Via Alpinistica Roberto Fava

Percorsi non attrezzati,su roccia od in ambiente Alpinistico.

Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda appenninista » 26/05/2015, 13:55

Sono io che chiedo scusa. Ho appena iniziato a scrivere su questo forum e ho fatto un po di confusione.
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda Fitman » 26/05/2015, 17:22

appenninista ha scritto:Sono io che chiedo scusa. Ho appena iniziato a scrivere su questo forum e ho fatto un po di confusione.

Un vespaio, direi... :botemo:
Vai alla grande! ;)
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda multi79 » 26/05/2015, 17:29

Beh che dire... insulti vari a parte, ringrazione appenninista x la bella relazione e tutti quelli che hanno risposto alle miei domande dandomi ottimi consigli!!!

"X fed" se essere tirato a destra e a manca vuol dire imparare qualcosa ben venga!!!
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda fedipos » 26/05/2015, 19:45

Un appunto per Campioncino. Non concordo sul discorso della paura, o meglio bisognerebbe scendere nell'esame del termine fine a se stesso. Prova a leggere il mio posto " Il mugo e l'impermanenza",forse può rendere l'idea,però se mi metto davanti a uno specchio devo dire che concordo, ossia sono in stato di confusione. Vedi, per la gioia di chi mi vorrebbe morto, io ho un certo bagaglio di salite extraeuropee, diciamo 7 spedizioni alpinistiche e 12 di trekking. Quando mi chiedono, quasi pretendono, " Ma come, con la tua esperienza non hai mai fatto un ottomila? Perchè?" La mia risposta è sempre la stessa, perchè mi sono sempre cagato addosso al solo pensiero. E in effetti sono ancora qua . Il discorso andrebbe approfondito.
fedipos
 

Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda Blitz » 26/05/2015, 20:44

fedipos ha scritto:Una nota: rispettare la montagna in relazione alla propria esperienza è cosa saggia,averne paura mai, perchè alla prima difficoltà ti divora letteralmente.

Campioncino ha scritto:X Fedipos. Ricorda che i più grandi alpinisti ritengono che la paura sia parte fondamentale in una scalata, indispenzabile addirittura per non lasciarci la pelle.


secondo me state parlando di due paure diverse, e il discorso probabilmente meriterebbe una discussione a sè stante...

se non ho capito pan per polenta, il Fed parlava di "paura della montagna", una paura quasi "atavica", che vede la montagna come un qualcosa di insuperabile e che, nel momento di guai, può sfociare nel panico e portare a un blocco totale e, peggio ancora, fare cappelle ancora più gravi di quanto non lo sia già la situazione; quella di cui parla Campioncino invece è "paura di far cazzate in montagna" che si fonde con l' umiltà e ti frena dal fare cazzate che potrebbero costarti caro.

Ma anche qua non credo di essere riuscito ad esprimermi correttamente, il discorso meriterebbe ben di piú di queste 4 righe...
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda dokkodo54 » 26/05/2015, 21:57

Blitz ha scritto:Ma anche qua non credo di essere riuscito ad esprimermi correttamente, il discorso meriterebbe ben di piú di queste 4 righe...


Beh, Blitz, questo è un argomento che può veramente portare lontano.
Davvero, perché non apri una discussione su questo tema ?

Io sono abbastanza d'accordo con le tue considerazioni e non ho difficoltà ad ammettere di provare entrambi i tipi di paura che hai descritto.
Paura della Montagna, intesa come paura dell'ignoto, che è quella che mi fa provare rispetto per la Montagna e mi evita di andarmi a mettere in situazioni più grandi di me.
E paura di commettere errori, che è quella che mi fa stare sempre con le antenne dritte e con il cervello collegato tutte le volte che sono in Montagna, a prescindere dalle difficoltà che sto affrontando.
Non mi preoccupa provare paura, perchè so che finchè è sotto controllo è una emozione positiva, che mi aiuta a tornare a casa.

Sarebbe bello condividere il proprio pensiero e le proprie esperienze su questo.

Per esempio, potrei raccontare di quella volta che, in cordata da tre, affrontammo una vietta facile (III-IV grado) in Montagna.
Io ero il terzo, addetto al recupero del materiale.
Ad un certo punto la via prevedeva un lungo traverso orizzontale, 15 o forse 20 metri di III grado.
Il capocordata aveva fatto le cose per bene, mettendo due o tre protezioni veloci lungo tutto il traverso per ridurre eventuali "pendoli".
Arrivato alla prima protezione, constato con orrore che la mia corda è fuori dal rinvio. In breve, il secondo di cordata, decisamente inesperto, aveva tolto dal rinvio entrambe le corde, non solo la sua, anche la mia!
Immediatamente ho realizzato che, se aveva fatto così con la prima protezione, probabilmente aveva fatto lo stesso con tutte, quindi io mi trovavo su un traverso con 20 metri di lasco di corda!
Ed ecco arrivare la paura.
Che però deve essere tenuta assolutamente sotto controllo, altrimenti diventa panico e la frittata è fatta.
Bene, quella volta mi sono fatto quei 20 metri di lasco, perchè dovevo per forza di cose farli, con una concentrazione che raramente ho sperimentato in altre occasioni.

Un saluto,
dokkodo
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda Campioncino » 26/05/2015, 22:16

Ciao blitz credo che tu abbia centrato in pieno il discorso, sicuramente io e fedipos stiamo vedendo la paura da punti di vista completamente differenti e ti dirò che sei riuscito anche a capire il mio. Come dicevi la paura che ti frena nel far cazzate, la paura di interpretare le condizioni meteo, la paura di andare ancora avanti... Questo è il tipo di paura che intendo quando esco da solo, ma che mi ha aiutato a crescere ed a rispettare la montagna. Poi come dice fedipos si passa dalla paura al cagarsi sotto che èbtutt' altra cosa e che nel mio caso e il riuscire a farmi la via comici di lavaredo! :dubemo:
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda fedipos » 27/05/2015, 4:55

Concordo sulla "suddivisione del Blitz", fra tutti siamo riusciti a fare il distinguo giusto. Un appunto "tirata di orecchie" al Dokko: non sono polemico, anche tu devi accettare. Allora: il tuo secondo di cordata non ha tolto nessuna corda dai rinvi, non ci ha mai messo la tua man mano che progrediva. Un tantino difficile per il primo, in traverso, far passare la corda che va dal secondo al terzo. E,gravissimo, tu non te ne sei accorto. Sai, così, tanto per mantenermi sveglio e per tenere le giuste e dovute distanze. P.S. Non se ne è accorto neanche il capo cordata=armata brancaleone.
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda dokkodo54 » 27/05/2015, 6:56

fedipos ha scritto:E,gravissimo, tu non te ne sei accorto


Già.
Ti assicuro che, da quella volta, sono sempre stato decisamente più attento a quello che avveniva sopra (e sotto) di me.
E una roba del genere non mi è più capitata.
E aggiungo : meno male, vivaddio!

Un saluto,
dokkodo

P.S. E' passato parecchio tempo e non ricordo con precisione, ma mi sembra che avessimo due mezze...
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Re: Via Alpinistica Roberto Fava

Messaggioda fedipos » 27/05/2015, 7:36

Ciao, due mezze o quattro doppie non cambia nulla,un capo cordata che non si accorge che il secondo, sganciata la sua dal rinvio non inserisce la corda che va al terzo non rientra nella categoria degli alpinioni, ma semplicemente in quella dei coglioni. Sono errori, come giustamente sottolinei, per i quali può finire in tragedia e pertanto non sono errori consentiti, tampoco a un primo. Vedi, come avrai letto, ne ho messo 56 nei sacchi di tela, gli ultimi due, nel 2009, in falesia, aspiranti guide, a una sosta sotto a un tiro tosto hanno fatto autosicura e sicura del primo sullo stesso armo: è volato il primo e ha schiantato tutto, secchi entrambi. Io ho 66 anni ma l'ultima via in solitaria l'ho fatta l'anno scorso, proprio per restare lucido e per reagire al mugo. Ho le ginocchia distrutte a scendere un sentiero, ma se mi attacco a una parete dico sempre la mia.
fedipos
 

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