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Via Ferrata Spigolo della Bandiera

Monte Spino

2019

 

PERCORSO STRADALE

Da Gardone Riviera-Bs o da Salò-Bs (dipende da dove si proviene), si sale su strada panoramica, che a tornanti porta all'abitato di San Michele. Tramite indicazioni si sale al ristorante "Colomber",quindi si imbocca la strada a sinistra dello stesso, che dopo pochi metri diventa sterrata e malmessa, e la si percorre tutta arrivando così in località Verghere-525mt. Nella parte finale della strada sterrata vi è la possibilità di parcheggiare ai lati della stessa.

AVVICINAMENTO

Si parcheggia,e seguendo le indicazioni per il rifugio Pirlo -segnavia n.1- si sale, mai troppo ripidamente, costeggiando e guadando varie volte il torrente Barbarano, tenendo sempre la destra nei vari bivi che si incontrano, sino a giungere ad un bivio (960m-30'-) con frecce segnavia . Prendere a sinistra il ripido sentiero, panca con tavolo per indossare comodamente l'imbrago , per abbandonarlo dopo circa 5' quando si giunge ad una nuova segnaletica che indica a sinistra l'attacco della via attrezzata (1.10h) alla base dello Spigolo della Bandiera.

LA FERRATA

Si "attacca" la Via tirando sul cavo in un brevissimo passaggio verticale che permette di raggiungere il breve traverso da superare parzialmente in aderenza. Ci si porta alla base della linea di salita dello spigolo risalendo così alcuni metri molto appigliati non trovando particolari difficoltà ed uscendone, a sinistra, su di una placca inclinata che funge da base di partenza per un secondo tratto verticale. Si risale nuovamente lungo un tratto di roccia piuttosto appigliata e con discreti appoggi per i piedi che rapidamente porta ad un riposante pulpito panoramico . Da qua inizia il tratto più impegnativo della Via, sia per morfologia della roccia che per l'elevata esposizione. Si abbandona quindi il pulpito con un traverso esposto, non impegnativo, ma con appoggi su terriccio che richiede attenzione avvicinandosi così allo spigolo del costone roccioso oltre il quale, in assoluta esposizione, bisogna affrontare una placconata di notevole impegno. Ci si ritrova nel nuovo tratto chiave della Via ora non più rappresentato da un singolo passaggio ma da alcuni metri dove è richiesto notevole lavoro di braccia. Si inizia quindi ad affrontare in traversata diagonale la placca levigata sfruttando comunque l'ottima aderenza della roccia fino a dove la placca stessa offre alcune sporgenze da superare con un breve passaggio in verticale che, nonostante la presenza di 2 utilissime staffe metalliche, risulta piuttosto ostico in quanto lievemente strapiombante . Finisce lo sforzo là dove lo spigolo offre un punto di riposo che coincide con l'attacco del vecchio "passaggio chiave" che viene ora escluso dalla linea di salita della Via in quanto lo si aggira sulla destra per risalire una brevissima placca triangolare che sarebbe sicuramente ben più insidiosa senza la presenza della staffa metallica . Ultimo tiro quindi sulla placchetta e ci si porta sul filo di cresta dove in breve, da prima superando comode roccette attrezzate con cavo scorrimano poi un semplice sentiero di "guadagna" la modesta vetta dello Spigolo della Bandiera. A pochi metri, il rifugio Pirlo allo Spino - 1165m. La cima del Monte Spino -1485m- è eventualmente da qui raggiungibile tramite ripido sentiero n.4 in 30' ed adeguatamente segnalato.  

DISCESA

Il ritorno avviene tramite sentiero ma con 2 possibilità iniziali:

1- dal rifugio è possibile, così come indicato, iniziare il sentiero di discesa "variante ripida" ma comunque non particolarmente impegnativo e che porta vicino all'attacco della ferrata per poi proseguire sullo stesso tratto di sentiero percorso in salita.

2- dal rifugio si seguono le chiare indicazioni per il monte Pizzocolo e San Michele con percorso inizialmente in quota e panoramico fino ai prati del vicino osservatorio ornitologico. Interessante la visuale completa dell'intero percorso dall'attacco della ferrata fino al rifugio. Dall'osservatorio si scende lungo l'evidente sentiero fino alla vicina segnaletica che a destra indica la discesa verso San Michele; la si inizia ma dopo pochi metri ad un bivio è necessario proseguire a sinistra lungo il sentiero che costeggia il grande abbeveratoio mentre tenendo la destra si ritorna in direzione del rifugio e ci si ricongiunge alla variante ripida che parte dal rifugio stesso. Si prosegue lungo sentiero mai particolarmente ripido fino a ritrovare il punto in cui lo abbiamo lasciato durante la salita.

CONSIDERAZIONI

Dopo alcuni mesi di chiusura, la Via ferrata è stata riaperta con la sostituzione di cavi, infissi ed una parziale modifica del percorso che, seppur breve, ne ha indubbiamente alzato il grado di difficoltà. .