WELCOME TO PARADISE: Viaz dei Cengioni 26/10/2013

Un mese e mezzo che non metto piede in montagna.
Si, un mese e mezzo: dal mio ultimo giro, sulle Breonie, meteo ed impegni non sono piu' andati d' accordo, ma la storia deve finire, E FINISCE.
Per sabato 26 danno bel tempo in quota, con inversione termica: non ci penso su due volte e metto in cantiere un giro che mi ronzava da parecchio tempo, il Viaz dei Cengioni completato dalla salita alla Cima Nord del San Sebastiano.
Parto che e' ancora buio, anzi, da Padova fino quasi Cornuda c'e' un nebbione che ci si vede come in culo a un cane, mi girano le @@ ma penso positivo...
Da Cornuda in poi inizia a diradarsi, mano a mano che risalgo dalla nebbia/foschia passo alle nuvole che avvolgono le cime, ma anche queste iniziano a cambiare aria, e quando arrivo al Passo Duran il comitato di accoglienza e' questo:
Buongiorno Moiazza!

Buongiorno San Sebastiano!

bhe, un inizio cosi' non puo' che metterti la dinamite al culo, quindi non perdo tempo, mi preparo e via lungo il sentiero 536

il sentiero entra nel bosco, in versante ovest, e' umido e freddo... non dico becco ma sempre freddo...


alberi verdi e tappeto rosso, che accoglienza!

il sentiero va sostanzialmente in falsopiano: ottimo per riscaldarsi gradualmente

Arrivo in breve al bivio per il viaz: ora si comincia a fare sul serio!

Si comincia a salire, e l' ambiente si apre di colpo


dopo un mese e mezzo che son fermo, questa presa di quota mi pare infinita, ma ci pensano i panorami a confortarmi: appena mi alzo si apre uno scenario galattico, con l' aggiunta del mare di nuvole in basso
Di fianco la Moiazza


Dietro c' e' direttamente una sagra: Pelmo, Sorapiss, Torre dei Sabbioni, Marmarole, Antelao... vi bastano?

e poi giu' verso l' Oltrepiave

Anche davanti si fanno vedere le nuvole a mezza costa

io intanto continuo a salire, e mi domando dove sia scappata sta benedetta cengia!!!


Arriva qualche breve paretina (aggirabile volendo con dei sentieri "di variante") ed aumenta la panoramicita', ci siamo quasi!!!



CI SIAMO!!!!!



Azz falsa partenza

il famoso masso incastrato: alcuni dicono che si si possa passare sotto, io arrivo a un metro e divento un masso incastrato anch' io

mi disincastro con l' agilita' di un elefante e lo aggiro per sopra... adesso ci siamo per davvero!!!!

trampolino verso l' infinito

Entro nel vivo di quello che ritengo essere uno dei piu' bei percorsi delle Dolomiti: si segue tutta la parete ovest aggirando i vari canaloni



WELCOME TO PARADISE

In origine pensavo di concatenare questo giro con un altro, ma appena mi trovo in questo ambiente dico ciao alla prosecuzione e me la godo di gusto, col rapporto di un passo ogni 3 foto
Il percorso e' tutto cosi': per niente ripido ma continuamente su terreno friabilissimo con esposizione variabile dal "tranquillo" al "ci vuole un po' di pelo sullo stomaco"

guarda che capolavoro della natura

camminandoci sopra non rende l' idea, ma guardando piu' in la si vede come uno scivolone con ruzzolata possa non esere piacevole...

Uno sguardo alle spalle

e uno davanti

ogni tanto si attraversa qualche simpatico canalino: OCIO!


A prima vista, soprattutto per chi preferisce il verde del pascolo e del bosco, questo percorso puo' sembrare monotono, per me e' il paradiso in terra, rimarrei qua per giorni



Questa bancata che sembra protesa all' infinito continua coi suoi dentro e fuori a mostrare architetture ogni volta diverse, ogni volta spettacolari




Mi sembra d' essere su un balcone a mezz' aria

sotto la muraglia



un altro dentro e fuori per un canalino


per poi continuare imperterrito sotto l' incombenza della parete

La cengia delle meraviglie continua




ultimo canalino da aggirare, il piu' simpatico o antipatico, dipende dai punti di vista: e' parecchio esposto e in un punto, attrezzato con un paio di fittoni, e' il caso di aiutarsi con le mani se non si e' dotati di paracadute



Sempre spettacolare, da godere fino alla fine




Le architetture bizzarre continuano ad accompagnarmi



A un certo punto giro l' angolo e SBAM!!! Sole in faccia

Adesso giro tutto attorno al lato sud




do un ultimo sguardo alla Moiazza

e adesso devo fermarmi e spogliarmi: se quando ho iniziato mi si ghiacciava anche non so cosa, adesso il sole mi sta cuocendo, da qua in poi proseguo in maglietta...
bon dicevo che giravo dall' altra arte... abbandono la veduta della Moiazza e mi trovo davanti la Cresta Sud di San Sebastiano e i Tamer

La cengia ovest del tamer Piccolo e' gia' segnata dalla neve

Il viaz purtroppo e' quasi finito

ma c'e' la sorpresina finale, una simpatica paretina di 3 metri scarsi da scendere con l' aiuto di 4 fittoni, 3 in diagonale e uno in basso: prestare ESTREMA ATTENZIONE visto che il quarto e' posizionato in modo tale che fare una cavolata qua vi assicura un futuro nel coro delle voci bianche

Finita la paretina, finito il viaz, finito il divertimento?
COL CAVOLO! Questo e' un giro per me completissimo, visto che alla parte cenge fa seguire la parte ravanamento
si, sto mirando a quel ghiaione la

Trotterello allegramente godendomi l' ambiente mentre mi dirigo verso la gran ravanata




L' avevo gia' detto che qua il paesaggio e' fotonico? no? bhe ve lo dico adesso



Comincia la gran ravanata: su per il ghiaione come non ne avessi fatti che basta questa estate

verso Forcella San Sebastiano

visuale dalla forcella



Adesso si inizia a ravanare seriamente, lungo un sentiero che gioca a nascondino: adesso c'e', adesso non c'e'

Le vedute son sempre piu' mistiche



MANCA POCO!


Eccomi! Sono arrivato alla Cima Nord di San Sebastiano!

e le foto?
e il panorama?
Cicci, va pian! Ho fame!
Prima mangio poi ne riparliamo
Si, trovo due sassi che fanno quasi una sedia, ne approfitto e mi mangio un paio di panini...
... poi gia' che ci siamo, col sole in fronte, faccio pure un riposino di qualche minuto
come dicevo prima sembra di essere in piena estate, si sta da dio!!
Finito il riposino mi ricompongo e mi riavvio
Ah no scusa e' vero il panorama dalla vetta... bhe allora beccati sta carrettata di foto perche' raramente ho trovato dei 360 cosi'




HAPPINESS




Comincio a scendere... con molta cautela perche' e' mobilissimo




Il sentiero a valle della forcella, per quanto instabile, e' per lo meno piu' marcato

Lo spettacolo del Vant de Caleda

ormai son quasi fuori dal ravanamento


il mio percorso alle spalle

Arrivo alla fine a congiungermi col sentiero 524, che scendendo da Forcella La Porta scende fino al Passo Duran

Do un ultimo sguardo a questo ambiente magico prima di avviarmi verso il passo




Adesso vado deciso in discesa lungo il Vant de Caleda



il sentiero si infila tra i mughi

e regala scorci magici


arrivo al bivio per Casera Moschesin, io resto sul 524



sotto la parete del San Sebastiano

il sentiero prosegue a saliscendi, un po' tra i mughi, un po' nel bosco, per andare a finire al Passo Duran, dove tutto era cominciato

Quando arrivo alla macchina, la stanchezza non si fa sentire, e' ancora tenuta a bada dalla gioia del giro, che e' stato uno di quelli piu' belli di quest' anno, uno spettacolo!
Conclusione:
con la stagione prossima mi decidero' a portarmi via la compattina: il telefonino non rende giustizia a questi ambienti!!!
Si, un mese e mezzo: dal mio ultimo giro, sulle Breonie, meteo ed impegni non sono piu' andati d' accordo, ma la storia deve finire, E FINISCE.
Per sabato 26 danno bel tempo in quota, con inversione termica: non ci penso su due volte e metto in cantiere un giro che mi ronzava da parecchio tempo, il Viaz dei Cengioni completato dalla salita alla Cima Nord del San Sebastiano.
Parto che e' ancora buio, anzi, da Padova fino quasi Cornuda c'e' un nebbione che ci si vede come in culo a un cane, mi girano le @@ ma penso positivo...
Da Cornuda in poi inizia a diradarsi, mano a mano che risalgo dalla nebbia/foschia passo alle nuvole che avvolgono le cime, ma anche queste iniziano a cambiare aria, e quando arrivo al Passo Duran il comitato di accoglienza e' questo:
Buongiorno Moiazza!

Buongiorno San Sebastiano!

bhe, un inizio cosi' non puo' che metterti la dinamite al culo, quindi non perdo tempo, mi preparo e via lungo il sentiero 536

il sentiero entra nel bosco, in versante ovest, e' umido e freddo... non dico becco ma sempre freddo...



alberi verdi e tappeto rosso, che accoglienza!

il sentiero va sostanzialmente in falsopiano: ottimo per riscaldarsi gradualmente

Arrivo in breve al bivio per il viaz: ora si comincia a fare sul serio!

Si comincia a salire, e l' ambiente si apre di colpo


dopo un mese e mezzo che son fermo, questa presa di quota mi pare infinita, ma ci pensano i panorami a confortarmi: appena mi alzo si apre uno scenario galattico, con l' aggiunta del mare di nuvole in basso



Di fianco la Moiazza


Dietro c' e' direttamente una sagra: Pelmo, Sorapiss, Torre dei Sabbioni, Marmarole, Antelao... vi bastano?


e poi giu' verso l' Oltrepiave

Anche davanti si fanno vedere le nuvole a mezza costa

io intanto continuo a salire, e mi domando dove sia scappata sta benedetta cengia!!!



Arriva qualche breve paretina (aggirabile volendo con dei sentieri "di variante") ed aumenta la panoramicita', ci siamo quasi!!!




CI SIAMO!!!!!








Azz falsa partenza



il famoso masso incastrato: alcuni dicono che si si possa passare sotto, io arrivo a un metro e divento un masso incastrato anch' io


mi disincastro con l' agilita' di un elefante e lo aggiro per sopra... adesso ci siamo per davvero!!!!






trampolino verso l' infinito

Entro nel vivo di quello che ritengo essere uno dei piu' bei percorsi delle Dolomiti: si segue tutta la parete ovest aggirando i vari canaloni



WELCOME TO PARADISE






In origine pensavo di concatenare questo giro con un altro, ma appena mi trovo in questo ambiente dico ciao alla prosecuzione e me la godo di gusto, col rapporto di un passo ogni 3 foto

Il percorso e' tutto cosi': per niente ripido ma continuamente su terreno friabilissimo con esposizione variabile dal "tranquillo" al "ci vuole un po' di pelo sullo stomaco"

guarda che capolavoro della natura

camminandoci sopra non rende l' idea, ma guardando piu' in la si vede come uno scivolone con ruzzolata possa non esere piacevole...

Uno sguardo alle spalle

e uno davanti

ogni tanto si attraversa qualche simpatico canalino: OCIO!


A prima vista, soprattutto per chi preferisce il verde del pascolo e del bosco, questo percorso puo' sembrare monotono, per me e' il paradiso in terra, rimarrei qua per giorni



Questa bancata che sembra protesa all' infinito continua coi suoi dentro e fuori a mostrare architetture ogni volta diverse, ogni volta spettacolari




Mi sembra d' essere su un balcone a mezz' aria

sotto la muraglia



un altro dentro e fuori per un canalino


per poi continuare imperterrito sotto l' incombenza della parete

La cengia delle meraviglie continua




ultimo canalino da aggirare, il piu' simpatico o antipatico, dipende dai punti di vista: e' parecchio esposto e in un punto, attrezzato con un paio di fittoni, e' il caso di aiutarsi con le mani se non si e' dotati di paracadute




Sempre spettacolare, da godere fino alla fine




Le architetture bizzarre continuano ad accompagnarmi



A un certo punto giro l' angolo e SBAM!!! Sole in faccia

Adesso giro tutto attorno al lato sud




do un ultimo sguardo alla Moiazza

e adesso devo fermarmi e spogliarmi: se quando ho iniziato mi si ghiacciava anche non so cosa, adesso il sole mi sta cuocendo, da qua in poi proseguo in maglietta...
bon dicevo che giravo dall' altra arte... abbandono la veduta della Moiazza e mi trovo davanti la Cresta Sud di San Sebastiano e i Tamer




La cengia ovest del tamer Piccolo e' gia' segnata dalla neve

Il viaz purtroppo e' quasi finito

ma c'e' la sorpresina finale, una simpatica paretina di 3 metri scarsi da scendere con l' aiuto di 4 fittoni, 3 in diagonale e uno in basso: prestare ESTREMA ATTENZIONE visto che il quarto e' posizionato in modo tale che fare una cavolata qua vi assicura un futuro nel coro delle voci bianche



Finita la paretina, finito il viaz, finito il divertimento?
COL CAVOLO! Questo e' un giro per me completissimo, visto che alla parte cenge fa seguire la parte ravanamento

si, sto mirando a quel ghiaione la

Trotterello allegramente godendomi l' ambiente mentre mi dirigo verso la gran ravanata




L' avevo gia' detto che qua il paesaggio e' fotonico? no? bhe ve lo dico adesso




Comincia la gran ravanata: su per il ghiaione come non ne avessi fatti che basta questa estate


verso Forcella San Sebastiano

visuale dalla forcella



Adesso si inizia a ravanare seriamente, lungo un sentiero che gioca a nascondino: adesso c'e', adesso non c'e'

Le vedute son sempre piu' mistiche



MANCA POCO!


Eccomi! Sono arrivato alla Cima Nord di San Sebastiano!

e le foto?
e il panorama?
Cicci, va pian! Ho fame!
Prima mangio poi ne riparliamo

Si, trovo due sassi che fanno quasi una sedia, ne approfitto e mi mangio un paio di panini...
... poi gia' che ci siamo, col sole in fronte, faccio pure un riposino di qualche minuto

Finito il riposino mi ricompongo e mi riavvio
Ah no scusa e' vero il panorama dalla vetta... bhe allora beccati sta carrettata di foto perche' raramente ho trovato dei 360 cosi'





HAPPINESS




Comincio a scendere... con molta cautela perche' e' mobilissimo




Il sentiero a valle della forcella, per quanto instabile, e' per lo meno piu' marcato

Lo spettacolo del Vant de Caleda

ormai son quasi fuori dal ravanamento


il mio percorso alle spalle

Arrivo alla fine a congiungermi col sentiero 524, che scendendo da Forcella La Porta scende fino al Passo Duran

Do un ultimo sguardo a questo ambiente magico prima di avviarmi verso il passo




Adesso vado deciso in discesa lungo il Vant de Caleda



il sentiero si infila tra i mughi

e regala scorci magici


arrivo al bivio per Casera Moschesin, io resto sul 524



sotto la parete del San Sebastiano

il sentiero prosegue a saliscendi, un po' tra i mughi, un po' nel bosco, per andare a finire al Passo Duran, dove tutto era cominciato

Quando arrivo alla macchina, la stanchezza non si fa sentire, e' ancora tenuta a bada dalla gioia del giro, che e' stato uno di quelli piu' belli di quest' anno, uno spettacolo!
Conclusione:
con la stagione prossima mi decidero' a portarmi via la compattina: il telefonino non rende giustizia a questi ambienti!!!
