Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda alverspir » 25/09/2017, 14:29

Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Succedeva un anno fa. La prima caregata sulle Piccole con affluenza ridotta aveva comunque regalato due giorni intensi conditi con l'intermezzo del pernotto al rifugio Passo Pertica. Ci eravamo lasciati con il proposito di ritornare l'anno seguente (era saltato il Vajo Scuro) e così è stato.
Premetto da subito che il tutto è condensato sul sabato in quanto il giorno dopo si è ridotto, per le condizioni meteo del primo mattino, ad un banale trasferimento motorizzato alle auto. Ma la cosa non ha tolto nulla all'intensità della giornata come pure alla serata in rifugio.

[modalità-serio:On]

Mentre i due veronesi ci aspettano al parcheggio del rif. Battisti alla Gazza, il resto della ciurmaglia (sì, vabbè, cricca dai...) si raduna al casello di Thiene e senza riguardo per i due succitati se la piglia comoda arrivando pure con mezz'ora di ritardo.
Oggi si avrà pure la piacevole occasione di incontrare un tal Filippo, frequentatore di VF, col quale condividere la prima giornata e di scambiarci qualche parola. Eppoi, vuoi mettere l'incontro tra Fafo ed il presidente del suo Fan club? Mica roba da tutti i giorni...

Il branco marca il territorio...
Immagine

Le prime vedute rincuorano verso le cime circostanti
Immagine

Immagine

Puntiamo su quanto saltato l'anno prima: il Vajo Scuro
Immagine

Dopo un lungo traverso un tratto attrezzato aiuta a superare un marcato vajo intermedio
Immagine

Sotto la nuova variante iniziale tre decidono di percorrerla... ci ritroveremo all'attacco classico del Vajo Scuro. La variante si rivelerà (come previsto) una vera scimmiata. Il grosso segue il percorso originale risalendo la parte bassa del vajo dove i resti di un recente distacco si sono fatti ben vedere.
Immagine

Alla base del Vajo Scuro attendiamo i tre 'variantisti' e constatiamo favorevolmente che la roccia (pur lisciata per i passaggi) oggi è abbastanza asciutta. Siamo in un fase meteo di primo mattino velato, non abbiamo idea di cosa troveremo sopra...
Immagine

Immagine

Immagine

Questa è la parte più bella del vajo, non lunga ma suggestiva
Immagine

Immagine

La parte superiore è più aperta, sempre interessante
Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Alle spalle spuntano le cime del gruppo Tre Croci
Immagine

Usciti alla vista dell'ultima parte della risalita la luce apre all'azzuro ed alle prime guglie della zona
Immagine

Immagine

Immagine

Un'ultima discesa attrezzata porta in vista della forcellina terminale
Immagine

Dove si apre lo spettacolo del Fumante che ci accompagnerà per un buon tratto e dove ritengo superfluo qualsiasi commento
Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Nonostante sia almeno la quinta volta che percorro questo tratto l'emozione è sempre la stessa
Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Uno sguardo ai gruppetti sotto i quali traverseremo nel pomeriggio (Plische, Tre Croci, Zevola, Gramolon)
Immagine

A nord il gruppo del Carega col rif. Fraccaroli e la Costa Media su cui abbiamo viaggiato l'anno scorso
Immagine

Scendiamo allo Scalorbi, tra la gente che ci bazzica attorno notiamo qualche individuo sospetto... ma non ci facciamo caso
Immagine

Ripartiamo e traversiamo lungamente verso sud inizalmente sul versante est del Plische
Immagine

Non senza concederci, prima, un mega-selfie di branco
Immagine

Immagine

Immagine

Al passo Tre Croci/Lora una breve apertura apre le velature sul Tre Croci
Immagine

Superiamo anche passo Zevola traversando sotto l'omonima cima e continuiamo la rilassante discesa verso il successivo passo Ristele
Immagine

Salutiamo Filippo che rientrerà verso il Battisti
Immagine

E continuiamo la discesa verso l'ultimo passo della Scagina
Immagine

Da cui in veloce discesa e qualche saliscendi finale verso il rifugio Bertagnoli
Immagine

Immagine

Al rifugio foto di gruppo al motto delle nostre caregate
Immagine

Il resto della serata (che sarà lunga lunga) è qualcosa d'altro e non se ne può parlare in modalità-seria. Eventualmente sarà oggetto di successivi interventi. Un sentito e riconoscente grazie a tutti per la compagnia ed altrettanto per la sobria, astemia e quasi noiosa cena in rifugio...

[modalità-serio:Off]
Avatar utente
alverspir
 
Messaggi: 1592
Iscritto il: 08/11/2011, 13:09
Località: Favaro Veneto VE

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda gianverd » 25/09/2017, 15:11

Bravi, peccato per il tempo grigio...
saluti
GV
Avatar utente
gianverd
 
Messaggi: 477
Iscritto il: 09/11/2011, 10:28
Località: Treviso

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda Sergio69 » 25/09/2017, 16:33

gianverd ha scritto:Bravi, peccato per il tempo grigio...

Ciao Gianverd.
Il cielo sulle Piccole è spesso nuvoloso (il Fumante non si chiama mica cosi per caso :nooemo: ). Il tempo comunque Sabato è stato bello e ci ha consentito di arrivare asciutti in rifugio.
Comunque in tutti i casi, con la gente che c'era al giro, sarebbe stata una giornata epica anche se diluviava :lol:
Per capirci, basti dire che ci siamo seduti a tavola alle 7 di sera (dopo esserci prima ben idratati con le birre, che come si sà sono ricche di sali minerali :P ) e ci siamo alzati alle 11.45!
Il rifugio poi merita una storia a parte: praticamente un albergo a tre stelle. Con una qualità del cibo superlativa, addirittura migliore di quella del Carducci. :lovemo:
Avatar utente
Sergio69
 
Messaggi: 820
Iscritto il: 28/07/2014, 15:44

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda gianverd » 25/09/2017, 17:04

Sergio69 ha scritto:Per capirci, basti dire che ci siamo seduti a tavola alle 7 di sera (dopo esserci prima ben idratati con le birre, che come si sà sono ricche di sali minerali :P ) e ci siamo alzati alle 11.45!

Un rifugio che vi lascia in camera sino alle 11,45??? Ma non è un rifugio.. :D
saluti
GV
Avatar utente
gianverd
 
Messaggi: 477
Iscritto il: 09/11/2011, 10:28
Località: Treviso

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda FaFo » 25/09/2017, 18:04

Mi sveglio di soprassalto.......è buio ma un lampo illumina il letto e sento il rumore della pioggia...... il terremoto.......
Dove sono? Un attimo fa ero in gita scolastica a Parigi ed ero agitatissimo perchè, lasciando l' albergo, avevo dimenticato di ritirare la cartà di identità presso la reception....... ormai sono in viaggio di rientro verso casa; e adesso come faccio a tornare in Francia a recuperare il documento?
Attimi di tensione seguiti a smarrimento più totale, pochi secondi di lucidità e capisco tutto: sono in camerata del rifugio Bertagnoli con sette anti-Mazariol e il più piccolo di loro (dalla Germania), sopra di me, si agita e fa muovere il letto. Sono pressochè certo che sia solo agitazione e non movimento sussultorio divertente considerato che, solo a patto di accettare Mazariol nel gruppo, avremmo potuto ambire a tale premio.
E' evidente che ieri sera ho esagerato con il cibo.(ma la colpa non è mia che ho mangiato fuori controllo, bensì dei gestori che hanno portato portate esagerate.....dispiaceva ritornare i piatti non spazzolati) D'altra parte il vino l' ho solo sfiorato e la grappetta al pino mugo era giusto un assaggio. Se, oltre al cibo, avessi bevuto credo che avrei fatto sogni tipo di essere rapito dagli alieni e vivisezionato per la ricerca del genoma fudosiano.
Ora si risveglia tutta la camerata grazie ad un tale che, ruttando, dice qualcosa tipo: "Svegliaaaa".
Mi viene in mente che altri 4 non-Mazariol dormono nella camera di fianco tra culle e pasticche ed infatti ci ritroviamo in sala a far colazione in 12 apostoli. C'è chi prende il caffè, chi il cappuccino, chi vuole fare il 'mmericano e chi, prima fa la fighetta dallo stomaco disturbato prendendo un tè, e poi ordina anche il caffè perchè, così dice, il the è risultato quasi insapore e non si è nemmeno accorto di averlo bevuto.
Il meteo continua ad esser pessimo e il figlio illegittimo di Giuliacci (ma anche un pò figlio di madre ignota) diffonde la notizia che continuerà a piovere fino a sera.
Allora el furlan del gruppo vede un bel pulmino a 16 posti parcheggiato sotto il rifugio e, nonostante abbia in circolo molta enoglobina, riesce (non senza difficoltà) a realizzare che 12 è minore di 16............da qui scende la strada.......... al Battisti arriva una strada............idea!! Chiediamo un passaggio per evitare la pioggia! (sono quasi certo che in questo ulteriore step di ragionamento sia stato aiutato da qualche altro anziano del gruppo)
Gli anziani del gruppo salutano il cantiere nei pressi del rifugio pensando che non ci sono più gli operai di una volta e che gli ingegneri stanno sbagliando tutto. Ovviamente quando saliamo sul pulmino smette di piovere (ma con i se e con i ma......) e i bulli subito vanno nei posti in fondo avendo cura di riservare due posti vicini del divanetto agli innamorati del gruppo che possono scambiarsi tenere effusioni riparati dalla tendina............
E così parlando di cime, letterine,tapis roulant starati e progetti futuri torniamo da dove è cominciata l'avventura ieri. Ci si concede una foto di gruppo con ghigliottina e caffè alla Baresi. I più temerari cercano di dimostrare il loro dominio di maschi alfa arrampicando tra monoditi e aderenze contrapposte eppoi................si finisce a parlar di merda con colte citazioni di idrodinamica applicata del più anziano della compagnia.
E' il momento dei saluti e qualche coglione di scarsa cultura, salutando lo Sherpa, se ne esce con una frase del tipo: "Auguri per il Tibet!" (il mio orecchio ne è testimone)
IL Mauro, impietosito gli dice semplicemente:" El Nepal vecio! El Tibet l' è n'altra roba!"
Ma almeno il coglioncello di cui sopra ha un merito: mi fa ricordare di una strana proposta, forse un trabocchetto, fattami da ONURB la sera prima quando era ancora solamente al primo bicchiere di vino...........il tempo dirà se quel primo bicchiere era già stato sufficiente a far perdere il lume della ragione al buon Bruno (approposito ........................................................................................................................................................................................................)
Ora è il momento dei saluti, si torna in pianura ad aver nostalgia della spussa carognosa del branco. Grazie bestie.

[Virus "applicazione cosa è"]
[Vezzana NO]
[immagini di venditori ridicoli e di persone con la foto già pronta per l' aldilà]

[Input Rewind, slot 4, memory 6/c]

Per dar la buonanotte entra in camerata un somaro che pretenderebbe di fare un discorso serio sulle malattie epatiche: tra l' antipasto e il primo era credibile essere seri ma ora!

Al ritorno dalla visita alla chiesetta, rientrando in sala, accade l' inaspettato. Bruno è impegnato in una vera prova da maschio alfa: la conquista di una mazariola. Subito comincia con l'arma dell' ascolto; la lascia parlare facendo finta di essere di molto interessato alle argomentazioni proposte, trova finanche il tempo di replicare con frasi biparola...............che brava!...........sei mitica...........fatto bene...........è giusto............non preoccuparti. Poi decide di passare all' attacco, si alza e si dirige verso il juke-box del locale (per i distratti sottolineo che c'era davvero!)........... colpetto di mano e parte la canzone. Peccato che invece di un Elvis Presley prima maniera parta la raccolta di inediti di Gatto Panceri. Chiaramente la libido cala a livelli sottosoglia e solo un ulteriore giro di goti può salvere il salvabile: è ora di andare in camera. A dormire e basta.

[Vezzana si, Vezzana no]

Finito il dolce decido di uscire a fare e prendere aria e mi dirigo verso una chiesetta che do per scontato essere chiusa, invece provo ad aprire la maniglia e Gesù mi invita ad entrare. Mi sfogo con lui raccontandogli della piega che ha preso la serata a causa del vino e vorrei che trovasse una risposta che mi dia sollievo. Quando comincia a parlarmi anche Lui di calcio, della linea difensiva del Milan di Sacchi, di Baresi con la spalla dolorante e dell' Inter di Herrera decido che ne ho abbastanza e che è meglio rientrare in rifugio.

Tra il secondo e il dolce si comincia a parlar del giuoco del pallone e allora tutti con la mano alzata a segnalare il fuorigioco tranne un pazzoide che punta il dito accusatore verso tutti...........

Tra il primo e il secondo il livello alcolico è preoccupante: si cominciano a contare i morti! Resta spazio per alcuni discorsi che rasentano la serietà e il mito: tanticapelli è davvero elegante nei movimenti altro che quel pazzoide dal rosa pigiama che agli incontri tra forumisti comincia ad andar su e giù per il sentiero lanciando sassi e poi sparendo senza salutare.

[Vezzana si, Vezzana no]

Prima del primo e prima che il vino dia qualche alibi un somaro richiama l' attenzione e chiede qualche attimo di serietà in cui si mette a nudo parlando di sofferenza e nichilismo con gli occhi che vanno inumidendosi ed è palese che a parlar non il vino ma l' uomo............

Comincia la cena e subito parte la gara a chi trova il motivo più improbabile per avere la scusa di bere a più non posso.
Qualcuno parte subito spingendo forte e mostra a tutta la tavolata immagini di persone sconvolte ad alte quote; qualcun' altro ricorda a tutti di essere parente di Sergio69 e di aver bisogno di aiuto per dimenticare; qualcuno usa la psicologia inversa dicendo di essere astemio o minorenne; c' è poi chi sostiene di aver fatto centinaia di ferrate con un metodo di classificazione che fa discutere. Su tutti vince chi si gioca la carta del compleanno! Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri...............
La vittoria è frutto anche del duro lavoro di pianificazione dell' offerta del vino............a un certo punto arriva in tavola quello che a giudicare dal titolo sembra a tutti gli effetti un romanzo Harmony ma i più attenti colgono subito degli indizi importanti: la classificazione DOC, l' etichetta 'vetro free' e la perfetta saldatura dei componenti fanno rizzare le antenne............... quando poi qualcuno legge l'etichetta numerata è il delirio: trattasi dell' esemplare numero 26 del vino in brik della tenuta Magiche Armonie.
[una cosa va scritta: al rifugio per cena c'era il tutto esaurito e in ogni tavolo, chissàcomemai, c'era un compleanno in corso..............scusa banale per imbriagarsi....]

Arriviamo finalmente al Bertagnoli dove ci si può finalmente sedere e rilassare e fare discorsi quasi seri (a differenza di quelli della cena che sono annaffiati e contaminati da vino).
Proprio mentre un baldo ragazzo marlon mi svela un segreto forumistico l' ambiente viene scosso da una notizia sconvolgente: Mazariol ha scritto sul forum......... ci ha visti allo Scalorbi. I sospetti diventano certezze pensando ad un berretto rosso!
Decidiamo tutti, di comune accordo, di fregarcene. Tanto una cosa è sicura: Mazariol è un povero deficiente frustrato che vive di provocazione e anonimato.
Di più: è probabile che il berretto rosso gli serva per fingere e nascondere la camicia nera e i pantaloni mimetici che sono la sua quotidianità.

Nei pressi della malga Fraselle di sopra è il momento di salutare il mio caro fan alfpaip che ci ha piacevolmente accompagnati fin qui. Già gli indizi iniziali lo davano in odore di amicizia ciuchina: livello di disturbo mentale ottimo! Ora accade una cosa che toglie ogni dubbio: "finalmente posso lasciare questa compagnia di merda, la rottura di coglioni è finita"
Grande alfpaip: dodici di noi non fanno sei di te...........siam tutti mezze pippe. Alla prossima!

Ora si scende rapidamente allo Scalorbi e, a seguire, una ripidissima salita ci porta alla porta di Campobrun da cui parte un sentiero in leggero falsopiano a collegarsi al passo Lora dove il cuLa del gruppo si attarda a dare informazioni ad una milfona.

Visto che il panorama è spaziale decidiamo di far qui la pausa panino: pessima scelta. Arrivano un paio di esemplari femmina seguiti da un escursionista dal rosso cappello che, col senno di poi, crediamo poter essere il Mazariol.......
Allora ONURB comincia a fare discorsi tra il filosofico e l' iperreale arrivando a contorsionismi ipotetici cerebrali che nemmeno lui pensava di avere fino a giungere alla soluzione del crivello di VF: Mazariol è.......

[Vezzana si, Vezzana no]

Ormai alla fine dei tratti attezzati incontriamo un manutentore (grazie del lavoro) che si stupisce per il traffico e ci chiede di dove siamo.........Venezia, Padova, Verona, Treviso..........Veneto! Poi c'è un furlan e un terun al di sotto del Po.
Con piacere, ricordando la prima edizione della Caregata, sbuchiamo sul sentiero che sale da Campogrosso e tra mirabili guglie e torrioni con un falso falsopiano giungiamo alla forcella del Fumante non prima che Dario abbia detto a tutti il PIN del suo bancomat..........

Cominciamo la ferrata che ha il suo top nel passaggio tra umide pareti attraverso una fessura sgocciolante dove si passa non senza fatica tra contrazioni e aiutati dal cavo a mo' di cordone ombelicale. Considerato che alla fine si sbuca nella luce abbagliante lo potremmo definire una specie di surrogato uterino.......

In breve siamo all' attacco vero e proprio del vajo scuro e dobbiamo aspettare il terzetto di variantisti che tarda ad arrivare. Dopo interminabili e preoccupanti minuti di attesa, tra le nebbie sempre più fitte, sentiamo grida di scimmie.
Scimmia 1: desfà e pien de graffi........
Scimmia 2: abbastanza stanca e con un occhio fuori uso
Scimmia 3: molto rilassata e con aria di chi aspetta la banana sapendo di aver fatto una cosa molto più facile di quello che potrebbe fare (bravo presidente!!)

Passiamo il bivio per il vajo Pelegatta indicato con nuova cartellonistica e in breve siamo all' inizio delle attrezzature con un primo tratto in discesa dove i più esperti possono dar sfoggio di abilità tenendo i bastoncini in mano. Alla fine della discesa si arriva all' attacco della nuova variante per il vajo scuro. Tutti procedono su sentiero seguendo il vecchio tracciato tranne il più ebete del gruppo che si mette a frignare come un bambino: lui vuole fare la variante perché tutti i suoi amichetti l' hanno fatta e non è giusto e non è giusto e non è giusto!
E allora vai pure ma poi non non venire dalla mamma a lamentarti che ti sei sbucciato il ginocchio......
C' è un problema: il crucco decide di seguirlo; ma cosa veramente grave, alf va a naso e, pensando di seguire l' odore del branco, si confonde e segue l' odore di ascelle del Koion....... (alfpaip, io ti perdono perché non sapevi quello che facevi)

[Vezzana si, Vezzana no]

Secondo ritrovo con gli ultimi del gruppo(ma non meno importanti) al park nei pressi del rifugio Battisti e si può cominciare a camminare direzione Vajo scuro e subito noto che il presidente del mio fan-club procede a braccia conserte: bravo ragazzo, prega il tuo Zarathustra. Nei pressi di un grande masso c' è la famosa stele di Rosetto che ha permesso agli storici di capire il pensiero di un illustre disturbato. C' è da dire che nuovi studi sui geroglifici di cui sopra hanno portato ad elaborare teorie in completa antitesi rispetto al passato dimostrando che la ricerca della verità è ancora in itinere.

All' uscita dal casello Thiene-Caltanissetta c' è un primo ritrovo di gruppo. Saluto i già conosciuti e il buon Maurizio che sembra essere una persona serena e a modo nonostante la parentela con Sergio69. Con aria di indifferenza e superiorità fulmino con lo sgurdo un tipo con berretto a coprire la folta chioma; egli, adorante e prostrante, è in attesa di un mio cenno, un segnale per capire che l' ho riconosciuto........alfpaip, ora puoi smettere di baciarmi i piedi, ti puoi alzare e per oggi avrai l' onore di mettere le tue suole dove io poserò le mie!

Sveglia prima dell' alba di un banale Sabato mattina di fine Settembre; 13 persone si mettono in viaggio con la stessa meta con il sorriso sulle labbra e il naso sopraffatto da una tremendo tanfo.............

Per iniziare ricordo di essere andato in tilt nei giorni precedenti l' escursione a causa delle innumerevoli onde elettromagnetiche causate da un virus chiamato "applicazione cos' è" e nella memoria è rimasta solo l' immagine di una bicicletta senza sella cavalcata da un gaio centauro alla ricerca di una fallica cima.

[Inizio registrazione]
FaFo
 
Messaggi: 305
Iscritto il: 21/08/2014, 20:11
Località: Terme Euganee

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda Blitz » 25/09/2017, 18:18

Bella ragazzi, bel giro e bel gruppo.

Io come sapete ero assente per... impegni compleannistici
Blitz
 
Messaggi: 1542
Iscritto il: 08/11/2011, 22:59
Località: Padova

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda Sixtynine » 25/09/2017, 18:33

Fafo!!!!!!!
Semplicemente geniale.....
Sixtynine
 
Messaggi: 101
Iscritto il: 12/06/2017, 20:05

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda SHERPA61 » 25/09/2017, 19:35

no so se ridere......aver paura.....cagarmi sotto (metto la pancera)....essere orgoglioso...o solo spacciato...
poi scriverò anche......prima o poi....ma cristo santo ofaf.....sei da elettroshock.....Dario Argento è un'educanda di un collegio francese....

Onurb.....Enrock....avevate ragione.....

che storie.......diventar vecchio per perder convinzioni anziché trovarne ....e finir la mia carriera montana in mezzo all'afrore..!!
Avatar utente
SHERPA61
 
Messaggi: 1160
Iscritto il: 13/09/2012, 11:42
Località: Pordenone

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda Sergio69 » 25/09/2017, 20:25

Fafo, cosa dire del tuo post se non: geniale! :uhaemo:
Avatar utente
Sergio69
 
Messaggi: 820
Iscritto il: 28/07/2014, 15:44

Re: Caregata - Il ritorno (Onurb for Sherpa reprise)

Messaggioda alfpaip » 25/09/2017, 20:35

Ahahahahah...

Alla parte sulle scimmie sono esploso... appena mi passano i crampi parto in pellegrinaggio (a braccia conserte, s'intende)...
alfpaip
 
Messaggi: 614
Iscritto il: 12/09/2012, 13:39
Località: Padova

Prossimo

Torna a R I T R O V I e R A D U N I

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 15 ospiti