporta nel complesso circa 30 metri di discesa con corda fissa. Dalla cengia si prosegue nel lato opposto rispetto alla ferrata fino ad un bivio che a sinistra aggira il Dos d'Abramo mentre a destra conduce sul sentiero 636 percorso all'andata.

CONSIDERAZIONI

Chi volesse continuare l'escursione verso il Cornetto allora deve proseguire verso l'evidente cima  in discesa su ripido sentiero fino a raggiungere il punto più basso -2020m- rappresentato da un breve tratto attrezzato su roccette . Si continua pianeggiando fino alla base del pendio detritico del Cornetto, lo si risale un pò affannosamente portandosi alla base del complesso roccioso ed aggirandolo verso destra. Girando nel lato nord si scopre una grande rientranza che ospitava opere belliche, delle quali si notano pochi resti pervenendo presso alcuni appostamenti di guerra e trincee che forano la cima. Addentrandosi in quest'ultimi si guadagna la croce sommitale -2180mt- ad 1.00h ca. dal Dos d'Abramo. Le possibilità di raggiungere l'attacco della via ferrata solo varie poichè lungo la strada sterrata finale (caratterizzate peraltro da varie zone organizzate a pic-nic) vi sono almeno 3 punti di partenza per il giro delle Tre Cime:
1- punto (consigliato):
sentiero con indicazione Cima Cornetto situato sul lato sinistro a circa metà strada sterrata.
2- punto: intrapreso il sentiero del punto 1 dopo circa 15' di cammino si trova la deviazione a destra per il rifugio Viotte e lungo il Costòn dei Cavai poi. In questo modo si raggiunge per prima Cima Cornetto ma il percorso è lungo!!)
3- punto: in fondo alla strada sterrata dove questa finisce con uno slargo (parcheggio), in questo caso si sale prima per Cima Verde
N.B.il rifugio Viotte è raggiungibile solo andando o tornando dal punto 2

Commenti   

0 #30 Giovanni 2021-08-24 19:55
Percorsa il 23/08/2021 La difficoltà maggiore della giornata è stata raggiungere da Aldeno la Capanna Viote a cira un km dal Passo del Bondone dalla quale si può partire per l'escursione
A mio avviso è molto meglio uscire a Trento e raggiungere il passo del Bondone
Da Aldeno è un dedalo di strade.
Detto ciò la ferrata è sicuramente breve ma molto impegnativa, verticale e da affrontare preparati e con esperienza.
Niente di impossibile come tutte le ferrate però tosta....
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0 #29 Luca 2020-12-03 10:51
Percorsa il 21/11/2020 la Ferrata G. Segata è davvero dura. Prima metà già difficile, ma il più tosto è il secondo tratto, costantemente verticale e in massima esposizione su placca. Si sale sfruttando i pochi chiodi e fittoni (lontani fra loro). Da fare solo se alle spalle si ha già esperienza di ferrate difficili. Indispensabili braccia forti e sangue freddo.
Suggestivi i passaggi dentro i camini e tutt'intorno panorama stupendo.
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0 #28 Giuseppe 2019-10-05 17:13
Percorsa il 05/10/2019 ferrata molto impegnativa soprattutto la seconda parte fatta con le scarpette da arrampicata per maggior presa sulle poche tacchette per i piedi .Grande impegno di braccia non certo per principianti ma per chi ha movimenti propri dell' arrampicata.Devo essere onesto ciò che è spettacolare è il contesto paesaggistico che spazia dalle Dolomiti di Brenta,all'Adamello,alla Presanella ecc.Suggestivo e molto bello il giro delle tre cime del Bondone Doss D Abramo,Cima Verde e Cornetto.
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0 #27 Daniele 2018-11-17 05:55
Percorsa il 15/11/2018 Non ho trovato in rete nessuna informazione ufficiale sulla riapertura della ferrata, ma le attrezzature si presentano nuove e perfette...unico appunto rispetto agli standard moderni è che vista la verticalità mancherebbero i coni di gomma...i vecchi fittoni sono rimasti in loco per agevolare la progressione. Come già indicato i cartelli conducono alla cengia mediana...per arrivare al primo tratto al bivio sulla spalla nord è necessario scendere per il sentiero a sx e non salire in direzione del cavo metallico.
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+4 #26 Luca Gaiani 2018-08-09 11:14
Percorsa il 04/08/2018 breve ma molto impegnativa e molto esposta. necessita una buona preparazione perchè molto fisica soprattutto per braccia. utilissima cengia dopo prima parte per riposare o eventualmente abbandonare.proveniendo da cima verde,alla base del Doss,segnaletica fuorviante che manda sulla cengia di mezzo. Il sentiero per l'attacco è appena più basso verso sinistra.
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+6 #25 Franco Lasta 2015-01-23 00:00
Percorsa il 25/10/2012: la segnaletica poco chiara alla selletta ci ha portato inizialmente all'attacco nel punto di via di fuga intermedia. Come da cartelli apposti, la ferrata risulta chiusa per manutenzione da diverso tempo ormai. Sviluppo molto difficile e impegnativo, non eccessivamente lunga ma molto intensa, richiede una ottima condizione fisica. Cordino ossidato ma in buono stato.
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+3 #24 Marco Deberto 2015-01-23 00:00
Percorsa il 22-10-2012. Dura veramente dura specialmente la parte centrale dove se non hai braccia rimani li è non ti muovi più .
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+2 #23 Michele Pastrello 2015-01-23 00:00
Percorsa il 10/2012. Comfermiamo ferrata ancora chiusa per manutenzione,ma di manutenzione neanche l'ombra in ogni caso io e il mio amico l'abbiamo fatta prima in discesa la prima parte poi tutta di nuovo in salita rendendola cosi ancora piu estrema secondo noi merita il secondo posto delle più estreme al primo resterà la Pisetta.
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+3 #22 Flavio Zabini 2015-01-23 00:00
ATTENZIONE - 29 Maggio 2012 - ferrata chiusa per manutenzione - non è segnalata la data di prevista riapertura! P.S. Il cartello con l'avviso è posto SOLO all'attacco della ferrata - mancano avvisi al parcheggio e su internet!
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+2 #21 Marco Zandonà 2015-01-23 00:00
24/09/2011 Percorsa solo la metà superiore. La brevità nè riduce la difficoltà ma è certamente una delle più difficili che ho percorso
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