AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda Alfonso Gallo » 15/11/2018, 14:18

Per quanto riguarda l'autosicura, argomento sempre molto delicato e dibattuto, posso solo dirti che anch'io ho da poco cominciato ad arrampicare usando questa tecnica. Più precisamente, nel mio caso, arrampicando in moulinette (con corda dall'alto) è forse più logico parlare di risalita su corda. Per questo io stò usando un bloccante ventrale (Croll della Petzl) e il Reverso 4 come discensore. Ovviamente, considerato la pericolosità comunque della pratica come già accennato da te, lo faccio solo su gradi ampiamente alla mia portata. Se può esserti utile, ti posto alcuni brevi video nei quali si può notare bene anche la scorrevolezza del Croll nel risalire la corda (a patto di creare un minimo di peso alla sua base). Sono brevi tiri facili d'arrampicata( sul 4b e 5a). Ricordo infine che progredire in autosicura é una manovra pericolosa e non riconosciuta da nessuna normativa, e chiunque ne faccia uso se ne assume le piene responsabilità.
Saluti!

https://youtu.be/diGaTFB8o20
https://youtu.be/iPBkkjjrYcY
https://youtu.be/Ez4ijmqqZt8
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda Giusna » 16/11/2018, 0:39

L’arrampicata in solitaria, in autosicura, è un modo di procedere che a mio parere risulta più rischioso, pericoloso e macchinoso della comune progressione in cordata.
Anzitutto, allestita una sosta alla partenza, che sostituisce in un qualche modo il compagno che ti darebbe corda, devi salire da primo dandoti corda da solo.
Il movimento da compiere per darti corda da solo (tirando la corda fuori dal grigri o simile), è piuttosto scomodo.
Questo movimento devi pensare di farlo in punti dove sei già abbastanza impegnato ad arrampicare e per come la vedo io è un fattore di rischio in più, ovvero aumenta la probabilità di cadere.
Se voli arrampicando da primo in autosicura, ti sottoponi ad un elevato fattore di caduta su protezioni che in montagna spesso non sono solide come quelle che trovi in falesia.
Altri rischi in più, quindi, sono quelli di provocarti gravi lesioni alla colonna vertebrale e di strappare via eventuali ancoraggi diversi da spit e resinati presenti lungo il tiro (es. chiodi, clessidre, protezioni veloci messe da te).
Una volta raggiunta la sosta alla fine del tiro, devi fissare la corda e calarti per recuperare tutto il materiale lasciato in parete (es. rinvii, cordini, protezioni veloci) e la sosta inizialmente allestita.
In questa fase di calata, potresti trovarti a scendere lungo una traiettoria che non è dritta sulla verticale.
In altre parole potresti essere costretto a rifare traversi o a superare in discesa dei tratti dall’andamento obliquo che precedentemente hai percorso in salita.
Questo potrebbe generare degli attriti non indifferenti sull’unica corda che hai a disposizione (maggiore rischio di rottura) e devi considerare che aumenti anche il rischio di scaricare sassi su di te stesso e sulla corda (che potrebbe tranciarsi).
A questo punto, ammesso e non concesso che tutto sia filato per il verso giusto, devi risalire il tiro un’altra volta.
Questa volta, se vogliamo, da secondo e munito di un autobloccante come mezzo di assicurazione/progressione.
Una volta arrivato alla sosta alla fine del tiro, si riparte.
In una cordata tradizionale percorri una sola volta un tiro, mentre in autosicura lo fai tre volte (due volte in salita ed una in discesa)
Oltre ad essere più rischiosa della progressione in cordata tradizionale, l’autosicura è più pericolosa perché sei da solo.
Se ti succede qualcosa in cordata, il tuo compagno (o gli altri due) può chiamare i soccorsi o mettere in atto delle manovre di autosoccorso.
Se sei da solo ti privi di questa possibilità.
Ultimo ma non ultimo aspetto dell’autosicura è che si tratta di un modus operandi molto macchinoso e già di per sé le manovre alpinistiche su roccia lo sono.
Ne deriva che, mentre diminuisce il divertimento, aumenta la stanchezza fisica e mentale, e si devono fare i conti con un dispendio di tempo maggiore.


Arrampico da due anni in falesia e ho iniziato a fare qualcosa in montagna.
Non sono nessuno, ma ti posso dire come la penso e ti posso raccontare le mie esperienze.
Finora mi sono state utili formazione, informazione, esperienza e le 4 regole dello Sherpa.
Una formazione attraverso corsi CAI (escursionismo, arrampicata e alpinismo), un’informazione attraverso la lettura di libri (manuali CAI, guide, relazioni), le discussioni con persone più esperte di me e l’esperienza che io stesso ho e sto maturando andando in montagna.


Hai citato due bellissime montagne: la Cima dei Preti e il Duranno.
Due mesi fa sono stato su quest’ultimo e ci ho lasciato il cuore.
È una bellissima montagna, ma è molto severa nonostante il grado tecnico dell’arrampicata non sia elevato.
Mi sento di dirti alcune cose in proposito.
L’autosicura, per come si sviluppa la via normale nel Canalone Sartor, la vedo una cosa davvero poco praticabile.
Eccezion fatta per le soste, che sono quasi tutte ottime su anelli cementati (una l’ho fatta su due chiodi trovati in parete), non trovi molte altre protezioni lungo i tiri.
Nel Canalone le scariche di sassi sono un pericolo costante. Da non sottovalutare, sia che ci sia gente prima di te che sale sia che non ci sia nessuno.
E’ una salita nel complesso lunga e pesante.
Il dislivello è sui 1500 metri, ma su di un terreno piuttosto tecnico e faticoso, lungo il quale ti porti appresso uno zaino pesante (hai tutta la nda oltre alla roba di base).
Col senno di poi, non ci andrei da solo.
Sono contento di esserci stato insieme al mio socio, amico e compagno di tante avventure.
Ti consiglio, se non l’hai già fatto, di fare un corso roccia per imparare la corretta esecuzione delle manovre di progressione in cordata.
Il corso è anche un’occasione per conoscere persone che nutrono la tua stessa passione e con cui potresti magari stringere amicizia e andare insieme per monti.
Tu chiaramente sei libero di fare ciò che credi.

Chissà...magari l’anno prossimo potremmo andare insieme sulla Cima dei Preti...
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda dokkodo54 » 16/11/2018, 8:40

Giusna ha scritto:...
Se voli arrampicando da primo in autosicura, ti sottoponi ad un elevato fattore di caduta su protezioni che in montagna spesso non sono solide come quelle che trovi in falesia.
...


Davvero?
Ma "elevato" quanto?
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda 3DTrento » 16/11/2018, 9:09

Prima di rispondere ci tengo a precisare che di arrampicata, che sia in autosicura o no, non sono esperto. Posso ritenermi però esperto di bloccanti a denti dato che li uso quotidianamente in speleologia per la progressione su corda quindi ci tengo a fare alcune precisazioni:

Il bloccante a denti (vedi il classico croll della petzl) è un attrezzo molto comodo, ma su cui non bisognerebbe mai "caderci sopra" perché non ha un sistema di dissipazione del fattore di caduta.

Faccio un paio di esempi:

stai salendo, la corda sotto non scorre bene, magari si appoggia su un dentino e quindi smette di scorrere nel croll. Non te ne accorgi, continui a salire e dopo 2/3 metri scivoli. Tu cadi con il tuo peso combinato con la gravità (probabilmente la più brutta spiegazione sul fattore di caduta della storia) e arrivi a bloccarti su un croll che non è adibito a questo scopo. Ti va di fortuna, scalzi la corda e ti incastri, in mezzo alla parete, da solo. Un'altra possibilità è che ti si "apra", soprattutto visto che il nuovo croll della petzl è privo di antiribaltamento. Inutile dire cosa succede in questo caso…
L'elasticità della corda dinamica in questo caso non risolve il problema, il bloccante a denti non è fatto per quelle sollecitazioni (pensate a bloccare una caduta con un mezzo barcaiolo ad esempio, per capire che forze ci sono in gioco).

Questo è uno dei casi che può succedere, altri possono essere che perdi la presa su un punto un po' a strapiombo e ti trovi appeso sulla corda senza saper scendere. Ovvio che ci sono tanti sistemi per tirarsi fuori dalle peste, ma non tutti sono capaci di farlo soprattutto in una situazione di pericolo.

Attenzione prima di consigliare certe pratiche, non si sa mai chi sta leggendo e come le userà
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda dokkodo54 » 20/11/2018, 20:36

3DTrento ha scritto:...


Personalmente non ho mai usato questo Croll della Petzl di cui parli, 3D: certo che voialtri speleo avete proprio dei bei giocattoli!
E io che le risalite le ho sempre fatte a suon di prusik... :lol:

Se ho capito bene il tuo esempio, il problema a cui fai riferimento porta al crearsi di un lasco di corda fra l'assicurato e il punto di ancoraggio.
Il che, in caso di scivolata, dà luogo a una caduta a un fattore che dipende da quanto lasco s'è formato e da quanta corda rimane da risalire.
Ma che al massimo può arrivare a 1 (se si cade appena raggiunta la sosta): non un gran che, dal punto di vista di una corda dinamica, giusto ?
Dal punto di vista, invece, dell'azione fatta dal Croll sulla corda al momento del bloccaggio, suppongo tu abbia ragione.

Ciò si traduce nel fatto che bisogna stare sempre all'occhio, che basta davvero un attimo perchè le cose vadan storte.
E che certe manovre andrebbero fatte sapendo molto bene ciò che si fa e solo dopo tanta, tanta esperienza.

Quanto invece sia "elevato" l' "elevato fattore di caduta" a cui ci si sottoporrebbe "arrampicando da primi in autosicura" di cui ha scritto Giusna...
:mmemo:
...a quanto pare è destinato a restare un mistero... :lol: :lol: :lol:

Un saluto,
dokkodo
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda Alfonso Gallo » 21/11/2018, 8:16

dokkodo54 ha scritto:
3DTrento ha scritto:...


Personalmente non ho mai usato questo Croll della Petzl di cui parli, 3D: certo che voialtri speleo avete proprio dei bei giocattoli!
E io che le risalite le ho sempre fatte a suon di prusik... :lol:

Se ho capito bene il tuo esempio, il problema a cui fai riferimento porta al crearsi di un lasco di corda fra l'assicurato e il punto di ancoraggio.
Il che, in caso di scivolata, dà luogo a una caduta a un fattore che dipende da quanto lasco s'è formato e da quanta corda rimane da risalire.
Ma che al massimo può arrivare a 1 (se si cade appena raggiunta la sosta): non un gran che, dal punto di vista di una corda dinamica, giusto ?
Dal punto di vista, invece, dell'azione fatta dal Croll sulla corda al momento del bloccaggio, suppongo tu abbia ragione.

Ciò si traduce nel fatto che bisogna stare sempre all'occhio, che basta davvero un attimo perchè le cose vadan storte.
E che certe manovre andrebbero fatte sapendo molto bene ciò che si fa e solo dopo tanta, tanta esperienza.

Quanto invece sia "elevato" l' "elevato fattore di caduta" a cui ci si sottoporrebbe "arrampicando da primi in autosicura" di cui ha scritto Giusna...
:mmemo:
...a quanto pare è destinato a restare un mistero... :lol: :lol: :lol:

Un saluto,
dokkodo


Io il croll lo uso di tanto in tanto per risalire su corda arrampicando su gradi facili (max sul V) e ribadisco il concetto: a patto di lasciare un minimo di peso alla base della corda, il croll scorre benissimo e di conseguenza il fattore di caduta è praticamente pari allo zero. Si resta semplicemente appesi, logicamente parlando sempre di verticale, perchè in caso di traverso le cose cambiano e non poco. L'unico impaccio potrebbe essere, nel caso di caduta in un punto davvero ostico, trovandosi 'appesi' alla corda, l'impossibilità di scendere qualche metro per studiare magari un passaggio diverso. Ma, almeno per quanto mi riguarda, io metto in pratica questo sistema solo su difficoltà molto contenute dove il rischio di caduta è ridotto davvero al minimo. Se è allenante non lo sò, ma ci si diverte lo stesso.

p.s. se qualcuno ha voglia di vedere un dei brevi video che ho postato all'inizio della discussione dove risalgo su corda su un facile monotiro, si vede benissimo che alla base della corda ho usato la rimanenza della stessa per ottenere quel minimo di peso necessario a tenerla tesa per garantire la giusta scorrevolezza dell'attrezzo. Niente di più facile. Anche se a dire la verità, per una maggiore sicurezza non bisognerebbe in questo caso affidarsi totalmente ad un solo bloccante, ma magari affiancando a quest'ultimo un altro (tipo carrucola con bloccante).
Scusate se mi sono dilungato. Spero di essere stato utile.
Saluti
Alfonso Gallo
 
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda 3DTrento » 21/11/2018, 13:27

Esatto, avendo la corda bloccata in alto in caso di lasco di corda sotto (ipotesi plausibilissima) cadi solo per quei x metri di lasco. C'è anche il problema dello spostamento orizzontale, se ce ne fosse, che va ad aumentare il carico in caso di caduta. Come dicevo il croll non reggerebbe, ha un carico di rottura basso, mi pare 600 kg quindi in caso di caduta rischia di rompere la corda, rompersi se stesso o scalzare la corda e incastrarsi. Per di più gli ultimi non hanno l'antiribaltamento, quindi salta su il cricchetto e non blocca e si apre. Ho visto i video e il concetto in sé va bene, però sono contrario a mostrarli pubblicamente non sapendo se chi le userà saprà usarle bene o se saprà tirarsi fuori dalle peste in caso di problemi

Ps aggiungo che il tibloc scorre ancora meno, anzi zero manualmente.
Dokko, mi pare di capire dai video che soste non ne faccia, ha solo la catena in cima
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda dokkodo54 » 21/11/2018, 20:14

3DTrento ha scritto:Dokko, mi pare di capire dai video che soste non ne faccia, ha solo la catena in cima


Ho visto i video, 3D.
Effettivamente sono monotiri e mi sembra anche d'aver capito dove son stati "girati", che quell'arenaria e quelle prese scavate sono inconfondibili e chi c'è stato almeno una volta non se li dimentica :lol:

Alfonso Gallo ha scritto:Io il croll lo uso di tanto in tanto....


Tutto chiaro, Alfonso, e devo dire che 'sto Croll sembra davvero comodissimo.
Però, anche se tu scrivi che "scorre benissimo", ti invito, quando lo usi, a non darlo per scontato.
Un inceppamento o qualsiasi altro salcazzo, si forma il lasco, tu - preso dall'arrampicata - non te ne accorgi ("scorre benissimo"), scivoli (capita anche sul facile, eh) e la frittata è fatta.
Oh, non te la sto tirando, eh (Tuchett i Ball) :lol:
Solo per dire che gli attrezzi sono comodi e utili quanto si vuole, ma non possono in alcun modo sostituire nè l'attenzione nè l'uso della propria testa (leggi: esperienza) nel fare questo genere di cose.
Magari son cose che tu già sai, ma ci tenevo a far passare questo messaggio: non è l'attrezzatura che fa l'alpinista.

Un saluto, e buone "solitarie" in quel di Badolo
dokkodo
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda Alfonso Gallo » 21/11/2018, 22:49

Caro dokkodo non pensavo che 'il sabbiun' fosse tanto famoso, ma quanto hai ragione nel dire che non si dimentica facilmente! Io la prima volta che ci sono stato, non fù proprio una bella esperienza (sulla ferrata) e pensai che forse non ci sarei più tornato, e invece essendo non molto lontano da dove abito, finisco per andarci spesso. E devo dire che senza quelle prese scavate artificialmente, su molte delle vie qui presenti l'arrampicata sarebbe quasi impossibile. Confermo che si tratta di monotiri su brevi vie didattiche di 10 e 15 metri. Tornando a tutto il resto, l'intento di pubblicare certi video (come giustamente sottolineato da 3D) è solo quello di poter condividere certe esperienze con chiunque voglia farlo e accettare critiche e/o consigli senza nessun problema. Vedere la pratica ritengo valga più della sola teoria, ma ripeto, l'intento non è assolutamente quello di invogliare ad emulare quello che io faccio, o pretendere che sia una guida o tutorial, visto che poi ognuno è libero di scegliere cosa e come fare. Grazie per i vostri preziosi consigli comunque,che per me valgono tanto, visto che in realtà arrampico da nemmeno un anno. Quoto in pieno dokkodo su 'non è l'attrezzatura che fa l'alpinista'. Niente di più veritiero.

Un caro saluto a tutti.
Buone montagne e buona vita :D
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Re: AUTOSICURA: Che cosa ne pensate?

Messaggioda fudos » 22/11/2018, 15:41

e mai voi siete aditi, complimenti...
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