VOGLIA DI SOLITUDINE

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda Blitz » 30/05/2017, 8:04

Corno del Pasubio e Nido d' Aquila 21/05/2017

Inverno strano, quello appena passato... zero neve, il 29 marzo vedo una forcella a oltre 2600 metri pulita fino a quasi 100 metri sotto ed inizio a fantasticare programmi...
Poi arriva una primavera assurda: la settimana dopo la chiusura degli impianti inizia a nevicare, e pure fisso, e sconvolge nuovamente i programmi...
Io che dovrei ricostruire il mio rapporto con la montagna, devo invece preoccuparmi di correre dietro alle follie del meteo...

Si, ricostruire il mio rapporto con la Montagna.
Perché è inutile far finta di niente, io quell' elicottero ce l' ho ancora dentro, ed è pronto a farsi sentire quando meno me l' aspetto.
Come a novembre.
Bello svaccato in poltrona a guardarmi Mountain Heroes su Dmax, mi mancavano solo cocacola e popcorn ed ero apposto, non me ne ero perso una puntata che fosse una, troppo f'ga quella serie.
Eppure...

L' elicottero si avvicina alla parete per un recupero, il rumore passa dal classico "tow tow tow" a quella specie di fruscío provocato dell' aria frustata contro le pareti, un fruscío che conosco bene, troppo bene...
e dal nulla inizio a piangere come un ebete.

Il giro di fine settembre sulle Pale e quello di ottobre sul Pasubio mi hanno mostrato che la Montagna mi da ancora splendide emozioni, ma c' è da lavorare, sulla testa, e tanto.
È lei che a settembre mi ha fatto abortire non so quanti giri, alcuni addirittura dall' automobile.
Dicono che chi sta bene con sè stesso stia bene anche con gli altri: bene, devo tornare a star bene con me stesso, o meglio, devo tornare a star bene con me stesso tra i monti, e non posso ripartire da dove avevo interrotto, devo fare qualche passo indietro.
Magari sarà questione di un paio di uscite appena, magari sarà piú lunga... intanto (meteo permettendo) cominciamo...

Sta cavolo di stagione mi ha fatto saltare le "pascolate di sgranchimento gambe" sul Grappa e sull' Altopiano di Asiago, quindi parto subito con un giro di "curiosamenti" che mi era balzato in mente due anni fa: ero giunto infatti al Passo degli Alberghetti per la strada che parte dall' Arco Romano (sentiero 380) ed avevo letto in giro che il passo era collegato da un sentiero (di cresta?) alla Selletta del Comando. Scendendo da là ai ruderi di Malga Pasubietto, e ricollegandosi alla Strada degli Scarrubbi, verrebbe fuori un bel giretto interessante, non troppo problematico, e che giocandomela con gli orari mi permetterebbe di stare nella solitudine di cui ho bisogno.

Andiamo!
Sabato faccio serata tranquilla, e domenica mattina sveglia e via verso Bocca Campiglia.
All' arrivo il parcheggio è praticamente pieno, lascio che la massa vada ad improcessionarsi lungo la Strada delle 52 Gallerie (i piú avventurosi - non pochi - andranno sulla Ferrata Falcipieri) :botemo: io frego tutti e me ne parto per la Strada degli Scarrubbi, a quest' ora praticamente deserta, a parte qualche sporadica MTB (la maggior parte salgono dalla Strada degli Eroi) 8-)

Che dire, meglio di cosí la giornata non poteva iniziare :okkemo:

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e io passeggio beato lungo la strada godendomi la visuale su Monte Maio

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e su Monte Novegno (? non sono sicuro, vicentini del forum correggetemi se sparo na ca'ata)

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Piccola digressione: la Strada degli Scarrubbi, antico sentiero poi trasformato in carrozzabile durante la guerra (e rimpiazzata poi dalla Strada delle 52 Gallerie a causa dell' esposizione al tiro nemico) è il percorso ideale per chi deve smaltire pranzi o cene importanti, tipo matrimoni, maxi compleanni & co.
non è mai particolarmente ripida, ma è mooooolto lunga, quindi visto che adesso è periodo di matrimoni, se avete bisogno di smaltire sapete dove andare :mrgreen:

Torniamo a noi, raggiungo in breve Malga Campiglia, ancora chiusa in attesa che le sue regine ne prendano possesso

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superata la malga, la strada entra nel vivo

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e subito si incontra, al primo tornante, una piccola galleria che porta ad una postazione di artiglieria puntata dritta dritta verso Monte Maio

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Si comincia a salire, e compaiono i primi spuntoni

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Solitudine totale, strada tranquilla, scenari che via via si aprono, il risultato è un relax perfetto 8-)

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compaiono anche le prime colate di ghiaie, aaah bene :uhaemo:

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Proseguo la lunga serie di tornanti

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Mentre i paesaggi iniziano ad inasprirsi

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Un tozzo gendarme fa da varco: segnala l' ingresso nel tratto piú bello della strada 8-)

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Da qua infatti è tutta tagliata sul fianco della montagna :lovemo:

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Passo una breve galleria con due "locali di servizio"

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ed arrivo al bivio per la Val Belele ed i ruderi di Malga Pasubietto, per cui transiterò al ritorno

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Riposo qualche minuto e mi concedo una sigaretta, ormai manca poco.

Mi rimetto in marcia, con la testata della valle già ben visibile, dominata dal Cimón del Soglio Rosso

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Alla mia destra invece, in sinistra orografica, ecco la mia vera mèta: Il Corno del Pasubio ed il Nido d' Aquila

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Me li mangio con gli occhi

e mi godo gli ultimi scampoli di tranquillità

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Ormai sono prossimo alle Porte del Pasubio

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Passo sotto il tratto finale della Ferrata Falcipieri, oggi ben frequentata

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e un fischio mi perfora un timpano :evil:
Cioè, capisco che devi avvisare le tue comari, ma caxxo mettiti due metri piú in la! :arremo:

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superato il trauma marmottiano, con l' orecchio che fischia ancora (penso che quando da ragazzino ho assistito al decollo di un F-104 da bordo pista... fosse stato meno traumatico :botemo: ) mi riavvio verso il valico

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continuando a mangiarmi Corno e Nido

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Arrivo quindi al Rifugio Papa, in quella che una volta era chiamata "el Milanin del Pasubio": la piccola Milano del Pasubio.
Il rifugio (che questa volta non ho fotografato causa sovraffollamento inumano, comprensibile visto che era il primo giorno bello della stagione) è infatti ricavato dall' unica casermetta superstite del vero e proprio villaggio che sorgeva qua durante la guerra; a sottolineare l' importanza del luogo, il dedalo di strade e sentieri che qui giunge: Scarrubbi, Eroi, Gallerie, Diosaquanti sentieri tra segnati e abbandonati... non so come facessero a non perdersi :shock:

Mi mangio una pasta del rifugio, caffettino-grappino-sigaretta e sono pronto a rimettermi in marcia lungo il sentiero 120: direzione Selletta del Comando

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Anche questo "sentiero" è in realtà una comoda strada

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Perfetto per quando si ha appena finito di mangiare: si può assecondare l' "assopimento digestivo" lasciandosi andare coi pensieri senza troppe preoccupazioni e godendosi il panorama

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in lontananza inizia a scorgersi l' Arco Romano

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mentre alle spalle è ben visibile tutto il tratto finale della Strada degli Scarrubbi

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Nei pressi dell' arco un avviso: di qui non si passa

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L' arco non è stato costruito in un luogo a caso: sorge nell' ex cimitero di guerra della Brigata Liguria, il cui ultimo erede, il 157º Reggimento Fanteria "Liguria" (la cui Bandiera di Guerra è decorata di due Medaglie d' Oro e due Medaglie d' Argento al Valor Militare per i combattimenti nelle due guerre mondiali), è stato sciolto nel 2004.

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Non è questa la mia meta però, cosí proseguo

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Arrivo alla Selletta del Comando

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punto nevralgico del fronte, in quanto qua arrivava la trincea da Cima Palon e proseguiva verso Dente del Pasubio, Nido d' Aquila e (in teoria) Passo degli Alberghetti.
Ed è proprio questa trincea che voglio esplorare, approfittando del fatto che in passato il percorso era stato in parte segnalato.

Dentro in buca quindi, e partiamo verso il Corno

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L' ambiente è quanto di piú brullo ci si possa aspettare

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ed è uno spettacolo :lovemo:

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No alt fermi tutti

COS' È QUELLA ROBA????? :shock:

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Le Dolomiti di Brenta ed i colossi over 3'000 coi loro ghiacciai, roba da star male :lovemo: :lovemo: :lovemo:
Bon ciao, dopo questa posso anche andare a casa :lol:

Dopo alcuni minuti di svarioni cosmici, riesco a tornare nel mondo reale e riprendo la cresta, adesso fuori dalla trincea

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mentre in basso mi incuriosisce una bella mulattiera (quasi una vera strada), tanto per cambiare non segnata da nessuna parte, senza sapare che di li a un paio d' ore mi sarei trovato a percorrerla, mio malgrado...

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Il sentiero inizia a farsi un pelo piú... ruvido

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mentre il paesaggio si fa sempre piú pazzesco, sembra che qualcuno si sia divertito a tirare secchiate di colore... prima il marron, poi il verde, poi spruzzi di bianco...

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Torno ad incrociare resti di trincea

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mentre il panorama mi regala vedute sempre piú belle

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mmm mi pare di conoscerlo quello la in mezzo...
eh si, ci sono pure stato sopra l' anno scorso, è il Becco di Filadonna, meravigliosamente a picco sulla Valsugana 8-)

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raggiunto il culmine del Corno, invero un quasi panettone molto morbido, inizio a scendere verso una selletta quando vengo bloccato da un fischio...

...inconfondibile quel fischio, possono essere solo loro :lovemo:

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proseguo godendomi questo ambiente spettacolare in un silenzio rotto solo dai fischi dei camosci e dal rumore dei miei passi 8-)

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proseguo... per modo di dire: 5 minuti buoni li passo imbambolato a guardarmi i colossi in fondo :lovemo:

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Bene cosí, queste sensazioni possono solo farmi bene ed aiutarmi a ricucire il rapporto 8-)

Il Nido è la davanti, ed il sentiero sembra salire tranquillo

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err... il Nido SEMBRAVA là davanti, ma qualcuno deve averlo spostato :botemo:

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in compenso è riapparsa la trincea

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e come per magia arriva anche un breve passaggio un pelo piú pepato :okkemo:

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selletta e... aridaje co sta cresta... non capisco se qua siano tutte uguali, o se ci sia qualcuno che man mano me le sposta avanti... :mmemo:

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ma il pensiero dura poco, il tempo di un fischio.

C' è un branco di camosci poco sotto, e qualcuno si sta preparando ad una gara di corsa sulla neve

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finisce il percorso e va dagli allenatori a controllare il tempo

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ok è buono, andiamo a raggiungere gli altri

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Li avevo sempre visti correre sulle pietraie, e di conseguenza avevo sempre sentito il rumore di sassi che schizzavano e rotolavano... sentirli correre sulla neve è tutta un' altra cosa, figo, veramente figo.

Li saluto e riparto lungo la cresta: sarà quella buona? :roll:

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Pare di si, si inizia a vedere anche la croce

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ultimi passi

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e ci siamo! :naaemo:

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Inutile dire che da qua si ha un panorama a 360 niente male 8-)

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Bene, adesso arriva il bello: IN TEORIA il sentiero dovrebbe proseguire scendendo verso la dorsale che raggiunge Passo degli Alberghetti, IN TEORIA!

visto da qua sembrerebbe anche...

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poi guardi bene... salti di roccia da una parte, salti di roccia dall' altra, vedo un tratto di ghiaino instabile che potrebbe essere il passaggio che mi avevano accennato, ma pare finire anche lui su salti di roccia... adesso capisco perché si chiama Nido d' Aquila! :shock:

Bene, per oggi va bene cosí, come disse Re Carlo Alberto a Pastrengo (dopo la leggendaria carica dei carabinieri a cavallo) "Pour aujourd'hui il y en a assez": non indago oltre, troppo presto per spingermi in robe strane, magari è una cavolata e dopo due metri mi salta fuori un' autostrada, ma non ho voglia, o almeno non ancora.

Torno sui miei passi, scendo la cresta e non è che abbia tutta sta voglia di rifarmi il saliscendi... ma non faccio a tempo a pensarlo che vedo una traccia sospetta...
potrebbe essere una pista di camosci e trarmi in inganno come ad agosto... per lo meno però non ci sono mughi a giocare scherzi...
No... troppo sfacciatamente sospetta sta traccia, non può essere una roba di animali...

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ed infatti ecco arrivare le prime conferme

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Bene :okkemo:
inizio a seguirla rilassandomi, lei mi porta in una costante, dolce discesa, facendomi evitare un po' di saliscendi, proprio quello che volevo

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alla fina mi accorgo di essere sulla "strada bassa" che mi aveva incuriosito poco dopo la partenza dalla Selletta

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do un ultimo sguardo al labirinto che corre alla base del Corno

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ed in un AMEN arrivo all' Arco Romano

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Bene, da qua non mi resta che prendere il sentiero 380 verso Passo degli Alberghetti, ricalcando parte del giro di due anni fa

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sentiero che, tanto per cambiare, è de facto una strada

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Un ultimo sguardo all' Arco

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poi proseguo tra i miei interrogativi...

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Bon, due anni fa mi ero fatto tutto il sentiero fino a Passo degli Alberghetti e poi giú, questa volta invece prendo il sentiero 378 verso i ruderi di Malga Pasubietto

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Eh, scende bene il sentiero, questo no che non deriva da una strada per muli e cannoni :lol:

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Che colpo d' occhio però la valle vista da qua 8-)

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Mi lascio andare nella discesa, sono preso per i fatti miei e...
SBADADAM!!!
E QUESTI? Da dove cax'o saltano fuori??? dove me li ero persi??? :shock: :lovemo:

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mmmm :mmemo: penso di aver capito di cosa si tratta, e forse ho risolto un rebus 8-)
bene, prendiamo nota :mrgreen:

Riprendo la discesa, con la dorsale meridionale spalmata in faccia

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arrivo sui vecchi pascoli

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ed in breve sono ai ruderi della malga

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da qua prendo il sentiero 375 di collegamento con la Strada degli Scarrubbi: sarà l' ultima salita della giornata

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piacevole questo sentiero: sale in mezzo al verde senza mai sforzare, temevo mi avrebbe segato a fine giornata, invece si lascia percorrere tranquillamente

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si bhe, diciamo che anche l' ambiente circostante attorno aiuta 8-)

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Ultimi metri di salita

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ed eccomi sulla Strada degli Scarrubbi

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Da qua, TUTTA DISCESA :naaemo:

Mi godo una sigaretta e mi rimetto in marcia

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Questa volta però taglio: invece di seguire la strada, prendo il sentiero 370 che si fa fuori parecchi tornanti

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e mi riporta ai pascoli di Malga Campiglia

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Guardo l' ora, devo aver viaggiato nello spazio-tempo alla velocità della luce: la tabella sopra indicava 1h30, sono arrivato giú in neanche 50 minuti, che avessi un po' di fame? :lol:

Bon, la prima uscita è andata: ho dovuto interrompere l' esplorazione ma per il momento mi va piú che bene cosí: non ho intenzione di strafare, andiamo avanti per gradi.
Ultima modifica di Blitz il 25/10/2017, 19:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda VinciMountain » 30/05/2017, 8:52

Bel report Blitz e belle foto!

PS: una domanda (fatta "in punta di piedi" e per pura curiosità).. come mai hai ancora così "forte" il ricordo/pensiero dell'elicottero? Credo che sbagliare sia umano e dacchè in quella circostanza ti era andata bene così potresti star sereno e bon.. nel bene e nel male credo che la montagna insegni molto, sta a noi percepire questi insegnamenti! Ovviamente questo è solo il mio pensiero... liberissimo di mandarmi a quel paese..
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda Blitz » 30/05/2017, 9:14

eh se lo sapessi avrei risolto un bel po' di problemi...

penso sia una di quelle cose che ti restano la e non se ne vanno piú, l' amaro di una sconfitta pesante ti segna
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda VinciMountain » 30/05/2017, 9:29

si si per carità, ognuno reagisce a modo suo..

se hai dei progetti o ti va di fare un giro qui in zona o Alto Adige :uhaemo: chiama che se riesco (compatibilmente con mio figlio, progetti personali e impegni CAI-Sat) un giro insieme si può sempre farlo..
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda Blitz » 30/05/2017, 10:22

guarda, sinceramente con la tripletta che avevo fatto subito dopo (giro della Croda dei Toni, creste della Pitturina e sentiero Goitan nelle Giulie) credevo di esserne uscito alla grande, poi - probabilmente la cosa era latente e mancava solo l' innesco - la battuta di un amico "occhio con le cenge a non finire di sotto" mi ha buttato in paranoia pesante
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda Sergio69 » 30/05/2017, 12:53

Grande Blitz. Devo dire che mi mancavano molto i tuoi meravigliosi report!
In quanto al resto, pensavo che l'aver condiviso con il forum la tua vicenda sulla Tofane avesse contribuito molto ad esorcizzarla, anche perche alla fine ne sei uscito completamente indenne, a parte, forse, per il portafoglio.
Magari qualche uscita in compagnia potrebbe aiutarti a riacquistare la sicurezza in parte perduta (penso alle varie Somarate/Montasio/Carega in programma)...
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VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda Blitz » 30/05/2017, 13:28

Grazie Sergio, è vero che (portafoglio a parte) ne sono uscito indenne, ma è tutta una questione di testa.
Non è nemmeno questione di insicurezza (quando ho rinunciato ad esplorare oltre mi son fermato moooolto al di qua del mio limite, semplicemente perché non avevo voglia di spingere) si tratta semplicemente di "feeling", di conseguenza per il monento non è il caso che vada in compagnia: questo mio feeling non ottimale renderebbe la situazione molto pesante per tutti.
Ho buttato giù un programma di lavoro per passi, da seguire tassativamente da solo, in modo da fare pace con me stesso e tornare ad avere un feeling ottimale.
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda MOTP » 30/05/2017, 16:51

grande Blitz! sempre bello il Pasubio... comunque ti auguro di sistemare al più presto i tuoi problemi e di far pace con te stesso :) :)
buone montagne a tutti!
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda dokkodo54 » 30/05/2017, 20:29

Ci vuole del tempo per metabolizzare certe esperienze, Blitz. E a volte non si riesce nemmeno a digerirle del tutto, son sempre pronte a saltar fuori quando meno te lo aspetti.
Io ho come l'impressione che tu abbia un pò perso fiducia nelle tue capacità. Capacità che invece hai ancora, ovviamente, ma dentro di te non ti "fidi" più di te stesso.
E' così ?
In ogni caso, se posso permettermi un consiglio, vai per gradi, senza assillarti.
Come hai scritto all'inizio del tuo bel report, devi ricostruire il tuo "rapporto con la Montagna". Forse questo "rapporto" non tornerà più quello di prima, o forse uscirà addirittura rafforzato dalla tua esperienza se riuscirai a trovare il giusto equilibrio con essa.
Intanto vivi la Montagna senza forzarti, così come hai fatto in Pasubio. Prendendo quel che viene, Blitz, che la tua Passione è grande: lo si vede da ciò che scrivi.
Vedrai che la Passione e la Montagna sapranno indicarti la "giusta" via.

Un saluto,
dokkodo
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Re: VOGLIA DI SOLITUDINE

Messaggioda Blitz » 30/05/2017, 20:59

No no tranquillo non ho perso la fiducia, semplicemente come hai detto tu voglio andare per gradi, con calma, senza fretta.
Tranquillo che i programmi infami non li ho cancellati
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