Sentiero Dibona

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Sentiero Dibona

Messaggioda alverspir » 21/07/2015, 9:03

Sentiero Dibona
Ci sono posti, luoghi, montagne, sentieri in Dolomiti che ogni amante della montagna dovrebbe mettere nel proprio zaino dei ricordi.
Uno di questi è il sentiero Dibona. Sentiero, ferrata, sentiero attrezzato... chiamatelo come volete. Quel che importa non è la definizione ma cosa è.
Storia, natura, panorami, riflessioni, e tanto ancora di più. C'è chi lo abbina ad una due giorni con la ferrata Marino Bianchi al Cristallo di Mezzo, qualcuno (raro) lo fa in salita... Resta il fatto che il Dibona è qualcosa a sé stante, qualcosa di unico e particolare.
Va distinto in tre parti. La prima, la più caotica, affollata, turistizzata dalla stazione a monte della bidonvia che risale la ripidissima Grava di Staunies e che si esaurisce dopo i tratti più 'ferrati' presso la vicina Forcella Grande.
La seconda parte che percorre il versante ovest sotto il Vecio del Forame, ricca di storia della grande guerra ed anch'essa discretamente frequentata.
La terza, ormai abbandonata/snobbata da quasi tutti con il rientro anticipato verso la Val Padeon e Son Forca, che regala fatica ma magico isolamento con il passaggio presso la 'cittadella' militare.
Lunga, lunga ma mirabilmente attraente, sanguigna e per tutto il percorso accompagnati, oltre a mille altre montagne, dalla regina Ampezzana, sogno di molti e realtà di pochi: la Croda Rossa d'Ampezzo.

C'è chi sale dal Tre Croci, chi da Rio Gere, chi piazza due auto (Ospitale e Rio Gere), chi dorme al Lorenzi, chi arriva dalla De Pol, chi si perde...
Insomma, c'è sempre stato il dilemma di come organizzarla. Per la mia prima siamo saliti da Rio Gere ed una volta completato il Dibona ci siamo sobbarcati la risalita della Val Padeon (450 m) sotto il sole a fine giornata. Mai più!!!
Questa volta siamo in tre, assurdo portare due auto, quindi si sale al rif. ospitale presto presto in modo da risalire i 750 m della Val Padeon al mattino presto sulla lunga e poco pendente mulattiera alla stazione della bidonvia di Son Forca.

Si scendono i pochi metri dal parcheggio all'accesso alla mulattiera
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In Val Padeon l'evaporazione mattutina regala riflessi di luce
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Si arriva sotto Son Forca: Cristallino D'Ampezzo a sinistra, Grava di Staunies al centro ed il Cristallo di Mezzo a destra
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Tofane ed in primo piano il gruppo del Pomagagnon
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Arrivo della bidonvia poco sotto il rif. Lorenzi ed a destra il Cristallo di Mezzo con le file sulla ferrata Bianchi
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Alla stazione a monte della bidonvia un carnajo/bordajo di gente, di tutti i generi. Dalla tipa che al cellulare si fa sentire sino a valle tanto per far capire a tutti che è in vacanza a Cortina... al tipo che vestito da spiaggia, con cordino in vita e moschettoncino-portachiavi si aggira all'attacco della ferrata, ai gitanti-escursionisti-improvvisati che già sulle scalette d'accesso si incrodano piangendo...
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Noi sembiramo tre marziani, con la normale attrezzatura, il casco, lo zaino ben corposo... mah!
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Ci consoliano con la prima veduta della giornata sulla Croda Rossa proprio sotto l'attacco della ferrata
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La prima parte, come detto è la più 'ferrata' e purtroppo anche la più caotica, seppur ripagata da grandi vedute
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Stavolta una comitiva di improvvisati escursionisti ci blocca per parecchi minuti su quattrometri di attrezzature...
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Rinunciamo a salire il vicino Cristallino d'Ampezzo, ci farebbe perdere almeno un'ora
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Ci allontaniamo dal bordajo verso forcella Granda, i primi manufatti militari e la Cresta Bianca
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Verso la Croda Rossa ed il Forame
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Padroni del luogo...
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Tre Sorelle e Sorapis
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Sempre lei...
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Ricovero Buffa di Perrero. Le sedie ci sono... mancano solo le birre
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Il vecio del Forame
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Arrivo a forcella Alta con le ultime ridotte folle
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...sempre accompagnati...
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Salutiamo tutti e li lasciamo al rientro anticipato proseguendo lungo il Dibona
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Una lunga serie di risalite intermedie e forcelline da superare
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Si passa per la piccola 'cittadella'
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Ormai verso la discesa sui verdi ed il sottostante bosco alla Val Padeon
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Questa combinazione consente di risalire la Val Padeon al mattino presto (750 m - 1,50/2.00) e scendere la Dibona con sensibili saliscendi intermedi.
Dallo Zurlon, dove le invitanti ghiaie rosse, invitano ad una veloce corsa, è tutta discesa fino al PP.
Valutato il dislivello di salita complessivo in 1100 circa ma la fatica si fa sentire cmq.
Tempi di marcia tra 6/7 ore a cui aggiungere il tempo di risalita lungo la bidonvia (lungo) e le soste intermedie.

Consiglio, se avete piacere di salire il Cristallino d'Ampezzo, di evitate i fine settimana prettamente estivi dove orde di escursionisti improvvisati si riversano sulla prima parte più 'ferrosa' del percorso.
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda Sergio69 » 21/07/2015, 10:36

Giro magnifico. :lovemo:
Noi lo avevamo fatto con 2 macchine, una a Ospitale ed una a Rio Gere, usando quindi gli impianti per la risalita. Eravamo solo in 2 ma avevamo base a Valle di Cadore e quindi le 2 macchine erano la scelta più logica. La bidonvia ci mette un tempo assurdo ad arrivare fino al rifugio (e la fanno pure pagare cara!), ma farla tutta a piedi diventava davvero una cosa per 'Somari' :lol:
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda alfpaip » 21/07/2015, 11:59

magnifico!!! :lovemo:

fatto una volta sola, nel 1991... ci eravamo organizzati lasciando la seconda auto al rif. ospitale e salendo quindi da rio gere con gli impianti... purtroppo, arrivati a forcella alta una parte della comitiva aveva già esaurito la benzina, perciò rientrammo anticipatamente... effettivamente, ricordo la risalita della val padeon come un torrido calvario... :sbaemo:

quella volta non salimmo al cristallino d'ampezzo... ci sono stato qualche anno dopo a fine settembre, nell'isolamento più totale e con un gran freddo... che bella la solitudine in montagna... :)
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda Blitz » 21/07/2015, 12:16

stupendo! non ci sono altre parole
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda ONURB » 21/07/2015, 13:57

....Alver,le tue foto mi hanno riportato indietro all'agosto 2006.... dopo due settimane di ferie/ferrate/trkking in dolomiti,per ultimo avevo tenuto il Dibona....da solo( il mio compagno di merende aveva dovuto ripartire qualche giorno prima x casa) ...da solo dicevo mi son fatto il Diboma.....grave errore....cotto e senza piu' fiato dopo le due settimane di ravanate ,verso tre quarti del sentiero sono andato in crisi di gambe e di testa....tra l'altro era scesa la nebbia.....non ne avevo piu'....per fortuna sono stato raggiunto e quasi accompagnato da alcuni tipi che poi avevano un auto a Ospitale e mi hanno dato uno stratto in auto fino alla partenza della funivia,senno' dormivo all'addiaccio.......ho imparato che quando gia' si e' stanchi e' meglio lasciar perdere giri cosi' lunghi......non si puo' forzare la natura delle cose...........
ricordi comunque meravigliosi.................
"se rampega prima con la testa,dopo con i pei e solo alla fine con le man" (B.Detassis)
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda terrealte » 21/07/2015, 17:26

Bello
Fatta nel 2013 salita al lorenzi da ospitale birra verso le 14 riposino,e poi sulla bianchi fino in cima al cristallo di mezzo arrivo ore 5 quando nn c e' piu' nessuno in giro .perfetta solitudine, rientro al lorenzi e pernotto
Dibona al mattino presto, nessuno in giro niente orde barbariche sul cristallino,solo fantasmi fino al buffa,da li in poi 4 incontri con escursionisti che salivano dallo zurlon.
Magica solitudine
Basta organizzarsi bene ed andare in orari insoliti
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda dokkodo54 » 21/07/2015, 20:46

Io il Dibona lo considero un sentiero attrezzato più che una vera e propria ferrata, ma per me questa definizione non ha importanza nè lo sminuisce in alcun modo ai miei occhi.
Il Dibona, fatto in integrale e in salita, da Ospitale al Lorenzi, è una delle traversate più belle che abbia mai fatto in Dolomiti.

Io l'ho organizzato appoggiandomi ai mezzi pubblici, con partenza e rientro all'autostazione di Cortina.
Mi sono fatto portare a Ospitale utilizzando un pullman della SAD (quello che va a Dobbiaco, mi pare) che parte abbastanza presto al mattino.
Da lì, traversata sul Dibona in integrale e in solitaria fino al Lorenzi, senza incontrare anima viva fino alla forcella Alta, punto di rientro alla val Padeon per quasi tutti quelli che percorrono questo itinerario.
Poi dalla forcella Staunies giù di corsa per il ghiaione fino alla stazione a valle della cabinovia, e da qui al Passo Tre Croci per sentiero e strada sterrata. Al Passo c'è la fermata del pullman che viene da Misurina e che ho usato per il rientro all'autostazione di Cortina.
Il tutto senza usare la macchina.
Ovvio che bisogna rispettare gli orari dei mezzi pubblici, ma comunque, in caso di ritardo, la discesa a Cortina a piedi da Rio Gere non è improponibile (fatta diverse volte, anche se non con il Dibona sulle spalle).

Qualche considerazione personale.

La parte più bella del Dibona è quella che viene generalmente ignorata, cioè da Ospitale fino a Forcella Alta. Solitaria, selvaggia e piena di storia, invita a meditare sulle follie e sull'ingegno dell'uomo.
Da forcella Alta in avanti (faticosa la risalita alla forcella) le cose cambiano. Il sentiero mantiene molta della sua bellezza, ma è decisamente più "addomesticato" e nettamente più frequentato.
Anche la salita al Cristallino merita. Purtroppo è spesso affollata da imbranati e, anche se facile, può portare via parecchio tempo.
C'è una finestra (postazione di mitragliatrice) nei pressi del ponte sospeso da dove è possibile fare una spettacolare foto della Croda Rossa. Non è che sia proprio così evidente, ma c'è, e chi riesce a trovarla può fare una foto alla Croda con una cornice eccezionale.
Anche l'attraversamento del ponte sospeso può portare via parecchio tempo causa imbranati.
Dalla Staunies è possibile tornare in perfetta solitudine scendendo per il ghiaione. E' una discesa da non perdere (vero, Sior dei Giaroni ?), senza traccia obbligata ma con direzione evidente. Il ghiaione è spettacolare, bello ripido ma soffice al punto giusto (almeno fino alla stazione intermedia, dopo diventa meno ripido ma decisamente più scomodo).
I mezzi pubblici sono spesso negletti, ma a torto. Molte volte consentono di organizzare traversate come questa senza dover per forza tornare a piedi fino al punto in cui si è lasciata la propria auto.

Quando ho fatto questo giro, lo zaino era decisamente più leggero come quantità di anni e adesso non credo che sarei in grado di ripeterlo, almeno non in quel modo.
Ma sono veramente contento di averlo fatto quando ne avevo la possibilità e di poterlo serbare come prezioso ricordo.

Buone Montagne,
dokkodo
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda renato montrucchio » 25/07/2015, 16:04

Grazie, bella relazione e foto !
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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda alfpaip » 20/07/2016, 9:37

domenica scorsa sono salito a staunies per fare la ferrata bianchi, che ancora mi mancava... vista la bella giornata, ne ho approfittato per tornare anche sul sentiero dibona, di cui peraltro non avevo ancora mai percorso la seconda parte, da forcella alta in poi...

che dire... la prima volta che l'ho percorso ero probabibilmente troppo giovane per rendermi conto della magnificenza di questo itinerario... ero un ragazzino tutto preso dalle ferrate in sè e per sè, dalle scalette, dai ponti sospesi... concentrato più sull'azione che sul contesto...

memore del bellissimo report di alver, ho voluto tornare con occhi nuovi e spirito maturo... lascio solo qualche istantanea, le immagini parlano da sole e tutto il resto l'ha già detto alver...


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Re: Sentiero Dibona

Messaggioda alverspir » 21/07/2016, 10:14

Bravo. Non avevo dubbi che ti potesse ripagare, soprattutto la seconda parte, isolata, non frequentata....
Questo - a mio avviso - è uno dei percorsi che non dovrebbe mai mancare nel bagaglio di un dolomista.
Belle le foto in B/N, danno un senso di storico. Una curiosità... usi qualche effetto di saturazione nelle foto a colori?
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