Terza Piccola - Carnia

Percorsi non attrezzati,su roccia od in ambiente Alpinistico.

Terza Piccola - Carnia

Messaggioda alverspir » 24/10/2017, 15:48

Terza Piccola

La più piccola delle sorelle disposte tra Sappada e la Val Pesarina. La più piccola ma la più ostica. Posta poco a sudovest del paese di Sappada un segnavia CAI ne attraversa il circo da nord a sud lungo la Val Eichenkofel e nella parte alta ci si addentra in un circo di cimette, guglie e torrioni che isolano praticamente da tutto il circondario. Il segnavia porta sullal'omonima forcella per divallare verso sud e scendere al bel passo della Digola da cui ci si può solo sbizzarrire nelle varie combinazioni possibili in zona.
Siamo ormai oltre metà ottobre e per il giorno dopo le previsioni parlano di un cambiamento.
Tra qualche idea e qualche mezza andiamo sul sicuro sperando in una clemenza (visiva) del meteo.
In pratica dai nostri rispettivi PP sino all'alto Cadore coperto fisso senza speranza. Ma è oltre la galleria che anticipa Santo Stefano di Cadore che il blu si apre ed arrivati a Sappada la giornata sembra darci grazia.
In verità solo in prima mattinata è stata definita la nostra cima, in ballo tra la Media ed appunto la Piccola.

Partiamo presso il Piave, alle porte di Sappada e ci portiamo attraverso il bosco della Digola verso il contafforte est del gruppo della Terza Piccola.
Il monte del Ferro alle spalle di Sappada
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Salendo verso il gruppo della Terza Piccola
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Approcciando la Val Eichenkofel appare la Piccola
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Lungo la parte alta del vallone
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Ad ovest miriadi di piccole punte
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In forcella si apre la vista sulle altre Terze, Brentoni, Cornon...
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Una falsa traccia ci porta a risalire un primo ghiaione a destra della forcella
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con dietro front al suo esaurirsi per mancanza di riferimenti e soluzioni accettabili
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scendiamo e ne addocchiamo un secondo che presenta al suo termine un masso incastrato, riferimento dalle note che ci portiamo appresso...
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ma attorno al masso si esauriscono le eventuali possibilità e tornano tutti i dubbi sulla corretta via
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Ancora dietrofront verso la forcella consolandoci con qualche bella vista
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Breve verifica nei dintorni e oltre una macchia di mughi una traccia gira attorno allo spigolo ed appena oltre a sinistra rinveniamo il corretto canale di salita.
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Da questo punto è tutto logico ed il canale, con opportuni districamenti e scostamenti porta sotto il vero masso incastrato
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A sinistra del masso troviamo un cordone per l'eventuale variante a sinistra che ignoriamo... il cordone non mi era poi neanche sembrato in ottime condizioni
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Optiamo per il sotto-masso (medesime difficoltà) con qualche passo divertente
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Sopra il buco una paretina ed una breve lama esposta
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Una breve pala erbosa e si arriva in cima, bella, panoramica, isolata e soprattutto luminosa
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Sappada e spazio ad est
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Clap, Creton, Terze, Brentoni e Cornon a sud
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Cadore e Dolomiti d'Auronzo & Sesto a nordovest
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Al centro si intravvedono gli Splati di Toro
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Riscendiamo per la stessa via fino alla sottostante forcella
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Scendiamo a nord al passo della Digola lasciandoci alle spalle il versante sud della Terza Piccola
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Rientriamo lungo il bosco della Digola agli incroci di salita e quindi tranquillamente al parcheggio.
Il tempo e la fatica persi nei due ravanamenti dei primi due canali non ci fanno neanche pensare di allungare il giro in qualche modo. Chiudiamo l'anello che comunque è stato divertente e piacevole e ringraziando per la tregua meteo-luce-temperatura ci congediamo con la seconda Terza, rimandando ormai l'appuntamento con la conclusiva Terza Media alla prossima occasione. Chissa che ci bocciano tutti...
Ora aspetto il sciur...
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda FaFo » 24/10/2017, 17:55

L'escursione del Sabato nasce dalla dura pianificazione durante la settimana, tutti i protagonisti sono impegnati a sottrarre minuti preziosi al loro lavoro per far progetti e c'è chi progetta in grande: Terza piccola, Terza media, piccola e media a fine giro; sono solo 2100 di dislivello e -10 punti sulla patente.
Si creano quindi due gruppi: quello di chi vuole fare un' escursione di medio livello e quello di chi deve chiudere i conti con le terze e dimostrare al maestro Paolo che è il più bravo della classe.
In qualche modo arriviamo al bar per colazionare e mentre cerchiamo la cosa più importante del locale, il cesso (piccolo OT: c'è chi arriva da fuori regione a portare inquinamento e rumore e poi consuma tutte le salviette e il sapone del bagno della prima pizzeria che gli capita a tiro perchè deve darsi una rinfrescata)........scrivevo, mentre sorseggiamo il caffè al bar arriva una ragazza, una stella, che ci punta, sembra avere le idee ben chiare: vuole venire con noi!
Ma ci hai visto bene?
Piccolo consulto tra somari e il veccio del gruppo decide, eccezionalmente, di elevare le quote rosa dalla solita unità (la principessa) all' incredibile numero di 2 ragazze.
Mazariol e trapper sarebbero fieri di noi.
Ora il trasferimento in auto verso Sappada e la mia attenzione viene catturata da vari cartelli di forma tonda: nonostante i colori (bianco e rosso) siano gli stessi sono molto diversi da quelli normalmente presenti lungo i sentieri e hanno dei numeri scritti in grande al centro; credo siano i minuti previsti per raggiungere la meta anche se non c'è scritto da nessuna parte la destinazione del sentiero. In auto con me c'è l' enigmista che si avventura negli anagrammi dei nomi: cula, recion.......proprio lui parla che ha la sella della bicicletta di marca f' ak.
Finalmente si comincia a camminare e dopo poco il terun dice che oggi non ha l' ispirazione fotografica, banale scusa per mollare la macchinona fotografica alla nostra guida di oggi, si perchè noi oggi siamo stati previdenti e abbiamo deciso di farci accompagnare da un AMM.
La temperatura è piacevole e solo quando la forestale comincia a salire ripida il sudore annebbia vista e mente.
Ora devo scusarmi con i lettori per la mancanza di dati; fortuna vuole che poco prima di arrivare in forcella un pino mugo mi permette di cambiare l' acqua del sistema di raffreddamento e la registrazione può ricominciare.
Arrivati alla forcella Terza Piccola (o Sella Dracone) è il tempo di fare una breve pausa ristoratrice, ora comincia la parte più tecnica dell' escursione e indossiamo i caschetti, qualcuno decide di portare sfiga e solo alla fine rivela che il suo caschetto è color viola ma ormai siamo in ballo e decidiamo di andare avanti lo stesso. Questo intoppo, però, ci fa decidere di fare un pò di riscaldamento lungo i canali della Terza Piccola prima di affrontare l'impegnativa salita lungo la normale: è giusto riscaldare bene i muscoli, soprattutto quelli delle spalle visto che ci sarà da risalire un masso incastrato con una tecnica in espansione.
Primo canale di riscaldamento: la roccia è sbrisolona ma non ci facciamo intimidire e lo risaliamo fino alla fine e pieghiamo la realtà al nostro volere autoconvincendoci che il previsto masso incastrato non c'è più perchè rotolato a valle recentemente. Ora un paio di giovani somari proseguono, come da relazione, in salita verso sinistra. Pochi secondi e sento la solita puzza: è la piacevole puzza del branco! No FaFo, stavolta ti sbagli, è proprio puzza di merda: i pantaloni si appesantiscono alleggerendo il carico interno dei giovani somari. Ora dobbiamo scendere ed evidentemente il livello di testosterone dato dal colore viola è molto alto; in particolar modo uno dei somari vuole mostrare la sua portentosa capacità di far mulinare la spalla ad incredibile velocità, un po' come farebbe un pavone aprendo la coda............ il somaro di cui sopra non ha calcolato che un faffo bastardo lo aspetta al varco e lo punisce.
Alla fine della discesa ci avviamo verso il secondo canale di riscaldamento; leggermente più semplice e possiamo puntare al masso incastrato. Il problema è che risulta talmente ben incastrato che ci impedisce di passare.
Ora che siamo belli caldi e vogliosi torniamo in forcella con l'intenzione di fare la normale; però all' ultimo Brombe si ritira: dice che è annoiato, tutto troppo semplice e banale, lui è abituato a ben altre difficoltà e vuole fare una dormita al sole.
Noialtri cominciano a risalire il canale su roccia discreta e infido ghiaino fino ad arrivare al passo chiave della salita................
Il masso incastrato suscita in me una strana sensazione: mi fa tornare bambino in terza elementare........."Sabato siamo fatto la normale della Terza Piccola e siamo sbagliato strada e Brombe era stanco e ci ha spetato al passo e ha dormito. Il maestro Paolo ci ha fato vedere come passare sul masso e poi sono passati i miei compagni e poi sono passato io e il maestro Paolo mi ha visto e mi ha detto bravo perché sono stato bravo a passare come mi aveva insegnato a passare il maestro Paolo. E poi siamo rivati sul lama che non ci ha sputato perche il maestro Paolo ci ha deto di stare buono e abbiamo riusciti ad arrivare in vetta e il maestro Paolo ci ha fatto la foto con la macchina che fa le foto e adesso ci abiamo la foto di classe di noi che siamo sulla cima con il maestro Paolo ma sono triste perche Brombe non è venuto co noi e nella foto c'è il maestro Paolo che ci ha fatto la foto ma manca Brombe che non era con noi."
In cima c'è la solita croce di legno ma cattura la mia attenzione una piccola statua di Gesù che porta la croce sulla sua possente spalla.
Nei 10 minuti che rimaniamo in vetta succedono molte cose e lascio ai lettori fantasticare sulle ipotesi più assurde che sono quelle più reali. Mi limito a scrivere dell' animata discussione riguardante la possibilità di abbandonare Brombe al suo destino dandolo per spacciato schiacciato dalla legge della selezione naturale.
Alla fine, nonostante ci fosse la possibilità di scendere dall' altra parte, decidiamo di tornare lungo la via di salita ma non tanto per andare a recuperarlo, quanto perchè l' anziano del gruppo vuole assolutamente scendere senza usare il canapone presente a lato del masso incastrato: vuole fare la discesa da integralista e al grido di "la Montagna akbar" torniamo alla forcella e noto, sotto il caschetto viola, una faccia contrita come di chi vorrebbe rivelare un segreto ma non riesce a trovare il momento giusto........
E' tempo di mangiare tutti assieme ed è arrivato il momento di rivelare l'imbarazzante verità che nemmeno un fantasioso modo di dare un nome ai cibi prodotti all' uopo può nascondere: "Sono vegana!"
Apparcarità! Drammatico, di peggio c' è solo essere astemi! E' interessante notare che la bresaola vegana va mangiata col pane altrimenti non sa di niente: come la bresaola normale.
Ora ci rimettiamo in marcia a scendere verso il passo della Digola e dopo un primo tratto molto ripido su ghiaie ci infiliamo nella boscaglia e lungo il sentiero sono molti i ricordoni di vacca: devono essere mucche ardite per spingersi lungo questo sentiero affatto banale; più probabilmente trattasi di cacche lanciate dagli elicotteri: esperimenti segreti governativi sulla dinamica di caduta dei pezzi di m........
In ogni caso decido, al CAI piacendo, di chiamare questo luogo Vallon di CaccaVacca.
Arriviamo finalmente al passo della Digola, ormai è troppo tardi per pensare di salire la Terza Media.
Ammetto che dal passo i ricordi sono molto vaghi.......
Mi limiterò a scrivere l' ultima cosa: ricordo a un certo punto di essere passato di fianco a una casera dove locals molto lucidi volevano offrirci una coca: piccola, media o grande a scelta! Io avrei accettato ma i compagni du escursione innorriditi sono scappati......


Quella di prima era la penultima [cit.] : pare che al passo Digola delle persone immonde, anzi delle bestie, abbiano abbandonato una cagnetta con una zampetta fuori uso. Dal canile mi chiedono di fare un appello pubblico: la cagnetta è sterilizzata, vaccinata e fa la cacca quasi sempre nella lettiera. Qualcuno disposto ad adottarla?

Quella di prima prima era la terz' ultima................alla fine del giro il nostro Amm è diventato ammdm e ha staccato la fatturina inserendo tutte le voci di costo extra; le più vergognose risultano essere:
-consigli su come affrontare in sicurezza un tratto di strada forestale pianeggiante
-spiegazione sulla natura vulcanica della dolomia
-dimostrazione pratica di come svuotare le scarpe dai sassolini alla fine dei ghiaioni
-corso di trasporto bastoncini su zaino senza mai usarli
-corso accelerato di conquista alle cime Danile
Non vi nego che il conto è salato, riusciamo a fare una colletta? Magari con parte del ricavato compriamo le crocchette alla cagnolina storpia di cui sopra che pare si chiami Daria................
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda Blitz » 24/10/2017, 18:37

Ziocanon eravamo a uno sputo in linea d' aria!
SOITO :lol:

Bellissimo giro e belle foto Michele, as usual 8-)
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda Sixtynine » 24/10/2017, 18:58

FaFo come direbbe il buon Sherpa Imm-en-so sei un pazzo scatenato te ne rendi conto vero?
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda Luck1403 » 24/10/2017, 19:59

Devo dire che alla sera sorseggiare un amaro leggendo i post di FaFo ha il suo perché :lol:
"Gli amici sono quelle rare persone che ti chiedono come stai.... e poi ascoltano persino la risposta."
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda Nashira » 24/10/2017, 20:12

Aiuto, non riesco ad uscire dal loop semantico del maestro Paolo!
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda Sixtynine » 24/10/2017, 20:41

Aiuto, non riesco ad uscire dal loop semantico del maestro Paolo!

Ecco FaFo con la tua geniale follia hai mandato in tilt la giovane Giada!
Sixtynine
 
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda terrealte » 24/10/2017, 20:51

Quindi la giovane giada esiste.
Grande.
Bene finalmente qualcuno che si mette in gioco,e nn si nasconde come il mazariol
terrealte
 
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda Mazariol » 25/10/2017, 8:31

terrealte ha scritto:Quindi la giovane giada esiste.
Grande.
Bene finalmente qualcuno che si mette in gioco,e nn si nasconde come il mazariol


Senti alteterre-culobasso sono già uscito con 2 persone del forum tra cui Piadina90, di te non si sa nulla, chi ti ha visto? ....come ha detto qualcuno "l'invidia è una brutta bestia" :culemo:
pace e bene
Mazariol
 
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Re: Terza Piccola - Carnia

Messaggioda alfpaip » 25/10/2017, 9:22

Orca miseria,

Una nuova epistola del mio sommo vate... quale miglior lettura per trascorrere queste lunghe e solitarie ore in volo sull’atlantico?!
alfpaip
 
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