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Caratteristiche

  • Difficile.
  • - attacco 2.00h dal rifugio Lunelli
    - attacco 1.00h dal rifugio Berti
    - ferrata Roghel 1.00h 
    discesa:
    - 50' al bivacco Btg. Cadore 
    - 4.30-5.00h  al rif. Carducci (Cengia Gabriella)
    - 3.00h ad Auronzo-Giralba
  • - 970mt dal rifugio Lunelli
    - 600mt dal rifugio Berti
    discesa:
    - 350mt al rifugio Carducci
    - 1260mt ad Auronzo-Giralba
  • - rifugio Carducci
    - rifugio Lunelli
    - rifugio Berti
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Media valutazioni

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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata  A. ROGHEL

Forcella delle GUGLIE

segnalata da MICHELE MARTIN - 2016

La ferrata Roghel costituisce il primo tratto di collegamento tra il rifugio Berti in Vallon Popera ed il rifugio Carducci che si raggiunge proseguendo per la ferrata Cengia Gabriella. Originariamente il tracciato risaliva un franoso e delicato canale sino alla forcella Piccola di Stallata ma lungo il quale gli infissi (parecchie scalette) venivano spesso danneggiati dalle scariche. Il nuovo tracciato risale poco più a sinistra e conduce alla forcella delle Guglie con divertente progressione decisamente più solida. La discesa sul Cadin di Stallata si conclude poco sopra il bivacco Battaglion Cadore dal quale è possibile scendere lungamente verso la Val Stallata e lungo la Val Giralba Bassa verso Auronzo-Giralba. La digressione intermedia al bivacco può essere evitata se si intende proseguire direttamente per la Cengia Gabriella.

PERCORSO STRADALE

Dal paese di Padola in Comelico-Bl ci si porta alla frazione di Valgrande quindi si prosegue sulla stradina che termina al parcheggio presso il rifugio Lunelli - 1568mt.

AVVICINAMENTO

Ci si dirige ad Ovest sul n.101 verso la bastionata rocciosa solcata dal copioso corso d'acqua inizialmente su comoda mulattiera che diventa ben presto un largo sentiero con pendenza costante e qualche facile saltino roccioso . Con rapide svolte ci si alza sulla valle e dopo aver attraversato il torrente ci si avvicina al soprastante rifugio Berti posizionato in strategica e panoramica posizione (1950mt - 1.00h). Senza passare necessariamente per il rifugio, evitando quindi la successiva breve discesina intermedia, si devia a sinistra nei pressi di un ponticello di legno imboccando una chiara traccia. Poco sopra questa incrocia il n.152 che si segue brevemente verso Sud in direzione "forcella dei Camosci" per lasciarlo quasi subito a destra per l'avvicinamento alla ferrata. Con ripidità lungo le ghiaie  si risale il pendio che si dirige verso la base della parete sotto le "Guglie di Stallata"  per deviare più sopra verso sinistra   ad attraversare un canalino di sfasciumi . Ci si inerpica oltre sino a montare sulla spalla macchiata di verde sotto i "Campanili di Popera" e risalire un ultimo canale su rocce e sassi quasi sino al suo limitare , dove un evidente bollatura segna l'inizio della ferrata Roghel (2320mt - 1.00h) .

LA FERRATA

Si parte con un facile traverso verso destra su buoni appoggi  , caratteristica comune della prima metà del tracciato. Dopo un terrazzino  si devia a sinistra superando una paretina più verticale   per riprendere la diagonale verso destra  avvicinandosi all'oscuro canale che scende dalla forcella delle Guglie. Una facile cengia è eccessivamente bollata   e traversa in piano   portandosi all'imbocco del canale sul limitare destro. Ci si alza ora con più decisione su un caminetto  ed un traverso su parete che deposita presso le ghiaie basali del canale che qui si restringe . A seguire la seconda parte della ferrata più impegnativa talvolta su placche e roccia umida. Una verticale sequenza rimonta una paretina   seguita da un traverso ascendente a destra ad aggirare una costola . Ancora a sinistra su rocce più gradinate  e qualche passo in discesa traversando quasi verso il fondo del canale   da cui un impegnativo salto bagnato - leggermente strapiombante - aiutato da alcune staffe e gradini metallici     oltre il quale la roccia migliore concede appena una tregua su una breve cengetta . Il percorso riprende a salire alternando alcuni brevi traversi   a tratti più diretti  sin sopra un ballatoio . Con un ultima ascesa discretamente verticale     ci si avvicina al soprastante intaglio che si raggiunge con l'ultimo facile traverso ascendente verso sinistra e concludere con una breve cengia detritica sino alla stretta e spettacolare forcella delle Guglie (2540mt - 1.00mt) .

DISCESA

Dalla forcella uno stretto canalino attrezzato  divalla per un centinaio di metri seguendo la parete  quindi le attrezzature svoltano a destra  e seguendo una larga rampa discretamente scalinata conducono con decisione la discesa . Una facile sequenza di funi, seppur in discreta inclinazione, percorre la parete con qualche breve traverso  sino a calare ben più sotto su uno stretto canale di rocce e massi dove terminano le attrezzature (2380mt - 30') . Si discende il selvaggio canale con attenzione ma su discreta solidità  sino a dove questo si allarga sopra un vasto conoide di ghiaie  . Dove la traccia devìa a destra -linea diretta per la Cengia Gabriella- si prosegue sulle evidenti tracce a sinistra perdendo decisamente quota verso le macchie verdi sottostanti . Queste si raggiungono ben presto e dove la pendenza scema, tra grossi massi e verdi pascoli , si riprendono i bolli del 109 che in breve portano al vicino biv. Battaglion Cadore, splendido balcone sulla Val Stallata contornato da un ambiente magnifico (2219mt - 20') . Per il prosieguo sul 110, e per il quale non è obbligatoria la discesa intermedia al bivacco, si avanza contornando il circo inferiore del Ciadin de Stalata sin sotto le prime attrezzature della Cengia Gabriella che tagliando il monte Giralba di Sotto conduce magnificamente al rifugio Carducci (2297mt - 4.30/5.00h). Come alternativa diretta di discesa verso Auronzo, dal bivacco ci si dirige verso Sud seguendo il segnavia n.109 che lungamente, pur con qualche breve tratto attrezzato, cala verso la Val Stallata restandone peraltro sempre ben più alto. Raggiunto il Pian de le Salere sul 109 segue in discesa la Val Giralba sino al paese di Auronzo (950mt - 3.00h). Val Fiscalina (1454mt - 1.40h). Essendo, come già specificato sopra, questa Via attrezzata parte di un itinerario che collega fondamentalmente 2 rifugi e quindi ben inseribile in un classico trekking dolomitico può essere sicuramente consigliabile il ritorno al rifugio Berti e successivamente al parcheggio del Lunelli percorrendo il giorno successivo la storica e caratteristica "Strada degli Alpini". In questa caso, dal rifugio Carducci presso il quale si ha eventualmente pernottato, si valica la forcella Giralba portandosi nel circo della "Busa di Dentro" ove si trova il rifugio Comici e si intercetta il sentiero che giunge da quest'ultimo portando all'attacco della "Strada degli Alpini". Si percorre quest'ultima fino alla breve risalita finale al suggestivo e storico "Passo della Sentinella". Da qui si scende nel "Vallon Popera" in direzione appunto del rifugio Berti prima e Lunelli poi.

CONSIDERAZIONI

Non sottovalutare l'approccio all'attacco, non eccessivamente lungo ma faticoso nella parte superiore. Il percorso attrezzato risulta ben attrezzato anche se i fittoni, in qualche tratto verticale possono forse risultare troppo distanziati. Nel complesso un bel percorso, più facile nella prima parte, impegnativo nella seconda sino in forcella. La discesa attrezzata sino al canale di sassi è ben scalinata e tracciata e va comunque seguita con attenzione. Da evitare assolutamente la salita lungo la ferrata con tempo incerto. Per la prosecuzione diretta alla Cengia Gabriella seguire la prima deviazione bollata poco sotto il canale mentre per arrivare al bivacco direttamente proseguire in discesa verso il pianoro seguendo le tracce e riprendere i segnavia poco più sotto. Bivacco in ottime condizioni con acqua presente accanto alla costruzione.

Commenti   

+2 #3 Maddalena Ercolani 2020-09-16 12:31
Percorsa il 05/09/2020. Corretta la valutazione di ferrata difficile, non tanto per i passaggi, che non ho trovato complicati (un punto impegnativo è dotato di staffe), quanto perché, una volta arrivati in cima, ci aspetta una lunga discesa in ferrata fino al Ciadin de Stalata. In totale, quindi, piuttosto impegnativa, considerato inoltre che, una volta conclusa, ci vogliono ancora alcune ore prima di tornare a valle o al Carducci. A mio parere, ne vale la pena solo se pensata in concatenamento con la Cengia Gabriella. In questo modo, l'escursione diventa molto lunga e molto impegnativa (mai estrema o pericolosa, comunque), ma veramente emozionante! Consiglio di partire in forma, con cibo e tanta acqua!
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+1 #2 Valter Teruzzi 2018-08-07 09:54
Percorsa il 31/07/2018, ferrata completamente rifatta, molto bella per il panorama che si gode. Ci sono alcuni passaggi fisicamente più impegnativi, ma in 3,5 ore dal rif. Berti si arriva all'attacco della Cengia Gabriella.
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+7 #1 Luciano Bianchini 2017-08-19 09:55
Percorsa il 17/08/2017 , impegnativa ma solo in alcuni tratti quando si entra nel canale. Ambiente splendido. Poi seguire la cengia Gabriella sino al rif. Carducci il percorso richiede molta attenzione e allenamento.
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