lucasera ha scritto:Ciao a tutti, nuovo di iscrizione e nuovo di ferrate, nel senso che non ne ho mai fatta una. Vado domani a San Vigilio di Marebbe, e ho visto che in zona sono interessanti le ferrate nelle Tofane, lette un po' di relazioni mi sembra che la Lipella sia interessante da molti punti di vista.
Come detto, non ho mai fatto una ferrata, pratico da anni lo scialpinismo e un po' di alpinismo estivo, ghiacciai e misto, come allenamento ci siamo abbastanza, ho appena fatto il Dome de Neige des Ecrin, in Francia, e l'atate scorsa alri 4.000.
Ho letto pareri discordanti sulla fattibilità della Lipella, secondo voi è fattibile o ci possono essere controindicazioni.
Ringrazio e saluto tutti
Luca
Ciao, ho fatto la Lipella al mio primo anno serio di ferrate. E' classificata di media difficoltà fra quelle per principianti.
Le uniche controindicazioni sono la lunghezza (praticamente si tratta di due ferrate concatenate: la prima dalla Galleria Castelletto fino alle Tre Dita, forse un po' più facile, e la seconda dalle Tre Dita all'incontro con la normale a quota 3000, fatta di salti verticali alternati a cenge e terrazze) e, per questo periodo, l'eventuale presenza di neve/ghiaccio nella parte alta.
Informati prima al Rifugio Giussani sulla situazione. Eventualmente porta con te picozza e ramponi (la discesa lungo la normale potrebbe richiederli). Dopo un periodo di piogge o di scioglimento della neve, troverai la roccia bagnata (e quindi scivolosa) negli ultimi tratti della ferrata (cola dal plateau della cima).
Indispensabile un buon allenamento aerobico, ma visto che fai scialpinismo non avrai certo di questi problemi.
Ferratista e me ne vanto...
"Alpinione" e me ne frego!