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Caratteristiche

  • Estremamente difficili i primi 40mt poi la difficoltà diminuisce progressivamente fino alla  fine.
  • - attacco 1.00h
    - ferrata 1.30h
    - tratto finale 1.00h.
  • complessivamente 900mt di cui 200mt solo ferrata.
  • - passo Pordoi
    - rifugio Piz Boè
    - rifugio forcella Pordoi 
    - rifugio Maria
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 4.4
Esposizione 4.1
Varietà passaggi 2.1
Impegno fisico 3.3
Interesse paesaggistico 3.9
Numero votazioni 35
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata C. PIAZZETTA

PIZ BOE'

BY - VIEFERRATE.IT - 2003

PERCORSO STRADALE

Raggiunto Passo Pordoi è necessario dirigersi verso l'Ossario,di forma circolare,tramite strada asfaltata (1km).

AVVICINAMENTO

Dal Monumento si segue un ripido sentiero per pascoli e successivamente ci si immette sul segnavia 7 tenendo la destra e portandosi così alla base del massiccio roccioso .

LA FERRATA

L'attacco -2630mt- rende subito l'idea:una parete giallo-rossa estremamente verticale e con scarsi appigli sia naturali che artificiali . La prima decina di metri deve essere superata con forza di braccia ed usare i piedi in aderenza fino ad una deviazione a sinistra che porta ad una breve cengetta ed a un nuovo salto verticale alla cui base vi sono delle curiose ma utili staffe metalliche . La salita è faticosa ma fortunatamente porta poi a destra per un tratto di roccia più gradinato  e si inizia ad intravedere un ponte pensile. Deviazione a destra e risalita successiva di una fessura molto liscia ma ben attrezzata con appigli metallici  fino ad un profondo strapiombo da superare con un ponte pensile di 7-8mt . Una grossa cengia  segna anche la fine del tratto più impegnativo o meglio,di passaggi verticali se ne trovano ancora ma la roccia agevola maggiormente la progressione e gli appoggi per i piedi non sono più una rarità . La via continua sulla sinistra con cengetta ed alcuni gradoni fino ad un ultimo passaggio delicato poco prima della parte finale,una placca verticale  che termina su un bel pulpito. A questo punto tempo fa le roccette non erano attrezzate con funi,vi stavano solo degli anelli metallici per assicurazione in cordata,ora gran parte di questa sono attrezzate anche se il cavo aiuta più mentalmente che non fisicamente in quanto la salita è solo moderatamente difficile fino al dosso detritico finale dove si incrocia a destra il sentiero 638 -2820mt- che porta un pò  affannosamente  alla cima del Piz Boè e quindi al rifugio Piz Fassa -3152mt- generalmente molto affollato di escursionisti provenienti dalla funivia.

DISCESA

Per il ritorno si scende dal Piz Boè lungo il costone sudovest per gradoni rocciosi e successivamente per comodo sentiero fino alla forcella Pordoi -30'- e rifugio Boè dove è possibile scendere nel canalone detritico prima e lungo i pascoli poi per raggiungere il passo Pordoi -1.50h- oppure dalla forcella risalire per altri 30' fino al rifugio Maria (stazione monte funivia Pordoi) e scendere in Funivia. Nel complesso è solo il primo tratto a stancare molto le braccia mentre la parte superiore della via (cresta) appesantisce non poco il cammino.

Commenti   

-10 #94 Claudio 2021-08-31 14:52
Percorsa il 24/08/2021 con la moglie che festeggiava il compleanno :-)
Non mi è piaciuta molto, non so se la rifarò.
Io mi sono fatto un po' di esperienza sul campo (Trincee, Punta Anna, Col dei Bos...) ma non sono un bravo scalatore ed ho trovato questa ferrata troppo difficile per le mie capacità: anche dopo il famigerato tratto iniziale ho spesso faticato a trovare appigli ed ho passato tanto, troppo tempo a tirarmi su a forza sul cavo.
In sostanza, non mi sono tanto divertito.
Confermo l'opinione comune: il giro fino in cima al Piz Boè (noi 3h15') e ritorno a piedi al passo Pordoi è lungo e faticoso.
Aggiungo come ultima nota negativa che, proprio come dice la relazione, arrivati affannosamente in cima abbiamo trovato una gran folla, che ha tolto parecchio fascino all'impresa "eroica".
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+3 #93 Cristiano 2021-08-25 13:10
Percorsa il 12/08/2021. Al di là del celeberrimo primo tratto (con diversi tratti verticali e in aderenza), ho trovato complesso il camino in uscita. Data la mia altezza (186 cm) e l'impossibilità di assicurare altrimenti lo zaino, ho dovuto salire restando il più possibile all'infuori, lontano dal cavo, con lo zaino in spalla a guardare verso valle, assecondando l'inclinazione del tratto quasi cercando gli appoggi all'indietro. Dopo il ponte pensile, inoltre, vi sono almeno altri due punti a strapiombo, con il cavo che scavalca pulpiti di roccia aggettanti. Da ultimo, il ghiaione finale, verso la cima, non va sottovalutato nel caso di sole forte o nebbia, date anche le energie spese e l'altitudine.
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0 #92 Roberto Ungaretti 2021-08-23 12:01
Percorsa il 07/2021 con mio figlio 15 enne, pensavo peggio, partiti dall'ossario del Passo Pordoi si raggiunge l’ attacco in circa 1 ora, salita strappa gambe, dall’ attacco il primo tratto sembra difficile ma una volta su è fattibile per chi ha un pò di esperienza, fastidiosa la strettoia a circa metà ferrata, con zaini voluminosi si passa male e tocca stare tutto sull'esterno per poter agevolare il passaggio, dalla fine della ferrata in poco tempo si raggiunge la vetta del Piz Boè, vista stupenda tempo permettendo, rientro tramite sentiero (occhio ai gradoni subito sotto il Piz Boe) scendere dal ghiaione tagliando il sentiero è uno spettacolo.
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+3 #91 Luca 2020-12-03 11:32
Percorsa il 22/08/2020, ferrata impegnativa nella fase iniziale, i primi 10 metri verticali ed il successivo traverso esposto richiedono forza di braccia e cautela per non scivolare. Nel successivo camino molto stretto ho dovuto anch'io togliermi lo zaino ed attaccarlo all'imbraco con una fettuccia.
Seconda parte della ferrata non estrema ma cmq difficile in diversi punti.
nel complesso ferrata bella, ma molto faticosa, fra salita all'attacco, ferrata stessa e tratto finale fino al Capanna Fassa.
A mio avviso da percorrere se già esperti, ed in ottima forma fisica.
Panorama stupendo sulle Dolomiti.
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+3 #90 Nicolas 2020-09-25 16:09
Percorsa il 05/09/2020. Il contesto ed il panorama che si posso vedere dalla prospettiva delle pareti sono davvero belli. La ferrata in se però è assurda per quanto mi riguarda. Non vedo il motivo di tanti tratti verticali senza appigli, dove si usa solo il cavo a forza di braccia. Ho un concetto diverso della Via Ferrata. Soddisfatto comunque di avercela fatta.
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+2 #89 Roberto 2020-08-21 20:13
Percorsa il 19/08/2020 con la guida alpina Filippo Beccari che ringrazio tantissimo, la parte iniziale veramente tosta poi dal ponte in poi un pò più facile ma con qualche passaggio comunque impegnativo. Anche l'avvicinamento non è banale, serve sempre attenzione. Alla fine grande soddisfazione per avercela fatta... Discesa dal ghiaione della forcella Pordoi dove serve attenzione per non scivolare e per il traffico...
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+5 #88 Alberto 2020-07-20 07:56
Percorsa il 18/07/2020 ferrata davvero tosta, l’inizio fino al ponte sospeso e un tratto verso la metà richiedono tanta forza di braccia e buona tecnica per tenersi e mettersi in sicura tra i vari chiodi. Il camino è inutile però è divertente, in 5 mt servono tecnica,forza e resistenza.
I tempi sono riferiti ad un passo veloce. Non sottovalutate l’altitudine che aumentano il senso della fatica
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+3 #87 Francesco Lavezzari 2020-07-06 06:08
Percorsa il 05/07/2020. Molto impegnativo il primo tratto, anche se è più corto di quello che sembra, molto divertente il ponte. l'unico problema è il piccolo camino,molto stretto e con la staffa fondamentale rotta, lozaino può essere un problema soprattutto per persone alte e robuste. Superato il camino la via diventa abbastanza facile tranne che per l' ultimo salto veticale, anch' esso con un paio di staffe rotte e corda molto molle. La via è faticosa, ma molto appagante. Panorama super.
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+2 #86 Federico 2019-09-22 19:50
Percorsa il 21/09/2019. La ferrata è da classificarsi molto difficile a causa esclusivamente del tratto iniziale: 3 "tiri" verticali e un traverso orizzontale a sx dove non esiste alcun appiglio per le mani. E' solo ed esclusivamente un cercare qualche rilievo per i piedi (usando anche i chiodi dei fittoni) e poi su di forza, col problema (da risolvere, please,non si può lasciare così!!!) che il cavo non è teso! Fatto questo passaggio il resto della salita diventa appagante, si può "scalare" in un ambiente e con una vista straordinari. Unico passaggio insensato nel prosieguo è lo strettissimo camino "a prova di zaino": che senso ha? Bisogna dimostrare di poter essere un grissino? Se sono arrivato qui vuol dire che sono già molto abile (e lo sono veramente), cosa devo dimostrare in più con questo insensato passaggio? Discesa dalla cima del Piz all'Ossario in 1:40, scendendo però dalla forcella Pordoi sfruttando il ghiaione sulla sx.
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+1 #85 Francesco 2019-07-23 14:11
Percorsa il 22.07.2019.
Avvicinamento duro; attacco molto complesso, specialmente il primo traverso a sx, continuazione con difficoltà decrescenti ma da non sottovalutare! Ferrata datata, funi non sempre tese e chiodi lontani fra loro. Panorama spettacolare. L'itinerario è faticoso, nel complesso difficile, lo sconsiglio a chi non è allenato e ai neofiti.
Non sottovalutare la quota elevata!
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