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Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 15:43
da fedipos
Infatti, è questo il punto di domanda. Io ho avuto la fortuna di parlare personalmente con Sir Edmund, e inevitabilmente feci la domanda di rito, alla quale mi rispose da vero lord " La storia dice che noi siamo stati i primi, forse siamo stati i primi a tornare a casa". Più signore di così direi che è difficile esserlo. Per i dubbiosi eventuali, eravamo sulla pista di Paplu, nel Solu Kumbu, dove negli anni settanta morirono la moglie e la figlia i n un incidente aereo.

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 16:06
da SHERPA61
my two cents.....

1) cosa cambia se sono arrivati in cima o "solo" a 8650 metri..??..un cavolo......ci son arrivati vent'anni prima e con la giacca in Tweed....ma stiamo scherzando.....??...
2) son d'accordo in pieno col Fed che nemmeno ci immaginiamo cosa erano agli albori tutte le discipline (speleo...sub....alpinismo.....sci....paracadutismo.....volo aereo.....navigazione....ecc...ecc....ecc..) rispetto agli standar attuali....per cui .....e semplicemente anacronistico e inutile alcun tipo di parallelismo....

3) non son d'accordo per niente col Fed nel suo stantio assioma : vecchio = di valore......non è che quello che è stato fatto 50 anni fa di per se sia sempre e comunque più meritevole......non è che Uli stek....o Luca Vuerich....potevano scalare con le scarpe chiodate per darti modo di paragonarne gli exploit.....se no saremmo tutti ancora (e solo) ad ascoltare i Pink Floyd.....Bob Dylan...e Rolling Stone e Beatles......mentre escono dei nuovi grandi interpreti che (ovviamente) non usano la chitarra di Jimmy Hendrix.......

non so se mi son capito..... :? :vekemo:

e ve lo dice uno che va in Nepal solo a 4/5000 metri con una sacca di medicine "guaia un mal".....e ....Fed....silenzio....se no parliamo di tutte le goccine tue...... ;)

insomma....ad ogni tempo i suoi "campioni".......

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 16:24
da gianverd
fedipos ha scritto:Infatti, è questo il punto di domanda. Io ho avuto la fortuna di parlare personalmente con Sir Edmund, e inevitabilmente feci la domanda di rito, alla quale mi rispose da vero lord " La storia dice che noi siamo stati i primi, forse siamo stati i primi a tornare a casa". Più signore di così direi che è difficile esserlo. Per i dubbiosi eventuali, eravamo sulla pista di Paplu, nel Solu Kumbu, dove negli anni settanta morirono la moglie e la figlia i n un incidente aereo.

Cavolo hai avuto il privilegio di conoscere Sir Edmund, complimenti. Sì avevo letto che era un vero signore soprattutto quando iniziarono le solite polemiche giornalistiche chi avesse messo prima il piede sulla cima tra lui e Tenzim :sciemo: :sciemo: :sbaemo: :sbaemo: . Lui che disse: ".. siamo arrivati insieme...".
Anche la risposta sul fatto che erano i primi a tornare vivi, ha molto significato, con i materiali di allora è un miracolo. ( Tenzin credo abbia perso qualche dita dei piedi). Rimane comunque uno dei più bei enigmi dell'alpinismo quello della macchina fotografica che aveva Irvin e che sembra qualcuno abbia trovato il corpo ma non ha potuto dire la posizione perchè travolto da una valanga. Pensa che scoperta un giorno ritrovare quella macchina: erano "solo" a 240 metri dalla vetta????
:shock: :mmemo:

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 16:27
da Sixtynine
insomma....ad ogni tempo i suoi "campioni".......


Amen

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 17:41
da fedipos
Certo Mauro, non esiste un metro di comparazione, dico solo , per farla breve, che salire in cima seguendo 6 km di corde fisse, o correndo a fianco anche senza toccarle ,( però ci sono!!) nel 2017, e arrancare a 8650 con la giacca di velluto e la sciarpa che tiene il cappello, l'alpenstok e l'ascia da ghiaccio, forse, io il cappello me lo tolgo prima davanti al 1924. Poi figurati se io non sono consapevole di : 68 anni e mezzo, in terapia cardio da 5 pillole al giorno, due protesi alle ginocchia, una spalla rifatta e sto già iniziando le varie profilassi a base di fermenti, integratori per la cacca, la pipi,la tensione da volo ecc. ecc. ecc.

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 18:04
da SHERPA61
ok...siam d'accordo....
infatti......non son io che f alo sborone.......è pieno di alpinisti con 10.000 .€ di attrezzatura addosso....e poi se vanno a ripetere una via di Piussi si cagano addosso...e lui la facev col bottiglione in vetro di acqua...che poi si rompeva in parete.....e ....insomma....siam d'accordo...

allora fai il bravo e ricorda anche tu con affetto Ueli Steck.....perchè era non sono un grande atleta...ma secondo me anche una gran bella persona.....ma volava in alto....
su.,...salutalo da vecchio Montanaro....se lo merita....

fine.,

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 18:57
da fedipos
Saluto, saluto, ma come sai sono una vecchia cariatide che ne ha viste troppe,non riesco più a essere coinvolto,sono u na brutta puttana calcolatrice, smaliziata e data la severità nei miei confronti non sono certo di manica larga verso gli altri.

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 19:10
da MOTP
condivido gran parte di quello che è stato scritto, in fondo come è stato detto in montagna è difficile fare paragoni, quindi vado avanti a fare montagna a modo mio.

Sixtynine ha scritto:
insomma....ad ogni tempo i suoi "campioni".......


Amen


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Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 19/09/2017, 21:10
da dokkodo54
fedipos ha scritto:Non sono d'accordo su nulla, e quando sento dire " ......più grande di tutti i tempi" sclero. Quando "percepirò" ( voce del verbo avere la senzazione) che la gente, prima di sparare giudizi, avrà un minimo di cultura relativa alla memoria storica , può darsi che proverò a spiegare-commentare-interpretare qualcosa, anche se non ve ne frega un cazzo, ma soprattutto, a quanto pare, visto che non siete capaci di distinguere un atleta, bravissimo, da qualcosa che abbia a che fare con la montagna, allora siamo alla frutta. Chiudo, alla faccia di quelli che hanno gli "amici" su fb, io li ho da un'altra parte. Ueli è caduto scendendo di corsa dal campo 2 al campo 1, se pensate che sia dimostrazione di qualcosa scendere di corsa da 7100 su pendii a 50° allora devo decidermi a dedicarmi al lancio del francobollo controvento e alla pesca alla trota facilitata.


Si può essere più o meno d'accordo con il modo di vedere la Montagna che aveva Ueli Steck. Si possono ammirare o esecrare le sue imprese, o meglio, il modo in cui le ha compiute.
Ma non si può negare che egli sia stato un grande atleta e anche un grande alpinista, che ha avuto molto, molto a che fare con la Montagna.
I riconoscimenti internazionali, ma prima di tutto le sue tante impressionanti realizzazioni, lo dimostrano.

Ogni periodo storico dell'alpinismo ha avuto i suoi miti, i suoi profeti e financo i suoi eretici.
Fare paragoni fra i "miti" del passato e gli "eroi" moderni, a mio parere, lascia il tempo che trova.
V'è troppa differenza di etica, di cultura, di pensiero, di tecnica, per poter fare confronti...

Oggi, fra le tante "strade" che ha preso l'alpinismo "moderno" c'è questa ricerca della velocità.
Io, personalmente, non amo questo modo di fare Montagna.
Ritengo che il prevalere dell'aspetto "atletico" vada a discapito di un profondo "sentire interiore", di un rapporto "intimo" con la Montagna e verso noi stessi.
Probabilmente è un mio limite, ma velocità e introspezione mi sembrano cose difficili da conciliare nella stessa salita.
Comprendere la Montagna e sè stessi per me è processo fondamentale, ma che richiede tempo e lentezza.
Un pò come avviene per l'innamorato che anela a un rapporto amoroso il più prolungato possibile.
Tuttavia, nei confronti di uno come Ueli Steck, che è stato grande nel seguire le sue idee e i suoi sogni, non posso che provare tanta ammirazione e rispetto.

Un saluto,
dokkodo

Re: Ricordando Ueli Steck

MessaggioInviato: 20/09/2017, 6:54
da VinciMountain
SHERPA61 ha scritto:my two cents.....

1) cosa cambia se sono arrivati in cima o "solo" a 8650 metri..??..un cavolo......ci son arrivati vent'anni prima e con la giacca in Tweed....ma stiamo scherzando.....??...
2) son d'accordo in pieno col Fed che nemmeno ci immaginiamo cosa erano agli albori tutte le discipline (speleo...sub....alpinismo.....sci....paracadutismo.....volo aereo.....navigazione....ecc...ecc....ecc..) rispetto agli standar attuali....per cui .....e semplicemente anacronistico e inutile alcun tipo di parallelismo....

3) non son d'accordo per niente col Fed nel suo stantio assioma : vecchio = di valore......non è che quello che è stato fatto 50 anni fa di per se sia sempre e comunque più meritevole......non è che Uli stek....o Luca Vuerich....potevano scalare con le scarpe chiodate per darti modo di paragonarne gli exploit.....se no saremmo tutti ancora (e solo) ad ascoltare i Pink Floyd.....Bob Dylan...e Rolling Stone e Beatles......mentre escono dei nuovi grandi interpreti che (ovviamente) non usano la chitarra di Jimmy Hendrix.......

non so se mi son capito..... :? :vekemo:

e ve lo dice uno che va in Nepal solo a 4/5000 metri con una sacca di medicine "guaia un mal".....e ....Fed....silenzio....se no parliamo di tutte le goccine tue...... ;)

insomma....ad ogni tempo i suoi "campioni".......


esattamente! infatti io ho scritto a chiare lettere "il più grande degli ultimi decenni"... Fed è andato per le fresche frasche..
concordo in pieno anche con il punto 3. Non per forza tutto quello che è stato fatto 50/60 anni fà deve essere usato come "metro di paragone" rispetto a quanto fatto dopo.. Sono epoche diverse, con materiali completamente diversi, con anche un approccio diverso!

E definire Ueli soltanto un atleta a mio parere è molto ma molto riduttivo.
Cercarsi e documentarsi sulle sue salite invernali e non su quel marcione dei Drue!! tanto solo per citare la prima cosa che mi viene in mente..