Un altro crollo

Argomenti vari legati al mondo della montagna.

Un altro crollo

Messaggioda muress » 21/12/2011, 13:51

E' franato un altro pezzetto di Dolomiti. Si tratta di un blocco di roccia venuto giù dalla parete est del Sass Maor nelle Pale di San Martino, sopra la Val Pradidali. Se non sbaglio è più o meno dove parte il sentiero del Cacciatore e poco lontano dalla ferrata del Porton. Si tratta di fenomeni naturali, ma sono convinto che i cambiamenti climatici provocati dall'uomo abbiano la loro parte.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/ ... or-5439725
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Re: Un altro crollo

Messaggioda giubi_pd » 21/12/2011, 15:28

Appena letto anche io l'articolo su montagna.tv ha coinvolto anche delle vie di arrampicata, fortuna che é capitato in questo periodo..
fedipos ha scritto:Bravo Giubi .....

"Dalla cima di una Montagna il sole tramonta sempre dopo e sorge sempre prima......ecco perchè, nella vita, val sempre la pena di "camminare" in salita !!" (Cit. SHERPA61)
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Re: Un altro crollo

Messaggioda Storm Sentry » 21/12/2011, 23:08

ogni volta che sento un crollo di montagne mi viene sempre in mente la tragedia di Falco e il pezzo staccatosi dal Pelmo quest'anno...

fortuna che è capitato ora...già...
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Re: Un altro crollo

Messaggioda giubi_pd » 22/12/2011, 11:13

Colgo comunque la riflessione di mures sul cambiamento climatico; credo che si il clima cambi anche a causa dell'opera dell'uomo, ma un pilastro di 100 metri che era li chissà da quanto, lo attribuisco più al normale cambiamento ambientale dovuto a erosione di secoli e secoli; non so voi, ma spesso camminando per monti vedo roccioni isolati e penso "chissà come c'è arrivato qui..".
É normale comunque che sentendo frana, poi venga alla mente la più recente del pelmo..
fedipos ha scritto:Bravo Giubi .....

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Re: Un altro crollo

Messaggioda muress » 22/12/2011, 16:59

giubi_pd ha scritto:Colgo comunque la riflessione di mures sul cambiamento climatico; credo che si il clima cambi anche a causa dell'opera dell'uomo, ma un pilastro di 100 metri che era li chissà da quanto, lo attribuisco più al normale cambiamento ambientale dovuto a erosione di secoli e secoli; non so voi, ma spesso camminando per monti vedo roccioni isolati e penso "chissà come c'è arrivato qui..".
É normale comunque che sentendo frana, poi venga alla mente la più recente del pelmo..


Non lo so sinceramente. Per la loro conformazione geologica le Dolomiti sono destinate a sbriciolarsi probabilmente prima di altre montagne. Il fatto però che nel giro di pochissimi anni siano crollati la cima del Piz da Cir, una delle Cinque Torri, un pezzo del Pelmo, un pezzo della Cima Undici e adesso un tratto del Sass Maor... mi fanno pensare che il tutto non rientri nella normalità degli eventi. O prima queste cose non venivano notate e non se ne parlava (e magari succedevano lo stesso), oppure la frequenza e l'entità di questi crolli erano effettivamente minori. Sappiamo che il ghiaccio che si trova tra le pareti e le crode ha la sua importanza nel tenere unite le rocce e il continuo sciogliersi e riformarsi del ghiaccio influisce molto sulla stabilità di queste montagne. I cambiamenti climatici, con gli sbalzi di temperatura che diventano sempre più frequenti e più accentuati, possono incidere anche su questo.
In ogni caso, concordo con voi sul fatto che se la stessa cosa fosse successa in estate, forse sarebbe stata una tragedia. E anche il mio pensiero va alle vittime del Pelmo.
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Re: Un altro crollo

Messaggioda Storm Sentry » 24/12/2011, 0:57

sarebbe bello comunque che sti giornalisti ogni tanto si ricordassero che esistiamo anche noi da Belluno...
anche su ansa.it hanno parlato del crollo...e ricordando anche gli altri delle dolomiti negli ultimi anni...ma ce ne fosse uno che si ricorda che le Dolomiti sono anche da noi neanche a pagarlo oro...

fine polemica


comunque quoto l'omino quissopra...nemmeno io credo si possa più trattare di "normalità" sta succedendo veramente troppo spesso
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Re: Un altro crollo

Messaggioda ONURB » 24/12/2011, 11:18

....X Storm: non solo le dolomiti sono "anche" in provincia di Belluno, ma la stragrande maggioranza delle dolomiti sono Venete.....poi una parte in trentino e una parte in Alto adige.....e poi una gran parte in Friuli con le Carniche,le Giulie e le Friulane.....anzi,sono proprio quelle venete e friulane le piu' "pure",ancora fuori dal turismo di massa,per niente antropizzate,con meno impianti di risalita,piu' vere e autentiche......solo che in trentino e alto adige le publicizzano meglio......ma ,alla fine,non e' meglio cosi? almeno chi sa "cercare",sa dove andare per trovare una dimensione ancora "intima",se possibile,con le crode......
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Re: Un altro crollo

Messaggioda Luck1403 » 31/12/2011, 17:22

ONURB ha scritto:....X Storm: non solo le dolomiti sono "anche" in provincia di Belluno, ma la stragrande maggioranza delle dolomiti sono Venete.....poi una parte in trentino e una parte in Alto adige.....e poi una gran parte in Friuli con le Carniche,le Giulie e le Friulane.....anzi,sono proprio quelle venete e friulane le piu' "pure",ancora fuori dal turismo di massa,per niente antropizzate,con meno impianti di risalita,piu' vere e autentiche......solo che in trentino e alto adige le publicizzano meglio......ma ,alla fine,non e' meglio cosi? almeno chi sa "cercare",sa dove andare per trovare una dimensione ancora "intima",se possibile,con le crode......



Bello il tuo pensiero Bruno... mi ci ritrovo molto in quello che scrivi. Per fortuna esistono ancora zone poco pubblicizzate e quindi poco conosciute dove si può ancora trovare una natura selvatica e poco addomesticata dove il rapporto con la montagna diventa più vero e autentico. Quello che un pò "fa strano" è che mi è capitato sentire persone che abitano in queste zone meno note e quindi povere di turismo lamentarsi con le solite frasi: "Ah se anche noi avessimo qualche pista da sci.... Ah se anche quì ci fosse più gente che viene in vacanza" .... purtroppo l'uomo è una bestia strana... non è mai contenta di ciò che ha. :sbaemo:
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Re: Un altro crollo

Messaggioda Vertimax » 01/01/2012, 9:47

Luck1403 ha scritto:.......... purtroppo l'uomo è una bestia strana... non è mai contenta di ciò che ha.

Proprio così, che sia l'abitudine a ciò che l'uomo ha, comunque col tempo finisce per non saperlo apprezzare e di qui lo scontento, finchè non s'accorge di perderlo, allora si sveglia ma, spesso, troppo tardi. Retorica? Si certo, perchè no!
Ed è un discorso che vale a 360 gradi.
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