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S I C U R E Z Z A

T E M P O R A L I  e  F U L M I N I - 1a parte

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"Cos'è un temporale?"

Il temporale è un fenomeno convettivo intenso accompagnato da forti raffiche di vento,precipitazioni intense anche a carattere grandinigeno e da scariche elettriche (fulmini). I temporali si possono classificare in tre tipi principali: di calore,orografici e frontali. I temporali di calore si sviluppano quando l’atmosfera si trova in condizioni di instabilità condizionata al raggiungimento di una certa temperatura in prossimità del suolo. Sono più probabili nella stagione calda,in montagna ed al pomeriggio sera. Sulle Alpi sono molto frequenti nel periodo estivo,circa un giorno su due, mentre nel periodo primaverile sono più probabili sulle Prealpi in quanto sulle Alpi ancora innevate è più difficile raggiungere al suolo le temperature di innesco. I temporali orografici si innescano quando il flusso negli strati medio bassi dell’atmosfera costringe l’aria a sollevarsi per la presenza delle montagne. Se l’atmosfera è instabile al di sopra di una certa quota si potranno sviluppare i temporali orografici. I temporali frontali avvengono invece in corrispondenza del passaggio di un fronte prevalentemente di tipo freddo. Frequenti sono i temporali anche in corrispondenza dei fronti occlusi mentre più rari sono quelli in corrispondenza dei fronti caldi. I temporali frontali possono svilupparsi a qualunque ora del giorno o della notte ed anche in inverno.

  

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Sul Trentino una delle cause più frequenti che innescano i temporali è la cosiddetta goccia fredda in quota. Quando masse d’aria fredda arrivano sulle Alpi dai quadranti settentrionali vengono, almeno in un primo tempo, arginate dalle Alpi stesse sui versanti settentrionali nei bassi strati, mentre in quota si osserva un raffreddamento che innesca lo sviluppo dei temporali. I temporali sono potenzialmente tanto più pericolosi e violenti quanto più alta è la temperatura e l’umidità negli strati bassi dell’atmosfera. Sulle Alpi quando l’atmosfera è molto instabile il cielo si annuvola già in mattinata e si verificano frequenti rovesci. L’annuvolamento mattutino non permette di raggiungere temperature molto elevate e quindi gli eventuali temporali non dovrebbero essere particolarmente intensi. La situazione più pericolosa si ha invece dopo un periodo prolungato di bel tempo che ha permesso di raggiungere temperature elevate nei bassi strati ed il ristagno di umidità. Quando si verificano queste condizioni il pericolo dei temporali è elevato anche perché non ci sono segnali premonitori. Il cielo rimane prevalentemente sereno fino a poco prima dello sviluppo dei temporali. Un lieve calo della pressione o un leggero raffreddamento in quota possono favorire lo sviluppo di temporali. La previsione dei temporali è molto difficile e spesso necessariamente generica. Prevedere dove e quando si verificherà un temporale è ancora impossibile. Ciò che si può prevedere è se sono più o meno favoriti. Se non vi sono passaggi frontali,la pressione è alta,l’umidità bassa e non vi sono altre cause forzanti come gocce fredde in quota i temporali non sono favoriti. Tuttavia in queste condizioni l’irraggiamento è elevato e si possono sviluppare i temporali di calore. E’ sempre opportuno informarsi consultando il bollettino meteo aggiornato e svolgere le attività all’aperto e soprattutto le escursioni in montagna preferibilmente al mattino,ovviamente se non sono previsti temporali in tale periodo della giornata. Si deve inoltre tenere presente che i temporali hanno una vita media di un’ora e che generalmente si spostano guidati dal flusso in quota. In un luogo la fase intensa dei temporali dura mediamente meno di mezz’ora. I fulmini costituiscono il pericolo maggiore dei temporali e quindi di seguito vengono date alcune nozioni e regole pratiche di comportamento per ridurre la probabilità di essere colpiti dai fulmini.

 

"Cosa è un fulmine?"

Esistono tre tipi di fulmine: tra nubi diverse, all’interno della stessa nube e tra nube e terra. Sono ovviamente solo gli ultimi a essere pericolosi per chi svolge attività in montagna. I fulmini tra nube e terra sono il modo in cui la terra riacquista gli elettroni (cariche negative) che vengono continuamente “perse” col bel tempo. I fulmini sono quindi principalmente negativi e cioè una enorme carica negativa che solitamente si ammassa alla base della nube viene scaricata a terra in un tempo brevissimo. Esistono tuttavia anche fulmini positivi i cui effetti sono del tutto analoghi a quelli dei fulmini negativi ma sono meno frequenti. Il fulmine avviene quando l’aria non è più in grado di tenere separata dal suolo l’enorme carica che si è ammassata alla base della nuvola. Quando il campo elettrico al suolo raggiunge valori così elevati i capelli tendono a sollevarsi e si sentono dei crepitii. Sui comignoli e sugli angoli dei tetti si possono vedere delle fiammelle azzurre chiamate fuochi di Sant’Elmo. Quando si verificano questi fenomeni la probabilità che cada un fulmine è molto elevata. Un’altra curiosità: il fulmine è più frequentemente unico ma non è raro che all’interno dello stesso canale cadano più fulmini in un tempo brevissimo. Infatti se si fotografa un temporale notturno muovendo la macchina fotografica si possono poi contare queste scariche e si vedrà che a volte sono più di una e possono arrivare anche ad una decina.
Se si viene colpiti direttamente dal fulmine difficilmente si ha possibilità di sopravvivere basti guardare gli effetti che il fulmine ha sulle piante colpite. Il pericolo però sussiste anche quando il fulmine ci cade vicino (fulminazione indiretta).Infatti, contrariamente a quanto si crede la corrente del fulmine non entra direttamente nel terreno ma “galleggia” in superficie diminuendo la sua intensità mano a mano che ci si allontana dal punto di caduta.

 

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E’ fondamentale quindi toccare il terreno in un solo punto per ridurre la corrente di passo ed è meglio camminare saltellando in modo da toccare il terreno sempre con un piede solo. I bovini e gli ovini, avendo le zampe anteriori molto distanti da quelle posteriori sono più facilmente vittime dei fulmini a causa della corrente di passo; la corrente di passo può essere sufficiente a provocare arresto respiratorio o cardiaco (più raro), bruciature della pelle e contrazioni involontarie dei muscoli che possono indurre dei bruschi movimenti incontrollati o addirittura provocare delle fratture alle ossa. La corda utilizzate per le assicurazioni tra persone o al cavo della ferrata possono essere pericolose specie se bagnate.
Dove cadono i fulmini: i fulmini possono cadere ovunque. Quando il campo elettrico tra nube e suolo è sufficientemente intenso Anelli, collane,orecchini,braccialetti non attirano in modo particolare i fulmini ma possono eventualmente provocare bruciature: per questa ragione si ritiene che i monili attirino i fulmini.

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