come affrontare le pareti in ferrata

Argomenti vari legati al mondo della montagna.

Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda alverspir » 11/08/2014, 12:14

Allora da Passo Selle sino al Torcignon ci sono facili attrezzature, poi o scendi a Fanch e risali al san pellegrino, oppure torni per il sentiero di andata.
Non oltre a chiudere verso forc. Valacia. Claro?
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda stefiza » 11/08/2014, 12:34

alverspir ha scritto:Allora da Passo Selle sino al Torcignon ci sono facili attrezzature, poi o scendi a Fanch e risali al san pellegrino, oppure torni per il sentiero di andata.
Non oltre a chiudere verso forc. Valacia. Claro?

Me lo segno, devo vederlo sulla cartina che al momento non ho appresso :)
Grazie ancora a tutti
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda fedipos » 11/08/2014, 15:13

Allora Stefiza, oggi sono ispirato e cerca di far tesoro di quelle che chiamo "perle di saggezza". Nel tuo post precedente hai scritto una cosa saggia, ma che al lato pratico è una tremenda arma a doppio taglio. Hai detto"mi sono sempre girata indietro". Quando leggo ste robe non posso non andare alle decine e decine di interventi fatti per "scrodare" gente che non era più in grado di proseguire ma neanche di tornare indietro. La montagna non accetta compromessi, e guai basare la scelta di un percorso all'insegna del "vuol dire che tornerò indietro". Dato che non stiamo parlando di passeggiate alle malghe ma di percorsi in ambiente, in quota e quest'anno in quota di merda,potresti trovarti nella situazione che tornare indietro è più problematico che andare avanti. Un esempio piccolo, piccolo: se tu sali un canale in neve dura, magari lo sali senza problemi, ma poi magari da dura diventa ghiaccio! Torni indietro? Lo sai che una stupida pendenza di 30/35° che in salita quasi non consideri in discesa è una quasi sicura caduta? Ovviamente se non sai come fare.Passaggi di 2° che in salita molti non considerano neanche perchè passano tranquilli, in discesa sono calate a doppie, che bisogna saper armare, che bisogna avere il materiale per farlo ecc.ecc. Scendere certi tratti di percorrsi attrezzati è molto,molto,molto più difficile che salirli. Quindi, come ti diceva lo Scherpa, io abbasserei un pò la cresta, butterei nella spazzatura l'entusiasmo e mi limiterei molto nelle scelte. Soprattutto con le condizioni attuali. Occhio, che adesso incoscienza, impreparazione, attrezzature non adeguate , vi costano cifre da mutuo in banca. Perchè vi veniamo ,sì, a recuperare, ma poi arriva il conto. Guarda, ieri ero in montagna,che novità, scendendo,sotto al pezzo delicato, abbiamo incontrato una squadra di turistinioni, (mezzi turisti e mezzi coglioni), li ho guardati, dalle scarpe al resto e ho detto: guardate che se avete dei problemi vi pagate tutto il recupero. Hanno fatto dietro front come delle schegge. ( Una donna ha detto al capo-turistinione: hai visto, hanno anche la fune!!) E io ho risposto: ne avevo due, ma una l'ho usata per ormeggiare il gommone in cima.Ho il sospetto che ci abbiano mezzo creduto.Ecco, questa è la gente per quale rischiamo la pelle ogni volta che si interviene.Fintanto che non mandiamo in vacca tutto il sistema: non ci siamo molto distanti.
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda Campioncino » 11/08/2014, 15:52

Secondo me qui ci vuole una foto dei chiodi !!! :mmemo: comunque io non c' ho capito un c...o.!!!
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda stefiza » 12/08/2014, 7:30

fedipos ha scritto:Allora Stefiza, oggi sono ispirato e cerca di far tesoro di quelle che chiamo "perle di saggezza". Nel tuo post precedente hai scritto una cosa saggia, ma che al lato pratico è una tremenda arma a doppio taglio. Hai detto"mi sono sempre girata indietro". Quando leggo ste robe non posso non andare alle decine e decine di interventi fatti per "scrodare" gente che non era più in grado di proseguire ma neanche di tornare indietro. La montagna non accetta compromessi, e guai basare la scelta di un percorso all'insegna del "vuol dire che tornerò indietro". Dato che non stiamo parlando di passeggiate alle malghe ma di percorsi in ambiente, in quota e quest'anno in quota di merda,potresti trovarti nella situazione che tornare indietro è più problematico che andare avanti. Un esempio piccolo, piccolo: se tu sali un canale in neve dura, magari lo sali senza problemi, ma poi magari da dura diventa ghiaccio! Torni indietro? Lo sai che una stupida pendenza di 30/35° che in salita quasi non consideri in discesa è una quasi sicura caduta? Ovviamente se non sai come fare.Passaggi di 2° che in salita molti non considerano neanche perchè passano tranquilli, in discesa sono calate a doppie, che bisogna saper armare, che bisogna avere il materiale per farlo ecc.ecc. Scendere certi tratti di percorrsi attrezzati è molto,molto,molto più difficile che salirli. Quindi, come ti diceva lo Scherpa, io abbasserei un pò la cresta, butterei nella spazzatura l'entusiasmo e mi limiterei molto nelle scelte. Soprattutto con le condizioni attuali. Occhio, che adesso incoscienza, impreparazione, attrezzature non adeguate , vi costano cifre da mutuo in banca. Perchè vi veniamo ,sì, a recuperare, ma poi arriva il conto. Guarda, ieri ero in montagna,che novità, scendendo,sotto al pezzo delicato, abbiamo incontrato una squadra di turistinioni, (mezzi turisti e mezzi coglioni), li ho guardati, dalle scarpe al resto e ho detto: guardate che se avete dei problemi vi pagate tutto il recupero. Hanno fatto dietro front come delle schegge. ( Una donna ha detto al capo-turistinione: hai visto, hanno anche la fune!!) E io ho risposto: ne avevo due, ma una l'ho usata per ormeggiare il gommone in cima.Ho il sospetto che ci abbiano mezzo creduto.Ecco, questa è la gente per quale rischiamo la pelle ogni volta che si interviene.Fintanto che non mandiamo in vacca tutto il sistema: non ci siamo molto distanti.


Fed sono sicura che ne avrete le scatole piene di gente "entusiasta" e impreparata.
Ma io lo so di esserlo (sia entusiasta che impreparata :D ) e quando ti dico che sono tornata indietro, era all'inizio del percorso ed era un percorso ridicolo, semplicemente un delle scalette ma non avendo attrezzatura e soffrendo di vertigini mi sono rifiutata di farlo. Prima di partire per un'escursione me la studio bene e cerco di capire se ci possono essere difficoltà per me non superabili, infatti ho chiesto consiglio su quali ferratine semplici poter fare.
Poi quando saremo sul posto chiederemo alle guide locali com'è la situazione dei percorsi che andremo a fare, visto il meteo di quest'anno.
ps se il gommone lo lasci ormeggiato, potrebbe servirmi per scendere a valle :lol:
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda stefiza » 12/08/2014, 7:54

Campioncino ha scritto:Secondo me qui ci vuole una foto dei chiodi !!! :mmemo: comunque io non c' ho capito un c...o.!!!

Quello che io chiamo volgarmente chiodo, è questo dove sta poggiando il piede, solo che invece di finire con un anello è dritto
Immagine
Abbiate pietà di me....sto imparando ora :oops:
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda SHERPA61 » 12/08/2014, 8:36

stefiza ha scritto:Abbiate pietà di me....sto imparando ora :oops:


..abbiamo pietà di te... :dubemo: ....leggi in giro e te ne rendi conto....
io e Fedipos abbiam tanto di quel Karma (sherpa) in più da oggi..... :okkemo:

comunque.....per agevolarti....segnalo che la cosa marrone sopra il cerchio ferrato piantato sulla roccia è uno scarpone con piede umano inserito all'interno.....quella sopra ancora resterebba la gamba, che ti consiglio di flettere a livello del ginocchio ad ogni passo per una progressione più fluida in ambiente.
Sulla schiena potrai riconoscere una protuberanza telata......dicesi zaino che consiglio contenere vivande (cose da mangiare e bere) e vestiario (maglie. guanti, cappello ecc) adeguati allo sforzo previsto.

ah......dove finisce il cavo-ferrata.....guardarsi con circospezione (ma senza dare nell'occhio) in giro....alla ricerca del prossimo.....e ...se non trova/rintraccia per problemi visivi o perchè non c'è allora :

1) mettersi (con dignità) a piangere disperati....
2) ricomporsi un attimo e eseguire due preghiere cristo-tibetane....
3) se il punto 2 non basta....chiamare Fedipos.......e iniziare una preghiera Ladaka per smuoverne i primordiali istinti protettivi che lo formano (di pure...se reagisce bene....che ti manda lo Sherpa)

;)
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda alverspir » 12/08/2014, 8:39

Quello che tu chiami chiodo senza anello altro non è che un fittone:
Dicesi di infissione metallica su roccia che incute alquanto timore in caso di scivolata per l'incombente e devastante pericolosità in caso anche di sola scivolata su di esso con le parti del basso ventre procurante infinito dolore e possibile trasformazione anatomica irreversibile con conseguente passaggio burocratico alle voci bianche del convento degli evirati celestiali...
:aaaemo: :aaaemo: :aaaemo:
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda stefiza » 12/08/2014, 8:43

SHERPA61 ha scritto:
stefiza ha scritto:Abbiate pietà di me....sto imparando ora :oops:


..abbiamo pietà di te... :dubemo: ....leggi in giro e te ne rendi conto....
io e Fedipos abbiam tanto di quel Karma (sherpa) in più da oggi..... :okkemo:

comunque.....per agevolarti....segnalo che la cosa marrone sopra il cerchio ferrato piantato sulla roccia è uno scarpone con piede umano inserito all'interno.....quella sopra ancora resterebba la gamba, che ti consiglio di flettere a livello del ginocchio ad ogni passo per una progressione più fluida in ambiente.
Sulla schiena potrai riconoscere una protuberanza telata......dicesi zaino che consiglio contenere vivande (cose da mangiare e bere) e vestiario (maglie. guanti, cappello ecc) adeguati allo sforzo previsto.

ah......dove finisce il cavo-ferrata.....guardarsi con circospezione (ma senza dare nell'occhio) in giro....alla ricerca del prossimo.....e ...se non trova/rintraccia per problemi visivi o perchè non c'è allora :

1) mettersi (con dignità) a piangere disperati....
2) ricomporsi un attimo e eseguire due preghiere cristo-tibetane....
3) se il punto 2 non basta....chiamare Fedipos.......e iniziare una preghiera Ladaka per smuoverne i primordiali istinti protettivi che lo formano (di pure...se reagisce bene....che ti manda lo Sherpa)

;)

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Ho vagamente la sensazione che tu mi stia prendendo un po' in giro
:lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: come affrontare le pareti in ferrata

Messaggioda stefiza » 12/08/2014, 8:46

alverspir ha scritto:Quello che tu chiami chiodo senza anello altro non è che un fittone:
Dicesi di infissione metallica su roccia che incute alquanto timore in caso di scivolata per l'incombente e devastante pericolosità in caso anche di sola scivolata su di esso con le parti del basso ventre procurante infinito dolore e possibile trasformazione anatomica irreversibile con conseguente passaggio burocratico alle voci bianche del convento degli evirati celestiali...
:aaaemo: :aaaemo: :aaaemo:

e mamma mia come siete complicati!! chiodo andava benissimo...tutt'al più chiodone (occhio a non far rima!!) :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
vabbè, chiodo, infissione metallica o gancio metallico...io ho avuto difficoltà su quello :sciemo:
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