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Caratteristiche

  • ZACCHI: difficile
    BERTI: difficile
  • - rifugio VII° Alpini-attacco 40'
    - attacco-biv.Bernardina 1.50h
    - bivacco-cima Schiara 50'
  • SALITA
    - attacco dal parcheggio 1100mt
    - ZACCHI: 580mt
    - BERTI:  250mt.
  • - rifugio VII° Alpini
    - bivacco Della Bernardina
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Media valutazioni

-Ferrata BERTI-
Difficoltà tecniche 3.2
Esposizione 3.5
Varietà passaggi 3
Impegno fisico 4
Interesse paesaggistico 4.5
Numero votazioni 15
VALUTAZIONE FERRATA - Berti GOOGLE.MAPS

Via Ferrata BERTI

MONTE SCHIARA

segnalate da MICHELE MARTIN - 2011

LE FERRATE

BERTI A.
Nel 1959 è stata tracciata e attrezzata la Ferrata Berti come proseguimento del Sentiero Zacchi e procede sul fianco Ovest, a gradinate, fino alla cima del Monte Schiara-2565mt. Pochi passi prima del bivacco partono a destra le tracce di sentiero che in pochi minuti salgono alle prime attrezzature; si supera nell'ombra un umido salto roccioso non molto inclinato fin sotto le volte della parete ed a chiudere su comoda cengia . Ora un ampio camino  seguito da scala ed un secondo più stretto , quindi un traverso su cengia  fin sotto una parete al sole da superare in comoda diagonale  a raggiungere la soprastante aerea e panoramica cresta. Si passa accanto un singolare foro sotto rocce apparentemente precarie  e si approccia la cresta attrezzata con funi, scalette e staffe   costantemente su buona roccia   . Si prosegue ora su un breve tratto pianeggiante  fino agli ultimi passi sulla spoglia cima ma ricca di ometti (2565mt-50') . Panorami a tutto campo, in particolare a nord  e ad est sul vicino Pelf .

DISCESA

Dalla cima ritorno per la ferrata al bivacco Della Bernardina, piccola discesa fin sotto la Gusela  e verso ovest discesa lungo la ferrata Sperti ed al rifugio -3.30h- ca., oppure,sempre dalla cima,ad est fino a forcella Marmol e rientro per la omonima ferrata al VII° Alpini-2.40h. Ulteriore alternativa,da forcella Marmol con ottima gamba,anche lungo il sentiero attrezzato Guardiano in cima al Pelf e discesa lungo la panoramica normale per rientrare al rifugio con segnavia n.505 -3.30h- o più lungamente al parcheggio a fondo valle con sentiero n.511-5.00h.

CONSIDERAZIONI

Ferrate alquanto tecniche e verticali,ottimamente attrezzate in maniera completa anche in quei tratti, in precedenza,sprovvisti di infissi. Carattere dolomitico con panorami impagabili. La ferrata Zacchi è la prima del gruppo a liberarsi dalla neve. In caso di impercorribilità delle altre, la Zacchi, in faticosa discesa,va affrontata con attenzione. Percorso da apprezzare completamente con giornata soleggiata ma con temperature non eccessive. Se si escludono i brevi tratti fra quelli attrezzati con scalette e staffe,tutto il percorso è ben appigliato. Alcuni passi rivelano chiaramente la verticalità del tracciato,già evidente peraltro osservando la parete dal rifugio .

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Commenti   

-5 #6 Sergio Zago 2015-01-23 00:00
Percorsa il 20/07/2014
Ferrata molto bella, da abbinarsi alla Zacchi ed alla Marmol per la discesa. Ferrata nel complesso non molto difficile ma il percorso intero delle 3 ferrate risulta molto lungo (eravamo in parecchi ma ci abbiamo messo circa 9 ore, pause incluse, partendo dal rif. 7o Alpini, anche a causa di un pò di pioggia del ritorno. Ferrata comunque attrezzata in tutti i punti dove il ferro era necessario, e tenuta molto bene con corde tese e fitoni molto ravvicinati. Stupendo il panorama in quota ed i passaggi in cresta verso il bivacco Marmol. Uno dei più bei giri di tutte le Dolomiti, e pure a meno di 1 ora di macchiana da casa. Fortemente consigliato il pernottamento al rifugio 7o alpini la sera prima della partenza per la ferrata.
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-2 #5 Giuseppe Bellotto 2015-01-23 00:00
Percorsa il 14/09/2013 bella appagante panorama dalla schiara fantastico un po esposto il tratto fino al bivacco marmol senza nessuna assicurazione,molto bella ed impegnativa anche la ferrata marmol.Fatto il giro completo ZACCHI BERTI E MARMOL IN 7,30 senza forzare e sempre in sicurezza.Da fare assolutamente col bel tempo.
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+2 #4 Giuliano Radice 2015-01-23 00:00
Percorsa il 06/09/2013: presenta tratti non attrezzati, alcuni esposti. Richiede un approccio forse più alpinistico (sicurezza di piede, minime capacità arrampicatorie in libera) che ferratistico. Un passaggio iniziale (scaletta strapiombante) abbastanza ostico se effettuato anche in discesa. Per quanto riguarda il ritorno noi abbiamo ridisceso la Berti e poi fatto la Sperti (moderatamente difficile, senza passaggi impegnativi, ambiente molto meritevole ma soluzione decisamente lunga).
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+1 #3 Alessandro Schiavon 2015-01-23 00:00
Percorsa il 22/08/2013 senza dubbio una delle vie ferrate più impegnative che abbia mai fatto,sia dal punto di vista atletico che tecnico con passaggi molto impegnativi.
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+3 #2 Andrea Magnani 2015-01-23 00:00
Percorsa il 18/08/2013, partenza del rif. Settimo Alpini come prosecuzione delle ferrata Zacchi, rientro lungo ferrata Marmol. Le difficoltà tecniche richiamano quelle della via ferrata Zacchi. Meno varia come passaggi ma sicuramente più esposta. I tratti di sentiero che alternano i risalti verticali si svolgono spesso su sfasciumi detritici, in qualche caso abbastanza esposti. Occorre passo sicuro ed attenzione in quanto l’attrezzatura si presenta un poco discontinua e non sempre collocata in maniera perfetta (più di un punto molto esposto non è attrezzato).A mio avviso le difficoltà della ferrata Berti sono superiori a quelle della Zacchi, non tanto tecnicamente ma in considerazione del dislivello, della eventuale stanchezza (se si è arrivati stanchi alla Gusela consiglio di scendere con la ferrata Sperti, che comunque richiede massima attenzione) ed del caldo, che può essere pronunciato (portare con sé almeno 1,5lt di acqua). Occorre poi considerare con molta attenzione la fase di discesa: una volta giunti in cima alla Schiara con la ferrata Berti il rientro in discesa tramite la ferrata Marmol richiede il passaggio di una lunga ed affilata cresta che porta all’attacco. Sebbene la cresta non presenti particolari difficoltà tecniche occorre passo sicuro e lucidità, mettere un piede in fallo porterebbe a conseguenze fatali. Giunti al bivacco del Marmol (o G.Bocco) si scende poi lungo la via ferrata vera e propria che alterna tratti di sentiero a risalti verticali attrezzati. E’ una ferrata vera dove occorre avere una buona dose di forza nelle braccia per ridiscenderla in maniera tranquilla. La roccia ricca di sporgenze aiuta molto ma la stanchezza potrebbe cominciare a farsi sentire. Le relazioni prevedono 7 ore per compiere l’anello Zacchi-Berti-Marmol e rientro al 7° Alpini: in due esperti e ben allenati ci abbiamo messo il tempo indicato, ma non è stato uno scherzo. Se non si è in perfetta forma fisica e molto allenati sconsiglio vivamente di effettuare la salita direttamente da Case Bortot (si tratterebbe di effettuare un dislivello di 4.000mt in giornata), ma occorre considerare almeno un pernotto al 7° Alpini. Ultima considerazione il meteo: come si evince anche dalle relazioni è bene partire presto la mattina per evitare nubi o nebbie pomeridiane.
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-1 #1 Giovanni Costi 2015-01-23 00:00
Percorsa il 13/08/2013 ferrata splendida per i panorami dolomitici, molto diversificata, con camini avventurosi e divertenti, spigoli e diedri che non richiedono eccessivo sforzo fisico ma con qualche passaggio tecnico. L'impegno maggiore sta nelle lunghezza del percorso, che partendo dal rifugio e ritornando allo stesso richiede circa 7 ore. Insieme a noi l'hanno fatta solo altre 4 persone.
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