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Caratteristiche

  • Difficile la prima metà poi meno impegnativa.
  • - 2.00h la ferrata 
    - 40' il sentiero di avvicinamento 
    - 1.00h il ritorno
  • 700mt di cui 400mt ca. la sola Via Ferrata.
  • abitato di Rancio
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 3.2
Esposizione 4
Varietà passaggi 3.4
Impegno fisico 3.6
Interesse paesaggistico 2.9
Numero votazioni 56
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata GRUPPO ALPINI

CORNO MEDALE

BY - VIEFERRATE.IT - 2007

PERCORSO STRADALE

Arrivati a Lecco seguire la strada per la Valsassina passando di fronte all'ospedale ed attraversando l'abitato stesso di Lecco evitando così la nuova indicazione che attraverso il tunnel porta a Bobbio. Terminato il vialone alberato ed iniziata la salita, dopo alcune curve, alla sinistra si trova via Quarto, percorrerla per un centinaio di metri finchè a destra, all'altezza dell'inizio di via S.Martino, una strada asfaltata ma molto stretta conduce dopo alcune centinaia di metri in ripida salita,verso Rancio Alto, ad una sbarra che segna il punto di arrivo con l'auto. E' possibile parcheggiare al termine di questa ripida strada ma il posto auto presso la sbarra è veramente esiguo quindi in alternativa optare, per il parcheggio, all'inizio di via S.Martino -370mt- dovendo così percorrere a piedi alcune centinaia di metri di salita in più.

AVVICINAMENTO

Già all'inizio di via S.Martino una segnaletica indica la direzione da prendere . Proseguendo oltre la sbarra a piedi (possibilità di tagliare in salita a destra nel bosco) si incontra una seconda segnaletica lungo il lato sinistro della strada cementata, sovrastati dal massiccio del Monte San Martino con in vista la croce del Medale , ed una terza scritta al lato di alcuni gradoni in cemento . Si sale lungo comodo sentiero ed in pochi minuti si arriva al bivio  presso il quale a destra vie è la salita normale al Corno Medale (via di ritorno n.56) mentre a sinistra si prosegue in sali-scendi lungo sentiero n.58 che aggira la base del Corno ed in circa 15' porta all'attacco della via. 

LA FERRATA

L'attacco -650mt- è abbastanza verticale   anche se una certa inclinazione e buoni appoggi per i piedi non lo rendono particolarmente difficoltoso ed in salita lungo il costone del Medale si incontrano le prime placche levigate  . Si traversa a destra raggiungendo il primo dei vari pulpitini panoramici di sosta presenti lungo la via ,alla base di un primo tratto verticale   su placca ed un secondo,a sinistra ,lungo uno spigolo inclinato ma esposto   . Nuova possibilità di sosta prima di un impegnativo salto verticale  dopo il quale, a destra, si aggira in parte un esposto spigolo  per portarsi alla base di una placca particolarmente levigata e verticale   da superare con l'ausilio delle staffe artificiali; pochi metri e si traversa a destra verso un secondo spigolo da aggirare anch'esso sfruttando un gradone nella roccia  e risalendo in diagonale  si raggiunge la base di una nuova placca attrezzata  dove l'ottima aderenza offerta dalla roccia aiuta notevolmente la progressione. Possibilità di sosta presso Madonnina  applicata alla parete e notevole panorama  circostante . La ripartenza è nuovamente all'insegna della verticalità sempre comunque con la costante ottima aderenza della roccia che facilita non poco passaggi apparentemente più "duri", così dopo un breve risalto roccioso  si prosegue da prima "abbracciando" la parete  , poi all'interno di un bel diedro appigliato  che richiede attenzione nei passaggi   per non stancare inutilmente le braccia con la presenza comunque di un'utile staffa artificiale. Nuovo piccolo pulpito panoramico e nuovo breve traverso a destra  verso il secondo esposto spigolo della via  la cui risalita,meno impegnativa della precedente, conduce attraverso alcuni salti gradinati   alla base di una serie di placche lisce e verticali       che oltre ad essere ottimamente attrezzate richiedono di sfruttare l'ottima aderenza di questa roccia. In effetti l'esposizione e verticalità di alcuni tratti sarebbero ben più impegnativi se la ferrata non fosse costruita lungo una roccia con una simile caratteristica di aderenza per i piedi che di presenza d'appigli per le mani. Le placche ovviamente aiutano a guadagnare rapidamente quota giungendo così, dopo alcune roccette attrezzate con solo cavo  , all'ultimo tratto sostenuto,rappresentato da un primo lungo diedro inclinato  ed una successiva breve serie di passaggi verticali ben attrezzati    in direzione dell'ultimissimo tratto della ferrata dove l'attrezzatura si riduce ormai al solo cavo metallico (termina la catena-quota 850mt ca.) che assicura nel superamento di una lunga serie di affannosi gradoni    in vista della croce sommitale di dubbio gusto  -1029mt.

DISCESA

Dalla croce in leggera salita si seguono le tracce che aggirano a sinistra il Corno e giungono dopo pochi metri ad una segnaletica dove 2 cartelli segnalano direzioni per noi non importanti (Coltiglione-Piani Resinelli) a meno che non si voglia proseguire per il Monte San Martino mentre sempre all'altezza di questa segnaletica ed a destra rispetto al senso di marcia un evidente sentiero (segnavia sbiadito n.56 su una pianta) degrada rapidamente nella vegetazione e caratterizzato nella prima parte da una notevole pendenza raggiunge in circa 40' il bivio con segnaletica incontrato all'andata. Ci viene inoltre segnalato che all'uscita della ferrata vi è ora la possibilità di ritornare al punto di partenza evitando la salita alla croce.

Commenti   

-3 #86 Italo Pasquini 2022-05-23 10:23
Percorsa il 23-05-2022 Viste le recensioni, ho preso l'ascesa sotto gamba, presentandomi stanco e digiuno. Per fortuna avevo degli integratori perché a meta' mi son trovato spompo. E' una ferrata divertente ma faticosa. Meglio farla col fresco e riposati.
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+5 #85 Ale Mosconi 2022-05-13 09:23
Percorsa il 3-05-2022 con mia figlia 22enne dopo riapertura, a distanza di 40 anni dalla prima volta, insieme ad un'altra ragazza 22enne, che sarebbe diventata poco dopo mia moglie e madre dei nostri 3 figli. Qualche staffa in più ma non eccessive rispetto alle installazioni originali. Il cavo teso attuale ovviamente può aiutare se uno non intende arrampicare (a parte due punti è quasi tutta arrampicabile), ma soprattutto ha aumentato di molto la sicurezza riducendo la lunghezza di cavo tra i fittoni successivi e i problemi che c'erano prima di "incrocio" catena-cavo. A mio parere un bell'esempio di riqualificazione e messa a norma di una ferrata "datata", senza facilitare troppo il percorso e soprattutto rispettando un tracciato "logico" e non alla ricerca della difficoltà a tutti i costi.
Noi siamo scesi verso Ovest, lungo un versante meno diretto ma anche meno ripido, seguendo il sentiero per il M.te San martino e la deviazione per Rancio, che riporta all'auto.
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+3 #84 Ale 2022-04-30 06:09
Percorsa oggi 29-4-22 a 40 anni di distanza dalla prima salita. Allora ero con la mia futura moglie che aveva 22 anni e oggi con nostra figlia che ha... 22 anni. Io però... 40 in più (64, sigh! :-) ).
Ferrata ormai aperta da un mese abbondante. La nuova attrezzatura la rende sicuramente più sicura senza sminuirne le difficoltà e l'arrampicabilità. Sempre bellissima da percorrere, specie se in buona compagnia.
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+2 #83 Tommaso Mauri 2020-09-05 18:38
Avviso: la via ferrata è chiusa in attesa dei lavori di manutenzione (come la Gamma 1 e la Gamma 2)!
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+1 #82 Carlo 2019-08-30 16:36
Percorsa il 08/2019.
Ferrata bella ed esposta, soprattutto nella prima metà. Confermo la presenza di non pochissimi incroci tra catena e fune. Avendola praticata tra le 9 e le 11 circa (in poco meno di 2 ore), il sole s'è fatto sentire, soprattutto l'ultima mezzora: difficilmente fattibile d'estate a cavallo dell'ora di pranzo. La sconsiglierei a un principiante, in generale.
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+2 #81 Alby 2018-11-21 20:57
Percorsa il 17/11/2018. Bellissima e divertente, buona roccia con molti appigli. Non consigliata ai neofiti, e a chi non ha un buon allenamento. Attrezzata dove serve. Bel paesaggio con notevole panorama. Attenzione agli incroci tra catena e fune.
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0 #80 Marco 2018-09-18 05:59
Percorsa il 15/09/2018. La valutazione riportata nella descrizione e` corretta. E` una ferrata difficile sconsigliata a principianti e persone che soffrono la sensazione di "vuoto" che puo` creare parecchi problemi nei passaggi piu` aerei come quelli su placca attrezzati con staffe. In molti tratti e` attrezzata con catena e con cavo e va valutato bene se assicurarsi con la prima o con il secondo in quanto spesso i frazionamenti hanno lunghezze sensibilmente diverse aumentando il fattore di caduta.
Per il resto, ferrata divertente ed arrampicabile quasi per l'intero percorso a patto di avere qualche rudimento di arrampicata libera. Data l'esposizione a Sud, sconsigliato percorrerla con il sole estivo che cuoce aumentando la difficolta`.
Soddisfacente.
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0 #79 Emilio 2018-05-14 20:42
Percorsa il 13/05/2018 in una giornata fortunatamente nuvolosa ferrata molto bella impegnativa la prima ora dove è meglio progredire senza perdere la concentrazione perché uno scivolone potrebbe avere delle spiacevoli conseguenze visto la distanza tra un ancoraggio e l'altro in alcuni casi di una decina di metri,la roccia era asciutta con tenuta perfetta nonostante la pioggia nella notte. personalmente ho trovato abbastanza ostico aggirare il primo spigolo dove magari una staffa in più non guasterebbe, la seconda parte decisamente più facile. concordo con chi dice che qualche indicazione in più e una sfoltita della vegetazione per raggiungere l'attacco non guasterebbero mi sono chiesto più volte se ero nella giusta direzione, anche per il rientro dal sentiero n.56 bisogna prestare molta attenzione perché ripido e scivoloso. comunque da rifare in giornate non calde
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0 #78 vivana 2018-04-26 12:25
Il sentiero di avvicinamento è chiaramente indicato dai cartelli e non si rischia di sbagliare con un po' di attenzione. La prima parte è più impegnativa fisicamente ma arrampicabile senza l'ausilio di catene e similari in gran parte. La seconda parte è facile, non esposta e più da considerarsi come sentiero attrezzato. Attenzione alla via di discesa dal canale che porta alla base delle vie di arrampicata che è scosceso, scivoloso e insidioso. Sicuramente più agevole proseguire per le indicazioni che portano alla cappelletta del San Martino.
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0 #77 Alessandro 2017-11-20 15:19
Percorsa il 20/11/2017 con la mia ragazza. Stupendo percorso con elevata esposizione e panorama favoloso sulla città di Lecco. Una salita appagante anche dal punto di vista atletico e per la tipologia di roccia che da molta aderenza e permette in molti punti di arrampicare. Unico tasto dolente, occorre fare attenzione ai continui incroci e sovrapposizioni tra cavo e catena( personalmente mi sono trovato incastrato in uno di questi punti dovendo disarrampicare un pezzettino per passare i moschettoni dall'altra parte dell'incrocio). In ogni caso bellissima e da rifare!
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