Domenica scorsa, 10 maggio, visto che c'era sole e non avevo un cacchio da fare, decido di andare a percorrere con alcuni amici la via ferrata Romana Nesi al Pratomagno. Sapevo perfettamente che era l'esatto opposto degli itinerari che piacciono a me, ma ce l'ho vicino a casa.....cioè a sole due ore e venti d'auto....proviamoci.
E' esattamente come me l'aspettavo. Un piglia e tira lungo cavi d'acciaio posti su sassi e gradoni aggirabili. Non proprio il massimo della bellezza. Però se si prende per quello che è, un percorso di allenamento, utile eventualmente per testare le braccia, allora può piacere.
La ferrata è stata costruita nel 92 dal CAI di Arezzo e passa lungo una serie di 8 tiri su roccia intervallati da pezzi di sentiero. Tutti i tiri sono aggirabili. Quindi se uno non si sente di fare il singolo pezzo, può passare oltre. I tratti più duri sono il primo e il terzo. E' costruita in una zona abbastanza isolata, lontana da rifugi o ristoranti....quindi non serve a portare qualche turista in qualche locale. Per questo ci sono ben altre attrattive in zona. Diciamo che svolge bene le sue funzioni "didattiche". Viene infatti usata molto spesso come uscita pratica dalle sezioni CAI di Toscana, Marche, Umbria, Romagna.
Dal punto di vista tecnico posso dire che è impegnativa e sicuramente non adatta ai principianti.
Nota dolente: in realtà la finalità della giornata era un'altra. Farci la ferrata e poi, soprattutto, dedicarci alla fiorentina da un kg in un ristorante della zona. Purtroppo abbiamo beccato venti persone di un corso del CAI di Perugia e ci abbiamo impiegato il triplo del tempo....quindi alla fine...niente magnata.
Pazienza.
Saluti a tutti.