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Caratteristiche

  • Facile.
  • - dal passo all’attacco 40'
    - sentiero attrezzato 1.20h
    - discesa per sentiero al Passo Falzarego 1.15h
    - discesa per galleria 1.30h.
  • - dal passo all’attacco 200m
    - sentiero attrezzato 350m
    - uscita vetta (2778m) 5m
  • rifugio e omonimo passo Valparola.
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Media valutazioni

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VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Sentiero Attrezzato dei KAISERJAGER

PICCOLO LAGAZUOI

segnalato da PAOLO CORENGIA - 2013

PERCORSO STRADALE

Ci si porta sul Passo di Valparola, raggiunto con uno dei seguenti itinerari:
a- Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si risale la Val Pusteria fino a San Lorenzo di Sebato (32km da Bressanone). Da qui si risale interamente la verdissima Val Badia fino a La Villa (29km da San Lorenzo). Qui si imbocca la Valle di San Cassiano che si segue fino al Passo Valparola (2197m-14km da La Villa).
b- Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si risale la val di Fiemme e la valle di Fassa sino a Canazei. Da qui si guadagna dapprima il Passo Pordoi (2239m-92 km da Egna, 13km da Canazei). Superatolo ci si cala ad Arabba (22km da Canazei) portandosi a Fodom (Livinallongo del Col di Lana). Superato il bellissimo paese dopo qualche chilometro la strada comincia ad inerpicarsi per i tornanti che depositano infine al Passo Falzarego (2105m-43km da Canazei, 21km da Arabba). Svoltando a sinistra si raggiunge il Passo di Valparola in meno di due chilometri.
c- Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Pieve di Cadore, da dove si svolta a sinistra imboccando la Valle del Boite che si risale fino a Cortina d'Ampezzo (1225m-57km da Pian di Vedoia). Qui si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il per risalire Passo Falzarego (2105m-17km da Cortina, qui si può giungere anche dalla Val Cordevole). Svoltando a destra, si segue un tronco stradale asfaltato che sale in breve al Passo Valparola. Sul passo, presso il piccolo Lago di Valparola, sorge il bel rifugio Valparola.

AVVICINAMENTO

Dallo spiazzo si stacca un sentiero, dapprima quasi pianeggiante, che si inoltra nei prati cosparsi di grandi massi alla base delle imponenti pareti del Piccolo Lagazuoi. Si raggiungono i resti del Comando Austriaco addossati ad un grande masso e proseguendo lungo un camminamento raggiunge la prima linea detta Vonbank. E’ immediatamente possibile una piccola deviazione verso destra (di chi sale) che ci porta nelle caverne scavate alla base della montagna ove sono state ricostruite la cucina e il dormitorio dei soldati. Recentemente le trincee e le opere militari di queste postazioni sono state restaurate rendendole percorribili. Procedendo oltre si susseguono diverse ripide serpentine più oltre rinforzate da travi in legno.

PERCORSO ATTREZZATO

Il sentiero prosegue sino alla base della parete gradualmente assumendo il carattere di una bella e sicura cengia, ben tracciata e rinforzata. Qui ci si immette in un colatoio ostruito da un gradino.  L’ostacolo si passa mediante qualche staffa infissa saldamente nella roccia e gradini rinforzati, sino ad arrivare ad una comoda cengia. Delle funi fisse in parete ed un piccolo ponticello rendono più sicuro il cammino che collega l’inizio della cengia al caratteristico un ponte sospeso a funi metalliche lungo 15 metri ricostruito nel medesimo posto di quello originale austriaco (gli ancoraggi originali sono ancora visibili assieme a denti di appoggio e qualche spezzoni di fune. Si valica così il profondo canalino e si sale con corde fisse lungo una cengia obliqua passando anche sopra una specie di arco roccioso) e superando un gradinetto attrezzato  ci si porta sulla Cengia Austriaca che si contrapponeva a quella Italiana a quota 2350m ca. (1.00h ca. dal parcheggio). In tutto sono poche decine di metri che immettono direttamente sul cratere della 3° mina austriaca. A questo punto è possibile una piccola digressione verso destra per visitare postazioni e qualche galleria, siamo nei pressi della Cengia Martini e abbiamo guadagnato il terzo superiore. Il sentiero prosegue tagliando diagonalmente la montagna dapprima a serpentine, poi lungo una comoda cengia che nel punto più esposto è ben attrezzata. Non vi sono particolari difficoltà, però è utile ricordare che il salto che incombe è notevole e quindi è raccomandata fermezza di piede. Un tratto attrezzato di pochi metri permette con l’ausilio del cavo la discesa di un gradino in moderata esposizione. Infine l’ultima cengia attrezzata immette su di una larga e panoramica sella. Svoltato a desta si raggiunge in pochi minuti la larga cima della cima del Piccolo Lagazuoi-2.778m (2.00h dal parcheggio) ove un crocifisso ricorda tutti i caduti della Guerra.

DISCESA

Dalla vetta si prosegue per il rifugio Lagazuoi, che si raggiunge in 10 minuti. Dal rifugio si può optare per almeno tre soluzioni:
1- Funivia sino al Passo Falzarego e da qui seguendo la statale per meno di due chilometri al Passo di Valparola
2- Seguendo le indicazioni per il passo Falzarego che si raggiunge in circa 1.00h o poco più
3- Seguendo le indicazioni per la galleria di guerra, per la quale si scende al Passo Falzarego in circa 1.30h. La galleria necessità di casco e pila. Si rimanda alla sua descrizione.

Commenti   

+4 #13 Giuseppe 2020-06-27 15:55
Sentiero percorso il 21/06/2020. Siamo partiti da Passo Falzarego (dove si può parcheggiare). La ferrata in se è abbastanza semplice, tuttavia alcuni punti ricoperti ancora di neve necessitano di passo sicuro e prudente. Fino al primo attacco ci vogliono circa 40 minuti. Successivamente circa 1h30 per arrivare fino alla croce. Durante il percorso ci sono tante gallerie della prima guerra mondiale. Bellissimo percorso e panorama!
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+4 #12 Daniele Gheller 2019-08-27 20:05
Percorsa il 27/08/2016 Percorso fatto da Passo Falzarego. Ferrata priva di difficoltà e sentiero ricco di panorami fantastici dall'inizio alla fine. Uniche pecche secondo me sono i pannelli illustrativi completamente illeggibili e le poche indicazioni presenti sul percorso.
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+1 #11 Fabrizio 2018-08-12 19:52
Percorsa il 12/08/2018 in discesa con due bambini di 5 e 8 anni abituati a camminate in montagna. Bellissimo percorso ma da consigliare l attrezzatura per lo meno per i piu' piccoli data l esposizione in certi punti...
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+11 #10 Emanuele 2017-07-04 09:23
Percorsa il 03/07/2017 in discesa. Bellissimo percorso molto panoramico e in alcuni tratti abbastanza esposto ma attrezzato con robuste funi in acciaio. Attenzione solo prima del ponte (dopo il ponte se la si fa in salita) poichè è franato 1 metro e mezzo di cengia e il passaggio lo si deve fare tenendosi aggrappati al cavo (consigliabile kit ferrata).
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+5 #9 Rolando 2016-09-08 17:36
Percorsa il 08/09/2016 partendo dal forte tre Sassi. Bellissimo il percorso. Il kit da ferrata ci può stare ma noi ne abbiamo fatto a meno. Peccato che tutti i cartelli illustrativi siano praticamente illeggibili. Anche come segnaletica mi sembra carente visto il gran numero di escursionisti che effettuano questo percorso.
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-4 #8 Antonio 2016-08-08 16:52
Percorsa il 07/08/2016. Non è necessario partire dal Passo Valparola, dove tra l'altro non ci sono indicazioni, ma si può direttamente partire da Passo Falzarego, dove vi sono indicazioni per il percorso Kaiserjager, e chiudere il giro con la discesa dalle gallerie o dal sentiero.
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+18 #7 Carlo Andrea 2016-03-29 13:19
Percorsa il 07/2015, percorso fantastico alla cima e suggestivo il ritorno attraverso le trincee e la grotta. Ferrata facilissima, ma comunque va affrontata con kit e casco!. Visti anche genitori con bambini che affrontano passaggi su vuoto attaccandosi al cavo senza nessuna sicurezza e scarpe da ginnastica, come in tutti i posti dove arriva la funivia purtroppo si trovano esemplari del genere.
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+10 #6 Maurizio 2015-07-25 14:01
Percorsa il 25/07/2015
Sentiero di avvicinamento piuttosto ripido ma mai esposto fino al ponte dove iniziano le brevi attrezzature. Continua sotto parete del piccolo Lagazuoi senza particolari problemi fino alla cima. Panorami fantastici e luoghi che dovrebbero essere sacri. Fanno parte della nostra storia. Invece i soliti idioti li riempioni di immondizie abbandonandole nelle trincee e gallerie scavate da chi ci ha donato la liberta' con il proprio sacrificio.
Per arrivare alla Cengia Martini bisogna passare dalla galleria del Lagazuoi non dal sentierino che sembra franato ma entrando a destra in una galleria che lo aggira.
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+5 #5 Simone Nale 2015-07-17 08:17
Percorsa il 12/07/2015. Dal fortino austriaco abbiamo seguito per sbaglio il sentiero che riporta al Falzarego mentre dovevamo tenerci alti. Dove si parla di vedere le postazioni in prossimità della Cengia Martina ho provato ad andarci ma ad un certo punto la cengia è franata e non si poteva continuare in quanto pericoloso.
Di difficoltà non ce ne sono, si tratta di un sentiero che ha un paio di punti attrezzati e verso la fine il ghiaino fa tirare un po' il fiato.
Come interesse storico e scorci panoramici è assolutamente da fare.
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+2 #4 Guido C. 2015-01-23 00:00
Percorso il 28/09/2014 in salita. Dopo il ghiaione iniziale vi è un breve tratto attrezzato con il caratteristico ponte. Un po' esposto, ma nulla di particolarmente difficoltoso. Poi la via sale un poco con alcuni tratti un po' esposti, ma molto suggestivi, con una vista in cima al Piccolo Lagazuoi fantastica.
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