Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

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Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda alfasierra » 15/10/2015, 16:07

Sabato 10 ottobre assieme a Sergio69 e ad Alessio, abbiamo percorso la nuova "Ferrata della Memoria" di fresca inaugurazione, avvenuta il 2 0ttobre.
Una volta arrivati al parcheggio (già piuttosto pieno) si trova un esaustivo pannello che ne descrive le caratteristiche: dislivello, tempi, difficoltà.
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Fatti pochi metri un cartello indica subito il sentiero che porta all'attacco
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Dopo pochi, minuti ed una decina di metri di dislivello in discesa, si arriva alla prima galleria della lunghezza di 155mt dove è necessaria una frontale o comunque una torcia in quanto assolutamente buia essendo sprovvista di finestre laterali
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Terminata la galleria si percorre una breve cengia, quindi si entra nell'altra galleria più breve di 55 mt e poi si inizia a percorrere una bella cengia che taglia la parete sud (destra orografica) della profonda gola del torrente Vajont con spettacolari visuali
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La bella cengia e sullo sfondo Longarone con le nuove unità edilizie anche chiamate "bunker" ed "alveare" non molto apprezzate da chi una volta sopravvissuto alla tragedia ha dovuto abitare in tipologie edilizie avulse dalle proprie tradizioni . . . ma c'era la necessità di ricostruire in fretta e la casa singola in stile rurale non era probabilmente la giusta risposta
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La cengia si restringe ed aggira uno spallone
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Quindi continua ancora brevemente
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E si arriva alla prima scala dove inizia anche il tratto descritto "difficile-molto difficile" nel pannello posto al parcheggio
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Si comincia a salire in verticale e la vista della gola e del torrente sotto ai piedi è notevole;
si può notare la terra che ricopre la roccia e che è stata la costante della ferrata, essendo poi spesso umida rendeva abbastanza scivolosi gli appoggi dove mettere i piedi, probabilmente con i passaggi e con le piogge la parete si pulirà, però se percorsa dopo piogge e con forte umidità (come nel caso nostro) l'aderenza non è proprio al massimo
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Si continua a salire
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La ferrata è ottimamente attrezzata e nei tratti poveri di appigli naturali vi sono numerosi gradini e staffe che agevolano la salita
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Nei tratti più duri sono sempre presenti appigli/appoggi artificiali
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Si comincia a vedere la diga
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Il tratto più verticale e difficile è terminato, lo spallone sui cui si svolge la ferrata ora è meno ripido
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Vi sono però ancora alcuni tratti descritti come "difficili" sempre nel pannello presente al parcheggio
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Ormai ci siamo alzati bene e la ferrata è quasi finita
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La ferrata è divisa in 6 zone indicate da tabelle che riportano coordinate e quota, qui siamo all'inizio dell'ultima zona a 788 mt
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Si arriva alla seconda scala dalla quale si accede ad un breve tratto verticale
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E quindi ad una salita
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Che porta alla conclusione della via ferrata
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Si prosegue per sentiero e si trovano i resti di un portale in calcestruzzo armato di una teleferica per il trasporto di materiali usata durante la costruzione della diga
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Noi proseguiamo in direzione Casso, altrimenti si scende alla diga
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Ed eccola . . . è lei!: la diga a doppio arco più alta del mondo all'epoca (oggi è la terza);
anche definita "Capolavoro d'ingegneria nel posto sbagliato" :
- 261,6 mt d'altezza;
- 190,5 metri di larghezza al coronamento;
- 22,11 metri di spessore alla base e 2,90 metri di spessore minimo al coronamento;
- 351.000 mc di calcestruzzo, tre anni per la costruzione; un record.
E' sempre lì, ha resistito ad un'onda d'urto 10 volte maggiore rispetto alle sollecitazioni alle quali era stata progettata . . .

. . . 1910 abitanti di Longarone, Erto, Casso, Codissago, Castellavazzo . . . invece non sono più . . .

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Proseguendo per il sentiero si arriva ad un incrocio: si può scendere direttamente a Codissago per il sentiero n°395A;
noi prendiamo il n° 393 e facciamo una breve visita al pittoresco paesino di Casso percorrendo il "Troi de Sant'Antoni"
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Lungo il "Troi de Sant'Antoni" antica via usati dagli abitanti dei paesi della Valle del Vajont per raggiungere la Valle del Piave
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Si comincia a vedere il paese di Casso
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Alcune immagini delle vie e delle case strette ed alte
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E il Monte Toc dal quale il mercoledì del 9 ottobre 1963 alle ore 22:39 si è staccata la frana di 270 milioni di mc di roccia che precipitando alla velocità di 65 km/ora nel lago artificiale (contenente 120 milioni di mc d'acqua) provoca un'onda alta 80 mt che travolge le rive ed i Paesi di Erto e Casso, mentre un'onda alta 400 mt scavalca la diga e incanala nella stretta gola 50 milioni di mc d'acqua in direzione di Longarone . . . il tutto dura 4 minuti . . .

è ancora ben visibile la w rovesciata disegnata dal bordo superiore della frana
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L'imponente frana occupa il bacino artificiale di quello che doveva essere uno dei caposaldi del progetto de "Il grande Vajont" 6 dighe e 4 centrali collegate da 60 km di gallerie . . . ora sopra alla montagna franata crescono nuovamente i pini
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La valle del Piave dal sentiero di ritorno
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Questa breve ferrata può (dovrebbe) essere uno stimolo per una più lunga giornata di conoscenza e riflessione, si può abbinare la visita al paese di Casso e poi la visita guidata alla diga: posso assicurare che sentire raccontare la storia di quei tragici momenti dalle guide del "Parco Naturale delle Dolomiti Friulane" mentre si cammina sulla sommità della diga è molto più forte che leggere i vari libri sull'argomento (per fortuna che sono stati pubblicati) o vedere il film "Vajont- la diga del disonore" di Renzo Martinelli e la celebre orazione civile di Marco Paolini che ha permesso di rendere finalmente "pubblica" la conoscenza di questa tragedia e ai sopravissuti di tentare di elaborare il proprio lutto.

Per le visite guidate alla diga: http://www.turismofvg.it/Monumenti-e-si ... del-Vajont
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda Xtreme » 15/10/2015, 16:23

Grazie per la relazione!

Mi sembra interessante, sono curioso di provare questo nuovo percorso
Michele
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda reverso » 15/10/2015, 19:15

ho letto e guardato con grande interesse
non c'è alcun dubbio che sarà nei miei prossimi programmi
grazie mille per lo splendido reportage

un solo piccolo appunto ... su un evidente errore di battitura: l'onda che ha scavalcato la diga sarà stata di 40 metri e non certo 400

non è un'osservazione da perfettino rompiballe ...
è solo che questa storia mi chiude lo stomaco tutte le volte e, per la giustizia che merita, penso vada raccontata con la massima precisione possibile
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda Campioncino » 15/10/2015, 21:20

Che dire, anche se c'è stato un errore di battitura 10 e lode al post. Bella la descizione della ferrata, bella la foto dell'imponente diga e bella la descrizione della triste storia del Vajont. Dopo che mi avevi detto che saresti andato a fare la ferrata, non aspettavo altro di leggere il tuo sicuro... post. Bravi ragazzi un saluto anche Sergio, che a quanto ho sentito ha avuto anche una bella sorpresa a fine ferrata! A presto.
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda kala » 15/10/2015, 21:34

Dunque è pure a senso unico
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda Sergio69 » 16/10/2015, 7:27

Devo dire che Alfasierra ha fatto veramente un lavorone con questa relazione: complimenti. :D

Ciao Luca.
In effetti abbiamo ritardato di un oretta abbondante il ritorno alla macchina visto che il posto era letteralmente invaso dai 'frutti del bosco'. :lovemo:
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Tornando a cose più serie, devo dire che paradossalmente del giro la cosa che mi è piaciuta meno è stato proprio il tratto più tecnico della ferrata, che come detto da Alfasierra era molto sporco, scivoloso e con pochi appigli e ti costringeva spesso ad usare il cavo per la progressione. :sciemo:
Vale invece decisamente la pena una volta finita la ferrate, visitare il paesino di Casso, veramente ben curato, come si vede anche dalle foto.
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda gianverd » 16/10/2015, 10:16

Un grazie a tutti per il report preciso, breve, ed esaustivo di informazioni.
Complimenti, mi spiace non essere stato della partita, spero l'anno prossimo che Sergio69 mi ci accompagni.
:mrgreen:
saluti
GV
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda alfasierra » 16/10/2015, 11:34

Ringrazio gli apprezzamenti per la relazione sulla Ferrata della Memoria (nulla al confronto dei report di Blitz ed Alvespir . . . semplicemente fantastici!) ho postato un bel giro e soprattutto ho cercato di rendere sommariamente l'idea di quello che è successo anche con la scorta di qualche numero.
Ecco, appunto, ho citato delle cifre e ho preso un abbaglio perchè alla fine del report ero un po' stanchino e quando cala l'attenzione si rischia di fare errori.
Reverso, giustamente, dice:
"un solo piccolo appunto ... su un evidente errore di battitura: l'onda che ha scavalcato la diga sarà stata di 40 metri e non certo 400"
e ancora:
"non è un'osservazione da perfettino rompiballe ...
è solo che questa storia mi chiude lo stomaco tutte le volte e, per la giustizia che merita, penso vada raccontata con la massima precisione possibile".

Devo dunque fare delle precisazioni sicuramente tediose e che nulla aggiungono alla tremenda tragedia che è avvenuta, ma solo perchè, come dice Reverso: "penso vada raccontata con la massima precisione possibile".

Nessun errore di battitura volevo proprio scrivere 400 mt, anche se ragionando un po' sono proprio tanti . . . questo numero è comunque sbagliato come giustamente fa notare Reverso che a sua volta ne da' un'altro "sarà stata di 40 metri" . . . posso sapere da dove prendi questo dato?
Io ho scritto 400 mt in quanto ricavato (erroneamente) da un opuscolo avuto durante la visita guidata della diga e dove in un disegno della diga è scritto in grande "l'onda ha una altezza di 438 metri" a fianco è anche riportato "sovralzo dalla diga: 174 metri" ecco questo era il dato corretto; il dato che io ho riportato si riferiva alla differenza tra la quota stimata dell'onda in prossimità della diga mt slm 900 e la quota della base della diga 462 mt slm: quindi mt 900-462= 438 mt, in sostanza l'altezza della massa d'acqua che si è riversata nella valle del Vajont subito dopo la diga, poi ha assunto altezze diverse in corrispondenza delle diverse sezioni della valle (70 mt allo sbocco).
Sempre dallo stesso disegno si ricava lo spessore dell'onda sulla diga: altezza dell'onda 438 mt - altezza della diga 264 mt = sovralzo della diga 174 mt che è il numero corretto . . . almeno secondo questa ricostruzione dei fatti.

Sempre per amore di verità riporto brevemente altre fonti:
- "L'ondata prodotta dall'impatto della frana ha raggiunto la massima altezza, circa 210 metri sopra il ciglio della diga, davanti a Casso . . ." citazione dal libro di Edoardo Semenza "La Storia del Vajont";
- "L'altezza dell'acqua in prossimità della diga era pari a 240 m . . . " da: note su "La frana del Monte Toc e la Valle del Vajont" a cura del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane;
- in un pannello esplicativo posto in prossimità della diga e visibile durante le visite, è così riportato nella sezione "dati tecnici della frana:" lunghezza circa 2 km, larghezza m. 500-800, altezza m. 250-400, massa mc 260 milioni, velocità di caduta circa 90 km/h, altezza dell'acqua al momento dell'evento m. 240, volume d'acqua spostata mc 50 milioni;
- nello studio degli ingegneri Viparelli e Merla "L'onda di piena seguita alla frana del Vajont" è così riportato: "L'altra porzione di acqua, quella che la sponda in movimento sospinge avanti a sè, raggiunge quote notevolmente superiori agli 800 m (in qualche punto al centro del tratto tra diga e lago residuo anche i 900m)", essendo la quota del pelo libero dell'acqua del lago artificiale subito prima della frana di 700 mt (700,42mt slm) si ricava facilmente 200 mt (900-700);
Da notare che la quota di sicurezza dell'invaso era stata calcolata con modelli matematici e reali in 700 mt slm, proprio la quota raggiunta nel giorno della frana il 9 ottobre 1963 (dopo il massimo invaso di 710 mt slm il 4 settembre) "La relazione finale di Ghetti del luglio '62 sui risultati del modello aveva indicato che la quota 700m . . . può considerarsi di assoluta sicurezza nei riguardi anche del più catastrofico prevedibile evento di frana . . ." da "Vajont - La storia idraulica" di Claudio Datei.
Peccato che la frana "catastrofica" ipotizzata fosse di 50 milioni di mc e l'altezza dell'onda provocata 30 mt, in realtà di mc dal Monte Toc ne sono scesi 260-270 milioni e l'onda è stata superiore ai 30 mt (200-240).
Da ricordare inoltre che il 4 novembre 1960 era scesa dal Toc una frana di "soli" 700.000 mc che aveva provocato un'onda alta 2mt in media, ma in prossimità della diga alta ben 10 mt e con la quota dell'invaso a 650 mt slm . . . il Toc aveva parlato ed ammonito . . .
- cito per finire la "solita" Wikipedia: "La tragedia fu causata dall'onda provocata dalla frana che superò il coronamento della diga (in altezza di circa 200 metri), abbattendosi nella Valle del Piave . ..".

Da ricerche in internet relative a pubblicazioni varie viene spesso ribadita l'altezza di 200 mt circa.
Si può quindi ragionevolmente concludere che l'altezza (o meglio lo spessore) dell'onda d'acqua in prossimità della diga sia stata di circa 200-240 metri.

Per terminare questo asettico elenco di numeri da notare che non c'è certezza neanche del numero delle povere vittime . . . 1900, 1909, 1917 . . . quest'ultimo sembra il numero più citato; la stima più attendibile oggi sembra sia 1910 da http://www.vajont.net/page.php?pageid=HOMBO001.
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda Sergio69 » 16/10/2015, 12:36

gianverd ha scritto:Un grazie a tutti per il report preciso, breve, ed esaustivo di informazioni.
Complimenti, mi spiace non essere stato della partita, spero l'anno prossimo che Sergio69 mi ci accompagni.
:mrgreen:

Volentieri, anche se come ho detto sopra, la ferrata non mi ha entusiasmato particolarmente.
Abbiamo ben altro in programma prima... :sciemo:
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Re: Ferrata della Memoria - Gola del Vajont

Messaggioda Campioncino » 16/10/2015, 13:23

1 Quale PROGRAMMA senza avvertire...! :cry: .
2 Se dici entusiasmato, mi immagino come deve essere.
3 Ale è passato dalla modalità post molto bello a post molto esagerato.
Un saluto.
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