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Caratteristiche

  • Facile ma con forte esposizione. Attenzione alla placchetta inclinata sommitale NON attrezzata.
  • Complessivamente in salita 1350m di cui 100m il tratto attrezzato.
  • - attacco 3.30h
    - ferrata 30'
    - discesa 2.30h
  • - ristorante Capanna Alpina
    - rifugio Lavarella (avvicinamento 2)
    - rifugio Fanes (avvicinamento2)
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 1.5
Esposizione 4
Varietà passaggi 1
Impegno fisico 3.5
Interesse paesaggistico 5
Numero votazioni 35
VALUTAZIONE DELLA FERRATA GOOGLE.MAPS

Sentiero Attrezzato TRU DOLOMIEU

CIMA PIZ dles CUNTURINES

BY VIEFERRATE.it - 2022

Lungo itinerario che porta in vetta al Piz dles Conturines e meglio conosciuto come "percorso attrezzato Tru Dolomieu" anche se poi le attrezzature le si incontrano solamente a pochi metri dalla vetta.

PERCORSO STRADALE

Lungo la strada per il passo di Valparola fino al ponte rio Sarè -1652m- a 6.5 km da La Villa in Val Badia -1420m- passando prima per S.Cassiano e l’Armentarola; oppure scendendo per 9km dal passo Falzarego verso la Val Badia, in direzione del passo di Valparola. Al ponte rio Sarè indicazioni per Capanna Alpina a 1.5 km. Parcheggio a pagamento con presenza di Bar-ristorante senza possibilità di pernottamento.

In alternativa, con accesso più lungo del precedente, è possibile partire dai rifugi Fanes e Lavarella raggiungibili a loro volta dal parcheggio in località Pederù. E' altresì possibile anche partire dal rifugio Santa Croce (La Crusc) ma in questo caso è più di un avvicinamento visto che è necessario prima raggiungere la vetta di Lavarella.

AVVICINAMENTO 1

Dal ristorante Capanna Alpina -1720m- si segue il segnavia n.11 e ci si incammina sulla sinistra orografica del Plan de Furcia, sotto le pareti delle Cunturines. Lasciato dopo qualche minuto a destra il sentiero per il rifugio Scotoni si continua sulla traccia di sinistra che, attraversato un boschetto di mughi ed un ponticello, prende a salire decisamente lungo la ripida costa boscosa. Con una serie di erti e faticosi tornanti il sentiero raggiunge una piccola ed invitante radura erbosa -1890m. Seguono una serie di tornanti che ci portano rapidamente alla base delle rocce basali della Cima del Lago-2654m. Su terreno roccioso assicurati da parapetti ed aiutati da scalini di legno ed intagliati nella roccia si guadagna la splendida balconata erbosa del Col de Locia -2069m-50'. Una breve discesa, un piccolo guado e ci si inoltra in una ameno alpeggio a quota media di 2100m (sullo sfondo il Col Becchei-2794m). Passati sull'altro versante della valletta e superato un tratto ghiaioso, si tralascia a destra il bivio per la Forcella del Lago -2117m- e sempre seguendo il segnavia n.11, in questo tratto comune a quello dell’Alta via n.1, si arriva al Plan de Sumorones un vasto ripiano erboso in cui indugia pigramente il bestiame al pascolo. Attraversato il ripiano, una breve salita porta alla verde insellatura del Passo Tadega (o Forcella da l'Ega-2157m-1.30h) che si apre ai piedi della vasta parete Nord Occidentale, segnata da ciclopiche frane di enormi massi precipitati dal Piz de Ciampestrin Nord. Dopo pochi metri, ad un bivio, si lascia il sentiero principale, che si inoltra nell'Alpe di Fanes Grande, per prendere una traccia sulla sinistra (indicazioni per Conturines-Lavarella 2160m con una segnaletica mal ridotta ed una targa metallica fissata su una pietra ) che si dirige verso l'imbocco dell'ampio e selvaggio vallone (Busc da Stlù) tra il bel Piz Taibun -2926m- che svetta con il suo caratteristico pinnacolo a sud  e la formidabile bastionata che dal Piz Lavarella  arriva sino al Lago di Limo a nord. La traccia sale ripidamente un gradino roccioso e serpeggiando, conduce ad un primo pianoro erboso. Per detriti e magra erba si continua a risalire il vallone, con salita sempre più costante e decisa, passando sul versante di destra e risalendo un'altra bastionata dove, ad inizio stagione brilla il piccolo Lago di Conturines  di cui permane l’alveo  (2518m-2.00h).

Da qui due alternative:

1- si oltrepassa il lago e, per traccia non segnata ma piuttosto evidente, ci si porta sulla sinistra dove una faticosa risalita su ghiaia porta direttamente all’attacco della ferrata (molto faticoso, consigliato eventualmente per la discesa)
2- seguendo invece i segnavia si prosegue a destra in un ambiente arido e solitario ricco appunto di segnavia bianco-rossi. Al sommo dell'avvallamento detritico verso sinistra, appare il particolare "testone roccioso" del Piz dle Conturines -3064m- . Superata una zona detritica con alcuni crepacci rocciosi  e pozzi  a cui è necessario prestare attenzione in caso di terreno innevato ad inizio stagione, la traccia supera per facili roccette un'ultima bastionata rocciosa  per poi risalire il pendio di sfasciumi che termina su di un'ampia forcella (2900m ca. - 3.30h) sulla cresta principale delle Conturines che unisce le cime della Lavarella, il cui facile sentiero di salita si lascia sulla destra,  attraverso il Piz dles dues Forceles al Piz Cunturines. Si segue la traccia di sinistra, diretta al Piz dle Conturines  tra interessanti e suggestivi pinnacoli  e fuggevoli sguardi all’imminente salto alla nostra destra che deposita sui verdi prati dell’Armentarola arrivando rapidamente alla base della conoide ghiaiosa al termine della quale inizia la ferrata (3.30h dalla partenza!). Conviene indossare l’imbracatura qui, prima che le strette serpentine  portino rapidamente all’attacco (circa 2950m).

AVVICINAMENTO 2

Da Pederu si sale al rifugio Fanes seguendo per circa 6 km la lunga strada forestale (segnavia n.7) e le varie scorciatoie che vengono proposte sino all’Alpe di Fanes piccola dove sono situati i due rifugi Fanes e Lavarella-1.45h. D'estate è attivo un servizio di trasporto in jeep per gli ospiti dei rifugi. Dal rifugio Fanes -2060m- si seguono le indicazioni per il Passo di Limo -2172m- che si raggiunge in circa 15/20 minuti.  Sempre seguendo la strada si scende pero poi guadagnare i magnifici prati dell'Alpe di Fanes Grande, si arriva in poco tempo alla Malga di Fanes Grande (2102m-1.00h dai rifugi), in splendida vista delle Cime di Ciampestrin, delle Cime di Furcia Rossa e dei Monti Castello e Cavallo, che racchiudono il selvaggio e solitario Vallon Bianco. Si continua verso sud-ovest sulla vecchia strada militare. Costeggiando il bordo nord dell'avvallamento in direzione di una grande frana, si passa in vicinanza dei resti del "deposito Gran Fanes" e della "stazione di deviazione" della teleferica della grande guerra che partiva addirittura dalla val Gardena; sul lato meridionale del fondovalle si intravedono ancora le fondamenta del deposito del genio. Poco prima del Ju da l'Ega, nei pressi degli enormi blocchi della frana, si svolta a destra (ovest), 1.15h dai rifugi. Da qui si prosegue come da Capanna Alpina. Questo avvicinamento conviene in genere per chi preferisce alloggiare ai rifugi e spezzare l’escursione.

LA FERRATA

L'attacco è ben identificato da una prima scaletta metallica  munita di fune corrimano e permette di portarsi su una ampia cengia  che aggirando poi uno spigolo a sinistra  permette, attraverso una traccia di sentiero su materiale detritico   di raggiungere una seconda scaletta mentre alle nostre spalle è evidente quella che è la Via di salita invece a cima Lavarella . Si risale quindi la scaletta , si giunge su una cengia detritica   dove si incontrano le uniche e facili roccette della Via  ( 2 staffe metalliche) che rapidamente conducono ad una serie di altre 2 scalette consecutive . Si esce da quest'ultime  su un breve ed esposto traverso con materiale sempre piuttosto instabile  con il cavo metallico che termina in quanto ci si immette sull'esile ed aerea cresta finale molto suggestiva - VIDEO . La traccia lungo questa cresta è molto evidente e segue il percorso di minor esposizione con l'eccezione di una placchetta inclinata non attrezzata da percorrere con molta cautela ed indubbiamente non banale nel caso di terreno bagnato o ancora più in presenza di residui di ghiaccio La placchetta permette di raggiungere una forcelletta, da cui, per facili gradini, si arriva in vetta del Piz Dle Conturines -3064m-  in 30' dall'inizio della ferrata. Strepitoso panorama a 360° su gran parte dei principali gruppi dolomitici!!.

DISCESA

Con prudenza si ripercorre a ritroso il percorso attrezzato fino al piano detritico dove è possibile accorciare parzialmente il rientro puntando al sottostante laghetto di Conturines "piegando" immediatamente a destra su un'evidente traccia nel ghiaione che con alcuni tornanti in ripida discesa perde rapidamente quota. Questa è fondamentalmente quella che in fase di avvicinamento è stata proposta come eventuale alternativa di salita . Giunti al laghetto dopo circa 1.00h si riprende la Via già percorsa ed in circa 1.30h si rientra a Capanna Alpina.

Commenti   

0 #5 Maurizio Giorgi 2017-07-10 06:38
Percorsa il 08/07/2017 dopo due anni questa volta con partenza dal rif.Pederu'. Lunghissimo avvicinamento splendidi scenari.Confermando le descrizioni gia fatte segnalo uno stato delle attrezzature eccellente e
La scomparsa della croce di vetta. E' presente moltissimo materiale friabile che ė quasi impossibile non far precipitare a valle.Purtroppo le poche persone che salgono su questa cima sono sprovviste di caschetto e imbrago creando cosi ulteriori situazioni di pericolo.
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+4 #4 giorgi maurizio 2015-07-02 04:51
Percorsa il 01/07/2015 con partenza da Capanna Alpina. Lunga camminata in uno scenario fantastico.Ferrata breve e priva di difficolta' tecniche ma ricca di materiale friabile e ghiaino che e' facile smuovere con pericolo per chi segue. Una placca obliqua sulla cresta finale molto liscia da percorrere con attenzione. Abbinata la salita a cima Lavarella priva di attrezzature con passaggi di 1°grado. Totale 8,30 ore. Da percorrere con certezza di bel tempo.
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+1 #3 Stefano Borrelli 2015-01-23 00:00
Percorsa il 26/10/2014. Attrezzatura in ottimo stato.
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+1 #2 Michele Miato 2015-01-23 00:00
Percorsa il 28/09/2014. L'avvicinamento è effettivamente lungo anche se del tutto privo di difficoltà. La via ferrata vera e propria è molto breve e molto facile. Da segnalare la necessità di prestare attenzione alla breve placca inclinata che si percorre in discesa per arrivare in vetta e alla cengia inclinata ricoperta di ghiaino che si deve percorrere in discesa prima di affrontare l'ultima scala. Vista eccezionale!
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+4 #1 Giuliano Radice 2015-01-23 00:00
Percorsa il 15/8/2013. Da Capanna Alpina (parcheggio 5 euro per l'intera giornata) sentieri d'accesso molto comodi e dunque relativamente poco faticosi. Casco consigliato sul breve tratto attrezzato finale (oltre naturalmente al kit, anche se tutti salgono senza e ti guardano come un alieno quando ti imbraghi). Prudenza in corrispondenza di un intaglio sulla cresta finale (non attrezzata). Molo consigliata la deviazione verso Cima La Varella, circa 30' dalla forcella tra le 2 cime.
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