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Caratteristiche

  • Difficile.
  • 8-9.00h l'intera escursione di cui 2.30h la sola ferrata.
  • 1270m in salita di cui 600m la sola ferrata; in discesa 1270m da Pradacetti mentre dalla Finestra del Grondìlice sono altri 105m di salita e poi 1370m in discesa.
  • rifugio Orto di Donna a 20' fuori dal percorso. 
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 3.3
Esposizione 2.5
Varietà passaggi 2.4
Impegno fisico 4.3
Interesse paesaggistico 3.4
Numero votazioni 29
VALUTAZIONE DELLA FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata  CONTRARIO

Monte CONTRARIO

segnalata da PIETRO NAPOLITANO

PERCORSO STRADALE

Da Massa,risalire la valle del fiume Frigido, oltrepassare il paese di Forno di Massa (7 Km da Massa) e continuare per altri 3km verso la località Casa Biforco (376m) fino al termine della stretta strada asfaltata, dove si trova uno spiazzo per lasciare l’automobile .

AVVICINAMENTO

Proseguire a sinistra per la strada sterrata che segue il Canal Fondone (sentiero CAI n.168)  e, dopo pochi minuti di cammino (circa 1 Km), dirigersi a destra verso la lizza che porta alla Valle Degli Alberghi  (sentiero CAI n.167). Il ripido sentiero che conduce alla ferrata si trova subito a destra e la direzione è indicata anche da un cartello in legno. Seguendo il tracciato, si guadagna quota velocemente,al di sopra del Canale Degli Alberghi e,dopo circa 1.00h di cammino, si può osservare il panorama spettacolare della parte alta della valle, dove è ben visibile il vecchio edificio degli Alberghi, ora abbandonato, che dava rifugio ai lavoratori che estraevano il marmo dalle numerose cave della zona. Intorno si vedono le cime dei monti e, in particolare, la maestosa parete esposta a sud-ovest del monte Contrario . Continuare con il sentiero che conduce alla Casa degli Alberghi (973m) e,dopo averla oltrepassata, seguire la traccia che passa subito al di sopra della Casa stessa e che costeggia il monte Contrario, aiutandosi con alcuni ometti di pietra e un paio di cartelli in legno, fino a raggiungere l’attacco (1050mt)  della ferrata del monte Contrario. Sono trascorse circa 2.00h di faticoso cammino da quando è stata lasciata l’automobile a Biforco. 

LA FERRATA

La ferrata inizia con un primo tratto caratterizzato da un ripido lastrone , che può superarsi agevolmente con gli scarponi in aderenza, aiutandosi con il cavo , oppure anche con alcuni appigli ed appoggi presenti, fino a giungere, dopo alcuni minuti, alla piccola zona pianeggiante dove il cavo si interrompe per una decina di metri. Questo primo breve tratto non è molto esposto e le pendenze non sono ancora elevate. Poco più oltre, verso nord, inizia il secondo tratto, più lungo e più impegnativo perché la pendenza aumenta  man mano che si va verso l’uscita della ferrata e l’esposizione è maggiore  anche se in realtà l'esposizione non è mai particolarmente elevata . Anche gli appoggi e gli appigli, sempre sufficientemente abbondanti per chi è dotato di tecniche alpinistiche, diminuiscono, per cui i meno esperti, in qualche tratto,dovranno avanzare aiutandosi con il cavo  e con i paletti metallici che reggono il cavo stesso. Nella parte finale, sempre più ripida con placche e gradoni di roccia non facili sono anche presenti dei gradini metallici  a formare una scala ben piantata nella roccia. Proseguendo verso l’uscita, con balzi sempre ben attrezzati anche con una scaletta metallica, si raggiunge il tratto finale dove si trova una lastra di roccia praticamente liscia e quasi verticale di circa 4mt, dove, appoggiato lo scarpone in basso sul paletto reggi cavo ed afferrata la corda metallica, conviene non indugiare e tirarsi su con gli scarponi in aderenza. Sono trascorse circa 2.30h dall’attacco e 4.30h da Biforco. Dall’uscita della ferrata, dato un ultimo sguardo al versante tirrenico il panorama verso nord, stupendo, spazia ora sul versante garfagnino: ad est la vetta del Contrario, a nord-est il Pisanino, a nord-ovest il Pizzo D’Uccello,ad ovest il Grodìlice e, nella Val Serenaia, poco più in basso,il rifugio Orto Di Donna (1550m), raggiungibile in poco più di 20’ tramite un sentiero inizialmente ripido e su terreno friabile, ma con l’aiuto di cavi metallici.

DISCESA

Per quanto riguarda la via del ritorno,esistono diverse possibilità, compresa quella di continuare discendendo la Val Serenaia per circa 90’ fino alla strada asfaltata o all’ex-rifugio Donegani (1150m) dove farsi venire a riprendere in auto. Se occorre tornare a Biforco, il percorso più breve prevede, dall’uscita della ferrata,di seguire verso ovest la cresta in direzione del Grodìlice sul versante garfagnino,per circa 20’,fino ad arrivare alla Sella Dei Pradacetti (1631m), da cui è possibile proseguire verso sud per il cosiddetto sentiero dei Pradacetti fino ad incontrare il Canale Degli Alberghi dove, attraversato il canale, si ritrova il sentiero dell’andata: sono passate circa 2.30h dall’inizio del viaggio di ritorno,per Biforco manca ancora circa 1.15h, per un totale di poco più di 8.00h per l’intera escursione. Un’altra via di ritorno prevede di continuare ancora con il percorso di cresta verso il Grondìlice fino a trovare il sentiero n.186 e poi proseguire per questi lungo il canale Fondone ma entrambi questi itinerari sono adatti solo ad escursionisti molto esperti e ben allenati perché presentano tratti di sentiero molto difficili ed esposti in forte pendenza e talvolta scivolosi. Non considerare per nessun motivo l’ipotesi di tornare a valle seguendo uno dei tanti canali o impluvi perché presentano placche a volte umide e salti rocciosi estremamente pericolosi. Al di là delle varie soluzioni di rientro possibili personalmente preferisco la via di seguito descritta: dall’uscita della ferrata seguire verso ovest la cresta in direzione del Grodìlice, fino ad arrivare al sentiero n.186 ed alla cosiddetta Finestra Del Grodìlice (1750m) da dove inizia la discesa . Se si decide di scendere al rifugio,risalire alla Finestra Del Grondìlice tramite il sentiero n.186 e seguire le tracce ed il sentiero talvolta segnalato con vernice rossa , proseguire poi verso ovest fino alla Foce Di Navola (1235m) dove è necessario deviare verso sud seguendo il sentiero n.37 verso le Capanne Di Navola (1065m). Si incontrano ora dei ruderi, si prosegue (lungo la via una capanna di pastori) fino ad incontrare il Canal Regalo (citato anche come Regolo o Regollo) dove si trova una vecchia via di lizza da seguire in discesa. La lizza in certi punti è franata per cui occorrerà scendere con attenzione nel canale , superare la frana e poi risalire sulla via di lizza stessa. Nel canale anche d’estate può scorrere dell’acqua a formare pozze di acqua freschissima. La via conduce ad una strada asfaltata da seguire verso sinistra in discesa fino ad incontrare la strada asfaltata dell’andata dove svoltare a sinistra per risalire leggermente fino allo spiazzo con le auto parcheggiate. Il percorso di discesa descritto è di circa 1.00h più lungo di altri possibili ma ha il vantaggio di essere molto meno pericoloso per cui si può procedere con maggiore tranquillità e sicurezza: in questo caso sono trascorse circa 4.30h dall’inizio del viaggio di ritorno per un totale di circa 9.00h per l’intera escursione (nell’ipotesi di scegliere questo itinerario già in partenza si può lasciare un’auto al bivio fra la via di lizza e la strada asfaltata evitando circa 40' di strada asfaltata).

CONSIDERAZIONI

In prossimità dell’attacco si trova uno spazio pianeggiante coperto in parte da massi di varie dimensioni anche molto grossi dove potersi riposare ed indossare agevolmente il necessario equipaggiamento da ferrata, obbligatorio il casco anche perchè in alto è presente terreno friabile. La ferrata del monte Contrario è la più lunga, tecnicamente difficile e soprattutto fisicamente impegnativa ferrata delle Alpi Apuane; è stata completata nell’anno 2002 e, per quanto riguarda le attrezzature, è caratterizzata da materiale nuovo ottimamente fissato alla roccia che segue tutto il percorso fino alla fine (1645m) situata poco più in alto ad ovest del Passo Delle Pecore (1611m). Il cavo metallico, in ottime condizioni, è continuo e si interrompe per qualche metro solo in una piccola zona pianeggiante, senza alcun pericolo. In caso di temporale l’escursione diventa molto pericolosa per cui richiede una attenta valutazione delle condizioni meteorologiche in atto e previste. La ferrata è da considerarsi tecnicamente difficile, mentre l’intera escursione, dal punto di vista fisico, richiede un impegno ancora più alto. Può anche considerarsi l’ipotesi di spezzare in due l’impegnativa escursione e pernottare presso il rifugio. Durante il percorso si incontra un ambiente isolato, selvaggio e praticamente disabitato, quasi del tutto esposto a sud (al sole), per cui portarsi una buona scorta d’acqua e del cibo. Le quote sono state desunte dalla carta 1:25.000 dei sentieri e dei rifugi delle Alpi Apuane, alla quale fare riferimento, e presentano qualche diversità con altre cartine.
Rifugio Orto Di Donna: aperto da giugno a settembre, oppure su prenotazione.
tel. 0583 610085–cell. 347 3663542–349 1424641

Commenti   

+1 #6 Andrea 2018-10-21 07:16
Percorsa il 20/10/2018 con Marcello. Semplicemente stupenda, sia per il paesaggio in cui è inserita che per la ferrata in sé. Questa non è tecnicamente difficile e molto carina nella varietà di soluzioni che propone, ma decisamente impegnativa anche perché via via che sali e credi di avvicinarti all'uscita il percorso diventa più severo. Consigliamo di mangiare a sufficienza all'attacco della ferrata o al pianorino che segue il primo tratto, per evitare di arrivare - come noi - in cima con gli svarioni.
Attenzione nella cresta verso il Grondilice, il sentiero di fatto non c'è fino al bivio Pradacetti e bisogna inventarlo evitando rischi.
Dopo lunga discussione abbiamo scelto di scendere per Pradacetti, e siamo molto contenti della scelta: la discesa se affrontata in condizioni meteo ottimali (assenza di pioggia e visibilità piena) non presenta particolari rischi, richiedendo solo una certa abitudine a muoversi in ambienti impervi.
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0 #5 Giorgio 2018-08-21 06:43
Attenzione che la ferrata del Contrario, da quanto si apprende sul comunicato del SAST Toscana, risulta chiusa per manutenzione straordinaria dal 17/05/2018.

https://www.sast.it/allerte-meteo-sentieri-vie-alpinistiche/chiusura-della-ferrata-del-monte-contrario-per-manutenzione-straordinaria/

Contattate il CAI o il SAST stesso per ulteriori informazioni circa la riapertura.
Saluti
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+1 #4 Enrico 2018-06-02 13:49
Percorsa il 20/05/2018. Ferrata molto bella, continua su ottima roccia. Vi sono 2 punti (nella parte iniziale)in cui il cavo era rotto per qualche metro, ma in quei tratti si progredisce con semplicità e su pendenza moderatissima. Dal termine della ferrata il percorso di cresta verso il Grondìlice in alcuni tratti richiede molta attenzione (non c'è sentiero nè fune): se ci sono stati temporali meglio scendere al rifugio e risalire al colle sul sentiero. Dalla finestra del Grodilice siamo scesi con il sentiero 186 sino al bivio con il sentiero 168. Il 186 è un sentiero normale. Abbiamo continuato con il sentiero 168 sino alla cava. Il 168 in realtà sono tracce di sentiero ripido in diversi punti rischioso. Serve concentrazione sino alla fine e buon allenamento. La discesa è stata resa più difficle dalle pioggia e grandine iniziata fornutanatamente solo dalla finestra del Grondilice. 9 ore in totale. Se non si è ben allenati è da evitare. Bellissimo giro.
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+1 #3 Susanna 2018-05-31 23:18
Percorsa il 26/05/2018 Poco dopo l'inizio della ferrata il cavo è tranciato. Non è un punto critico però disturba..
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+3 #2 Leonardo 2018-01-07 10:50
Percorsa il 03/06/2017. Percorso incredibile, selvaggio, molto impegnativo, da fare solo se ben allenati. La ferrata è un paretone che sale costantemente con esposizione e difficoltà che aumentano man mano che si avvicina l'uscita.
Il nostro giro (la ferrata era compresa in un giro di 3 giorni): partenza da Rif.Garnerone (1261m), foce Rasori (1315m), discesa per il sentiero 168 lungo canal fondone (impegnativo) fino alla cava (486m), salita lungo il sentiero 167 che porta alla Valle degli Alberghi, fino all'attacco della ferrata (1060m). Al termine della ferrata siamo scesi al Rifugio Orto di Donna, dove abbiamo pernottato. Il nostro giro è durato 11 ore per un dislivello totale di 2.300m ca., e se consideriamo gli zaini di 13kg è stato piuttosto massacrante. Consiglio per chi volesse fare la ferrata la partenza da Orto di Donna, discesa per il Pradacetti, ferrata e ritorno all'Orto di Donna.
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0 #1 Lorenzo 2017-09-30 19:37
Percorsa il 30/09/2017. Percorso eccezionale. La salita della ferrata è abbastanza faticosa perchè lunga ma non eccessivamente difficile visti i molti appigli, abbastanza ripida ma mai in esposizione. Per la discesa ho optato per il sentiero Pradacetti (la via più breve - 8 ore totali). E' piuttosto ripido, che affatica le gambe ma ben segnato da bolli rossi e mai in esposizione. Solo due brevi traversi richiedono un po d'attenzione. C'è molta pietraglia per cui è facile scivolare ma in quasi tutto il percorso senza particolari conseguenze. Ovviamente tutto il percorso l'ho fatto, compresa la discesa del Pradacetti, con terreno asciutto perchè altrimenti diventa tutto più difficile.
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