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S I C U R E Z Z A

P R O G R E S S I O N E

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"Introduzione"

Uno degli argomenti più dibattuti in assoluto legati alla montagna è certamente quello riguardante le Vie ferrate. Spesso sulle riviste di settore (comprese quelle edite dal Club Alpino Italiano) torna in voa il solito tormentone: Ferratye sì - Ferrate no. Noi,in queste pagine,abbiamo volutamente evitato tale polemica lasciando a ciascun escursionista la libertà di scegliere secondo quelli che ritiene essere i suoi principi dell'andar in montagna ma poichè le Ferrate (che lo si voglia o no) esistono e sono molto frequentate,abbiamo creato queste pagine rivolte principalmente alla sicurezza per chi le voglia affrontare. Per quanto riguarda la progressione su percorsi attrezzati esistono alcune regole che ,per sicurezza e convenzione,è giusto rispettare. Una delle prime è quella di ricordarsi che in caso di caduta dell'escursionista che ci precede,il suo "volo" arriverà fino al primo infisso al di sotto della sua posizione sul cavo di protezione più qualche metro determinato dalle sue longe di protezione (compreso l'eventuale tratto di corda lasciato per il dissipatore). Quindi è buona norma tenersi sempre fuori dalla portata di un tale evento perchè le conseguenze per chi segue potrebbero essere veramente critiche. Da ciò ne deriva il divieto,soprattutto nei passaggi più impegnativi,verticali e con protezioni lunghe (infissi distanti tra loro),di trovarsi contemporaneamente sullo stesso tratto di cavo (inteso come tratto compreso tra 2 infissi successivi). Qualunque tipo di anomalia delle attrezzature metalliche costituenti la Via ferrata và segnalata a chi segue e nel caso vi fosse una interruzione improvvisa del cavo o altro per cause accidentali o sabotaggi valutare seriamente la possibilità di proseguire a ritroso.

  

"Consigli tecnici"

Dal punto di vista tecnico non c'è molto da dire in quanto che generalmente frequenta Vie ferrate non è uno scalatore dotato di particolari tecniche,anzi,nella maggior partte dei casi fa molto uso del cavo e degli appigli artificiali presenti e questo,se da un lato aiuta molto la progressione,dall'altro affatica talvolta le braccia quindi bisogna cercare ,nel limite del possibile,di:

quadratino Utilizzare molto la spinta delle gambe per l'avanvamento dunque accertarsi della presenza di appoggi per i piedi ,sicuri e stabili.

quadratino Su brevi e facili percorsi "divertirsi" ad avanzare utilizzando il meno possibile il cavo (eccetto naturalmente per l'autoassicurazione) e cercando la via e le prese migliori per le mani lungo la parete.

quadratino Non pretendere di avanzare con grandi balzi per eviater così noie muscolari ,è forse il caso di "godersi" maggiormente la salita.

quadratino Ricordarsi comunque che come tutte le attività escursionistiche,anche le Vie ferrate richiedono esperienza e dunque risulta sicuramente utile e ragionevole iniziare con gradualità e soprattutto frequentare un corso di progressione su percorsi attrezzati ed autoassicurazione che generalmente sono racchiusi all'interno di corsi più ampi riguardanti il ramo dell'escursionismo.