pudra ha scritto:fatto?
dì la verità: buco di grigna e val cassina sono super!
Fatto, ma senza tenere conto di due fattori: il mio raffreddore che limitava le mie performance e la difficoltà nel trovare l'incrocio fra la Traversata Bassa ed il sentiero della Val di Campione.
Non riuscendo più a dormire dopo le 3, ho deciso di partire con il buio. Alle 4 e mezza ho iniziato a camminare con la lampada frontale dalla Cappelletta del Sacro Cuore. Purtroppo ho vanificato parte del vantaggio di tempo andando prima a sinistra e poi a destra per trovare, nei pressi di Cascina Vecchia, l'innesto del sentiero Val di Campione (che sulle cartine sarebbe una semplice prosecuzione della valle Grassi e Lunghi quando questa incrocia la Traversata Bassa). Il cartello, nei pressi del torrente, era sbiadito ma riconoscibile, ed il percorso debolmente tracciato ma identificabile. Così, fra qualche patema d'animo (continuavo a chiedermi se fosse davvero quello il sentiero) sono arrivato alla Buca di Grigna (non prima di rischiare di sbagliare un'altra volta ad un ennesimo bivio non segnalato a quota 1700, quando uscito dal bosco ero immerso nella foschia). Da lì in poi, tutto normale. Sono arrivato al rifugio Elisa già stanco quando tutti avano già finito la colazione. Mi sono rifocillato e risciacquato e dopo mezz'oretta sono ripartito. Bella la Val Cassina, ma, quanto alla cosiddetta "ferrata" al Sasso dei Carbonari, mi è parsa più che altro un ardito percorso di cresta nel quale la catena ha un effetto meramente psicologico e non assicurativo. Peccato che per la stanchezza non me la sia goduta come i paesaggi strapiombanti e i rocciosi saliscendi avrebbero meritato. Sono arrivato al Brioschi nel primo pomeriggio, tanto stanco assetato e affamato che mi sono fermato per quasi due ore.
Avessi saputo quello che mi sarebbe capitato dopo avrei pure dormito.
Al ritorno, infatti, appena entrato in autostrada, sento un gran botto a sinistra: penso ad un sasso dal cavalcavia, invece era una gomme squarciata probabilmente a causa di un taglio causato da uno dei tanti massi assassini su cui sono passato a passo d'uomo per andare e venire dalla strada della Valsassina alla Cappelletta. In assoluto il rischio maggiore della giornata. Per fortuna, che stanco e rincoglionito, stavo andando piano. Il bello è che poi con il ruotino ho dovuto farmi quasi 300km agli 80, arrivando a casa 24 ore dopo essermi svegliato. Uno zombie. Mi sto riprendendo solo ora.
Ferratista e me ne vanto...
"Alpinione" e me ne frego!