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Caratteristiche

  • Moderatamente difficile con un tratto intermedio molto difficile ed esposto. Ferrata breve ma mai banale.
  • - 1.10h per l'attacco
    - 30' la ferrata
    - 1.10h la discesa all'auto.
  • Salita complessiva 650mt di cui 100mt ca.
  • rifugio G. Pirlo allo Spino
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche /
Esposizione /
Varietà passaggi /
Impegno fisico /
Interesse paesaggistico /
Numero votazioni /
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata SPIGOLO della BANDIERA

MONTE SPINO

BY - VIEFERRATE.IT - 2019

 

PERCORSO STRADALE

Da Gardone Riviera o da Salò (dipende dal senso di provenienza lungo la costa Gardesana, si sale su strada panoramica, che a tornanti porta all'abitato di San Michele. Tramite indicazioni si sale al ristorante "Colomber", quindi si imbocca la strada a sinistra dello stesso, che dopo pochi metri diventa sterrata e malmessa, e la si percorre tutta (3-4km; attenzione strada molto dissestata) arrivando così in località Verghere - 525m. Nella parte finale della strada sterrata vi è la possibilità di parcheggiare ai lati della stessa sfruttando alcuni slarghi.

AVVICINAMENTO

Si parcheggia,e seguendo le indicazioni per il rifugio Pirlo -segnavia n.1- si sale, mai troppo ripidamente, costeggiando e guadando varie volte il torrente Barbarano, tenendo sempre la destra nei vari bivi che si incontrano, sino a giungere ad un bivio (960m-30'-) con frecce segnavia . Prendere a sinistra il ripido sentiero, panca con tavolo per indossare comodamente l'imbrago , per abbandonarlo dopo circa 5' quando si giunge ad una nuova segnaletica che indica a sinistra l'attacco della via attrezzata (1.10h) alla base dello Spigolo della Bandiera.

LA FERRATA

Si "attacca" la Via tirando sul cavo in un brevissimo passaggio verticale che permette di raggiungere il breve traverso da superare parzialmente in aderenza. Ci si porta alla base della linea di salita dello spigolo risalendo così alcuni metri molto appigliati non trovando particolari difficoltà ed uscendone, a sinistra, su di una placca inclinata che funge da base di partenza per un secondo tratto verticale. Si risale nuovamente lungo un tratto di roccia piuttosto appigliata e con discreti appoggi per i piedi che rapidamente porta ad un riposante pulpito panoramico . Da qua inizia il tratto più impegnativo della Via, sia per morfologia della roccia che per l'elevata esposizione. Si abbandona quindi il pulpito con un traverso esposto, non impegnativo, ma con appoggi su terriccio che richiede attenzione avvicinandosi così allo spigolo del costone roccioso oltre il quale, in assoluta esposizione, bisogna affrontare una placconata di notevole impegno. Ci si ritrova nel nuovo tratto chiave della Via ora non più rappresentato da un singolo passaggio ma da alcuni metri dove è richiesto notevole lavoro di braccia. Si inizia quindi ad affrontare in traversata diagonale la placca levigata sfruttando comunque l'ottima aderenza della roccia fino a dove la placca stessa offre alcune sporgenze da superare con un breve passaggio in verticale che, nonostante la presenza di 2 utilissime staffe metalliche, risulta piuttosto ostico in quanto lievemente strapiombante . Finisce lo sforzo là dove lo spigolo offre un punto di riposo che coincide con l'attacco del vecchio "passaggio chiave" che viene ora escluso dalla linea di salita della Via in quanto lo si aggira sulla destra per risalire una brevissima placca triangolare che sarebbe sicuramente ben più insidiosa senza la presenza della staffa metallica . Ultimo tiro quindi sulla placchetta e ci si porta sul filo di cresta dove in breve, da prima superando comode roccette attrezzate con cavo scorrimano poi un semplice sentiero di "guadagna" la modesta vetta dello Spigolo della Bandiera . A pochi metri, il rifugio Pirlo allo Spino - 1165m . La cima del Monte Spino -1485m- è eventualmente da qui raggiungibile tramite ripido sentiero n.4 in 30' ed adeguatamente segnalato.

DISCESA

Il ritorno avviene tramite sentiero ma con 2 possibilità iniziali:

1- dal rifugio è possibile, così come indicato, iniziare il sentiero di discesa "variante ripida" ma comunque non particolarmente impegnativo e che porta vicino all'attacco della ferrata per poi proseguire sullo stesso tratto di sentiero percorso in salita.
2- dal rifugio si seguono le chiare indicazioni per il monte Pizzocolo e San Michele con percorso inizialmente in quota e panoramico fino ai prati del vicino osservatorio ornitologico. Interessante la visuale completa dell'intero percorso dall'attacco della ferrata fino al rifugio. Dall'osservatorio si scende lungo l'evidente sentiero fino alla vicina segnaletica che a destra indica la discesa verso San Michele; la si inizia ma dopo pochi metri ad un bivio è necessario proseguire a sinistra lungo il sentiero che costeggia il grande abbeveratoio mentre tenendo la destra si ritorna in direzione del rifugio e ci si ricongiunge alla variante ripida che parte dal rifugio stesso. Si prosegue lungo sentiero mai particolarmente ripido fino a ritrovare il punto in cui lo abbiamo lasciato durante la salita.

CONSIDERAZIONI

Dopo alcuni mesi di chiusura, la Via ferrata è stata riaperta con la sostituzione di cavi, infissi ed una parziale modifica del percorso che, seppur breve, ne ha indubbiamente alzato il grado di difficoltà.

Commenti   

+7 #25 Ivan Tonoli 2019-10-17 16:42
Percorsa il 17/10/19 dopo la riapertura,ferrata breve ma non banale, ottimamente attrezzata.
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0 #24 Fabrizio Forloni 2016-04-30 15:12
Percorsa il 04/2016 Ferrata piacevole, due / tre punti con qualche difficoltà, specialmente per chi, come mia figlia non è molto alto. La strada in macchina è veramente messa male e c'è poco parcheggio. Consiglio la ferrata in primavera / autunno; in estate sarebbe troppo caldo.
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+1 #23 Giorgi Maurizio 2015-05-19 19:32
Percorsa il 19/05/2015
Grossi problemi a percorrere la strada sterrata. I canali di scolo dell'acqua sono diventati troppo alti e si continua a toccare anche fortemente con la scocca dell'autovettura. Veicoli un po' bassi non credo riescano piu' a percorrerla. Ferrata molto breve ma con un paio di passaggi da considerare difficili. Per il resto pur essendo verticale risulta piuttosto ben scalinata.Non puo' essere a mio avviso consigliata a principianti.
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0 #22 Luciano Corso 2015-01-23 00:00
Percorsa il 18/05/2014. La via è piacevole e breve. Tranne un passaggio, non presenta difficoltà e può essere indicata a chi inizia a fare vie ferrate. Infatti, è fatta in modo tale da permettere - se si vuole - una salita solo su roccia, senza quasi mai toccare le attrezzature di sicurezza. E' da abbinarsi alla Ernesto Franco (solo per chi ha voglia di cimentarsi in qualcosa di più impegnativo).
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+1 #21 Renato Borghi 2015-01-23 00:00
Percorsa il 23/07/2012 Ferrata breve, ma bella; ottime roccia e manutenzione: da consigliare, ma non a principianti; il passaggio finale richiede una certa determinazione.
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+1 #20 Velio Ferrari 2015-01-23 00:00
Bella e piacevole ferrata, anche se breve si fa' apprezzare per alcuni passaggi non banali.Non è da sottovalutare, e non la consiglio come prima ferrata.
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0 #19 Matteo Carelli 2015-01-23 00:00
Ferrata nel complesso abbastanza facile tranne il passaggio finale più impegnativo.Strada di avvicinamento veramente dissestata, consiglio di fare molta attenzione in macchina...e di parcheggiare il prima possibile. Consigliata anche a chi è alle prime armi ma con un minimo di esperienza di montagna.
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0 #18 Mauro Anselmi 2015-01-23 00:00
Divertente,non banale.Per quanto riguarda l'avvicinamento dalla località Verghere al bivio con segnaletica a 960 metri.Il tempo di percorrenza è di circa 50'-60' e non 30'. Ciò corrisponde anche al tempo totale per arrivare all'attacco di 1h e 10'.
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0 #17 Leonardo Vezzini 2015-01-23 00:00
La mia prima arrampicata!.Divertente e fattibile con un po' di impegno e attenzione,anche da uno che non arrampica abitualmente,come me.
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0 #16 Stefano Bugatti 2015-01-23 00:00
La ferrata è un po' troppo corta per appagarti;è comunque divertente soprattutto se si cerca di evitare di issarsi col cavo.Carino il traverso iniziale e lo "spigolo" sporgente finale.
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