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Via Ferrata al Sass Rigais (salita Est)

Sass Rigais

2008

 

AVVICINAMENTO

Da S.Cristina (Val Gardena) si devia,all'altezza dell'albergo Dosses,per gli impianti di risalita Col Raiser (1 km dal centro) tramite i quali si risale la stazione sommitale,presso l'omonimo rifugio (2107mt),tra magnifici pascoli.Dal Col Raiser si prosegue in direzione degli alpeggi di Cisles,con indicazione "Sass Rigais",seguendo dapprima un’ampia carrareccia in leggera salita per poi piegare a destra con deboli saliscendi su terreno prevalentemente prativo ai piedi della Grande Fermeda.lungo il percorso si incontrano alcune segnaletiche presso le quali si deve seguire comunque l'indicazione "Sass Rigais".Dopo circa 1.00h di cammino si giunge presso il Pian Ciantier -2332mt- dove un bivio ci offre due possibilità:salire la cima superando in salita la via ferrata cosidetta "Est" e scendere attraverso la "Sud" o viceversa.La differenza fra le due possibilità si può brevemente riassumere dicendo che la salita "Est" risulta meno affannosa con il tratto attrezzato più breve mentre le difficoltà tecniche sono simili quindi la scelta tra le due alternative è molto soggettiva e nel nostro caso abbiamo optato per la salita attraverso la "Est" e quindi discesa per la "Sud".Ci si lascia alle spalle il pianoro per inoltrarsi nella Val Salieres con progressione non particolarmente affannosa eccetto gli ultimi tornanti proprio sotto la Forcella Salieres -2696mt- sovrastati,alla destra,dalla grande sagoma della Furchetta -3025mt-.Risaliamo ora,sulla sinistra,le roccette della cresta orientale del Sass Rigais,non attrezzate e in lieve esposizione (prestare molta attenzione) fino alla stretta insellatura (circa 2800mt) spesso innevata anche in estate,dove ha inizio la ferrata dopo circa 1.30h ci cammino dal Pian Ciantier.Alcuni bolli rossi sulla roccia indicano la posizione dell'attacco,a pochi metri. 

LA FERRATA

Si inizia con una lunga serie di roccette prive di particolari difficoltà con roccia ben appigliata ed il cavo utilizzato praticamente come scorrimano.Si guadagna quota,si prosegue a sinistra,successivamente a destra con passo lungo si supera una spaccatura in piano per giungere così alla base dell'unico vero salto verticale della via.Inizialmente si superano i primissimi metri della parete in divertente arrampicata grazie ai buoni appigli presenti,poi si raggiunge una serie di pioli metallici in diagonale e successivamente una serie di staffe nel tratto più levigato.Si esce dalla verticale,a sinistra,ritrovandosi nuovamente a progredire su facili roccette interrotte da una breve cengia detritica e poi riprese in direzione di un ripido canalino che tuttavia non offre particolari difficoltà.Siamo ormai in prossimità della rampa finale,pochi metri e si scorge chiaramente la croce sommitale -3025mt- raggiungibile,ora,superando una serie di gradoni attrezzati alternati a tratti di sentiero.Notevole,come sempre in ambiente dolomitico,la visione panoramica in particolare sull'intero gruppo Odle-Puez e Sassolungo.

DISCESA

Dall'ampia cima ci si dirige verso l'evidente crestina di ritorno che coincide con l'inizio della ferrata "Sud".L'affilata crestina molto suggestiva inizia con alcune roccette da subito attrezzate che dopo pochi metri lasciano il posto ad una ripida traccia di sentiero.Si ritorna nuovamente lungo facili roccette e passaggi comunque mai impegnativi e si perde rapidamente quota per circa 30' quando si interrompeono le attrezzature per ritornare su traccia di ripido sentiero per alcuni minuti dando l'impressione che la via ferrata sia finita mentre è sicuramente sconsigliabile togliere l'imbrago in quanto più a valle si ritrovano passaggi attrezzati ed alcuni caratteristici ponticelli costituiti da assi di legno.Dopo circa 1.00h dalla cima si esce dalla gola attrezzata ritrovandosi lungo un comodo sentiero in coincidenza dell'attacco della via per chi la percorre in salita.Davanti a noi,ora,il canale di discesa verso i pascoli e più precisamente al Plan Ciautier dove,all'andata,abbiamo optato per la salita "Est".Iniziamo il canale usufruendo del comodo sentiero ma dopo alcuni minuti,a destra sulla parete,troviamo una grossa scritta rossa che invita a lasciare il canale per dirigersi verso il Col Raiser,evitando così la discesa completa fino al Plan Ciautier indispensabile invece per chi volesse raggiungere il rifugio Firenze,attraverso un comodo sentiero a mezza costa che rapidamente raggiunge i pascoli e quindi,a ritroso,il percorso di andata.

CONSIDERAZIONI

In considerazione del fatto che in discesa per il lato sud si ritrovi,nella parte alta del canale finale,una chiara deviazione per il Col Raiser,risulta interessante,nel caso si optasse come salita la via "Sud" evitare di raggiungere il bivio al Plan Ciautier ma,tenendosi alti nei prati "tagliare" il percorso evitando così buona parte di affannosa salita per il canale stesso.