reverso ha scritto:al mondo quasi tutto è opinabile e quasi tutto è relativo ... esistono però degli assunti inconfutabili
ne elenco due che derivano da quello che scrivi
il primo: apparire è condizione automaticamente conseguente all'esistere ... quindi, per il solo fatto che tu esista appari ... ed appari nelle forme visibili che ti sono state date da madre natura e invisibili, ma altrettanto percepibili, costituite da quello che dici, scrivi e fai
Non sono d'accordo, reverso (e tu dirai: e ti pareva!
).
Io "sono", ma non necessariamente "appaio". Per "apparire" devo "essere", ma non viceversa.
Facciamo un esempio: il teatro delle ombre cinesi.
Io "sono" dietro lo schermo e "appaio" in virtù della luce, dello schermo semitrasparente e del fatto che qualcuno guarda.
Se il teatro fosse vuoto, se gli spettatori fossero ciechi, se lo schermo fosse completamente opaco o se spegnessimo la luce, io smetterei di "apparire" ma continuerei a "essere".
Facciamo un passo avanti.
Se la luce si spostasse avvicinandosi o allontanandosi da me, io "apparirei" più grande o più piccolo. Il mio "apparire" cambierebbe, pur restando, il mio "essere", lo stesso.
Se alcuni spettatori fossero miopi, altri presbiti e altri ancora avessero lenti inadatte ai loro difetti visivi, io "apparirei" in modi diversi a tutti costoro pur essendo, il mio "essere" uno solo.
Facciamo ancora un altro passo avanti.
Se io, conscio infine di come funziona la proiezione del mio "apparire", mi ponessi di fronte alla luce in pose artificiali, potrei far assumere al mio "apparire" contorni che nulla hanno a che vedere con il mio "essere".
Ora, il parallelo con l'"apparire" su un forum è abbastanza evidente, no ?
reverso ha scritto:il secondo: non esiste sulla faccia della terra una sola persona in grado di auto giudicarsi al 100%
Qui invece sono pienamente d'accordo con te.
Anche se una buona conoscenza di sè stessi aiuta nella vita reale. E aiuta parecchio anche in Montagna.
Un altro saluto,
dokkodo
"La via verso la cima è come il cammino verso se stessi, solitario" (Alessandro Gogna)