Questo mese di settembre non è stato assolutamente positivo: dopo il giro alle Banche del Sass de Mura abortito per paranoie, ho avuto due settimane di scazzo pesante, non sono piú riuscito a combinare niente, carico di nervoso e negatività, ed un giro mi è pure andato in malora a metà strada causa pioggia non prevista...
Bisogna recuperare, e in fretta!
Il weekend del 24/25 è l' ultimo per la maggior parte dei rifugi, vediamo di approfittarne per bene...
Cosa fare?

Per "rimettermi in sesto" ci vuole qualcosa con ambienti faraonici, di conseguenza la scelta è quasi obbligata: Pale di San Martino!
Inizio a guardare i giri in programma, eccolo, trovato! Il giro di Cima Canali passando per il sentiero delle Sedole, un sentiero ultraravanoso che collega Val Pradidali col Vallon delle Lede.
Guardo le previsioni, sabato mettono ics, domenica piú bello... vorrebbe dire fare il grosso (e la parte piú panoramica) nella nebbia per poi beccare bello nella discesa... anche no!
Bene, cambia tutto: inverto il giro, facendo sabato la salita per la Val Pradidali, e domenica il sentiero delle Sedole anarchicamente in discesa

Arriva sabato mattina, con tutta calma faccio colazione e preparo lo zaino, poi con altrettanta calma monto in macchina e parto verso il Primiero.
Quando arrivo vengo accolto da nuvolaglia pesante, ma vabbé c'era da aspettarselo...

Preparativi, vado a bere un caffè e mi metto in marcia lungo il sentiero 709, destinazione Rifugio Pradidali

Il sentiero comincia seguendo tranquillamente il Rio Pradidali, con ampia vista sulla testata della valle, dove Sass Maor e Cima Canali sono già coperte

Un ponticello fa attraversare il torrente, e... anche verso il Campanile d' Ostio la copertura non scherza...


Il sentiero adesso entra nel bosco, e quando ne esce per riattraversare il torrente, le nuvole sono sempre piú pressanti... ormai qualsivoglia speranza di riapertura è andata

La salita prosegue "soft", continuando a seguire il lungo fondovalle

fino ad arrivare Pedemonte, dove si staccano il sentiero per Piereni ed il Sentiero del Cacciatore: li ignoro proseguendo sempre per il 709


Alle spalle sembrerebbe quasi voler tenere botta, per lo meno qualche sprazzo blu si vede ancora

davanti invece la cappa grigia si fa sempre piú invadente

Appena passato il bivio, il sentiero comincia a salire piú decisamente, con anche alcuni tratti attrezzati con cavo, ed immergendosi in un ambiente che SAREBBE molto molto interessante...


Passata una serie di tornanti, comincia una bella traversata giusto ai piedi della Pala Canali, col bel tempo dev' essere uno spettacolo...

e si arriva all' incrocio col Sentiero delle Sedole, che dovrei percorrere all' inverso domani e di cui si vede l' ultimo canale di discesa (o il primo di salita, dipende dal verso), che mi ricorda molto il sentiero di Forcella Segnata, proprio na robetta tranquilla


Dopo una breve sosta riprendo la mia salita

do un breve, ultimo sguardo al mondo colorato, quello dei vivi

e vado dritto dritto ad infilarmi nel mondo grigio degli spettri


ormai la fatica è finita, dopo un ultimo curvone entro in una conca giusto ai piedi del Rifugio Pradidali

rifugio che mi compare all' improvviso come un' ombra dal nulla

Appena entro mi faccio subito un the caldo, poi vado su a sistemarmi e a prepararmi la cuccia.
Scendo giusto giusto per la cena
pasta ai funghi, goulasch & polenta, panna cotta: TOP

Finita la cena, tra una sigaretta e una grappa chiacchero con un gruppo di ragazzi di Bolzano che stanno facendo un giro... blitziano

Saliti in mattinata dalla Bolver, scesi al Rifugio Rosetta, traversato al Pradidali, e domani Porton, Velo e rientro a San Martino, mica male!
Fuma e bevi, bevi e fuma (un grazie ai gestori che ci hanno offerto un giro) arriva l' ora di andare a nanna.
Neanche da dire che prendo sonno come un pero

Solo che... dopo un' ora e mezza mi sveglio per andare in bagno: tragedia! Quando torno in camerata c' è una motosega che sta facendo fuori tutti i boschi del Triveneto


In qualche modo dopo due ore riprendo sonno, ma alle 5 una russata piú violenta delle altre sveglia tutta la camerata: sento qualcuno esporre propositi omicidi, io scendo a fumare e...
SBADADAM!
Quella che mi arriva è una tegola assurda...

No, non è qualche oggetto contundente lanciato dagli insonni, è proprio na tabella sui denti!
Le nuvole sono sparite, e nel buio della notte (ormai il sole sorge alle 7) intravvedo delle sagome allucinanti tutto intorno al rifugio, cose impressionanti...
Che siano ancora gli effetti delle grappe?

Torno in camera, non si sente piú russare, che lo abbiano scannato?

NO
Alle 6 e mezza gli suona la sveglia, io mi rigiro e riprendo sonno subito, per lo meno non russa piú
Alla sette suona anche la mia, ed esco subito a vedere com' è fuori...
Verso valle è cosí

e quando giro l' angolo, un Sass Maor in splendida forma mi da il buongiorno


Tutto preso dall' enrosadira (e dal freddo becco) mi dimentico di indagare sulle visioni notturne e corro dentro a far colazione.
Bene, a stomaco pieno si ragiona meglio, cosí mi metto ad indagare.
Bhe, intanto faccio subito una foto-ricordo al bel rifugio, dominato dalla Cima Canali che vedo finalmente per la prima volta

poi mi guardo intorno...
il Rifugio Pradidali non ha un enorme panorama, di quelli a giro d' orizzonte che capitano certe volte...
NON NE HA BISOGNO!
È letteralmente circondato da cime una piú spettacolare dell' altra, cose dell' altro mondo, è un delirio!



Sass Maor

Cima di Ball e Campanile Pradidali

Torre Pradidali

il vallone che sale verso l' Altipiano con la Cima Tomè tra il Passo Pradidali Alto e Passo Pradidali Basso

Cima Canali con, a sinistra, Cima Wilma

POSSONO BASTARE?

Mi ci vuole un momento per riprendermi, poi preparo le mie cose, saluto lo staff che oggi avrà un superlavoro per la chiusura, e mi metto in marcia...
... ma per dove? se nel versante agordino la segnaletica è carente/pietosa, qua è anche troppa!


Via, sentiero 709 in direzione Passo Pradidali Basso

Faccio i primi metri, mi giro a riguardare il rifugio, e capisco subito che oggi tempistiche e programmi sono destinati a farsi benedire...

Faccio un passo, e stop di nuovo

Mi giro, e guarda che bastionate


Ci riprovo, mi avvio verso il Lago Pradidali

e buonanotte, adesso son venute fuori anche Cima Pradidali, Cima Immink e Pala di San Martino



Dai forza, altrimenti a mezzogiorno non sei ancora su!
Mi metto d' impegno, e riesco a superare il lago

Visto che ho camminato troppo una sosta è d' obbligo
e mi trovo Cima Canali che si guarda allo specchio

mentre di fianco... la trilogia


Di nuovo in marcia, in un ambiente sempre piú pazzescamente lunare

con il Sass Maor che alle spalle si mostra finalmente nella sua imponenza


Senza fretta risalgo la conca

ma l' attrazione da dietro è troppo forte



Uno strappetto mi porta a superare il gradone roccioso


ed arrivo al bivio col sentiero 611 per Passo delle Lede ed il Bivacco Minazio

Bene, ciò che ho visto fino a questo momento era solo l' antipasto, una sorta di anticamera del paradiso, o del manicomio


Il sentiero punta dritto alla bastionata

tenendosi la Pala alle spalle

sale in questo ambiente che definire lunare è dire poco

e raggiunge un primo traverso attrezzato

Ok, per scrupolo hanno messo le tabelle di via ferrata e quant' altro, alla fine della fiera però il cavo serve quasi esclusivamente da corrimano, e solo in un paio di punti un pelo "fastidiosi" serve davvero

tant' è vero che io mi godo tranquillamente il panorama


Il tratto piú "impegnativo" è un breve saltino verticale attrezzato con staffe

che porta ad una serie di gradonate dove finiscono le attrezzature

Da qua per la prima volta vedo il magico Altipiano, il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati


Ovvio che qua resto di nuovo imbambolato...
se non fosse per il freddo rimarrei qua per ore...
Bon, ricomincio a salire questo spettacolo di brullería: qua ovviamente i segni biancorossi sono molto ravvicinati perché se sale un filo di nebbia ciao, non capisci neanche dov' è l' alto e dov' è il basso


A dare un po' di varietà al tracciato ci pensa un breve tratto in cengia

mentre in lontananza, oltre l' Altipiano, fa capolino qualcuno di conosciuto


Ormai manca poco al passo, e mentre punto la cima della Fradusta spunta anche il Sole!

Fantastico, ci voleva, il giusto completamento di una giornata del genere


guardala che brulla bellezza che è lei


Ancora pochi passi

ed eccomi a Passo delle Lede!


Bene, se le Dolomiti sono la mia droga, io qua vado in overdose

Partiamo dal poker che va da Cima di Ball alla Pala di San Martino

per arrivare al magico Altipiano e oltre

chi era che vedevo spuntare?
Cimon della Pala e Vezzana

Valgrande, Focobón e Campído

La Regina

e in fondo pure le Tofane

Ciao, lasciatemi qua, non voglio piú venire via!!!!!!!!!
Perdo il conto di quanto tempo rimanga imbambolato, poi finalmente inizio a ripigliarmi e mi affaccio verso il Vallon delle Lede
SBADADAM





Ok mi siedo e tanti saluti, ci vediamo alla prossima

Non guardo neanche piú l' ora, non me ne frega piú niente, sono letteralmente perso... ecco in questo momento potrebbe esplodere il mondo che non farei una piega, sto bene qua

Do uno sguardo alla Fradusta alla mia sinistra, e lo sballo continua

Finalmente ho una parvenza di ritorno sul pianeta Terra, e comincio la discesa nel magico vallone, con il Sasso delle Lede che si aggiunge al tripudio

La prima parte della discesa richiede attenzione, è bella ripida e... instabile per dirla con un eufemismo, insomma il ravanage che piace a me


rende l' idea?


Breve ma intenso, infatti poco dopo il sentiero si calma e diventa una piacevole traccia sulle ghiaie ai piedi dei contrafforti meridionali della Fradusta


permettendo di godersi la vista sulle poderose Cima Wilma e Cima Canali


Sarò ripetitivo, ma la discesa in questo vallone è qualcosa di spettacolare, sovraumano, e devo dire che questa caratteristica sia proprio un "vizietto delle Pale", visto che anche in Val Strut l' anno scorso, e in Val di Focobon 2 anni fa, avevo provato lo stesso delirio...


STOP!
Ho camminato troppo

Mi imbambolo di nuovo guardando la maestà di Cima Canali e la cresta verso la testata del Vallone


Riprendo il cammino

e le nuvole fanno il loro ingresso nel vallone

facendo assumere a Cima Canali un aspetto quasi spettrale


Le bastarde iniziano ad infittirsi, vade retro!

Incontro dei rottami metallici

Appartengono ad un pattugliatore marittimo P-2V della Marina degli Stati Uniti, che il 19 luglio 1957 si schiantò sulla Fradusta durante un volo di trasferimento, uccidendo sul colpo gli 11 membri dell' equipaggio e sparpagliando i rottami per tutto il vallone.
L' animo mi si rattrista, e le nuvole sembrano capirlo aprendosi e chiudendosi

vanno ad avvolgere anche il Sasso delle Lede

mentre Cima Canali è circondata da un' aura di mistero

Incontro uno dei due motori dell' aereo

e quando mi giro Cima Canali e Cima Wilma sono quasi completamente coperte...

Riprendo a scendere, con davanti il Sass d' Ortiga, la Pala della Madonna e la Cima d' Oltro che continuano ad essere oppresse dalle nuvole

Poi di colpo, quasi all' improvviso, davanti comincia a liberarsi


mentre sono ormai in arrivo al Bivacco Minazio

Qua un momento di sosta (tanto per cambiare






Dopo la sosta ci sta anche il raccoglimento: davanti al bivacco infatti sono stati raggruppati parecchi resti dell' aereo, ed è stata posta una targa a memoria del povero equipaggio


Mi rimetto in marcia, sempre sentiero 711 in direzione Pian delle Lede


Ormai sopra il vallone si è tutto ripulito, ma un nuvolone si è infilato tra il Sasso delle Lede e la Cima Canali... e se si espande e mi annebbia il sentiero attrezzato proprio sul piú bello?


E da questo dubbio nasce una cosa clamorosamente antiblitziana: mi rendo conto che il sentiero attrezzato / supersbudellamento, il "clou" del giro improvvisamente non mi interessa piú

Già, sono piú che soddisfatto di ciò che ho visto in queste ore, ho avuto un' overdose dolomitica, sto bene cosí, non mi serve altro: per dirla come Carlo Alberto di Savoia dopo la battaglia di Pastrengo, "Pour aujourd'hui il y en a assez": per oggi s' è fatto abbastanza.
Ho raggiunto la pace dei sensi, cosa voglio di piú?

Poi con lo spettacolo che ho davanti, chi me lo fa fare di sbudellarmi col rischio di non vedere niente? scusa guarda che roba!!!



Anche il Sass d' Ortiga e la Pala della Madonna si stanno liberando



Via, scendo a cuor leggero godendomi tutto il godibile, aiutato dal sentiero che pare fatto apposta

Alle mie spalle Sasso delle Lede e Cima Canali continuano la loro danza con le nuvole, ma ormai non è piú affar mio: o meglio, lo è ancora, perché riprendono gli imbambolamenti

Mmmm adesso il sentiero inizia a tirare, per la gioia delle ginocchia


Arrivo al bivio per il sentiero delle Sedole: ormai la decisione è presa, anche perché con l' andazzo della mattinata, potrò mica fare il serio proprio adesso?

Un momento di contemplazione verso Cima delle Sedole e Sasso delle Lede mi sembra comunque il minimo

dal lato opposto invece ho il canale che si infila tra Campanile di Fradusta, Cima dei Lastei e Pala dei Colombi

mentre davanti... Sass d' Ortiga, Pala della Madonna e Cima d' Oltro, ormai libere dalle nuvole, si lasciano ammirare in tutta la loro bellezza


guardalo come svetta


Via riparto, il sentiero continua ripido

per finire poi, con le ginocchia ormai stanche, su una placconata a tradimento che... forse era meglio se andavo a sbudellare!


Passata la placconata arriva un breve tratto di ghiaie

seguito da un ingresso tra i mughi

Ormai manca poco, ed il sentiero entra nel bosco

dove un gruppo di pecore pascola godendosi l' ombra

Da brava persona educata le saluto, e dopo aver superato il bivio per il Rifugio Treviso torno all' aperto

con la catena meridionale delle Pale che da spettacolo


In breve arrivo a Pian delle Lede

da dove seguo la strada della Val Canali fino a tornare alla macchina

Questo giro ci voleva davvero: dopo le due settimane pessime che ho avuto, questo è stato un toccasana...
È vero, sabato è stato un po' ics per il nebbione, ma domenica mi sono rifatto alla grande, con quell' overdose panoramica che mi ha portato addirittura a mandare in vacca il programma e vivere il giro all' insegna di un gaudente relax

Comunque, una cosa devo dire, le Pale sono sempre le Pale, non c' è niente da fare
