Talvena

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

Talvena

Messaggioda dokkodo54 » 16/09/2019, 19:54

"Stupenda elevazione lontana da tutto e da tutti. Si adagia pacificamente, libera da ferraglia di ogni genere, tra profonde valli.
Un largo mantello verde la copre a S, un breve facile pendio roccioso la collega a N con l´erbosa Forcella degli Erbàndoi."

Così recita l'introduzione alla via normale al Talvena su vienormali.it
Libera anche da segni e bolli rossi, aggiungo io. E non potevo certamente farmi mancare una cima così... :lol:

E allora eccomi ancora una volta a parcheggiare l'auto al Pian della Fopa e a risalire la splendida val Prampèr, laterale della Val di Zoldo.
Ci sono altre vie per raggungere il Talvena e quella dal Pian della Fopa forse non è la più breve, ma dovrebbe essere quella con il minor dislivello, che comunque rimane importante.
Son partito presto, che servono molte ore di luce per compiere questo giro. Sopra di me occhieggiano gli Spiz di Mezzodì. Il sole sta per baciarli, mentre il fondovalle, rorido di rugiada, è ancora profondamente addormentato.

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Gli Spiz di Mezzodì occhieggiano
1.spiz.occhieggiano.JPG (63.17 KiB) Osservato 4363 volte


E' bello camminare così, di buon'ora, quando in giro non c'è ancora nessuno. E' come se la Montagna fosse tutta per noi, solo per noi, in totale tranquillità.
Mi immergo totalmente in questo Mondo, mentre risalgo i ripidi tornanti che portano prima ai prati di Pian de Palui e poi a Malga Prampèr.
Qui i gestori sono già in piena attività. La vita di malga inizia molto presto al mattino... e ricordiamocene la prossima volta che ci destiamo di malavoglia per andare al lavoro.
Oltrepasso la malga e inizio la salita verso il Prà della Vedova e il rifugio Sommariva. La vista di qualche occasionale schianto, mi porta a ripensare a quanto avvenuto in questi luoghi poco meno di un anno fa. La val Prampèr, tuttavia, è stata toccata solo marginalmente da quell'evento, e anche se qualche ferita è ancora visibile, il sentiero è percorribile senza troppi problemi.
Poco prima di arrivare al rifugio, occorre prendere a destra il sentiero per la Portèla del Piazedèl, varco di accesso a quel mondo remoto rappresentato dai pianori dei Piazediài, dalle cime di Zità e, infine, dal Talvena.
Il sentiero traversa a lungo sotto le propaggini delle Balanzole, salendo in modo costante e regolare. Mi allontano sempre più dalla vista familiare della Casera di Pramperet il cui tetto non cigola più perchè oramai sfondato, approcciando il vallone alla base della lunga dorsale delle Cima di Zità.

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La Casera di Pramperet e altro...
2.casera.pramperet.JPG (92.46 KiB) Osservato 4363 volte


Un ultimo ripido strappo e metto piede sulla Portèla. Ora con lo sguardo si può abbracciare un panorama notevole, che però non comprende il Talvena, ancora celato alla vista dalla dorsale del Barancion.
La strada è ancora lunga...
Caratteristiche di questo luogo sono ampie placconate di roccia levigate dall'acqua, che lasciano in breve il posto ai ghiaioni che scendono dalle Cime di Zità.

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Ai Piazedai
3.i.piazedai.JPG (83.89 KiB) Osservato 4363 volte


Si sale ancora e, superata una dorsale, finalmente ecco apparire la poderosa mole del Talvena! Non sembra neanche tanto lontano, ma in realtà ci separa da esso una stretta quanto profonda vallata. Per raggiungerlo occorre aggirare completamente la Cima di Zità Sud, quindi bisogna salire ancora alla forcella che separa la cima sud dalle altre due (Nord e Centrale).

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Finalmente appare il Talvena
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Come una ragazza maliziosa che gioca con l'innamorato, il Talvena ci si cela nuovamente alla vista, mentre fanno bella mostra di sè le tre Cime di Zità. Tre sorelle interessanti: la Sud può essere salita facilmente dalla forcella, mentre le altre due si presentano più articolate. Ottimo spunto per una eventuale prossima volta.
Superata la forcella, inizia la discesa dalla parte opposta con l'obbiettivo di raggiungere la Forcella degli Erbàndoi, base di partenza per la vetta del Talvena.
So che si deve attraversare il ripido ghiaione che scende dalla Cima di Zità Sud, ma, ovviamente, "cicco" la traccia, praticamente invisibile nonostante un ometto al bordo del sentiero principale.
Più in basso, fortunatamemte, mi viene in soccorso un'altra coppia di ometti. La segnalazione mi pare inequivocabile, benchè vi sia solo l'idea di una traccia, per cui mi avventuro in traversata. Ci vuole un pò di occhio e anche di fantasia per procedere, ma ad un certo punto mi ricongiungo con una traccia ben più netta che proviene in discesa dalle parti della forcella. La percorrerò al ritorno, rendendomi conto del punto in cui ho commesso l'errore.

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La traversata del ghiaione su ottima traccia...
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Re: Talvena

Messaggioda dokkodo54 » 16/09/2019, 20:14

Finalmente sono alla Forcella degli Erbàndoi, luogo remoto nel quale ci si sente davvero piccoli e sperduti nel bel mezzo del nulla.
Qui non vi sono segni di sorta, solo qualche ometto ben posizionato indica la via, peraltro già evidente di per sè, se la visibilità è buona.
Una trave di legno poggiata a terra invita al riposo e a domandarsi: chi mai l'avrà portata fin quassù ?
Ora si aggira sulla destra un dosso roccioso raggiungendo la cresta nord del Talvena, via d'accesso per la cima.
Cresta bella affilata, ma nel complesso non difficile. La roccia è un pò rotta, quindi bisogna far attenzione a dove si poggiano i piedi e a cosa si tira con le mani, tuttavia i passaggi non superano mai il I grado, sebbene spesso un pò esposti da ambo i lati.
Poco sotto alla cima, la cresta rocciosa si esaurisce in un ripido pendio ghiaioso piuttosto scomodo ma fortunatamente breve. Attenzione a non scivolare, in questo tratto, che ci vuol poco, altrimenti toccherà ripercorrere l'intera cresta dalla sua base :lol:

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Retrospettiva della cresta nord
6.la.cresta.JPG (141.42 KiB) Osservato 4359 volte


Qualche altro passaggetto di arrampicata e finalmente sono in cima!
Alta e isolata com'è, questa vetta portava l'implicita promessa di un ampio panorama privo di ostacoli. Promessa pienamente mantenuta, eccetto per il versante dal lato della Schiara, offuscato dal caligo. Ma immagino che sia ben difficile trovarlo privo di nebbie :lol:
Non mi fermo molto, in vetta, che la strada del ritorno è lunga almeno quanto quella dell'andata :lol:

7.vetta.JPG
Finalmente in vetta
7.vetta.JPG (125.2 KiB) Osservato 4359 volte


Per la discesa sconsiglio di ripercorrere la cresta nord. Meglio, come scritto in varie relazioni, procedere per tracce di passaggio verso ovest seguendo il crinale.
Si supera una prima forcella e se ne raggiunge una seconda, ove un ometto segnala il punto di discesa. Non molto invitante, in verità, tuttavia più semplice di quanto possa sembrare di primo acchito.

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La cresta ovest
8.cresta.ovest.JPG (85.6 KiB) Osservato 4359 volte


Poche decine di metri e di cautela e si poggia il piede sul ghiaione alla base delle pareti. Cercando le lingue più soffici si cala rapidamente per poi traversare liberamente verso destra fino a raggiungere nuovamente la Forcella degli Erbàndoi.

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Il catino di discesa
9.la.discesa.JPG (113.25 KiB) Osservato 4359 volte


Ora inizia il lungo rientro, con l'ultima salita per riguadagnare la Forcella di Zità e poi praticamente tutta discesa fino al Pian della Fopa.
Ci si allontana lentamente da questo Mondo magico, sperduto e isolato, ma con la consapevolezza che esso rimarrà per sempre nel nostro cuore.

Alla prossima,
dokkodo

Qualche dato dal GPS:
sviluppo totale: 20,1Km
dislivello in salita: 1550m
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Re: Talvena

Messaggioda dokkodo54 » 17/09/2019, 15:33

Allego qui, a beneficio di tutti, la traccia GPS (non c'è la fila ma non si sa mai... :lol:)
Nella traccia c'è una lunga sosta a Malga Prampèr per motivi eno-gastronomici :lol: e manca il chilometro finale in rientro al Pian della Fopa a causa telefono morto.
Ma tanto Sky ha detto di voler partire da un'altra parte, quindi va bene lo stesso :okkemo:

Un saluto,
dokkodo
Allegati
13_set_2019_07_15_27.zip
Traccia GPS
(183.37 KiB) Scaricato 358 volte
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Re: Talvena

Messaggioda dokkodo54 » 18/09/2019, 20:01

Mi fa piacere che sei riuscito ad aprire la traccia e che ti sia stata utile, Sky.

Posso darti un suggerimento?
Regalati un paio di giorni al Sommariva.
Il primo giorno parcheggi al Pian della Fopa, sali al Sommariva e alla Cima Prampèr (fattibile in giornata ...se ci son riuscito io partendo dalle mie colline... :lol:)
Il secondo giorno vai al Talvena e rientri al Pian della Fopa.
Che te ne pare ?

Ma la domanda vera è: la traccia finora è stata saricata 7 volte. Uno sei stato tu, ma chi sono gli altri 6 ? :lol: :lol: :lol:

Un saluto,
dokkodo
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