Criteri generali di valutazione

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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda gbal » 29/11/2011, 17:22

Per LAUSTORRE & altri: Ecco, io so allestire una doppia, ho arrampicato per anni sempre sul facile, dal III al V, non di più. Non penso di essere nessuno ma la montagna mi attrae, la rispetto e la temo. Ora viaggio spesso solitario e arrampicare da solo...è dura; ho ripiegato sulle ferrate e ne ho fatte alcune. Ho iniziato questa diatriba con molta calma ed umiltà chiedendo solo delle informazioni e facendo osservazioni allo scopo di migliorare il sito che da tempo osservo ed apprezzo molto. Sono abituato ad informarmi sui particolari di un percorso anche quando vado su sentieri semplici e senza pericoli.
Sono rimasto sorpreso dalle reazioni di alcuni che invece di rispondere cortesemente a tono (se volevano) hanno risposto piuttosto sgarbatamente e fuori luogo.
Naturalmente farò tesoro dei consigli di quanti più ragionevolmente hanno voluto dire la loro.
Grazie
Giulio
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Arterio Lupin » 29/11/2011, 18:30

Ciao Giulio,

c'è una cosa che devi sapere...

In questo forum molte cose sono l'esatto contrario di quanto sembrano...

Per esempio: in molti forum il "moderatore" è quello che cerca di mettere le cose tranquille, di mediare, ecc. ecc.
Qui no.
Qui il moderatore è la persona più di parte che possa esistere. Lo sa e se ne strasbatte.
Per qual motivo? Perché siamo tra adulti vaccinati che amano parlare di montagna. Che ce ne facciamo della political correctness? Nulla...

Già quel "grandioso sfaccettatore e sminuzzatore di altrui epididimi"(*) dal fiabesco nomignolo di Fedipos mi accusa di essere troppo mediatore, troppo diplomatico...

Per cui il mio invito è: ti ringrazio per essere qui. Apprezzo molto questo tuo tono fermo, deciso, ma a bassa voce, senza schiamazzi.
Lo apprezzo davvero.
Ma, cribbio, poffarbacco, a volte è bene farsi ascoltare, accipicchiolina!!!
Se sei uno che ha arrampicato (anche sul facile, cosa cambia?) e che gira in montagna, spesso anche da solo, con cognizione di causa...

Ma allora entra, accomodati, di' la tua tranquillamente e se serve alza pure la voce.

Alla fine, vedrai, che una volta fatta sete, saremo tutti col bicchiere in mano a ridere, pur restando ciascuno nella propria posizione.

Per cui sentiti libero di "interagire" anche in modo "virulento" (ma non inutilmente volgare... Qui amiamo le parolacce per ridere, non per insultare) con i vecchiacci...

Unica avvertenza: occhio al moderatore: è un vecchio rompicoglioni per il quale il nickname di Arterio è "nomen omen".


Buone Montagne






















(*) grandioso sfaccettatore e sminuzzatore di altrui epididimi = è una forma volutamente evoluta della locuzione "è un enorme scassacoglioni". Ti faccio però presente che, oltre ad essere un vero innamorato della montagna, mette tutta la sua enorme esperienza alpinistica e di membro emerito del CNSAS a disposizione di tutti in quanto il suo desiderio è di vedere gente che si diverte consapevolmente in sicurezza. Noi ormai lo conosciamo... Tu, che dire... Abituati!!! Fedipos sta al forum di vieferrate.it come la suocera sta all'istituzione del matrimonio. Rompe, ma è bene che ci sia e le si vuol bene.
Arterio Lupin
 

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Storm Sentry » 29/11/2011, 18:42

Allora dico in breve quanto avrei voluto dire ieri ma che non ho fatto per mancanza di tempo...

gli incidenti in montagna possono provenire da due cause, che sono facce della stessa medaglia: la sopravvalutazione di noi stessi e/o la sottovalutazione dell'attività che si va a fare..

ovviamente poi c'è la sfiga che è un fenomeno imponderabile...che però in parte occorre prevedere, tipo la storta, il ghiaino, la caduta, etc

si è detto e scritto tanto sulla sopravvalutazione di chi va in montagna...ovviamente se uno va a fare la tissi (cito sempre quella, una volta me la farò anche...) in scarpe da ginnastica e/o senza imbrago o casco, è un idiota ed è come andare a giocare a pallone in autostrada...
ti va bene 100 volte...la 101esima resti sotto..

l'argomento del topic era diverso: i criteri di valutazione. E secondo me migliorare i criteri di valutazione NON è una stronzata, nemmeno valutare le ferrate...

perchè dopo aver fatto la "sega" che è giudicata "moderatamente difficile"...bè allora uno vede la alleghesi e legge "moderatamente difficile, non presenta passaggi di particolare impegno eccetto l'affanno dovuto all'eccessiva lunghezza" allora dice vabbè parto la mattina, tato come difficoltà sarà più o meno la stessa della sega...

si, col kaz...poi magari resta lì appeso e si accorge che è tutta un'altra cosa...ma DOPO se lo accorge
parlo a ragion veduta...essendo partito anche io "spandau" e poi mi sono accorto che fare montagna è tutt'altra cosa rispetto all'immaginario collettivo...


poi si legge la recensione sulla terza cengia del pomagagnon e vede addirittura un "facile"...(dalle considerazioni finali io la metterei tutt'altro che facile!!)

ora, siccome il sito su cui stiamo postando gode di un certo prestigio e moltissime persone prima di iscriversi al forum leggono le recensioni, è il caso di completarle secondo me con alcuni dettagli importanti..tipo le cose che si dicevano pochi post fa...

x alverspir: dal punto di vista tecnico una sequenza di bit da aggiungere al database non fa molta differenza. basterebbe una sequenza da 8 bit per 8 campi, corredata magari da un campo "data" per indicare in che momento quella sequenza di bit è stata inserita...son dettagli tecnici che non è difficile sistemare.

insomma, se una ferrata è "facile", ma se poi 9 su 10 segnano "alta esposizione" e "attrezzature malconce", allora forse potrà essere di aiuto a diversi escursionisti...perchè forse non è poi così facile come sembra. magari sarà anche un sentiero, però la ferrata IN GENERALE non è facile...

e quella valutazione finale deve tener conto di tutto...non dev'essere solamente una vautazione della difficoltà tecnica.

altro esempio demmerda (ma giusto x capire): un sentiero a ciglio di burrone non attrezzato, per quanto sia un sentiero, è sempre qualcosa che psicologicamente ti tiene lì cul filo del rasoio...molto di più della ferrata che l'ha magari preceduto/seguito
mio parere eh
Arrivi in cima dopo aver rinunciato a tutto quello che credevi necessario alla sopravvivenza e ti trovi solo con la tua anima.In quel vuoto puoi esaminare,in un'ottica diversa,te stesso e tutti i rapporti e gli oggetti che fanno parte del mondo
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda gbal » 29/11/2011, 21:55

Mi hai tolto le parole di bocca. Bravo e grazie!
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda gbal » 29/11/2011, 22:00

[quote="Arterio Lupin"]Ciao Giulio,

c'è una cosa che devi sapere...

In questo forum molte cose sono l'esatto contrario di quanto sembrano...

Per esempio: in molti forum il "moderatore" è quello che cerca di mettere le cose tranquille, di mediare, ecc. ecc.
Qui no.
Qui il moderatore è la persona più di parte che possa esistere. Lo sa e se ne strasbatte.
Per qual motivo? Perché siamo tra adulti vaccinati che amano parlare di montagna. Che ce ne facciamo della political correctness? Nulla...

Ok, Arterio, prendo atto della situazione.
Me l'immaginavo diversa ma evidentemente....rude è bello e sotto la scorza batte un cuore generoso....E' COSI'?
Grazie di avermi svelato l'arcano.
Giulio
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda giovanni72 » 29/11/2011, 22:12

Storm Sentry ha scritto:Allora dico in breve quanto avrei voluto dire ieri ma che non ho fatto per mancanza di tempo...


Ciao Storm,l'intenzione è buona,anzi ottima ma però con questo criterio non si finirebbe più. La Alleghesi non è,a parer mio ,oltre il moderatamente difficile dal punto di vista delle difficoltà in parete,poi però è molto superiore l'impegno rispetto alla Sega in quanto ad altitudine,lunghezza,ect...ma tutto questo uno se lo trova nella relazione. la difficoltà relativa alla progressione è intesa al rapporto attrezzature/roccia (quantità di attrezzature/quantità di appigli e appoggi) se poi,come giustamente dici anche tu,vi sono anche caratteristiche da tener conto come la lunghezza,l'esposizione bhe allora basta dare un occhiata al resto delle "votazioni" e leggersi le recensioni. Forse vi è anche un pò di pigrizia nel voler aprire un sito o un libro,leggere un numero e partire!!!! Una via ferrata non può divenire difficile solo perchè ci sta una cengia esposta..se ti dà noia il vuoto,stai a casa,se senti la mancanza di un cavo che non c'è allora portati 20mt di cordino e mettiti in sicura. Diverso è il caso invece della placca levigata e verticale magari attrezzata solo con un cavo dritto. In questo caso anche se ti porti 20mt di corda che fai??ecco che allora scatta il livello di difficoltà perchè se proprio vuoi risalire quella placca devi rimboccarti le maniche e "tirarti" su quel cavo... capisco anche che poi vi sono casi particolari dove magari il mio discorso non vale però non facciamo sempre in modo che il caso particolare diventi troppo frequente!!!

RIPETO,per evitare voluti fraintendimenti,che non voglio dire che è solo una placca verticale ad indentificare una Via ferrata ma al contrario se leggo il valore di esposizione,impegno fisico,difficoltà,e TUTTA la relazione riesco a farmi l'idea che ad esmpio la Alleghesi nulla aha a che fare con la Sega!!!!.
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda elisha » 29/11/2011, 22:26

giovanni72 ha scritto:RIPETO,per evitare voluti fraintendimenti,che non voglio dire che è solo una placca verticale ad indentificare una Via ferrata ma al contrario se leggo il valore di esposizione,impegno fisico,difficoltà,e TUTTA la relazione riesco a farmi l'idea che ad esmpio la Alleghesi nulla aha a che fare con la Sega!!!!.


Ottima conclusione,io qui,Moderatore,darei un bel 10!!! :okkemo:
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda alverspir » 30/11/2011, 9:42

Sì, il concetto mi trova d'accordo.
x Storm:
il main problem non è la modifica al dbase ma la sua inevitabile successiva manutenzione/modifica prima di arrivare ad un (non sempre facile) assestamento; lo vedo nel lavoro dove faccio manutenzioni/modifiche sulle stesse app da anni...
va poi distinta la segnalazione 'fissa', es. esposto, lungo,... da quella 'temporanea', es. cavi divelti, mancanti... in questo ultimo caso viste le ultime legislazioni una ferrata non idonea viene dichiarata chiusa/inagibile oppure ripristinata.

Rimango dell'idea, infine, che una buona, esaustiva e chiara relazione sia la cosa fondamentale.
Della stessa via puoi trovare varie tipolgie di relazione:
1 - "...seguendo le varie attrezzature arrivi in cresta e in pochi minuti su rocce in cima." :shock:
2 - "...si assecondano due successivi camini ben appigliati dove alcuni fittoni agevolano la risalita, quindi su stretta cengia orizzontale a valicare un panoramico intaglio e subito dopo alcuni passi in esposta discesa..." ;)
3 - "...si mette la mano destra sulla roccia gialla striata di verde che si appoggia sul lato sud, quindi il piede va portato 30 cm a sinistra...ecc...ecc...ecc...." :nooemo: :evil:
Poi molte relazioni, come peraltro già evidenziato in passato, altro non sono che brutte scopiazzature di altre; magari anche errate e mai percorse da chi scrive :nooemo: :nooemo: :nooemo:
E' inutile descrivere minuziosamente il percorrere di un tratto quando questo è così obbligato ed omogeneo, piuttosto va privilegiata la segnalazione di aspetti particolari e importanti che diano una corretta informazione su cosa ci si deve aspettare lungo un percorso.
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Storm Sentry » 30/11/2011, 14:32

@alverspir: Esattamente, sono d'accordissimo con te..soprattutto di quelli oggettivi, se possibile

ed è proprio per questo che i criteri di cui parlavo forse possono essere utili, perchè sono un po' più oggettivi della difficoltà globale della ferrata.
l'ha detto anche giovanni, la alleghesi non ha niente a che fare con la sega...però entrambe sono "moderatamente difficili". ma era x citare un esempio
un percorso che magari per il fedipos è "moderatamente difficile"...per me può essere "estremamente difficile"...
invece il fatto che vi sia esposizione, piuttosto che verticalità o attrezzature malconce o non presenti, aggiunge criteri oggettivi che possono eventualmente essere corredati da un breve commento.
Tecnicamente è sufficiente creare nel db una nuova tabella, utilizzando come campi una chiave esterna alla chiave primaria del db delle ferrate, (un contatore che funge da chiave primaria della tabella che stiamo creando, ma non credo sia indispensabile) e un campo da 16 bit (per prevedere futuri aggiornamenti o altre cose) e se volete un campo "commento" da 256 byte

così magari quando uno cerca i commenti, si fa una query select con parametro la chiave della via ferrata e si estraggono tutte le valutazioni relative alla via..

@giovanni: hai ragione, infatti una ferrata facile con esposizione, non è una ferrata difficile. è semplicemente una ferrata facile con esposizione e questo è quello che sarebbe bello indicare. nessuna ferrata è uguale all'altra. però con questi criteri di oggettività si riesce forse a dare indicazioni + precise

non è facilissimo, però è una vita praticabile, che dite? vale la pena?
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Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda fedipos » 30/11/2011, 15:28

Facciamola finita, e prendo spunto dall'affermazione di Gbal, che è convinto che io ce l'abbia con Lui, io ce l'ho con l'accademia del bla,bla,bla. Gbal ha detto, con falsa modestia, che Lui andava sul "facile" dal 3° al 5°. Il sottoscrritto, che di difficoltà REALI se ne capisce un tantino ,ribalta con una domanda alla quale è impossibile rispondere da parte di chiunque. Dunque: andavi su quelle difficoltà dove?
A) Sulle pareti di Finale Ligure.
b) Sulle vie delle Marittime,gnaiss coperto di licheni di merda che se
piscia un passero scendi in doppia anche sui sentieri.
C) Sul Pilier Gervasutti, sul Boccalatte al Tacul.
D) Sul Centrale del Freney.
E) Sulla Nord del Greuvettta, magari la Comino-Biancardi.
F) Sulla Nord del Triolet.
G) Sulla Armani alla cima di Ghez, dolomiti di Brenta, i famosi 5° di Armani dove i cretini come me son passati sulle staffe.
Allora, sono sette esempi, dove abbiamo vie su quel livello di quotazioni, ma su sette mondi alpinistici diversi, dove dal primo all'ultimo ci passa un tale abisso di differenza da rendere impossibile una qualunque stima reale delle difficoltà se non conseguenza di un diluvio di esperienza in un oceano di esperienze diverse.
E sto parlando di alpinismo con la a maiuscola, di vie dove o hai le palle o stai a casa. Ma pensate che cambi qualcosa nel discorso delle ferrate? Cambia solo in peggio. E concludo ri-affermando che sono convinto della vostra buona fede, ma è solo accademia del bla,bla.
fedipos
 

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