Criteri generali di valutazione

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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Arterio Lupin » 30/11/2011, 17:21

L'accademia del bla bla bla viene eretta solo sull'assenza di materiale di discussione.

Non sono d'accordo - tanto per cambiare - con la valutazione totalmente distruttiva del Fedipos.

Premesso che un III grado sul Bianco è tutt'altra cosa rispetto ad un 3a in falesia superprotetta... E lo sappiamo in più di qualcuno...
Premesso che le vie ferrate si sviluppano su tipi di roccia, quote, dislivelli, condizioni e quant'altro i più disparati possibili.
Premesso ancora che per andare in montagna dovrebbero essere conosciute e note le regole basilari riguardanti abbigliamento, attrezzatura, uso della stesso, etc etc etc.

Detto questo...

Io torno a parlare dei manuali di Eugen Hüsler: dalgi anni '80 ho sempre usato quel tipo di pubblicazioni, per precisione e facilità id comparazione. Se si va all'introduzione di ogni volume, lo stesso riassume, uno vicino all'altro, i vari itinerari, differenti, come poi specificato, per tipologia, unendoli alla voce "facile - medio etc etc". In questo modo abbiamo - parlando di alcuni itinerari ben noti ai più - alcune possibili pietre di paragone per dare un'indicazione di massima delle difficoltà complessive di un itinerario.

Detto questo...

Se si parte dal presupposto che il Sentiero Astaldi è "facile" per arrivare al molto difficile della "Costantini", ritengo che, usando lo stesso metro (mutatis mutandis), non sia impossibile applicarlo a pubblicazioni e siti specializzati dedicati alle ferrate ed ai sentieri attrezzati.

Fornire una descrizione sobria ma precisa, dettagliata senza essere ridicola, di un itinerario dopo averne dato una valutazione complessiva, è un ottimo lasciapassare per chi si prepara ad andare a percorrerlo. Sono d'accordo che uno poi sia tenuto a leggersi tutta la relazione ed a tenere sempre un grande beneficio d'inventario... Ma almeno avremo una base dalla quale partire per poter fornire - o desumere -informazioni su un dato percorso.


Se, poi, uno non vuole andare ad informarsi, beh, è lo stesso che non ascolterà nemmeno le indicazioni del gestore del rifugio... Montagna è libertà, mica puoi impedirgli di andare a ficcarsi nei guai... Puoi benissimo, però, prenderlo a pedate nel culo quando vai a tirarlo fuori dalle peste.

:vekemo:
Arterio Lupin
 

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Storm Sentry » 30/11/2011, 18:33

Sono d'accordo con il Lucarterio

Premesso che la base ci dev'essere per tutti
Gli esempi che ha citato il Fedipos non credo toccheranno più del 5% delle persone che frequentano la montagna...i Veri Alpinisti.
Io non sono tra questi...non credo mai che ci diventerò. Per cui mi metto tra gli ultimi della montagna, quelli che aspettano la giornata con sole a pombo per fare un'escursione.
Per tutti questi...alle volte avere dati oggettivi può aiutare...anche magari a salvare una sola vita
Arrivi in cima dopo aver rinunciato a tutto quello che credevi necessario alla sopravvivenza e ti trovi solo con la tua anima.In quel vuoto puoi esaminare,in un'ottica diversa,te stesso e tutti i rapporti e gli oggetti che fanno parte del mondo
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Max Guderian » 29/12/2011, 0:12

Criteri generali....Mah...C'è chi è caduto sulla Colodri e di esperienza ne aveva da vendere e chi s'è fatta la Costantini (visto con i miei occhi) in scarpe da tennis e pantaloncini senza tanti problemi quindi le valutazioni tipo 'itinerario in quota', 'difficile', 'tratto esposto per esperti' eccetera lasciano un pò il tempo che trovano.

L'unico criterio che adotto è che ci si mette un attimo a farsi male e quindi cerco di non mettermi nelle condizioni limite che possono essere fare la Marangoni come prima ferrata o partire alle 14.00 col nuvolone in testa per fare la Sci Club 18 (casi riportati da testimoni) , fare la Dibona con vento forte e neve e ghiaccio senza guanti o senza ramponi (visto al rifugio Lorenzi), tirarsi dietro persone non preparate (visto sulle Mesules e sulla Oskar Schuster), andare con un ca**o di cordino di m**da vecchio di vent'anni (visto sul Colaz) e così via. Senza questo anche la più perfetta delle valutazioni ha poca utilità, tenendo conto che la ferrata è si 'statica' quando la si valuta, ma alcune cose cambiano, in primis la meteo, quando magari ci vai TU. E nessuno è immune dal far ca**ate, neanche il più esperto.

Se vuoi un criterio generale, IMHO quello è il buonsenso, unito una 'sincera' valutazione delle proprie capacità: non dobbiamo fare nuove vie o qualche ottomila certo, penso che non dobbiamo dimostrare niente agli altri (ma potrei sbagliarmi), dobbiamo solo goderci le nostre belle montagne, ricordando che non andiamo comunque a fare una passeggiata sotto i portici in centro, dove se c'è il temporale ci si può riparare per bere uno spritz.....

Buon 2012 a tutti !!!!

Max Guderian

PS Ciao Fedipos, sempre in gamba vedo eh ? Un abbraccio a te e Cristina.
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda gbal » 30/12/2011, 17:11

Eccomi qui dopo un bel po’ di tempo in cui me ne sono stato ad osservare il sito dove sono arrivato fresco fresco e sono rimasto sorpreso dalle reazioni di alcuni. Osservando qua e là ho capito che FEDIPOS è considerato e probabilmente è uno che in montagna se la cava alla grande; sa fare anche un sacco di altre cose in tema di attività sportive. Inoltre fa parte di quei meritevoli che vanno a salvare chi si caccia nei guai e forse questa è una delle ragioni per cui passa all’attacco a sproposito anche quando nessuno ha avuto l’intenzione di mettersi in competizione con lui. Siccome l’anno sta per chiudere e con lui i bilanci di ognuno di noi volevo finalmente replicare dicendo che non intendevo celarmi dietro una falsa modestia: i miei gradi dal III al V li ho sempre fatti (ormai in passato) su montagnette tipo Grigna e sempre da secondo timoroso. Quindi i riferimenti che hai citato tu fedipos sono ben lontani dai miei orizzonti. Secondo quello che credo sia il tuo metro potrei classificarmi una mezza pippa. Ciò non toglie che le mie manovre di corda io le sappia fare bene e che prima di mettermi nei casini capisco quando non è il caso e rinuncio. Se poi sfortuna vorrà che verrai in mio soccorso perché avrò fatto qualche fesseria….beh sei autorizzato a “sgridarmi”. Ho anche visto che conosci o forse sei della Val di Non; allora proprio perché metà delle mie radici sono di lì (mia mamma) conosco bene il carattere di quei valligiani e so che dietro il piglio a volte burbero hanno un cuore generoso.
In conclusione di tutto questo discorso….buon 2012 a te e spero che tra un commento e l’altro ci siamo conosciuti e capiti un po’ di più.
Naturalmente il Buon Anno è esteso a tutta la Comunità.
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