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Caratteristiche

  • Moderatamente difficile. Qualcosa in più (difficile) la breve variante attrezzata non obbligatoria Ezio Ferrari. Attenzione alla prima serie di scalini lungo la Viali.
  • - rifugio Bertagnoli-Cima Gramolòn 3.00h ca.
    - Monte Gramolòn-Passo del Ristele-rifugio Bertagnoli 1.30h ca.
    - ferrata 1.30h ca.
  • 560m di cui 200m la via ferrata Viali.
  • rifugio Bertagnoli
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 2.4
Esposizione 2.7
Varietà passaggi 2.6
Impegno fisico 2.4
Interesse paesaggistico 3
Numero votazioni 71
VALUTAZIONE FERRATA PHOTOGALLERY Relazione PHOTOGALLERY Esterna GOOGLE.MAPS

Via Ferrata A. VIALI

Cima GRAMOLON

BY - VIEFERRATE.IT - 2013

PERCORSO STRADALE

Se si arriva in autostrada (A4), uscire al casello di Montecchio Maggiore per chi arriva da Venezia e percorrere la Statale 11 in direzione  Arzignano-Chiampo. Per chi arriva da Milano l'uscita è il casello Montebello, seguire le indicazioni per Montebello Vicentino-Arzignano-Chiampo, in prossimità di Montebello Vicentino, alla rotonda, continuare sulla SP31. Arrivati ad Arzignano, proseguire prima in direzione Chiampo, poi Crespadoro e infine in località Ferrazza, svoltare a destra prima dell'omonima Trattoria in direzione Campodalbero. Da li si può facilmente raggiungere il rifugio Bertagnoli  -1225m in macchina, o a piedi. Lungo l'ultimo tratto di strada salendo sulla sinistra, ci sono dei parcheggi per le auto.

AVVICINAMENTO

Dal parcheggio del rifugio ci si dirige verso la vicina chiesetta,  quindi all’imbocco del sentiero n.221  che si trova a pochi passi dal caseggiato del rifugio,punto iniziale della nostra escursione. Il fondo del terreno si preannuncia umido,ma non troppo e non abbastanza da pregiudicare la camminata. Dopo circa 15' di sentiero con alcuni passaggi suggestivi   si scende verso l'attacco all’imbocco del canalone che ospita la ferrata Angelo Viali .

LA FERRATA

La ferrata è stata oggetto di modifiche negli ultimi anni, ad opera della guida alpina Gianni Bisson che con "arte e maestria" ha ricavato un percorso più sicuro al riparo da scariche di sassi e più tecnico. L'inizio della fune metallica è posto dopo 10 metri dal sentiero n.221 e posizionato nella parte sinistra del canalone , si sale superando facili roccette   con alcuni brevi "salti" verticali caratterizzati da buoni appoggi per i piedi  . Alcuni metri piuttosto semplici  portano, dopo circa 30m, in prossimità della vecchia partenza della via  con il cavo che si mantiene sempre alla sinistra del canale . Un breve passo in verticale  e dopo pochi metri  si attraversa,alla destra del canale detritico , dove il cavo sale per alcuni metri  in direzione, prima di un breve traverso  e poi a raggiungere la base del tratto più impegnativo della Via caratterizzato da 20 scalini metallici verticali ed in leggero strapiombo   che non richiedono doti tecniche bensì una certa resistenza fisica. Utile in questo come in altri passaggi tecnici, l'utilizzo di un rinvio per riposare le braccia e scaricare la tensione. Superato questo punto si arriva ad una piccola cengia  che si percorre fino al successivo passaggio tecnico: circa 15 metri con nove scalini  e qualche utile pediglia . Si percorre un nuovo breve traverso che ci porta sotto una delle prime scale applicate nella ferrata, scala ben ancorata e sicura, con 21 scalini e fune metallica . Dopo la scala si passa a fianco sopra il canalone  dove si possono ancora notare gli ancoraggi precedenti appartenenti al vecchio tracciato. Si risale ora per circa 20 metri quasi in verticale   fino a raggiungere prima uno, poi 3 e poi 5 scalini su ottima roccia che con 9 pediglie ci aiutano al superamento di questo tratto   . In questo tratto la verticalità è sostenuta  ma la sequenza delle attrezzature non impegna come nella prima serie di scalini incontrata poco dopo l'attacco. Il tracciato si snoda ora fra passaggi più godibili con meno sequenze verticali e la possibilità di usufruire maggiormente di appigli rocciosi,si prosegue così superando gradevoli salti rocciosi con roccia ben appigliata anche se la si può trovare spesso umida. Ci si addentra nel canalino,  si guadagna quota    e ci si porta alla base  di un ulteriore tratto verticale, attrezzato con 4 scalini e 4 pediglie, su ottima roccia . In uscita dalla breve sequenza di scalini si piega a sinistra all'interno del franoso canalino  usufruendo anche di alcune comode pediglie per superare un breve traverso su placca  e si inizia una verticale salita su roccia molto ricca di appoggi,in divertente arrampicata,   per circa 20m pur non mancando comunque alcuni appoggi artificiali per chi ne dovesse avere bisogno . Si arriva in un punto piano ma molto franoso del canale caratterizzato dalla grande quantità di materiale detritico presente e roccia piuttosto instabile  . Qui ci si deve muovere con molta attenzione in quanto è necessario portarsi alla sinistra del percorso senza possibilità di assicurarsi al cavo e quindi è richiesto passo sicuro e molta prudenza. Arrivati al lato opposto, riprendono le assicurazioni, la salita è divertente e appagante ma la parete piuttosto "sporca" richiede di avanzare ancora con cautela per non causare continue scariche di detriti. Si parte in verticale , si entra in un caminone , si superano alcune facile roccette  e si esce sopra un pulpito panoramico  . Pochi metri lungo traccia di sentiero e riprende la parete rocciosa con salti piuttosto semplici e roccia un pò più stabile    che si alternano a tratti di semplice camminata con cavo che funge da scorrimano    raggiungendo in pochi minuti un pendìo erboso dove attende una panchina per riposarsi  ed osservare, in basso, il rifugio Bertagnoli dal quale si è partiti mentre,più in alto nel senso di percorrenza, l'ultima scala composta da 61 scalini  che dopo averla salita e con altro breve tratto di sentiero  ci porta al punto d'arrivo della ferrata Angelo Viali ad incrociare il sentiero n.202, dopo circa 2.15h di percorrenza .

VARIANTE - Ezio Ferrari

Ritornati sul sentiero 202, lo si attraversa in prossimità dell'uscita della ferrata appena percorsa, si imbocca il sentiero 211  che sale alla cima. Incamminati nel sentiero, dopo 5 minuti si incontra un bivio dove si deve optare se proseguire alla cima del Gramolon-1814m attraverso semplice sentiero in circa 40', oppure se risalire la vicina ferrata Ezio Ferrari che, dopo un centinaio di metri di cavo,riporta nuovamente sul sentiero di salita alla cima. A sinistra  per l'attacco della ferrata, si percorre un breve sentiero un pò malconcio  e si raggiunge a breve la placca d'attacco della Via. Primi metri verticali  e roccia ottima, si sale anche grazie l'ausilio di alcune pedane metalliche e si traversa poi a destra   raggiungendo ed aggirando uno spigolo oltre il quale il cavo "taglia" orizzontalmente uno stretto canale  per portarsi sulla successiva placca. Lungo questa seconda placca, il cavo parte traversando a destra per alcuni metri  poi piega a sinistra  per risalire verticalmente  4-5m con alcuni "strappi" maggiormente impegnativi anche  a causa della roccia che talvolta qui la si può trovare umida per terminare poi tra mughi  senza particolari difficoltà. Da qui, in breve, si risale una traccia di sentiero un pò scivolosa per incrociare l'evidente sentiero 211 diretto alla cima che dista circa 20'. E' una piacevole e breve variante al sentiero. Dalla cima  ampio panorama sul gruppo del Pasubio, del Carega, sulle definite Piccole Dolomiti.

DISCESA

Dalla cima si può tornare naturalmente a ritroso per sentiero 211 o proseguire per lo stesso, per un logico anello, fino ad incrociare nuovamente il sentiero 202 in prossimità del Passo Ristele e di malga Frasele di Sopra. Da qui si ritorna all'incrocio che permette di scendere al passo della Scaggina e quindi al Bertagnoli (sv. 221) oppure proseguire per il sentiero 202 e scendere una delle possibilità che si diramano dallo stesso.

CONSIDERAZIONI

La ferrata Viali ed il concatenamento, NON obbligatorio, con la Ferrari è un percorso piacevole, divertente, che appaga chi lo affronta, ma che non deve in nessun modo essere considerato facile. Lo "strappo" a strapiombo iniziale lungo la prima serie di scalini metallici mette a dura prova le braccia anche se poi il resto della Via assume caratteristiche diverse. Rimane invece costante mediamente in tutto il percorso, la friabilità della roccia e ciò comporta una capacità di leggerezza nei movimenti per non provocare pericolose scariche.  La variante Ezio Ferrari, ben visibile lungo il vicino sentiero di salita , pur essendo piuttosto breve e senza avere quelle difficoltà che spesso le vengono attribuite richiede comunque un impegno fisico costante ed è da sconsigliare a chi ritiene di aver già trovato difficoltà lungo la Viali.

Commenti   

+5 #33 Dino Zavan 2021-07-25 09:29
Percorsa 1l 24/7/2021 avendo fatto diverse ferrate di tutte le categorie secondo me la Viali dovrebbe essere considerata difficile e la Ferrari molto difficile.
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+8 #32 Caterina 2020-06-01 19:03
Percorsa il 01/06/2020. Ferrata molto bella e soddisfacente, ma molto impegnativa soprattutto per le braccia. Secondo me per forza fisica e difficoltà tecnica, sottogradata rispetto alla relazione. Sicuramente almeno 2.8 - 3.0. E ne ho fatte di ferrate nella mia vita....
Impegnativi i primi tratti con le scalette strapiombanti. Li consiglio una longe con moschettone per fare qualche sosta e riposare le braccia. Poi sempre molta forza e molto tratti in aderenza, soprattutto la Ferrari. Non le consiglio ai neofiti. Alla fine stanchi ma contenti
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+4 #31 Pietro Bolcato 2019-08-11 18:41
Percorsa il 11/2018. Bellissima ferrata con sviluppo nettamente verticale, i numerosi tratti negativi consumano le braccia (utile un rinvio per le pause). Prestare attenzione alla roccia friabile. La sconsiglio a chi è alle prime esperienze di ferrata, in quanto esposta, fisica e a volte tecnica. Comunque molto appagante una volta terminata.
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+1 #30 Marco Salami 2019-03-26 13:58
Percorsa il 09/03/2019 arrivando da Campofontana, quindi non abbiamo percorso la Viali.
Condizioni del cavo in ottimo stato e roccia ben asciutta ed esposta al sole nel primo pomeriggio.
La breve ferrata Ferrari è una placca liscia con pochissimi appigli e di punti di appoggio per i piedi. Si sviluppa in due parti divise da un piccolo attraversamento orizzontale di un camino da sinistra a destra. La ferrata va percorsa quasi esclusivamente con l'ausilio del cavo e dei piedi in contrasto alla parete, quindi necessita di parecchia forza di braccia. Da non sottovalutare la distanza tra i fittoni, in alcuni punti piuttosto ampia e con uno o due cambi di moschettone piuttosto ostici.
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+4 #29 Francesco Venturini 2018-09-27 09:12
Segnalo che in data 24 settembre 2018 la ferrata Ferrari -facoltativo concatenamento della Viali- è stata riaperta ufficialmente dal Cai Arzignano ed è nuovamente percorribile
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0 #28 Giovanni Pigatto 2018-08-16 16:45
Attenzione che la variante Ferrari è chiusa per ordinanza del Sindaco di Crespadoro, dal momento che sono saltati alcuni chiodi.
Qualcuno decide di avventurarsi lo stesso, ma noi abbiamo proseguito fino alla croce di vetta per il sentiero non attrezzato.
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+5 #27 Sergio 2018-06-22 19:08
Percorsa il 06/06/2018. Ritengo che la valutazione 2.4 sia non corretta, a mio avviso dovrebbe essere almeno 2.7. Per un paragone mi viene in mente la ferrata Torre di Toblin, vicino alle Tre Cime di Lavaredo. Entrambe non sono banali.
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+2 #26 Giovanni Cadore 2018-02-05 11:26
Percorsa il 06/10/2017, che giornata! tempo perfetto e c`eravamo solo noi! prima ferrata per 3 miei amici con me alla guida, da neofiti l`hanno trovata divertente e impegnativa il giusto, abbiamo portato a termine la Viali e saltato la Ferrari che ci e` sembrata un po troppo avanzata per una prima esperienza.

Alla fine si conquista la vetta del Gramolon che regala un panorama suggestivo a 360 gradi.

La sconsiglio durante l`estate farebbe sicuramente troppo caldo
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+1 #25 Enrica 2017-09-04 08:38
Percorsa il 26/08/2017. Essendo donna con braccia non proprio muscolose ero spaventata dalla famosa scaletta strapiombante che è posta ad inizio ferrata ma ce l'ho fatta con l'aiuto di un rinvio che però ho usato solo una volta. Ferrata molto bella e varia in un ambiente non grandioso ma davvero piacevole, terreno molto friabile, capisco ora il nome Gramolon! la variante Ferrari è solo da fare con calma e scarpe con buon grip. Panorama mozzafiato dalla cima. Da notare nel libro di via mancano penne o matite, io non avevo nulla con me e non ho potuto lasciare traccia del mio passaggio. Chi andasse porti su qualcosa da scrivere.
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0 #24 Federico 2017-08-20 20:58
Percorsa 08/2017 - Ferrata piacevole con qualche chicca nella salita (la prima scala sorprende), per nulla difficile la variante Ferrari, basta un pò di equilibrio.
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