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Sentiero Attrezzato delle Vasche

Taja Sass

2008

 

La cittadina di Valmadrera-Lc,piccolo tempio dell’alpinismo,presenta,partendo proprio dall’abitato,un itinerario attrezzato tanto apprezzato dai locali quanto poco reclamizzato.Si tratta del Sentiero delle Vasche,un itinerario che riassume le bellezze dell’escursionismo, del torrentismo e dell’alpinismo,restando sempre nell’ambito delle difficoltà medio-basse.Il torrente Inferno,che scende dalle ripide pareti dei monti soprastanti (Corno Birone,Monte Rai,Monte Prasanto),nel suo corso ha scavato una forra di sensazionale bellezza, che arriva proprio al limite dell’abitato di Valmadrera,per la precisione nella frazione Ceppo.L’itinerario è stato attrezzato solo nei punti fondamentali e permette di visitare ed ammirare,oltre alle bellezze della natura,dei giochi d’acqua,delle “vasche” scavate, anche i resti delle opere dell’uomo che qui avevano convogliato,creando piccole dighe,l’acqua del torrente Inferno ad uso della ormai scomparsa filanda di Valmadrera.

AVVICINAMENTO

Dal centro di Valmadrera,dove conviene lasciare l’automobile (250mt), salire in direzione di S. Tomaso.Alla prima curva in salita, invece di proseguire a destra seguendo le indicazioni per San Tomaso,prendere la strada a sinistra e seguirla fino ad arrivare in breve alla frazione di Ceppo (290mt).Cartelli e segnavia indicano il sentiero che scende sul greto del torrente Inferno.I primi metri sono abbastanza coperti di vegetazione,ma ben presto il fondo si fa roccioso e porta all’inizio vero e proprio dell’itinerario.

LA FERRATA

Il percorso arriva alla prima cascata,chiamata Cascada de la Presun (della Prigione),stupendo salto di una trentina di metri.Qui il sentiero vira a sinistra (destra idrografica),risalendo a raggiungere il sentiero che arriva (ben segnalato) dalla chiesa di San Martino.Sempre tenendosi sulla sinistra (nel senso di marcia),il sentiero torna presto nel greto del torrente.A destra,sopra la Cascada de la Presun, troviamo una prima possibilità di lasciare il Sentiero delle Vasche e salire verso San Tomaso (bolli rossi e segnavia 3).Segnalato con bolli bianco-rosso-gialli,piccoli guadi del percorso ci fanno salire ora a destra, ora a sinistra del corso d’acqua,permettendoci di osservare le prime vasche, chiamate localmente “I Fopp” (Fopp di Tusann,Fopp de l’Acqua Marcia,Fopp Biasin Fopp Negher).Un guado un po’ più rocambolesco (le difficoltà variano, ovviamente,a seconda della portata d’acqua del torrente),ci porta a salire, aiutati anche da alcune placchette per i piedi,verso destra,salendo prima un traverso reso sicuro da una catena,poi una sorta di cengetta ascendente con appoggi ed appigli scavati nella roccia.Arriviamo così ai Fopp de la Curva,Fopp di Vif e Mort, alla Cascada de la Scaleta e, finalmente,al Vascun,stupenda pozza che introduce ad una alta cascata, che merita una visita prolungata per la sua rara bellezza.Sulla destra, una scalinata in cemento resa più sicura da una catena metallica passamano ed anche da alcuni parapetti,porta a risalire il lato sinistro idrografico della cascata, fino a portarsi al di sopra.Qui,a destra, un sentiero permette di raggiungere in breve San Tomaso,evitando la seconda e ben più difficile parte del Sentiero delle Vasche.Il percorso prosegue ora prevalentemente sulla destra del greto del torrente, con continue superbe visioni sui giochi d’acqua, sulle pozze e sulle cascatelle del torrente Inferno,ma con difficoltà maggiori: ad una prima traversata un po’ esposta, assicurata,fanno seguito un salto verticale di un paio di metri,assicurato con una catena,reso difficile dal fatto che la roccia è molto bagnata;a questo passaggio “di forza”,fanno seguito altri saltini,talora attrezzati,piccoli guadi e traversatine su roccia che può essere molto viscida,fino al passaggio più “strano” del percorso,ovvero il superamento di un masso granitico che,liscio e levigato,viene superato di forza grazie anche a due provvidenziali staffe e ad una catena.Il passo è comunque breve e il percorso, dopo questo piacevole diversivo, non presenta altre difficoltà:un sentierino,sempre ben segnalato, si alza sulla destra (nel senso della salita) e,costeggiando il torrente,passando per una cengia assicurata,arriva ben presto ad uscire dalla forra, arrivando al suo sbocco naturale nei pressi della località chiamata Taja Sass,623mt (un grosso masso erratico un tempo usato per ricavare lastre di pietra pregiata),dove il Sentiero delle Vasche ha termine. 

DISCESA

Dal Taja Sass,prendendo verso destra (nel senso di marcia),in pochi minuti si raggiunge la località di San Tomaso ed il Ristoro OSA e da qui, in una mezz’ora, si scende alla Cappelletta VARS e,successivamente,per strada asfaltata, in breve, al centro ed al parcheggio. Volendo,è possibile prendere il sentiero che va a sinistra e traversare a mezza costa seguendo le indicazioni per San Martino,passando così dal santuario prima di tornare all’auto.In ambedue i casi calcolare meno di un’ora per la discesa. 

CONSIDERAZIONI

Per la bellezza del posto la prima parte del Sentiero delle Vasche è consigliabile e percorribile da tutti,compresi i bambini, che potranno così fare le prime esperienze su sentieri attrezzati facili e divertirsi senza pericoli vicino al torrente.La seconda parte,per quanto semplice,presenta, invece,alcuni brevi tratti in esposizione ed alcuni passaggi di forza.In ogni caso,per quanto il Sentiero sia nel suo complesso da valutare come “facile”,può presentare difficoltà che variano a seconda della portata d’acqua del momento,per cui sarà bene osservare il grado di “bagnato” all’inizio del percorso.Fatto in condizioni ottimali,comunque,resta un piacevolissimo passatempo da tre ore,al fresco della forra ed ottimo per introdurre i neofiti al mondo degli itinerari attrezzati