Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

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Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda dokkodo54 » 28/08/2017, 20:34

"La prime dì di mont no si fás formadi"
(Detto popolare Carnico)

Dopo due settimane in giro per le Giulie (...e non si tratta di famose auto... :lol:), ci stava un' "evasione" in Carnia: territorio dalla forte identità culturale, che quando ci vai ti entra nel sangue, che tu lo voglia o no.
Per questa "fuga" :lol: di un giorno, scelgo il Monte Cavallo di Pontebba. Bella e poderosa elevazione delle Alpi Carniche che ho avuto modo di osservare da lontano l'anno scorso, quando ho salito la Creta di Aip, e che mi era rimasta in testa e nel cassetto.
Questi sono i luoghi dove è nato e maturato alpinisticamente Ernesto Lomasti, considerato il più forte alpinista friulano di sempre.

Ci sono diverse opzioni di salita per il Cavallo, con differenti gradi di difficoltà. Per fare un bell'anello, scelgo la salita per la ferrata Contin, poi traversata lungo l'Alta Via CAI di Pontebba per la "mitica" Ostgrat (cresta est) della Creta di Pricot con discesa fino alla Sella della Pridola.

Così eccomi a parcheggiare l'auto poco sotto il Passo di Pramollo, a fianco di una ex-caserma di finanzieri, in una giornata non proprio bellissima come meteo.
Ma siccome le previsioni danno rischio pioggia e temporali inferiore al 10%, un pò di copertura nuvolosa in questo caso può anche essere bene accetta: aiuta a sentir meno i morsi della calura. E se le foto vengon peggio perché non c'è la luce "giusta", pazienza... :lol:
Dalla caserma si parte su una strada sterrata che con qualche saliscendi porta alla coloratissima Baita Winkel. Impossibile da non notare, tanto che sarà ben visibile anche dall'alto della Creta di Pricot.
A far da cornice alla baita ci sono le articolate pareti della Creta di Pricot, del Monte Cavallo e infine, sulla destra, le torri Clampil e Winkel.

1.Baita.Winkel.JPG
Baita Winkel
1.Baita.Winkel.JPG (82.36 KiB) Osservato 5046 volte


Qui termina la strada e inizia un sentiero che sale ripido per raggiungere la parte alta della Winkler Alm.
Dal pianoro superiore si vedono bene le torri Clampil e Winkel, che possono essere salite attraverso vie ferrate.
Si inizia a vedere anche il canalone fra la Torre Clampil e la parete del Cavallo. Il canalone culmina nella forcella Contin, ed è percorso dall'omonima ferrata.

2.Torre.Clampil.Torre.Winkel.JPG
Torre Clampil e Torre Winkel
2.Torre.Clampil.Torre.Winkel.JPG (77.4 KiB) Osservato 5046 volte


Ora la traccia si impenna nuovamente per risalire la caotica pietraia venuta giù dalle pareti del Cavallo. Qua bisogna fare più attenzione per via dei blocchi instabili e del percorso non sempre intuitivo (comunque ben segnato). Si esce dal labirinto proprio al di sotto della parete e con un breve traverso si raggiunge la base del canalone.
Qua iniziano le attrezzature della ferrata dedicata a Enrico Contin e realizzata dal CAI di Pontebba nel 1969 (almeno, così c'è scritto sulla targa posta a inizio ferrata).
La ferrata è abbastanza semplice (per me), ed è divertente da percorrere sfruttando l'abbondanza di appoggi e appigli naturali presenti. Si arriva rapidamente in cima al canalone alla forcella Contin, dove finiscono le attrezzature e termina anche la prima parte della salita.

3.Ferrata.Contin.JPG
Ferrata Contin
3.Ferrata.Contin.JPG (137.92 KiB) Osservato 5046 volte


Dalla forcella si apre una bella vista sul territorio austriaco e sulla Creta di Aip, un'altra Montagna molto interessante sia dal punto di vista geologico che come itinerari.

4.Creta.di.Aip.JPG
La Creta di Aip
4.Creta.di.Aip.JPG (96.27 KiB) Osservato 5046 volte


Uno sguardo verso destra, ed ecco la Torre Clampil. La cima è così vicina che sembra invitarci a raggiungerla.

5.Torre.Clampil.JPG
Torre Clampil - Vetta
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Re: Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda dokkodo54 » 28/08/2017, 20:38

Non sarebbe nel programma di oggi, ma tant'è: non riesco proprio a resistere al richiamo della vetta e la decisione si prende da sola.
Un paio (o forse erano 3 ? :lol:) di brevi ma ben verticali tratti attrezzati, seguiti da una risalita su roccette "a naso" e la cima della Torre Clampil è presto raggiunta.
Attenzione che le frazioni attrezzate che portano sulla Clampil sono corte, ma di tutt'altra difficoltà rispetto a quelle della ferrata Contin.
Inoltre, per riprendere il cammino verso il Monte Cavallo, vanno ripercorse anche in discesa. Così si avrà modo di apprezzarne ben bene la verticalità e la chiodatura alquanto lunga (pericoloso !).
La cima della Torre Clampil regala un bel colpo d'occhio sul versante del Cavallo lungo il quale si inerpica la ferrata Contin.

6.Monte.Cavallo.versante.JPG
Versante del Monte Cavallo
6.Monte.Cavallo.versante.JPG (101.7 KiB) Osservato 5041 volte


Rientrati a forcella Contin, si prosegue la salita per tratti di sentiero alternati a semplici tratti attrezzati.
Non bisogna farsi spaventare dal "Drago" di roccia posto a guardia di questo itinerario, grosse difficoltà qua non ce ne sono.

7.Il.Drago.JPG
Il Drago
7.Il.Drago.JPG (75.09 KiB) Osservato 5041 volte


Difatti anche questa frazione della ferrata Contin è abbastanza semplice (per me) e si conclude fin troppo presto.
Arrivo così sui prati sommitali dell'ampia Alpe che comprende il Monte Cavallo e la Creta di Pricot, e che mi ricorda tanto certe zone del "mio" Appennino.

8.Monte.Cavallo.cima.JPG
Monte Cavallo - Vetta
8.Monte.Cavallo.cima.JPG (68.41 KiB) Osservato 5041 volte


In cima c'è persino una campana!
Da qui si vede bene il proseguimento dell'itinerario verso la Creta di Pricot, ancora su verdi e dolci prati (...almeno per il momento... :lol:)

9.Proseguimento.JPG
Proseguimento verso la Creta di Pricot
9.Proseguimento.JPG (86.07 KiB) Osservato 5041 volte


Se si abbandona il sentiero per un facile fuori traccia stando più a filo del crinale, si può ammirare da sopra il tormentato versante est della Creta di Pricot, caratterizzato da guglie, pinnacoli e un'infinità di canaloni (...chissa quale sarà quello da cui salgono gli "schiavi" ? :lol:).

10.Versante.tormentato.JPG
Il versante tormentato della Creta di Pricot
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Re: Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda dokkodo54 » 28/08/2017, 20:43

Rientro sulla traccia "ufficiale", occasionalmente marcata dai bolli azzurro-arancio dell'Alta Via.
Ora sì che inizia il "divertimento"!
Il crinale si fa sempre più affilato e sta salendo anche un pò di nebbia. Il percorso è ancora abbastanza evidente, tuttavia non posso non provare qualche piccola apprensione per questo peggioramento delle condizioni, dato che sono su un itinerario che non ho mai fatto e che conosco solo di "fama".

11.Il.crinale.JPG
Il crinale
11.Il.crinale.JPG (59.87 KiB) Osservato 5038 volte


Procedendo lungo la cresta, la faccenda si fa decisamente più "stretta"...

12.La.faccenda.si.fa.stretta.JPG
La faccenda si fa stretta
12.La.faccenda.si.fa.stretta.JPG (69.07 KiB) Osservato 5038 volte


...e in certi punti anche un pò "arrampicaticcia", oltre che esposta :lol:

13.E.ripida.JPG
E arrampicaticcia
13.E.ripida.JPG (96.1 KiB) Osservato 5038 volte


Ebbene, eccomi sulla Ostgrat! La "mitica" cresta est della Creta di Pricot. Dovrò percorrerla tutta per discendere fino alla forcella della Pridola, punto in cui finiscono le difficoltà.
Diversi passaggi sul filo del rasoio :lol: e poi si inizia a scendere in corrispondenza di questo orrendo manufatto, che sarà anche utile per le comunicazioni, ma proprio in mezzo alla Ostgrat lo dovevano mettere ?

14.Si.scende.JPG
Si scende a fianco l'orrendo manufatto
14.Si.scende.JPG (77.22 KiB) Osservato 5038 volte


Si passa proprio a fianco dello "specchio" e si scende ripidi su erba e terra a imboccare un canalone franoso, verticale ed esposto da scendere con molta, molta attenzione, fino a raggiungere questa paretina di roccia più solida da disarrampicare con passaggi fra il I e il II grado.
La discesa lungo la Ostgrat mostra fin di primi passaggi il suo "ruvido" carattere!

15.Paretina.JPG
La paretina
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Re: Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda dokkodo54 » 28/08/2017, 20:49

Ora si vede la prosecuzione del "sentiero", sui verdi là sotto. Ma, per arrivarci, c'è da superare una bella traversata vegeto-minerale con elevata esposizione sui ripidi sottostanti. Anche qui, passaggi in disarrampicata di I, I superiore su terreno infido ed esposto.

16.Prosecuzione.JPG
Prosegue in traversata
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Un altro tratto in cresta (stretta, attenzione!) e si arriva al cambio di versante. Traversando su una esile cengia, occorre guadagnare quel forcellino (bolli), quindi scavalcarlo in arrampicata (esposto) per calarsi dalla parte opposta.

17.La.forcelletta.JPG
La forcelletta: esposto cambio di versante
17.La.forcelletta.JPG (121.26 KiB) Osservato 5034 volte


Qui inizia una ripida (ma non difficile, se paragonata ai punti precedenti) discesa su friabile e terra che porta a perdere rapidamente quota fino ad arrivare sopra a uno stretto e profondo intaglio. Ancora passi in disarrampicata su roccia esposta per raggiungerne l'intaglio e ci si cala su una piccola forcella dove c'è il contenitore per il libro di vetta, ma senza il libro.
Oibò! Peccato. Non lo faccio quasi mai, ma questa volta avrei scritto volentieri il mio nome fra i percorritori di questa via e sarei stato anche piuttosto curioso di sapere quanto spesso viene percorsa... :lol:
Nonostante la presenza del libro che non c'è, la via è tutt'altro che finita.
Dalla forcella bisogna scendere nel canale che concluderà la discesa. Questo si presenta come uno stretto budello terroso, chiuso fra pareti di roccia e ingombro di detriti. Un vero e proprio "toboga". Non oso immaginare in cosa si trasformi questo luogo in caso di pioggia.
Si scende in opposizione con le ravvicinate pareti.

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L'inizio del canale
18.L.inizio.del.canale.JPG (134.71 KiB) Osservato 5034 volte


Pian piano si passa dal "toboga" terroso a un più largo canale con il fondo pieno di grossi massi e detrito. E' già meglio, ma ora occorre fare molta, molta attenzione a dove si mettono i piedi, che di stabile qui c'è assai poco e la traccia è assente.
Man mano che si scende, il canale si allarga e si ripulisce, fino ad arrivare a camminare su un fondo di roccia compatta che, seppur levigata dall'azione dell'acqua e del tempo, dà un'ottima aderenza, basta crederci :lol:.
Appoggi e appigli si fan piccoli piccoli ma bisogna pur fidarsi per superare qualche ripido salto che si incontra ogni tanto.
Qui occorre fare molta attenzione (...qui... :lol:) in quanto il canale ora si è fatto ripido assai, e bisogna evitare di arrivare in fondo troppo in fretta :lol:
L'occhio scappa avanti ben più veloce del piede e la mente lo segue, è inevitabile. Così com'è inevitabile pensare a cosa potrebbe arrivare giù ad ogni istante dalle incombenti, alte pareti che ci sovrastano.
Qui ci fan compagnia le sensazioni che in questi luoghi selvaggi la fanno da padrone. Il suono del silenzio, il senso di isolamento, il sentirsi piccoli piccoli rispetto alla Montagna, il capire anche di essere "temporanei". Insignificanti frazioni del tempo infinito che la Montagna rappresenta.
Ciò può farci sentire inadeguati, annichiliti dentro una cosa più grande di noi, ma queste sono le emozioni che ci regalano questi itinerari. Emozioni "vere", ulteriormente esasperate dalla "solitaria".
E non c'è attrezzatura che tenga: solo l'esperienza e la saldezza mentale, qui, hanno un valore.

19.Il.canale.JPG
Lungo il canale
19.Il.canale.JPG (120.65 KiB) Osservato 5034 volte


Il canale finisce con una piccola sorpresina. Ma la vista della traccia giù sotto e la quasi-certezza che probabilmente questa è l'ultima difficoltà da superare, aiutano a passare anche questo.

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La fine del canale. Sorpresa!
20.La.fine.del.canale.JPG (126.65 KiB) Osservato 5034 volte


Usciti dal canale - e qui è opportuno sfogarsi con un bel "finalmente!" - ci si ritrova su una traccia "normale" che passa a fianco di una grotta. Il posto ha tutta l'aria di essere stato usato come acquartieramento militare. La conferma viene dal tratto successivo, strappato a una foresta di mughi che ci danno un "caldo" benvenuto. Ci si allontana sempre più dalla Creta di Pricot attraversando una trincea di guerra dopo l'altra. Anche qui, in questo tratto che possiamo oramai considerare "normale", il sentiero presenta comunque qualche salto di roccia qua e là, e si avvicina spesso al precipite bordo, anche se questo resta quasi sempre nascosto dai mughi.
Un ultimo "passaggetto" esposto sopra un canalone, giusto per ricordarci un'ultima volta di che pasta è fatto questo itinerario, e si arriva infine alla Sella della Pridola.
Ora per me è solo discesa lungo il comodo sentiero 433, fino alla Baita Winkel e da questa all'auto.

Qualche nota e considerazione personale sul percorso.
Facile fino alla cima del Monte Cavallo. Più difficile la digressione da forcella Contin alla Torre Clampil e ritorno.
La prosecuzione lungo la Creta di Pricot fino alla Sella della Pridola lungo l'Alta Via CAI Pontebba è bellissima e si svolge in ambiente molto selvaggio, e la consiglio agli amanti del genere (e che sono in grado di farla, ovviamente :lol:).
La segnatura è presente lungo tutto il percorso. Buona fino alla cima del Cavallo, poi più rada, sbiadita e a volte "da interpretare" lungo l'Alta Via.
Totale assenza di attrezzature di qualunque genere lungo la Ostgrat: non ci sono cavi, fittoni, chiodi o altre diavolerie. Solo noi e la Montagna.
Consiglio caldamente la percorrenza in senso inverso rispetto a quanto fatto da me, in modo da trovarsi il canalone e la Ostgrat in salita (più "facile"). Dopo di questi, la discesa per la ferrata Contin può essere considerata quasi una formalità.
Pur non presentando soverchie difficoltà "tecniche", l'impegno psicologico in relazione all'ambiente richiesto da questo itinerario non va assolutamente sottovalutato.
Ci si trova a percorrere zone selvagge, isolate e dirupate dove ogni piccolo errore può essere fatale. Il farlo in solitaria e senza conoscenza preventiva del percorso, amplifica ulteriormente le sensazioni e richiede elevata concentrazione e saldezza mentale per tanto, tanto tempo.
Un itinerario da percorrere solo se seriamente motivati ed allenati.
Dimentico qualcosa ?
Ah, si, ovvio... Passo sicuro e assenza di vertigini :lol:

Alla prossima,
dokkodo
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Re: Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda alfpaip » 29/08/2017, 6:26

Mi pare di capire che in questo giro si debba fare attenzione :lol:

Molto bello, comunque... da buon ignorantone non conoscevo questi percorsi...
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Re: Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda dokkodo54 » 29/08/2017, 6:53

Non solo attenzione, ma molta, molta attenzione :lol:

Scherzi apparte, la discesa è davvero lunga e piena di passaggi dove bisogna, per così dire, "stringer le chiappe" e guardare avanti.
Una via veramente molto bella.

Si vede che mi è piaciuta ? :lol:

Un saluto,
dokkodo
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Re: Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda ONURB » 29/08/2017, 13:54

gran bel giro......complimenti........zone "selvadeghe" ....... :o
"se rampega prima con la testa,dopo con i pei e solo alla fine con le man" (B.Detassis)
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Re: Monte Cavallo di Pontebba: ferrata Contin e Ostgrat

Messaggioda dokkodo54 » 30/08/2017, 20:16

"selvadeghe" eccome, ONURB. E poco frequentate anche.
Carnia, terra da scoprire...
Grazie per il commento.

Buone Montagne,
dokkodo
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