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Caratteristiche

  • Moderatamente difficile con alcuni passaggi isolati difficili come nel traverso della prima parte del percorso. Discorso a parte merita la variante segnalata che risulta essere molto difficile e con forte esposizione..
  • - attacco 30'
    - Via ferrata 3.00h se si procede con la cautela richiesta vista la forte esposizione di molte cenge erbose.
    - 1.00h' discesa
  • - 350mt ca. Via ferrata
    - 100mt attacco
    - 1230mt sviluppo cavo.
  • località Pineta
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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata CASPAI

CORNA di CASPAI

BY - VIEFERRATE.IT - 2012

ATTENZIONE FERRATA CHIUSA DAL 15_03_2023

PERCORSO STRADALE

Lungo la SS.237, in Valle Sabbia, si raggiunge il comune di Nozza-Bs dal quale si devia con chiara indicazione in direzione dell'abitato di Casto (6km). Si attraversa il centro di quest'ultimo in direzione di Lodrino-Bs, raggiunto il quale si sale, come da indicazioni, per la località Pineta fino al parcheggio della trattoria "La Genzianella". Vi è anche la possibilità di proseguire ancora brevemente in auto trovando altra possibilità di parcheggio, sulla destra, presso un tornante riconoscibile dalla presenza di un tavolo e panche in legno.

AVVICINAMENTO

Lasciata l'auto, si seguono gli indicatori bianco-verdi , già presenti lungo la strada asfaltata, in direzione del passo Cavada. Dopo circa 10 minuti, giunti sopra il grande vallo paramassi a tutela di frana secolare, si devia a sinistra  e si segue il nuovo sentiero per altri 15 minuti, in direzione del massiccio roccioso , per giungere all'attacco della ferrata.

LA FERRATA

L'attacco è rappresentato da un traverso obliquo da superare anche tramite la presenza di un piolo  la buona aderenza della roccia . Pochi metri lungo arbusti  e si giunge alla base di un secondo traverso obliquo   che alternandosi a brevi tratti verticali    raggiunge, tramite un tratto finale piuttosto esposto , una prima cengetta erbosa . In questi passaggi  si trovano presenti vari pioli metallici. Dalla cengia inizia una lunga traversata prevalentemente in quota che tramite tracce di sentiero     alternate a passaggi esposti ma di scarsa rilevanza tecnica   aggira parte della parete rocciosa e con qualche saliscendi   supera alcuni canalini. In questa sezione di "trasferimento" è il caso di evidenziare un lungo traverso esposto,in uscita da un canalino, caratterizzato da una difficoltà superiore alla media fin qui incontrata ed in particolare l'avvicinamento allo spigolo    mentre la seconda parte del traverso stesso risulta più appigliata . In discesa si giunge alla base di un tratto verticale,esposto ma ben appigliato ed attrezzato con pioli    uscendone, a sinistra , nuovamente su cengia erbosa . Da prima in discesa   lungo anche un salto roccioso franoso  , poi in salita sul versante opposto  , la cengia porta a superare inizialmente un anfratto,poi,interrotta da un breve traverso ben attrezzato  , continua "tagliando" all'interno un canalino     raggiungendo così una bella placca appigliata da superare stavolta in verticale   . Un breve traverso obliquo   conduce all'inizio di un nuovo lungo tratto sostanzialmente in quota con fisiologici saliscendi composto da un'alternanza di passi su zolle erbose      , cenge erbose   , gradoni rocciosi      e traversi . Si trascorrono parecchi minuti nella percorrenza di questa sezione di scarso interesse tecnico, non impegnativa ma a tratti affannosa se non addirittura noiosa. Si attraversano alcune strettoie   e dopo aver risalito un pendìo  franoso ci si addentra in una suggestiva fessura  , con cautela vista la gran quantità di materiale detritico presente. Alcune facili roccette   terminano poco più in là presso una comoda cengia panoramica ottimo punto di sosta . Lasciata la sosta si traversa brevemente  in direzione di  un tratto verticale molto ben appigliato  ritrovando da subito l'ormai caratteristico sviluppo di questa Via ossia una nuova lunga traversata che aggira nuovamente la parete mantenendosi prevalentemente in quota eccetto scendere qualche metro all'interno di alcuni canalini franosi per poterli aggirare. Ci si ritrova così a percorrere alcune cenge erbose   , a superare alcune roccette in discesa    ed alcuni esposti traversi     ed è proprio al termine dell'ultimo di questi traversi che si giunge al punto chiave di questo lungo percorso . Come specificato nella segnaletica presente  bisogna scegliere se proseguire attraverso il più facile percorso  in direzione della cima poi in buona parte su sentiero o se proseguire in verticale affrontando 4 "salti" rocciosi di notevole impegno fisico. Le difficoltà che si incontrano in questi  strappi verticali sono nettamente superiori alla media della Via ed il tratto attrezzato che si vede dalla segnaletica è solo il primo dei 4. Optando per la soluzione difficile si parte nettamente in verticale  guadagnando la base di una placca leggermente strapiombante   nella quale la presenza dei pioli non deve ingannare, in particolare richiede un intenso uso delle braccia il passaggio di uscita della placca . Primo "salto" superato e possibilità di sosta. Nelle immediate vicinanze si trova l'attacco del secondo "salto" anch'esso verticale  che richiede notevole trazione sul cavo anche se complessivamente le difficoltà sono lievemente inferiori al precedente compensando l'assenza di pioli metallici con la presenza di maggiori appoggi naturali per i piedi . Si giunge rapidamente su una cengia  dove è possibile scaricare la tensione e recuperare energie in attesa del terzo "salto", più lungo dei precedenti e più variegato in quanto inizia con un traverso obliquo esposto e levigato  , aggira uno spigolo e prosegue nettamente in verticale  con l'ausilio di un piolo. Un breve traverso a sinistra   sposta di qualche metro la linea di salita sempre verticale  e culmina nella parte alta all'interno di un diedro ricco di pioli  con le braccia che risentono degli sforzi fatti. In uscita si superano alcune roccette   e ci si dirige verso il quarto "salto" alla cui sommità è appeso un grande tricolore. Si cammina su arbusti  ed avvicinandosi alla parete si incrocia una via di fuga  che all'occorrenza può servire anche come Via di accesso alla cima evitando quest'ultimo tratto. In avvicinamento al torrione roccioso è evidente lo sviluppo del percorso ; inizialmente si traversa verso destra  per salire poi faticosamente in verticale  verso un camino  finale dal quale si esce su arbusti con il cavo che finalmente serve solo come scorrimano . Il raggiungimento della vicina croce di vetta comporta ancora il superamento di un breve tratto attrezzato non particolarmente impegnativo  eccetto il primo passaggio leggermente più fisico  ma ormai siamo alla cima -1391mt- . Come anticipato,la scelta della variante "facile" comporta invece il superamento di alcuni tratti attrezzati che non comportano particolari difficoltà       .

DISCESA

Come da segnaletica presente alla cima si segue la direzione per passo della Cavada  dal quale poi si scende in direzione Lodrino intercettando la strada mulattiera percorsa parzialmente in salita. Attenzione all'esposto sentiero erboso in particolare nella parte alta verso la vetta che risulta essere molto pericoloso e scivoloso in caso di umidità.

CONSIDERAZIONI

La nuova Via ferrata presenta uno sviluppo piuttosto lungo in quanto traversa e aggira le pareti rocciose scendendo e risalendo all'interno di anfratti e canalini talvolta anche con passaggini insidiosi. Il percorso così sviluppato risulta, all'interno delle sue 3.00h di percorrenza media, talvolta un pò noioso e stancante. Per quanto riguarda la sezione segnalata come "difficile" merita assolutamente una scelta oculata in quanto le difficoltà sono realmente molto sostenute ed in caso di rinuncia prima della Via di fuga potrebbe essere molto difficoltoso ritornare sui propri passi. Attenzione al fissaggio precario di alcuni pioli metallici.

Commenti   

+2 #8 Alessandro Verdoni 2018-09-07 16:19
Percorsa il 16/08/2018. Ha qualche punto fisicamente impegnativo lungo il percorso (specialmente alla fine) ma non ha un percorso logico in quanto è piena di saliscendi e di percorsi in traverso fra piante e canaloni.
La Nasego poco distante ha una linea molto più logica...
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+1 #7 Davide 2018-03-25 16:58
Percorsa il 03/2018. Ferrata molto impegnativa soprattutto per il fatto che la parte più difficile è alla fine del percorso. Direi che offre molti scenari di arrampicata, molto interessante l'alternarsi dei saliscendi e lo stretto passaggio in leggera salita fatto in questo periodo risulta essere molto scenografico con neve e ghiaccio a corredo. Personalmente l'ho trovata più impegnativa della Sci18 o della Pisetta. Sicuramente la sconsiglio ad un principiante.
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+1 #6 Marco 2017-07-15 11:53
Percorsa il 07/2017Ferrata impegnativa data la lunghezza. Belle alcune discese in stretti anfratti. La variante difficile nel finale da affrontare Alcuni tratti un po noiosi per via di solo se ancora in forza. Meglio avere basi di arrampicata per sfruttare meno le braccia e piu le gambe. lunghi traversi. In vetta si può ammirare un panorama fantastico a 360°sui dintorni (Lago Garda, Guglielmo, Maniva, Valli circostanti).
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+2 #5 Alessandro Vimodrone 2017-06-02 16:46
Percorsa il 06/2017 Ferrata molto bella e faticosa. Mi ha messo a dura prova soprattutto fisicamente durante tutto il percorso e la variante difficile è molto impegnativa ma anche molto divertente. Panorami mozzafiato, alternanza di saliscendi, molti tratti all' ombra e ultima parte adrenlinica sono solo alcuni dei motivi che mi faranno sicuramente tornare a percorrere questa ferrata.
Sconsigliata ai principianti, soprattutto l'ultima parte.
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+3 #4 Jinny 2017-05-01 08:56
Percorsa il 30/4/2017.Segnalo all'interno di un anfratto durante la sua discesa,nella tratta del lungo traverso,una parte di cavo evidentemente da sostituire, arrugginito e attaccato ancora X poco alla sua base(ho foto). Ferrata lunga in quanto lungo il traverso un po' noioso. Meritano tanto invece 2 dei 4 salti finali che richiedono esagerato sforzo di braccia in quanto strapiombanti dove un rinvio x riposarsi può essere consigliato. Rientro semplice.Bella montagna!!Grazie al vs sito!!
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+1 #3 Marco Ruffini 2016-09-11 08:40
Percorsa il 10/09/2016. Segnalo che lungo il percorso sono indicate in tutto 4 vie d'uscita, compresa quella descritta nella relazione e posta nel tratto finale "difficile". Ammirabile il lavoro di allestimento, anche se il sentiero di rientro, nella sua parte terminale, a mio avviso è mancante di cartelli segnaletici. Affrontata con normalità, richiede 4 ore.
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0 #2 Mario 2016-04-02 18:11
Percorsa il 02/04/2016 sul sentiero verso attacco ferrata scarica di massi di cui uno di notevole dimensioni. Consiglio controllo a chi di dovere.
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+9 #1 Nannetti Christian 2015-03-29 20:24
Percorsa il 03/2015 La prima parte della ferrata è di media difficoltà, i continui sali scendi mettono nel tempo a dura prova le mani, poi arrivati al bivio delle 2 varianti di salita (facile e difficile) ho optato per la via difficile. Questa via è da considerarsi estremamente difficile, molto esposta richiede molta forza di braccia, nel mio caso un rinvio per fare sosta è stato indispensabile.
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