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Caratteristiche

Media valutazioni

Difficoltà tecniche 3.3
Esposizione 3.3
Varietà passaggi 3.3
Impegno fisico 3.4
Interesse paesaggistico 3.6
Numero votazioni 26
VALUTAZIONE FERRATAGOOGLE.MAPS

Via Ferrata  SENZA CONFINI

CRETA di COLLINETTA

segnalate da ENRICO TOMASIN

PERCORSO STRADALE

Il punto di partenza del percorso è il passo di Monte Croce Carnico,importante valico fin dai tempi dell’Impero Romano,come testimoniano alcune epigrafi ancora in loco. Si raggiunge il passo (1360mt;ampio parcheggio;punto di appoggio ristorante-pensione Da Ottone-0433 779326) lungo la S.S.52b che da Tolmezzo risale il Canale di San Pietro dirigendosi verso l’Austria.

AVVICINAMENTO

Lasciata l'auto si imbocca una traccia segnalata poco prima dell’ex-dogana,che si segue in ascesa e in obliquo a sinistra sino a ricongiungersi con una traccia proveniente dal versante austriaco,ben evidente e costeggiata da alcuni cartelli con indicazioni di carattere naturalistico (sentiero naturalistico del Passo di Monte Croce Carnico). Dopo circa 40' si raggiunge un primo bivio,dove si prosegue a sinistra seguendo le indicazioni per la galleria dello Schulter. Un breve passaggio attrezzato conduce alla suggestiva galleria (183mt di lunghezza e 110mt di dislivello),scavata nella roccia nel 1916 per collegare le postazioni del Cellon e ripristinata nel 1987 dalle guide alpine dell’esercito austriaco,interamente attrezzata con cavo e alcuni gradini . Indispensabili una torcia frontale e l’attrezzatura da ferrata; fare attenzione a non smuovere le pietre che a tratti ingombrano il fondo,che finirebbero inevitabilmente nello stretto budello e dunque su eventuali altri alpinisti. Si esce così su uno spallone erboso: seguendo le indicazioni prima verso sinistra e poi verso nord si raggiunge un bivio fra le ferrate "Steinbergerweg" (percorso di guerra lungo un canale erboso) e "Senza Confini". La via Senza Confini è stata attrezzata nel 1994 dall’ÖAV di Kötschach- Mauthen e ripercorre precedenti vie di roccia di due illustri alpinisti carnici,Sergio De Infanti e Roberto Mazzilis.

LE FERRATE

Esposta e aerea,la via si distingue per uno spiccato carattere ‘atletico’.Dall’attacco (1.30h dal passo),dopo alcuni fessure attrezzate la via segue per un centinaio di metri un lungo diedro,che si supera sulle placche inclinate della faccia destra aiutati da pochi gradini inusitatamente distanziati (tratto atletico e faticoso  ); superato questo primo tratto la via segue quasi sempre il filo sella cresta  ,con vari passaggi verticali e in due punti strapiombanti (altri passaggi atletici),attrezzati col solo cavo e in un caso con pochi gradini . Il libro di via,posto in una scatola metallica,preannuncia la prossima conclusione: dopo un altro tratto di cresta si raggiunge una selletta erbosa e in circa 15' si sale alla vetta della Creta di Collinetta o Cellon (2238mt): dall’attacco circa 1.30h. Dalla vetta si riscende fino all’uscita della ferrata e si prosegue verso sud-ovest mirando alla Cresta Verde (2150mt ),lungo una mulattiera di guerra prima e lungo un affilato crinale erboso (resti di postazioni di guerra). Si sale a questo punto il versante nord orientale della Creta di Collina;a un primo tratto tecnicamente più impegnativo (un traverso e una ripida risalita su roccette miste a erba;alcuni spit in loco per eventuale assicurazione in cordata;le difficoltà rimangono comunque circoscritte al I° grado) segue una risalita su sfasciumi,verdi e roccette fino alla cima (2689mt-3h dal Cellon). Il panorama nell’ultimotratto della salita si apre sull’Eiskar,ultimo ghiacciaio delle Alpi Carniche e sulle pareti della Creta della Cjanevate,oltre che su tutte le cime circostanti.

DISCESA

La discesa segue i pendii rocciosi del versante sud orientale fino ad un colatoio roccioso (attenzione alla caduta di sassi) che si supera con alcuni passaggi attrezzati,il cosiddetto “Sentiero dello Stivale” (segnavia CAI 171). Confluendo nella traccia CAI 146 che collega il rifugio Marinelli al Passo di Monte Croce Carnico si ritorna al parcheggio in circa 3.00h.

CONSIDERAZIONI

L’itinerario qui descritto permette di combinare in un percorso anulare una galleria attrezzata risalente al primo conflitto mondiale,una via ferrata di concezione moderna molto aerea e atletica,una lunga e panoramica cresta in un ambiente meno antropizzato del precedente e ugualmente suggestivo.

Commenti   

0 #30 Nisio 2017-09-05 12:14
Percorsa il 04/09/2017 , non abbiamo fatto la galleria , molto atletica , aerea , serve forza di braccia per superare almeno un paio di passaggi . Lunga ma appagante . No principianti.
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-2 #29 Diego 2017-08-15 13:42
Percorsa il 15/08/2017,siamo riusciti a mancare la galleria ahimè, percorrendo un sentiero molto ripido e fastidioso. Ferrata molto divertente e varia (diedri creste placche), gradite capacità tecniche. In 2-3 punti serve forza di braccia (placca e un paio di passaggi strapiombanti), per il resto si riesce ad usare la roccia per progredire. Non per principianti.
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+1 #28 Paolo Miani 2017-06-22 20:31
Percorsa il 20/06/2017 in solitaria.. Sono riuscito a non trovare l'imbocco del sentiero per fare il tratto in galleria, per cui commento solo il tratto "aereo". Altro errore è stato farla in solitaria confidando nella presenza di altri escursionisti vista la stupenda giornata. Ovviamente di martedi non ho trovato anima viva che come me affrontava questa bellissima ferrata. E si è davvero bella e davvero faticosa. Faticosa soprattutto se, come me, privi di allenamento. Bon con un minimo di tecnica e di calma, si risolve senza troppi patemi, ma sono contento di esserci venuto senza mia moglie. Non credo ne sarebbe venuta fuori o quanto meno non senza essere aiutata in più di qualche passaggio. ASSOLUTAMENTE NON ADATTA A PRINCIPIANTI. Comunque estremamente appagante e mi ripropongo di rifarla in compagnia in modo da essere piu tranquillo e divertirmi ancora di più. Grazie per la recensione!
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+3 #27 Matteo Gallo 2015-01-23 00:00
Percorsa il 26/09/2014 La via ferrata è veramente molto emozionante, specie il diedro iniziale, che toglie veramente il fiato. Ferrata molto atletica ma sempre ottimamente attrezzata, anche se in alcuni punti ha un andamento a mio parere poco logico. L'intero percorso è piuttosto lungo, ma estremamente appagante dal punto di vista della varietà dei paesaggi. Uno spettacolo!.
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+1 #26 Marco Carboni 2015-01-23 00:00
Percorsa il 12/07/2014 - confermo ferrata non troppo difficile tecnicamente ma sicuramente atletica in particolare sulle placche appoggiate del diedro iniziale, dove occorre in qualche caso issarsi sul cavo. Le staffe potevano forse essere concepite in modo diverso, così lontane servono solo a riposare ogni tanto. Dopo prosegue più varia in cresta, e meglio attrezzata. Leggo di tanti che l'hanno fatta come prima ferrata e mi incuriosisce la logica delle loro scelte, a meno che siano abili arrampicatori.
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+1 #25 Luciano Pantanalli 2015-01-23 00:00
Percorsa il 18/10/2013 Bellissima, qualche passaggio difficoltoso...ma con calma superabile...meglio farla in compagnia.
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+1 #24 Elena Mainardis 2015-01-23 00:00
Percorsa il 01/08/2013 partendo stavolta dal nuovo tratto subito sopra il passo. Nuovo settore altrettanto atletico ma davvero belle le placche in cui un minimo di tecnica di arrampicata aiuta un bel pò. Rispetto alle famosissime ferrate dolomitiche questa non deve sentirsi da meno. Ambiente unico.
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0 #23 Carlo Cremon 2015-01-23 00:00
Percorsa il 22/06/2013, ferrata abbastanza corta ma tosta ed atletica specialmente le placche dei primi 100metri dove è verticale. Presenta passaggi esposti e alcuni passaggi con difficoltà tecniche non per principianti. Nel complesso bellissima ed appagante con un meraviglioso tratto finale di scavallamenti in cresta. Per esperti.
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0 #22 Fabrizio Plesnizer 2015-01-23 00:00
Percorsa la ferrata riatrezzata di recente il 12/07/2013 - ho trovato il diedro iniziale leggermente un pò più impegnativo ed atletico rispetto il vecchio tracciato, ma per il resto sempre molto impegnativa e divertente, non per neofiti.
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+1 #21 Loredana Trevisanut 2015-01-23 00:00
Percorsa il 5/08/2012. Molto bella dal punto di vista paesaggistico; tecnica ed esposta. Doveroso informarsi prima di affrontarla come normale via ferrata.
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