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Via
Ferrata Val del Rì
Forra Rio Fai
2025
La ferrata "Val del Rì" si sviluppa nella omonima e suggestiva forra scavata dal Rio Fai che scende dal sovrastante altipiano di Fai della Paganella. Il Rio Fai, dopo una serie di balzi e cascate, raggiunge la parte alta dell’abitato di Mezzolombardo-Tn, nella Piana Rotaliana. Per tipologia di percorso ricorda la vicina e ben più datata ferrata del Rio Secco.
PERCORSO STRADALE
Percorrendo l'autostrada A22 uscire a San Michele all'Adige ed oltrepassato il casello proseguire in direzione dell'abitato di Mezzolombardo.Il punto di riferimento per l'attacco della ferrata è il cimitero nei pressi del quale si trovano varie possibilità di parcheggio anche se già in paese prima di iniziare la strada in salita al Camposanto è possibile trovare appositi parcheggi.
AVVICINAMENTO
Dal parcheggio del cimitero si sale alla destra di quest'ultimo arrivando a breve all'ingresso del lungo ponte sospeso che non appartiene obbligatoriamente al percorso della ferrata ma che aggiunge qualcosa in più all'intero percorso. In uscita dal ponte ci si trova presso la "Toresela", una piccola costruzione a torretta panoramica raggiungibile appunto anche dal paese senza attraversare il ponte. Sul terrazzo della costruzione vi è la possibilità di indossare comodamente l'imbrago per poi scendere da una scaletta che passando sotto il ponte sospeso porta immediatamente nei pressi dell'attacco della nostra ferrata.
LA FERRATA
Subito in partenza si attacca un sperone verticale attrezzato con numerose cambre metalliche che caratterizzeranno praticamente tutta la Via. Si traversa brevemente a destra e nuovamente in verticale con alcune staffe che strapiombano leggermente fino a raggiungere il primo dei 4 ponticelli tibetani che incontreremo. Si supera quindi il ponte, con fune ben tensionata, per uscirne in un tratto semi boschivo che fà da tramite, dopo un breve traverso, per il secondo ponte. In uscita da quest'ultimo si sale nella vegetazione e dopo un breve tratto con cavo che funge sostanzialmente da scorrimano si arriva ad un lungo traverso che risulta parzialmente strapiombante richiedendo una certa "tenuta" sulle braccia. La Via sta gradualmente entrando nella forra, dal precedente traverso ci si porta su un tratto inizialmente verticale poi con un leggero passo in discesa guadagna l'attacco del terzo ponte che risulta anche essere il più lungo dei quattro. Ora si aggira uno spigolo, l'ambiente diventa sempre più suggestivo, si traversa sulla sinistra portandosi sopra un masso incastrato nella gola si prosegue in verticale con qualche staffa anche qui un pò strapiombante raggiungendo cosi un tratto tra la vegetazione all'imbocco di una bellissima fessura. Dopo una eventuale pausa ci si addentra nella stretta fessura tra 2 pareti verticali e si scende inizialmente su sentiero boschivo che "taglia" un canale dove è indicato di non sostare poi si risale un tratto di bosco e si ritrova la paretina attrezzata. Si inizia scendendo in diagonale verso una esile cengia dalla quale, dopo aver aggirato uno spigolo, ci si cala finalmente sul fondo della forra ed anche qui un cartello indica di non sostare in quel punto portandosi oltretutto alla base di una bellissima cascata. Dopo aver beneficiato della suggestione del luogo si riparte portandosi alla destra della cascata dove si deve risalire un lungo spallone verticale sempre generosamente attrezzato con anche qui un leggero strapiombo uscendone dopo un breve tratto tra arbusti nei pressi del quarto ed ultimo ponte tibetano. Si apre una bella visuale su Mezzolombardo in corrispondenza di un bivio che rappresenta la possibilità di terminare qua la Via portandosi, tramite un sentiero attrezzato con cavetto, ad intercettare la Via di ritorno 602b mentre in alternativa a destra prosegue la ferrata. La continuazione di quest'ultima comporta una iniziale discesa boschiva in direzione di una cengia rocciosa poi una risalita tra arbusti fino a ritrovare la parete sinistra della forra. Una breve cengia iniziale poi un primo esposto traverso, un secondo piu lungo con possibilità di fermarsi per una sosta nel cuore della gola e con una semplice risalita nel bosco si giunge al termine della ferrata dove un bivio indica la possibilità di immediata discesa oppure risalire per 5 minuti fino ad una area attrezzata picnic (località Giuel) indubbiamente consigliata.
DISCESA
Dalla zona pic-nic attrezzata con panchine e fontanella, utile per riposarsi e togliere imbragatura, si ripercorre a ritroso l'ultimo tratto di sentiero appena risalito e si prosegue in discesa attraverso il comodo sentiero 602b incrociando ad un bivio l'arrivo dell'opzionale uscita intermedia. Si scende sempre in direzione Mezzolombardo raggiungendo cosi il cimitero, lo si costeggia tenendo il muro di cinta alla sinistra e si arriva al parcheggio.
CONSIDERAZIONI
Prima considerazione riguarda l'opzione "uscita intermedia" che si trova ormai ad una ventina di minuti dal termine della Via quindi indicata solo per esigenze personali in quanto tempistica e difficoltà son ben inferiori a quelle superate ed è consigliabile quindi il percorso completo. Seconda considerazione riguarda alcuni brevi ma "intensi" passaggi strapiombanti in particolare nei traversi e che ne sconsigliano la percorrenza in giornate di affollamento in particolare nei weekend quando è possibile la presenza di gruppi organizzati. Terza considerazione il confronto con la vicina e per ora più conosciuta Rio Secco dalla quale si differenzia per una maggior lunghezza (circa una mezz'oretta) ed un grado di difficoltà simile ma più sostenuto.
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